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Archive for the ‘Ligue 1’ Category

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La domanda sorge spontanea: come può il Paris Saint Germain non vincere questo campionato?

Perché oggettivamente, dopo l’ultima sessione di mercato vissuta da assoluta regina d’Europa (nonostante le spese certo non contenute di club come Chelsea e Zenit), il PSG sembra davvero non avere la possibilità di mancare, come accaduto l’anno scorso, il bersaglio grosso.

Basta leggere la formazione scesa in campo oggi all’Armand Cesari per capire che per perdere questo campionato i parigini dovrebbero davvero impegnarsi. E tanto. Auto-sabotarsi, insomma.

Sirigu a guardia dei pali (splendida la sua parata a metà del primo tempo, col portiere ex Palermo che vola a togliere dall’incrocio una punizione ben calciata da Khazri), difesa a quattro composta dall’ex Ajax Van der Wiel, terzino destro ad affiancare Thiago Silva, entrambi all’esordio assoluto in Ligue 1.

Il centro sinistra è invece affidato a capitan Sakho, già un’istituzione a Parigi nonostante la giovane età, affiancato da Armand.

A centrocampo giostrano come mezz’ali Chantome e Matuidi, angeli custodi del genietto pescarese Verratti, posto da Ancelotti in cabina di regia.

Davanti, poi, Nené e Menez larghi a dare fantasia, Ibrahimovic centrale.

Capite bene che con un undici così (e senza voler citare gli assenti) il campionato sembra già segnato.

Logico quindi che non può essere la cenerentola Bastia, tornata in Ligue 1 dopo una doppia promozione, a frapporsi tra i parigini e la vittoria finale.

Detto-fatto, infatti, arriva un 3 a 0 senza tanta storia che consegna altri tre punti ai ragazzi di Ancelotti, ora a quota 12, tre punti sotto il Marsiglia.

Che però certo, ha disputato una partita in meno. Interessantissimo quindi capire cosa l’OM riuscirà a rimediare domani, nello scontro del Velodrome contro il modesto Evian (attualmente sedicesimo con quattro punti all’attivo).

Vittoria piuttosto facile, dicevamo, pur con un Bastia che ci mette voglia e non accetta supinamente un risultato già praticamente scontato alla vigilia.

Però i vari Modeste e Khazri (miglior assistman di campionato – 3 – dopo le prime cinque giornate) non bastano a bucare la resistenza della retroguardia parigina, che anche grazie a un buon Sirigu porta a compimento un match da porta inviolata.

Davanti, invece, è l’esatto contrario: troppo talento, che i difensori corsi non possono ingabbiare a lungo.

Così dopo sei minuti il PSG è già davanti: punizione sul secondo palo, sponda di Ibrahimovic e goal sottomisura di Menez.

Ma ovviamente non può certo finire lì.

Ibrahimovic, smessi i panni da assistman, torna a vestirsi da bomber e va a sfruttare al meglio uno scavetto delizioso del solito Verratti (in tanti lo rimpiangeranno a lungo, in Italia…) per firmare il 2 a 0.

Due goal per tempo, nella ripresa ci pensano Matuidi ed ancora una volta Ibrahimovic a fissare il risultato finale sul 4 a 0.

Emblematico l’ultimo goal parigino per definire la difesa corsa: Choplin si addormenta sulla trequarti, non sale in linea coi compagni e tiene in gioco un Ibrahimovic che scattato ampiamente in posizione regolare andrà a trovarsi al piccolo trotto a tu per tu con Novaes, bucandolo con un tocco preciso.

Fenomeno svedese che grazie alla doppietta di oggi sale a quota 7 reti segnate in 5 partite effettive da lui disputate in campionato.

Ed è tutto un dire.

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Bulimia di mercato.

E’ questa la patologia che sembra attanagliare tutte quelle squadre che, di punto in bianco, si trovano ad essere in mano ad un ricco sceicco orientale.

Che, forte dei soldi derivanti dal petrolio, inizia a spendere e spandere per assicurarsi i migliori colpi disponibili sul mercato e, di conseguenza, qualche trofeo.

Bando ai romanticismi: il calcio di oggi, ormai, è sempre più questo.

Riprova ne è quanto sta accadendo oggi in quel di Parigi, dove la Qatar Investment Authority ha acquistato il PSG per poi dilapidare una vera e propria fortuna sul mercato.

Citare i nomi sbarcati nella capitale francese la scorsa estate sarebbe inutile. Da Pastore a Sirigu, li conoscete tutti.

Qatar Investment Authority che però non vuole fermarsi certo lì. E così dopo aver ingaggiato Carlo Ancelotti per guidare la squadra dalla panca i capitolini hanno rinnovato anche le loro ambizioni sul mercato.

Tanti i nomi altisonanti che si fanno Oltralpe in relazione al PSG.

Secondo il quotidiano Le Parisien, ad esempio, la proprietà si aspetta di acquistare almeno tre grandissimi giocatori proprio nel corso del mercato di gennaio.

Tanti i nomi altisonanti, dicevamo. Su tutti sicuramente quello di Alexandre Pato, che solo settimana scorsa pareva essere letteralmente ad un passo da Parigi.

Trattativa saltata, a quanto sembra. Ma chissà che da qui a fine mese le cose non mutino di nuovo, e che la Francia non si troverà ad accogliere uno dei talenti più cristallini – ed incostanti – dell’attuale panorama calcistico mondiale.

Pato che non è comunque l’unico brasiliano su cui Jean-Claud Blanc e Leonardo hanno messo gli occhi. Anzi.

Altro verdeoro che potrebbe presto sbarcare al Parco dei Principi è Kakà, che ritroverebbe così quel Carlo Ancelotti capace di farlo rendere come mai in carriera.

Kakà che lasciato Milano non ha certamente più trovato quella continuità di rendimento che l’aveva reso uno dei migliori giocatori al mondo.

E che, soprattutto, andrebbe a formare una coppia di trequartisti – potenzialmente – tra le migliori al mondo assieme ad Javier Pastore.

Sempre parlando di giocatori brasiliani è di oggi la notizia che il PSG potrebbe voler ricomporre sotto la Torre Eiffel la coppia di terzini delle Inter targate Mancini e Mourinho.

Così Leonardo starebbe seguendo anche Maxwell e Maicon, due giocatori che andrebbero ad arricchire notevolmente il parco giocatori a disposizione di Carletto Ancelotti, colmando nel contempo una delle lacune principali della compagine parigina (che, in particolar modo, ha assoluto bisogno di un terzino sinistro).

Sempre parlando di Brasile voci meno insistite ed insistenti fanno trapelare anche un vago interesse per Hulk e Leandro Damiao. Due giocatori che, dicono in Francia, ad oggi sono considerate solo delle seconde scelte.

Perché oltre a Pato e Kakà, il big che è in ballottaggio per rinforzare il reparto offensivo del PSG è quel Carlitos Tevez che sembra sempre più lontano da Milano.

