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Nome: Milan Milanović
Data di nascita: 31 marzo 1991
Luogo di nascita: Kosovska Mitrovica (Kosovo)
Nazionalità: serba
Altezza: 184 centimetri
Peso: 83 chilogrammi
Ruolo: difensore centrale
Club: Lokomotiv Mosca
Scadenza contratto: 31 marzo 2011
Valutazione: 350 mila euro
CARRIERA
Il trentuno marzo di diciannove anni fa nacque, in quel di Kosovska Mitrovica, un bimbo che, qualche anno più tardi, avrebbe fatto parlare molto di sè: Milan Milanović.
Dopo essere cresciuto nelle giovanili dello Zemun ed aver militato per un anno in quelle della rinomata Stella Rossa di Belgrado Milan si trasferì, un paio d’anni fa, in Russia. Su di lui, infatti, piombarono come falchi gli osservatori del Lokomotiv Mosca che rimasero impressionati dai suoi mezzi fisici e dal suo talento e decisero quindi di puntare su di lui per assicurare un futuro di alto livello alla difesa di una delle tante squadre della capitale russa.
Aggregato, ancora una volta, alle formazioni giovanili anche in quel di Mosca Milanović non ci mise comunque molto ad esordire in prima squadra. Contestualmente a ciò entrò quindi anche a far parte delle varie rappresentative giovanili serbe mettendosi quindi in bella mostra tanto con la maglia dell’under 19 quanto con la maglia dell’under 21.
E proprio con la maglia dell’under 19 si mise in mostra agli occhi dei tanti osservatori accorsi in Ucraina a visionare gli Europei di categoria disputatisi nel 2009. Quell’anno, infatti, la rappresentativa guidata da Aleksandar Stanojević venne inserita in un gruppo tutt’altro che facile con la Francia di Brahimi, la Spagna di Merida, Iago, Thiago Alcantara e Sergio Canales e la Turchia di Sercan Yıldırım, raggruppamento che riuscì però a vincere proprio anche grazie a Milan ed alla sua doppietta rifilata ai giganti spagnoli.
In semifinale, però, nonostante godesse anche dell’apporto di Danijel Aleksić e di Adem Ljajić la giovane rappresentativa serba venne piegata dai padroni di casa nonché futuri campioni europei ucraini, terminando quindi lì la propria rincorsa al tetto d’Europa.
Con la maglia dell’under 21, invece, Milan ha disputato sei match di qualificazione ai prossimi Europei di categoria, riuscendo a mettere assieme due reti.
Da inizio novembre, poi, il suo nome ha iniziato a circolare con sempre maggior insistenza tra gli addetti ai lavori. Su di lui, infatti, è stato dato prima il Lione, che pare fosse la società che da più tempo seguiva il giocatore, che il Milan, con alcune fonti che parlavano di lui come dell’erede designato niente popò di meno che di Alessandro Nesta, che come abbiamo visto ieri potrebbe lasciare Milano a fine stagione.
E’ notizia di ieri, infine, l’accostamente del giovane centrale serbo alla Juventus. Pare che il club di Corso Galileo Ferraris sia infatti molto vicino all’acquisto di Milan che addirittura secondo alcune fonti sarebbe già stato chiuso.
L’accordo con il club moscovita, comunque, ci sarebbe già e sarebbe arrivato sulla base di 400mila euro circa anche se l’agente del giocatore, Silvano Martina, ha voluto smentire giusto oggi l’ufficialità che era stata riportata ieri da alcuni organi di stampa.
In rete, comunque, molti tifosi juventini hanno già dimostrato diverse perplessità riguardo all’acquisto di questo ragazzo, che qualora venisse effettivamente ingaggiato andrebbe ad occupare l’unico posto da extracomunitario tesserabile per la prossima stagione.
E’ noto, però, che esistano sotterfugi come il far acquisire formalmente il giocatore ad una società amica per poi portarlo alla casa base una volta che lo si ritiene opportuno.