In questo caso, in realtà, continuerei a seguire la pista Milan, che pur sembrando ormai chiusa del tutto credo continui a lavorare sottotraccia.

L’evidenza dei fatti in questo momento è però incontrovertibile: il trasferimento di Tevez al Milan è saltato in contemporanea proprio a quello di Pato ai parigini, che potrebbero così consolarsi con l’ex Xeneizes.

Perché, ed anche questa è notizia di oggi, anche la trattativa tra il giocatore e l’Inter non sarebbe andata a buon fine, a meno secondo quanto avrebbe rivelato Moratti.

Di fronte ad evidenze di questo genere, ed al fatto che Tevez se vuole giocare non può che lasciare Manchester, ecco che Parigi, meta probabilmente un po’ snobbata dall’ego di Carlitos, potrebbe finire col risultare praticamente l’unica opzione reale e realistica per l’ex capitano Citizens.

I fiumi d’inchiostro che si stanno spendendo Oltralpe per fantasticare sui possibili colpi di mercato parigini riportano poi anche i nomi di Mario Götze del Borussia Dortmund, Florent Malouda e Salomon Kalou del Chelsea, il tormentone palermitano riguardante Federico Balzaretti nonché quello della stella  Keisuke Honda, oggi in forza ai moscoviti del CSKA.

Come dicevo… bulimia di mercato!

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CRONACA

Al settimo la prima azione interessante sul binario Bodmer-Menez-Cearà con quest’ultimo che crossa in mezzo trovando lo stacco sul primo palo di Gameiro, il cui colpo di testa termina comunque a lato.
L’ex Lorient ci riprova un paio di minuti dopo quando Menez serve Bodmer al limite il cui tocco di prima libera Gameiro al tiro, ancora una volta poco fortunato.

Gli ospiti prova a farsi vedere al dodicesimo quando Dossevi parte con un bel break centrale con cui fa tremare la non irreprensibile retroguardia parigina fino a servire con un bel filtrante un proprio compagno in area, il cui controllo non sarà però all’altezza.
Al quarto d’ora è invece Menez, palla al piede, a creare una buona occasione di gioco. Entrato in area, però, l’ex Roma non riuscirà a far fruttare il bello spunto in velocità calciando un tiro-cross assolutamente inadeguato all’occasione.

Pericolo per i padroni di casa un paio di minuti più tardi: Dossevi, sicuramente il giocatore più interessante tra le fila degli Athéniens, parte in progressione portandosi in area, venendo fermato da un intervento ai limiti del regolamento da Tiené, che entrerà in scivolata da dietro. Arbitro che lascerà correre, replay che mostrerà che il rigore poteva ampiamente starci.
La partita quindi si addormenta un po’ sino alla mezz’ora, quando Bong è liberato in area alle spalle di Cearà. Maiuscolo, però, Sirigu a mettergli pressione in uscita, neutralizzando poi la sua conclusione.
Valenciennes che ci riprova poco più tardi con Gomis, che però non si coordina al meglio e spara a lato.

Nel momento migliore degli ospiti è però il PSG a passare: Camara ruba palla a Dossevi di fianco alla propria area e serve Menez sulla trequarti. L’ex romanista parte dritto per dritto fino alla trequarti avversaria da dove servirà Gameiro che messo in movimento penetrerà in area per battere Penneteau di sinistro.

Il Valenciennes però non ci sta, e pareggia quasi immediatamente. Cross perfetto da destra di Ducourtioux con Remi Gomis che taglia sul primo palo per incrociare imparabilmente sul secondo, bucando Sirigu.

In apertura di ripresa Nené va via a sinistra e crossa per Gameiro che però, al limite dell’area piccola, non riesce a stoppare il pallone, che rotola così, mesta, tra le braccia di Penneteau.
Cinque minuti e Danic prende palla a sinistra, salta due avversari e dopo essersi accentrato scarica di sinistro poco oltre la trequarti, non trovando però lo specchio di porta.

Sul fronte opposto è invece Matuidi a provarci, un po’ allo stesso modo. Il suo tiro è però scoccato di destro, così che il mediano colored acquistato in estate dal PSG non riesce ad imprimere forza alla sfera.
Al cinquantottesimo si consuma un evento storico per il calcio francese: entra Javier Pastore, giocatore più pagato della storia della Ligue 1.

All’ora di gioco Bodmer riceve una respinta difensiva poco oltre la trequarti, mette giù di petto e libera un sinistro un po’ strozzato, che non crea apprensione ai tifosi ospiti accorsi oggi al Parco dei Principi.
Arbitro ancora una volta protagonista negativo al sessantaduesimo: Nené crossa da sinistra, Ducourtioux colpisce di braccio, calcio di rigore. Peccato solo che la dinamica dell’azione porti a dire che quello non può essere mai nella vita penalty.

PSG che sembra quindi iniziare a girare. Così subito dopo il goal Gameiro prova a chiudere il match: lanciato in area da una verticalizzazione calcerà di prima intenzione sul primo palo, sfiorando la traversa.
Peccato solo che la sua difesa sia assolutamente friabile. Così al settantasettesimo Kadir filtra in area per Cohade il cui destro non trova però lo specchio e grazia Koumbaré e i suoi.

Valenciennes che non riuscirà però più a mettere in apprensione il nostro Sirigu, con il match che si chiuderà quindi sul 2 a 1 per i padroni di casa capitolini.

COMMENTO

Questo Paris St. Germain è ancora ben lontano dall’essere una Squadra.

Ha cambiato tanto in estate e ancora ne paga lo scotto.

Oggi è sì arrivata la prima vittoria in campionato, ma va detto che l’arbitro ci ha messo del suo per permettere ai capitolini di imporsi contro un Valenciennes molto ben organizzato, con un Dossevi sugli scudi.

Nulla di particolare da segnalare per ciò che concerne l’esordio di Pastore, che avrà tempo e modo di dimostrare il suo valore più avanti.

Bene, invece, il portiere italiano Sirigu, che può poco sul momentaneo pareggio ospite ma che si comporta benissimo su Bong.

Match nel complesso non certo indimenticabile. Ma questo Paris desta curiosità e va seguito.

MVP

Kevin Gameiro è una punta che avrebbe fatto molto comodo a diverse squadre in Italia.

L’ex Lorient ha tutto per imporsi nel proprio campionato e, chissà, per farsi vedere anche in Europa.

I mezzi ci sono, il futuro è dalla sua. Vedremo dove saprà arrivare.

TABELLINO

PSG vs. Valenciennes 2 – 1
Marcatori: 40′ Gameiro, 45+1′ Gomis, 63′ Nené.

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CRONACA

Al secondo minuto Jouffre spunta sulla destra e viene messo giù da Matuidi al limite dell’area. Sul punto di vattuta della punizione si presenta l’ex Guingamp che però non riesce a dare il giro giusto alla palla.
Non è il Borussia ma anche questo Lorient esprime un buon calcio. Bella, in tal senso, l’azione che i Merlus costruiscono all’ottavo, con il cross di Quercia che è però allontanato dalla difesa avversaria senza che possa nuocere.

Non passa nemmeno un minuto e lo stesso Quercia si rende pericoloso. Una volta creatosi lo spazio per andare al tiro, infatti, esploderà un destro – in posizione centrale – che sarà però deviato dal petto di Sakho.
PSG messo inaspettatamente sotto dagli ospiti. Che all’undicesimo si mangiano un’occasione incredibile: il buco di Sakho lancia Quercia che arriva in area e serve Monnet Paquet che a porta completamente sguarnita colpisce malissimo, non riuscendo ad appoggiare in rete. La palla staziona quindi nell’area parigina e viene rimessa in mezzo dal solito Quercia con Jouffre che la colpirà, stavolta sì verso la porta, trovando però la pronta risposta di Sirigu, bravo a fare suo il pallone.

PSG che si fa quindi vedere solo al quarto d’ora quando l’ex di turno, Gameiro, calcia un discreto diagonale da fuori, con cui non riesce però ad inquadrare il pallone.
C’è comunque solo il Lorient in campo. Che al ventottesimo passa. Punizione battuta da destra da Jouffre, Quercia sbuca sul secondo palo alle spalle di un Tiene assolutamente addormentato e sigla l’inaspettato 1 a 0.

Dopo la rete dell’uno a zero il PSG prova ad uscire, anche se senza troppa convinzione.
Al trentottesimo, comunque, buona azione dei padroni di casa con Gameiro che libera con un bel pallonetto Nené alle spalle dei difensori. Il suo tocco a scavalcare Audard, però, fa terminare la palla sulla parte superiore della rete.

In chiusura il PSG prova quindi a farsi vedere sugli sviluppi di un calcio di punizione: Nené mette in mezzo, Sakho stacca con buon tempismo ma la difesa ospite respinge con efficacia.

In apertura di ripresa il PSG parte subito forte ma Hoarau controllando male si mangia un goal già fatto per poi appoggiare a Matuidi che metterà a lato. Anche uno dei due avesse segnato la rete non sarebbe valsa, essendo Hoarau in fuorigioco millimetrico. L’errore tecnico è comunque notevole.
Al quarantanovesimo un’insistita azione parigina si risolve con il pallonetto da fuori di Nenè, che metterà però la palla sulla parte alta della rete.

PSG che parte con un altro passo in questo secondo tempo.
Al cinquantaduesimo, però, il buco di Bisevac potrebbe costare caro: Monnet Paquet fugge sulla sinistra e mette in mezzo un pallone basso su cui non può arrivare Quercia. La sfera è quindi raccolta da Jouffre sulla destra, che proverà un contro-cross basso su cui la difesa parigina metterà in angolo.

Giusto un minuto e lo stesso Jouffre proverà a rendersi pericoloso con un’azione personale: presa palla sulla destra convergerà al centro per scaricare di sinistro, senza riuscire però ad inquadrare la porta.
Al cinquantaseiesimo, quindi, cambio di modulo: Hoarau lascia il posto a Bodmer. Il PSG, così, passa dal 4-4-2 tenuto da inizio match al 4-2-3-1 che dovrebbe utilizzare con tutti gli effettivi a disposizione.

Lorient che comunque non ci sta e pur non riuscendo a dominare il campo come nel primo tempo arriverà vicino al raddoppio al cinquantottesimo quando Mvuemba esploderà un destro terrificante da fuori area sugli sviluppi di un calcio piazzato, con Sirigu che si opporrà però alla grande coi pugni, respingendo bene il pallone.
Ospiti che ci riprovano, sugli sviluppi di un corner, anche al sessantesimo quando Romao stacca di testa trovando però la chiusura, sempre in angolo, di Chantome.

I padroni di casa tornano a farsi vedere un paio di minuti più tardi. Nené però, come al solito, dimostra un certo venezianismo fastidioso, vizio assolutamente da rimuovere al più presto. Nell’occasione fa tutto bene, ma anziché provare a liberare un compagno dal limite eccolo provare a calciare senza essere in grado di dare forza al pallone, con Audard che non avrà problemi a bloccare.
Per non saper né leggere né scrivere Mvuemba ci riprova, questa volta direttamente su calcio di punizione. Tiro a giro a superare la barriera, incrocio dei pali pieno. Con Sirigu che si bene o male era sulla traiettoria, ma se la palla si fosse infilata perfetta lui non si sarebbe mai arrivato (beh, ma chi avrebbe potuto?).

Sul fronte opposto Jallet la mette dentro dalla destra, Bodmer non ci può arrivare, Bourillon lascia quindi sfilare, Audard se la fa addosso… e la palla sfila attraversando tutta l’area di rigore, senza che nessuno la faccia sua.
Al settantaseiesimo Gameiro libera di tacco Tiene che la mette in mezzo in direzione di Bahebeck, che è però ben anticipato in angolo da Manga.

Sugli sviluppi del corner Bisevac calcia di potenza da fuori, ma è bravo Audard a respingere distendendosi alla sua destra.
Audard che all’ottantacinquesimo deve mettere una pezza con un intervento prodigioso sul bel tiro a giro di Nené, che rientra dalla destra per poi scoccare una conclusione più che meritevole.

Gli ultimi minuti scorrono quindi senza che il PSG riesca più a creare vere e proprie occasioni da goal. Ed è già prima sconfitta stagionale per la squadra di Al Thani.

COMMENTO

Nel complesso è una buona partita quella che si offre ai – penso pochi – calciofili che come me si sono sintonizzati su SportItalia1 per vedere l’esordio del nuovo Paris Saint Germain di Leonardo.

Che incredibilmente perde la sua prima uscita in campionato.

Va detto: la squadra è praticamente in netta rifondazione dopo l’approdo della nuova società e bisognerà aspettare un po’ di tempo prima di vedere il vero Paris. Se poi si pensa che alcuni dei nuovi – come Pastore e Sissoko – non sono schierabili ecco che si capisce come il PSG di stasera non era certo al top.

Questo, però, non può giustificare tutto.

E se è quindi accettabile la sconfitta contro il Lorient – stante quanto premesso, ovviamente – è altrettanto vero che non si può accettare il modo in cui si è perso.

Perché il Paris disputa un primo tempo realmente orribile, più o meno sui livelli di quello disputato dall’Amburgo ieri.
Con la differenza che in quel caso si trattava di giocare contro i Campioni di Germania in carica, qui contro – con tutto il rispetto – il Lorient.