Per quanto il suo status da extracomunitario risulti sicuramente un limite alla chiusura del trasferimento, quindi, è altresì vero che lo stesso non risulta essere limite insuperabile e che quindi Milan potrebbe davvero diventare un giocatore bianconero nel prossimo futuro.
CARATTERISTICHE
Buon fisico (184 centimetri per 83 chilogrammi), tecnica discreta, fiuto per il goal.
Sono queste, in estrema sintesi, le caratteristiche principali di Milan Milanović, giovane centrale difensivo serbo cui in patria hanno già affibiato l’onere di dover andare a sostituire, in futuro, niente popò di meno che Ivanovic e Vidic, attualmente colonne del reparto arretrato della nazionale maggiore.
Più che al famosissimo centrale dello United, comunque, Milan somiglia, almeno secondo quanto dice il suo agente, ad un difensore che in Italia conosciamo bene: Andrea Ranocchia.
Oltre ad un fisico assolutamente non detestabile, infatti, Milan possiede anche una discreta tecnica di base, che ne fa un giocatore certo non grezzo, ed una buona capacità di coordinare la linea difensiva.
Sulla carta, insomma, potrebbe indubbiamente andare a completarsi con un Giorgio Chiellini, per tornare in ambito bianconero.
Oltre alle buone doti difensive, poi, come abbiamo detto e visto Milan sa essere incisivo anche nell’area avversaria essendo dotato sia un destro di discreta potenza che di una buona capacità di colpire di testa su palla inattiva.
Non tutto è oro ciò che luccica però, come si dice. Ed oltre a tanti aspetti indubbiamente positivi del suo gioco è giusto sottolineare anche quelli negativi. Perché, ma è scontato, a diciannove anni Milan Milanović è tutt’altro che un giocatore fatto e finito e pur non essendo grezzo tecnicamente è altrettanto vero che grezzo lo è, in senso lato.
Il tutto perché, semplicemente, vista la giovane età pecca d’esperienza. Cosa questa che però, manco a dirlo, può essere facilmente rimediabile proprio crescendolo al meglio ed aiutandolo a svilupparsi come calciatore d’alto livello a tutto tondo.
Facendo un esempio pratico potremmo quindi parlare di quanto accaduto in un match di qualificazione ai prossimi Europei under 21 disputato contro la Norvegia quando il nostro mise in mostra tutta la sua mancanza d’esperienza in occasione del secondo goal scandinavo: in seguito ad un calcio di punizione battuto dalla destra, infatti, Milan rimase colpevolmente schiacciato a ridosso dell’area del proprio portiere non andando quindi a contrastare un avversario che potè comodamente saltare in mezzo all’area di rigore per effettuare un ponte aereo in direzione di un compagno che, per altro, era tenuto in gioco proprio da lui stesso e che potè quindi battere facilmente l’estremo difensore serbo.
Una pecca, quella relativa all’esperienza, che è ovvio pesi particolarmente per un difensore piuttosto che per un attaccante ma che è anche altrettanto ovvio possa essere limata col tempo.
IMPRESSIONI E PROSPETTIVE
L’impressione è di essere di fronte ad un ragazzo di prospettiva, nel senso più pieno del termine.
E’ presto detto: se davvero saprà mantenere le promesse, arrivando quindi un giorno a non far rimpiangere Vidic ed Ivanovic, ecco che arriverà ad essere giocatore di livello assoluto, indubbiamente meritevole di un posto in una grande squadra.
Ecco perché, in questo senso, agire d’anticipo ed acquistarlo oggi sarebbe una mossa saggia. Mossa che, per altro, andrebbe sfruttata più spesso nello Stivale.
Perché se oggi il margine di errore resta comunque piuttosto alto, posto che non è assolutamente scontato che Milan arrivi la dove promette di arrivare, è altrettanto vero che l’investimento da fare sarebbe di qualche centinaio di migliaia di euro.
Se si aspettasse di vederlo sbocciare, invece, si arriverebbe poi a parlare di diversi milioni di euro.
Questo acquisto, insomma, ha indubbiamente una logica piuttosto inopinabile.