Ingiustificabile che una squadra di questo livello, pur stante le assenze, giochi in quel modo. Ingiustificabile il fatto che si riprenda un minimo solo dopo una strigliata negli spogliatoi. Ingiustificabile il fatto che per buona parte della prima frazione Sakho e Matuidi vadano in difficoltà su quasi ogni pallone, e che Tiené subisca Jouffre ad ogni azione. Ingiustificabile anche il fatto che Hoarau, che certo non è un fenomeno, giochi così male.

Su Hoarau voglio aprire una piccola parentesi.

Con i recenti acquisti fatti dalla società è chiaro che rischia di perdere il posto. Quasi sicuramente si passerà al 4-2-3-1 ed è probabile che Gameiro, se non altro in quanto nuovo – e dispendioso – acquisto parta titolare come unica punta.

E se Hoarau fosse sempre quello di stasera niente da dire.

I due, però, hanno caratteristiche piuttosto diverse. Ed il lavoro sporco fatto da Guillaume è qualcosa di sicuramente prezioso.

Le sue sponde aeree e la sua capacità di sgomitare anche da solo in mezzo alla difesa avversaria sono infatti peculiarità nelle quali Gameiro non è propriamente forte.

Quindi insomma, se non dovessero arrivare altre punte (si parla di Berbatov…) Hoarau potrà sicuramente tornare utile a questa squadra.

L’importante è che non giochi come stasera.

Venendo al Lorient… davvero una bella prova quella dei Merlus. Nella prima mezz’ora c’è infatti in campo una squadra sola. Nel complesso la vittoria è sicuramente meritata. Il tutto posto che l’equipe è molto affiatata e ben messa in campo e che se oltre al goal di Quercia si aggiungono quello incredibilmente sbagliato da Monnet Paquet e lo splendido incrocio colto su punizione da Mvuemba ecco che la vittoria è assolutamente meritata.

Bello, in particolare, vedere come, soprattutto nel primo tempo, i Merluzzi dimostrino di saper sfruttare al meglio tutta l’ampiezza del campo.

Il Borussia, certo, è ben altra cosa. Ma nel suo piccolo anche questo Lorient fa vedere un calcio tutt’altro che disprezzabile.

MVP

Quercia e Mvuemba.

Il primo disputa un primo tempo su altissimi livelli, in particolare la prima mezz’ora. E’ proprio lui il giocatore più vivace nonché quello che, assieme a Jouffre, fa soffrire di più la retroguardia parigina.
In più è lui a siglare la rete dell’inaspettata vittoria ospite.

Il secondo gioca invece una partita nel complesso ottima. Presenza fondamentale nel centrocampo dei Merlus, si rende anche pericoloso da fuori in un paio di situazioni. Come quando colpisce l’incrocio con una splendida punizione, che urla ancora vendetta.

TABELLINO

PSG vs. Lorient 0 – 1
Marcatori: 28′ Quercia.

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Terza puntata della trasmissione di Blu TV dedicata alle maglie.
Dopo aver parlato della maglia dell’Arsenal e di quella del Tottenham andiamo alla scoperta della maglia del Paris St. Germain!

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Ottava puntata della rubrica di approfondimenti tattici che tengo su Pianeta Sport.

Lo scorso anno si impose al termine di una lunga cavalcata che lo portò a chiudere il campionato con sei punti di vantaggio sul Lione. Quest’anno, invece, la squadra allenata da Didier Deschamps, l’Olympique Marsiglia, ha avuto un inizio piuttosto stentato e si trova ora quarto a sei punti dal Lille primo in classifica. Il tutto grazie alla recentissima vittoria sull’Arles fanalino di coda: la squadra di Michel Estevan, infatti, è stata sinora capace di guadagnarsi otto soli punti in ben ventidue giornate di campionato, ed è già praticamente retrocessa in Ligue 2. Vittoria quindi praticamente scontata quella dell’OM, che serve però a rilanciare le ambizioni di una squadra partita per difendere il titolo guadagnato la scorsa primavera.

Compagine, quella marsigliese, che denota in particolar modo una difficoltà imprevista sotto porta: in ventidue giornate i ragazzi di Didì Deschamps sono difatti stati in grado di realizzare solo trenta reti, contro le quaranta del Lille capolista. Difficoltà, questa, che si è palesata anche contro la peggior difesa della Ligue 1: quella dell’Arles, appunto.  Nei primi 21 match di campionato, infatti, i ragazzi di Estevan si erano fatti bucare ben 42 volte, con una media secca di due reti subite a partita. L’OM, però, è stato capace di trovare la via della rete in una sola occasione, palesando quindi ancora una volta una certa incapacità di pungere. Il tutto nonostante l’ex allenatore juventino schieri una formazione piuttosto offensiva fatta di tre punte tra le più interessanti del campionato ed un centrocampo a tre con un mediano d’interdizione affiancato da due mezz’ali molto tecniche e dal buon piede. Una formazione, insomma, che non dovrebbe incontrare problemi né nel costruire gioco né nel finalizzarlo. Ma analizziamolo meglio questo 4-3-3 marsigliese schierato contro l’Arles.

Termina di leggere questo articolo su Pianeta Sport

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L’apertura del mercato di riparazione è sempre più vicina e così come in Italia anche i nostri cugini transalpini stanno iniziando ad approntare  un piano per provare a rinforzare le rose delle proprie squadre.
Vediamo quindi quali sono i rumors più in voga secondo radiomercato.

Arles

Sembra ormai al capolinea l’avventura di El-Amin Erbate con la maglia dei Lions. Il ventinovenne centrale marocchino sbarcato ad Arles solo nel corso di quest’estate è infatti stato messo alla porta da Faruk Hadzibegic, allenatore del club.
Erbate ha fatto quindi la fine di Charisteas e Basinas, il cui contratto era stato rescisso qualche settimana addietro.

Auxerre

Secondo L’Yonne Republicain Jean Fernandez avrebbe approntato una vera e propria lista da sottoporre ai suoi dirigenti.
I nomi che vi figurerebbero sono quelli di David Bellion, ventottenne punta parigina di origini senegalesi passato anche dai Red Devils, Jung Jo-Gook, ventiseienne punta ex FC Seul, e Kalilou Traorè, ventitreenne centrocampista maliano in forza all’Odense.

Bordeaux

Ufficialmente il Bordeaux non effettuerà mercato in entrata. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Triaud, infatti, la società attualmente allenata da Jean Tigana non si muoverà per rinforzare la propria rosa.
Secondo quanto riportato da Sud Ouest, però, le cose non stanno davvero così: i Girondini avrebbero già infatti raggiunto l’accordo con Kevin Gameiro, star dell’attacco del Lorient in rotta di collisione con il proprio ambiente. L’unico problema, ora, sarà trovare i dieci milioni che Les Merlus richiedono per il suo cartellino. Buona parte dei ventidue milioni incassati in estate dalla cessione di Gourcuff, infatti, sono stati utilizzati per ripianare i debiti, ed ora le casse languono.
Sul fronte delle partenze, invece, si segnala il possibile prestito di Henri Saivet al Le Mans e l’interesse del Genoa nei confronti di Jaroslav Plasil.

Brest

Lo Stade Brestois dopo aver terminato al secondo posto la scorsa Ligue 2 è proprio al campionato cadetto che guarda ancora oggi, questa volta in ottica di mercato.
La squadra, presieduta da Michel Guyot, starebbe infatti seguendo il nazionale algerino Walid Mesloub, centrocampista offensivo giunto giusto il gennaio scorso al Le Havre.
Brest che potrebbe far spesa anche in Italia. Secondo France Football, infatti, il club della Bretagna vorrebbe ingaggiare in prestito sino al termine della stagione il diciottenne Matej Vydra.
C’è stata poi una battuta effettuata da Alex Dupont, allenatore dei bretoni, che ha fatto parlare alcuni giornali in Francia. L’allenatore del Brest avrebbe infatti avvicinato Gabriel Heinze. Che essendo il giocatore più pagato del campionato, però, non ha la minima possibilità di sbarcare in Bretagna.

Caen

Fresco di rinnovo contrattuale – sino al 2013 – l’ottimo Youssef El Arabi si è messo a segnare con grande puntualità in questa stagione, diventando uno dei migliori marcatori della Ligue 1. Proprio la sua grande puntualità nell’andare a rete gli ha permesso di attirare su di sè grandissime attenzioni.
Ed il mercato del Caen ruota proprio tutto attorno al suo nome: perché il Caen, che già così è diciottesimo in piena zona retrocessione, ha assoluta necessità di poter continuare a contare sui suoi goal. I dirigenti della Bassa Normandia dovranno quindi cercare di fare di tutto per trattenere il ventitrenne marocchino, vera e propria stella della squadra.

Lens

Quando hai diciotto anni e delle qualità del genere non passi certo inosservato.
Questo è quanto successo anche all’ivoriano Serge Aurier, terzino destro titolare dei Sang et Or che sembra aver stregato gli emissari del Manchester City, pronti a fare di tutto per convincere gli sceicchi a scucire i soldi che serviranno per assicurarsene i servigi.
Potrebbe lasciare Lens anche Issam Jomâa, che viene invece seguito da vicino dal Bursaspor.
Ormai ai marigini della squadra anche Marco Ramos e Geoffrey Doumeng, che verranno invitati a cercarsi una nuova sistemazione.

Lille

Il LOSC sembra essere, parimenti a Marsiglia e Lione, sulle tracce di un giovane ivoriano in forza agli Young Boys, Thierry Doumbai. Il ragazzo, nativo di Adjame, arriverebbe quindi nel Nord-Pas-de-Calais per rimpiazzare Cabaye, che dopo aver recentemente esordito in nazionale maggiore sembra essere al centro dell’interesse di molte squadre.
Altro giocatore attualmente in forza al Lille che potrebbe lasciare già a gennaio è Gervinho: sull’ivoriano spinge infatti forte il Valencia, con il Malaga che potrebbe però imporsi nella rincorsa al giocatore all’ultimo momento.

Lione

Lo scorso anno in quel di Lione coniarono un adagio: “Se Lisandro gira, gira tutto l’OL”. Frase, questa, che è attuale tutt’oggi e che fa ben capire l’importanza di Lisandro Lopez all’interno di questa squadra. Nel contempo, però, negli ultimi mesi sono arrivate delle avances da parte di diverse squadre europee, tra cui l’ultima, in ordine di tempo, è stata l’Inter. Qualora dovessero concretizzarsi offerte irrinunciabili, comunque, il trasferimento potrebbe concretizzarsi. Ed è proprio attorno a questa eventualità che graviterà tutto il mercato invernale dei Gons.

Lorient

Kevin Gameiro è ormai sul piede di partenza. Anzi, se diamo fiducia ai rumors di mercato provenienti dalla Francia possiamo dare per scontato il suo trasferimento altrove.
Non solo cessioni, però. Perché per un Gameiro che potrebbe andare c’è uno Ziani che potrebbe arrivare. Messo sul mercato dal Wolfsburg, infatti, l’ex centrocampista marsigliese sembra in procinto di tornare in Francia: oltre ai Merlus anche il Monaco sarebbe sulle sue tracce.
Lorient che è dato anche all’inseguimento di Sofiane Feghouli, che dopo essere stato battezzato come novello Zidane si è un po’ perso in quel di Valencia, dove trova poco spazio. Per lui un ritorno in Ligue 1 per un prestito di sei mesi è tutt’altro che da escludere, e proprio Lorient potrebbe essere la destinazione migliore.
Ufficiale, intanto, la partenza di Jonas Sakuwaha per il Sudan: da gennaio giocherà nell’Al-Merreikh.

Marsiglia

Per un Jordan Ayew che se ne va, un Gaël Kakuta che arriva.
Perché se da una parte il giovane ghanese dovrebbe lasciare Marsiglia per andare a misurarsi con un campionato più soffice come la Ligue 2 (dove se lo contendono Le Havre e Reims) dall’altra la giovane stellina del Chelsea potrebbe sbarcare all’OM per dare una mano a Deschamps ed i suoi.
Chi tornerà di certo è invece Cédric D’Ulivo, stufo di essere poco utilizzato in quel di Ajaccio.

Monaco

La scorsa estate il club del Principato ingaggiò Dieumerci Mbokani dallo Standard Liegi. Dopo mezza stagione, però, l’attaccante congolese sembra già sul piede di partenza: secondo i media transalpini, infatti, l’ex puntero del Mazembe interesserebbe alcuni club d’Oltremanica.
Intendiamoci: Lacombe vorrebbe trattenerlo quantomeno sino al termine della stagione. Ma la cosa è tutt’altro che scontata. Qualora dovesse lasciare Monaco, quindi, Etienne Franzi ed il suo gruppo dirigenziale dovrebbero trovare un valido sostituto.
Anche Les Rouges et Blanc si sono quindi iscritti al gruppone di inseguitori a Kevin Gameiro, ma non solo. Oltre alla stella del Lorient si seguono infatti anche Brandão, che il campionato francese ormai lo conosce bene, e Moussa Maazou, che dal Principato ci era passato la scorsa stagione – e conosce quindi bene l’ambiente – e che trova attualmente poco spazio in quel di Bordeaux, dov’è giunto in estate in prestito dal CSKA Mosca.
Non il solo Mbokani potrebbe lasciare il Principato, comunque. Oltre a lui potrebbero infatti partire Jean-Jacques Gosso e Lukman Haruna, entrambi seguiti dai greci dell’Olympiakos.

Montpellier

Secondo Le Buteur Saâd Tedjar potrebbe lasciare presto il JS Kabylie per trasferirsi in quel di Montpellier. La stessa destinazione potrebbe essere stampata anche sul biglietto aereo che potrebbe portare Guy Rolland Ndy Assembé da Nantes a qui.
E proprio questa sarebbe anche la destinazione, anche se futura, di Samuel Eto’o: l’attuale attaccante dell’Inter ha infatti affermato che gli piacerebbe disputare almeno una stagione nell’Herault, laddove giocò per tre anni il suo idolo Roger Milla.

Nancy

C’è un nome che sta animando queste ultime settimane dell’anno, in casa Nancy. E’ quello di Julien Féret, che dopo aver disputato una bella prima parte di stagione sembra essere oggi seguito da più squadre. In particolar modo vanno fatte notare le insistenze con cui il ragazzo è cercato da Bordeaux e Saint Etienne. Potrebbe essere proprio gennaio il momento in cui cambiare aria, per lui.

Nizza

E’ praticamente fatta per il trasferimento in prestito di Mickaël Poté al Le Mans. Inseguito anche da Nantes e Le Havre, infatti, il ventiseienne ex Clermont Foot ha scelto la squadra che fu di Didier Drogba per rilanciarsi.
Potrebbe lasciare la Costa Azzurra, questa volta a titolo definitivo, anche Emerse Faé, per il quale, secondo il quotidiano sportivo turco Sabah, sarebbe pronta un’offerta da quattro milioni di euro da parte del Fenerbaçhe.

Paris St. Germain

Qualcosa verrà quasi sicuramente fatto, là davanti. E tante sono le piste seguite dai dirigenti parigini in questo senso. Questo perché dopo la partenza di Kezman pare possa a breve esserci anche quella di Sessegnon, ormai in rotta di collisione con l’ambiente tutto.
Per rinfoltire il reparto offensivo si vagliano quindi diverse piste. In primis viene quindi seguito il ventiquattrenne nativo di Pontes Gestal noto ai più come Thiago Ribeiro. Il ragazzo, attualmente in forza la Cruzeiro, è una seconda punta ben fisicata che ha messo in mostra grandissime doti realizzative diventando capocannoniere dell’ultima Libertadores (dove ha realizzato otto reti, una più del peruviano José Carlos Fernandez dell’Alianza Lima e di Kléber, suo compagno di squadra).
Altro brasiliano molto appetito dal PSG è quell’André che oggi si disimpegna nella Dinamo Kiev.
Gioca invece nell’Hapoel Tel Aviv Itay Shechter, attaccante ventitrenne nativo di Ramat Yishai con già una decina di presenze nella nazionale israeliana alle spalle.
Più difficile, ma comunque fattibile, anche la via che porterebbe a Frederic Kanoutè, che potrebbe lasciare l’Andalusia dopo quasi sei anni.
Non solo uomini goal, però. Altro giocatore che il club della capitale starebbe seguendo e potrebbe portare a Parigi già a gennaio è quel Marvin Martin che, disimpegnandosi tra le fila del Sochaux, è oggi il miglior assistman del campionato.
Dietro, invece, è dato in partenza Tripy Makonda: lo spazio per lui è poco ed il Nantes spinge per un trasferimento, foss’anche solo in prestito. Ecco che a gennaio potrebbe realizzarsi il tutto.

Rennes

Les Rouges et Noirs potrebbero ingaggiare il ghanese Prince Tagoe, che dopo il buon mondiale sudafricano sperava di trovare più spazio nel proprio club ma che una volta tornato in Germania si è trovato ancora chiuso in quel di Hoffenheim. E Rennes potrebbe essere la scelta giusta per rilanciarsi.
Rennes che si da comunque da fare anche sul mercato internazionale. Oltre a Tagoe, infatti, si starebbero seguendo anche il togolese Razak Boukari, ala destra formatasi nello Chateauroux ed attualmente in forza al Lens, e Yoann Gouffran del Bordeaux.

Saint Etienne

Christophe Galtier pare abbia deciso: dev’essere Pierre-Alain Frau il prossimo rinforzo per l’ASSE.
L’ex PSG ed OL, infatti, sa già che lascerà Lille tra sei mesi, una volta scaduto il suo contratto. A questo punto l’intenzione del tecnico del St. Etienne sarebbe quella di anticipare i tempi, portando il ragazzo nella Loire già da gennaio.
Altro rinforzo di gennaio potrebbe essere Souheil Ben Rhadia, per cui l’ASSE sarebbe disposta a versare un milione di euro al Widzew Lodz.

Sochaux

Les Lionceaux pensano al futuro e nel farlo puntano ad un giovane senegalese: Joseph Lopy.
Diciottenne centrocampista difensivo, Lopy milita attualmente nel Diambars, accademia calcistica con sede a Saly che è curata da due grandi giocatori franco-senegalesi: Patrick Vieira e Bernard Lama.
Potrebbe invece lasciare Montbéliard Václav Svěrkoš, che sembrerebbe intenzionato a tornare in patria (dove danno il Viktoria Plzen su di lui).

Tolosa

Il principale obiettivo del TFC sarebbe quel Toifilou Maoulida che sarebbe quindi pronto a lasciare Lens giusto dopo tre anni dal suo arrivo ai Sang et Or.
Altro giocatore che interessa i dirigenti del Tolosa è Dalibor Veselinovic, attualmente in forza all’FC Bruxells.
In uscita, invece, da segnalare l’interesse della Fiorentina per Moussa Sissoko, che comunque difficilmente partirà prima di giugno, e dell’AEK per Fodé Mansaré, che potrebbe invece lasciare i TFC già a gennaio andando in scadenza il prossimo giugno.

Valenciennes

Sono due i giocatori seguiti con insistenza, tra le fila dei Les Atheniens: da una parte Gregory Puyol, che interessa il Rennes, dall’altra Nicolas Penneteau, che potrebbe sbarcare in Grecia, più precisamente all’Olympiakos.

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CRONACA

E’ il Lille a concludere per primo: dopo nemmeno un minuto di gioco Mavuba va infatti al tiro, andando però a spedire il pallone ben lontano dai pali difesi da un tranquillissimo Lloris.
La conclusione di Mavuba è però solo un fuoco di paglia: Bastos spunta in velocità per servire poi Lisandro Lopez che dopo aver battagliato con il diretto marcatore per il possesso del pallone punta la porta avversaria per scagliare un bolide dritto per dritto verso la porta difesa da Landreau, andando subito a bucare l’ex portiere del Nantes per l’immediato 1 a 0 a favore dei padroni di casa.

Il Lille però non ci sta ed al quarto minuto Emerson, terzino sinistro del LOSC, va a calciare a rete dalla distanza. Il suo tiro risulta però centrale ed è facile preda del portiere ex Nizza.
Ed è un Lille che nei minuti successivi spinge con più convinzione di quanto non faccia il Lione, sino ad arrivare vicino all'(auto)goal quando al dodicesimo minuto viene battuto un angolo dalla sinistra del fronte offensivo lillois con Lloris e Cissokho che non si capiscono e causano un mezzo pasticcio: palla che rimbalza sulla schiena del terzino lionese ed impatta poi sull’esterno della traversa.

Un minuto più tardi altra fiammata della squadra di casa: Toulalan riceve poco oltre il limite, stop e sinistro immediato. Landreau battezza il pallone fuori ma è salvato solo dal palo, colpito in pieno dalla conclusione del centrocampista Bleus.
Al quarto d’ora torna quindi a fare capolino nell’area lionese l’attacco del Lille: Sow se ne va velocissimo sulla sinistra e dopo aver seminato Reveillere crossa in mezzo, là dove Frau riesce ad arrivare sul pallone colpendo, però, quasi con la nuca, spedendolo quindi a lato.

E dopo il primo quarto d’ora di gioco il dato sul possesso palla è chiaro: Lille padrone del campo, con il 55% del possesso di palla contro il 45% della squadra di casa, subito un po’ sedutasi dopo l’immediato pareggio firmato da Lisandro Lopez.

Lione che continua quindi il suo match a colpi di fiammate: al diciassettesimo è Kallstrom ad impegnare Landreau con una conclusione da almeno venticinque metri che trova la pronta respinta dell’ex titolare dell’under 21 francese.
Sul fronte opposto, un minuto dopo, arriva invece un’occasionissima per il Lille: Frau parte in contropiede dalla propria trequarti e dopo aver saltato tre uomini ed essersi portato nella mezzaluna sita nella metà campo lionese del cerchio di centrocampo verticalizza il gioco per Gervinho il quale si porta il pallone in avanti per qualche metro per andare poi a saltare Diakhatè calciando quindi in diagonale sul secondo palo. Ottima, in questo caso, la risposta di Lloris, che uscito di qualche passo onde restringere lo specchio di porta all’esterno offensivo lillois si tufferà alla sua destra riuscendo a smanacciare il pallone, poi spazzato lontano da Cris.

A quel punto i ritmi si abbassano un pochino. E’ il Lille a continuare a fare il match, girando palla, ma a ritmi più bassi.
Al ventiseiesimo, però, gli ospiti hanno di che recriminare: Frau scocca un tiro da fuori che viene smorzato con il braccio da Diakhatè. Nell’occasione Fredy Frautel, arbitro dell’incontro, decide di lasciar correre; posto che il braccio del difensore lionese era particolarmente largo, però, una punizione dal limite ci sarebbe potuta stare.

Dieci minuti più tardi arriva il primo cambio: Maxime Gonalons rileva Toulalan, che uscendo quasi zoppicante chiarisce il motivo della sostituzione.

Al trentanovesimo, quindi, il Lille colpisce la seconda traversa della sua partita. Sempre in seguito ad un calcio d’angolo, anche se questa volta è direttamente un giocatore ospite a colpirla: Rami, infatti, svetta bene al centro dell’area andando ad anticipare Cris, facendo però schiantare il pallone giusto contro l’incrocio dei pali, a Lloris praticamente immobile ed ormai battuto.
Proprio quando sembrerebbe che il Lille riesca a scrollarsi di dosso un po’ di torpore arriva il raddoppio del Lione: cross da sinistra di Cissokho, controcross di Pied, esitazione di Landreau, pasticcio di Rami e stilettata di Gourcuff. 2 a 0.

In chiusura il Lione si porta quindi vicinissimo alla terza segnatura: cross da destra di Reveillere, colpo di testa in tuffo da parte di Lisandro Lopez e grande risposta di Landreau, bravissimo a distendersi sulla sua destra per salvare in corner la propria porta.
Nel primo minuto di recupero scaturisce l’ultima occasione della prima frazione di gioco, creata proprio sugli sviluppi di un corner: Gonalons si coordina per una sforbiciata con cui finisce però per colpire male il pallone, Pied ribadisce a rete trovando però, ancora, la pronta risposta dell’estremo difensore avversario.

La ripresa si apre con Hazard in campo ed è proprio il Vallone d’Oro a creare subito la prima occasione del secondo tempo: scatto sul filo del fuorigioco, entrata in area ed appoggio centrale per Sow che calcia una sorta di rigore in movimento che esalta i riflessi e le qualità tecniche di Lloris, maiuscolo nel tuffarsi alla sua sinistra per respingere la conclusione a mano aperta, dimostrando poi grande agilità nel rialzarsi prontamente per inseguire la sfera stessa andando poi ad acciuffarla proprio poco prima che questa esca dall’area di rigore.
Sul fronte opposto è invece Gourcuff a provarci, direttamente da una punizione di seconda. La conclusione dell’ex trequartista milanista buca la barriera ma trova la parata di Landreau.

Il goal lillois è però nell’aria ed arriva al cinquantaduesimo: cross di Debuchy che causa un po’ di problemi alla difesa lionese, intervento maldestro di Pied che, di testa, serve Sow. Bellissima, quindi, la rovesciata della punta in maglia rossa, che bucherà Lloris con un numero davvero apprezzabile!

La gioia ospite dura però solamente quattro minuti: al cinquantaseiesimo Kallstrom entra in area da sinistra e viene steso da Debuchy. Fautrel non ha dubbi e fischia un rigore che viene prontamente trasformato in rete da Lisandro Lopez.

Lille che non si farà comunque abbattere dall’immediata reazione lionese e continuerà a tenere il pallino di gioco nelle proprie mani, con i padroni di casa che, allo stesso modo, continueranno a giocare a sprazzi, a fiammate. Un po’ come quella che porta Cissokho a sfondare la destra della difesa avversaria dopo sessantatre minuti di gioco, trovando però, sul tiro, la pronta opposizione di Landreau.
Sul fronte opposto è invece Balmont, un paio di minuti dopo, a provarci. La sua conclusione da fuori esalta però, ancora una volta, la reattività dell’ottimo Lloris, che dopo essersi disteso sulla propria sinistra bloccherà palla a terra.

Al sessantanovesimo il Lione resta in dieci: Hazard parte sulla sinistra per poi saltare Pied con una bella sterzata secca di tacco. Il laterale lionese cerca però di impedirgli di andarsene, e allungando la gamba lo stende. Seconda ammonizione, doccia anticipata.
Hazard che guadagna una punizione, stavolta da posizione molto più interessante, anche tre minuti più tardi. La battuta del calcio piazzato crea un po’ di scompiglio in area e subito dopo è Obraniak, appena entrato, ad avere sul sinistro un pallone interessante, ma il suo colpo d’interno è parato, ancora una volta, da un sempre attentissimo Lloris.

Lilla che non riesce comunque ad approfittare della situazione di vantaggio numerico, riuscendo a portarsi al tiro solo saltuariamente. Un po’ come al settantottesimo, quando Obraniak scende centralmente e scarica un mancino da fuori che viene però prontamente neutralizzato in due tempi dal solito Lloris.
A portarsi vicino al goal è però il Lione: all’ottantesimo Gomis guadagna un angolo sugli sviluppi del quale arriva il cross di Pjanic, appena subentrato a Gourcuff, che viene girato verso la porta proprio dall’ex punta del St. Etienne. La conclusione del colored Bleus termina comunque sopra la traversa, evitando al Lille un passivo la cui pesantezza sarebbe stata indubbiamente eccessiva.

Bellissima l’azione di contropiede imbastita dal Lille a sei dal termine: Hazard e Sow manovrano benissimo, andando poi a liberare Gervinho in area di rigore. Saltando Lloris, però, l’esterno ivoriano si allungherà troppo il pallone, risultando poi quindi incapace di calciare a rete. Fermatosi giusto ad un passo dalla linea di fondo, quindi, sarà poi chiuso dal ritorno di Cris, che gli impedirà di nuocere ulteriormente.

Dopo alcuni minuti fatti di ribaltamenti di fronte non certo vertiginosi arriverà il triplice fischio di Fautrel, che chiuderà il match.

COMMENTO

Inizio choc e primi venti minuti a ritmo incalzante. Poi il nulla, o quasi, per tutto il resto della prima frazione di gioco.

Inizio a ritmo elevato e due goal in dieci minuti. Poi poco altro, per tutto il resto della ripresa.

Ecco, in sintesi, come potremmo raccontare il match che vede un Lione bisognoso di punti sopraffarre il Lille per 3 a 1. Lillois che, indirettamente, aiutano Claud Puel a risiedersi sulla sua nuova panchina: l’ex allenatore della squadra ospite, infatti, era stato messo ampiamente in discussione dal Presidente della sua nuova società, Aulas, che lo aveva avvertito di come, in sostanza, avesse tempo sino a fine mese per convincere di meritare quella panchina.

Certo è che giocare venti minuti in superiorità numerica senza riuscire minimamente a pungere più di quanto fatto in tutto il resto dell’ora e più di gioco precedente è davvero oltremodo penalizzante.
Nemmeno l’ingresso in campo di un Hazard piuttosto frizzante, per altro, è riuscito a rianimare il gioco di un Lille troppo macchinoso per poter realmente impensierire il Lione.

Che poi, a dire il vero, nonostante la macchinosità qualche buona occasione è arrivata, nel corso del match. Ma un po’ la sfortuna, come in occasione delle due traverse (entrambe arrivate da corner, non a caso), un po’ la bravura di Lloris hanno impedito agli ospiti di strappare anche solo un pareggio al Gerland.

Vittoria vitale, quindi, per il Lione, che grazie a questi tre punti sale in quattordicesima posizione, abbandonando la zona retrocessione e, nel contempo, portandosi a quattro soli punti dalla zona Champions.
Il Lille, di contro, perde l’occasione di restare in piena corsa per il primo posto: i suoi punti di stacco dal vertice sono cinque, ora.

MVP

Hugo Lloris disputa una partita davvero eccezionale. Grandissima reattività, riflessi felini, bagaglio tecnico importante.
Portiere davvero di livello, questo francesino di chiare, quanto lontane, origini catalane. Davvero un peccato, tutto sommato, che il Milan, a suo tempo, non ne acquistò il cartellino dal Nizza.

Honorable mention, invece, per Moussa Sow. Partita molto solida la sua, in cui va indubbiamente meglio da punta centrale – ruolo in cui viene spostato dopo l’ingresso di Hazard per Frau – piuttosto che da ala sinistra.
Il suo goal in rovesciata, poi, vale da solo il prezzo del biglietto.

TABELLINO

Lione vs. Lille 3 – 1
Marcatori: 2′, 56′ Lopez, 41′ Gourcuff, 52′ Sow
Lione (4-2-3-1): Lloris; Reveillere, Cris, Diakhatè, Cissokho; Kallstrom, Toulalan (38′ Gonalons); Pied, Gourcuff (79′ Pjanic), Bastos; Lopez (64′ Gomis). A disposizione: Gorgelin, Lovren, Makoun, Lacazette. Allenatore: Puel
Lille (4-3-3): Landreau; Debuchy, Rami, Rozenhal (45′ Balmont), Emerson; Mavuba (73′ Obraniak), Chedjou, Cabaye; Gervinho, Frau (45′ Hazard), Sow. A disposizione: Dumont, Mouko, Beria, Vandam. Allenatore: Garcia
Ammoniti: 5′ Rami, 58′ Chedjou, 62′ e 69′ Pied
Espulsi: 69′ Pied

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In Francia hanno un obiettivo ben chiaro in testa: elevare il valore del proprio massimo campionato.

Per fare questo, quindi, la Federazione calcistica francese (la celeberrima FFF, Fédération Française de Football) sta mettendo in atto un piano di espansione notevole, andando a stringere accordi con le tv di mezzo mondo per la trasmissione dei propri match, di modo da dare al proprio campionato un risalto globale.

Ad oggi la Ligue 1, infatti, è un campionato che non può certo in alcun modo competere con i maggiori campionati europei. Ed anche il fatto che abbiano portato due squadre ai quarti di Champions, una delle quali si giocherà la semifinale (ma del resto dal derby Bordeaux-Lione non poteva che uscire una francese in semifinale ovviamente), non cambia il valore di un campionato che se paragonato a quello inglese, spagnolo ed italiano è di valore sicuramente modesto.

Dare più visibilità al campionato stesso, però, è un primo passo per provare ad aumentarne l’appeal.

Proprio per cercare di raggiungere questo risultato la Federazione ha stretto accordi con un totale di 79 emittenti, coprendo così 150 paesi: partite e programmi riguardanti la Ligue 1 vengono infatti oggi prodotti (o tradotti) in più di 50 lingue in tutto il mondo.

Numeri davvero notevoli, a mio avviso.

Non contenti di ciò, quindi, i francesi hanno deciso di sbarcare anche in Italia. E per dare maggior visibilità al loro prodotto hanno deciso di farlo in chiaro: dalla prossima stagione, infatti, la Ligue 1 sarà trasmessa, secondo quanto riportato dal portale digital-sat, da SportItalia, che dovrebbe offrire ai proprio telespettatori una o due dirette settimanali più un magazine della durata di circa un’ora con il recap di ogni giornata.

SportItalia che diventerebbe quindi la ventitreesima televisione europea (escludendo quelle francesi, ovviamente) a mettere in programmazione partite e magazine sulla massima serie transalpina. Il canale edito dalla Holland Coordinator and Service Bv, infatti, si aggiunge ad un elenco corposo di televisioni: Supersport, Betv, Telenet, Sport Klub, Nova Sports, Tv2 Sport, Gol tv, Viasat Sport, Urheilukanava, Sport1, 365 Media, Sport5, SportN, Canal+, SportTv, Galaxie, Ntv+, Glaxie Sports, Kanal A, Dogan Tv, Trt e Trk Football sono i canali che, ad oggi, trasmettono la Ligue in ben trentuno stati del Vecchio Continente.

Insomma, un bel colpo un po’ per tutti: per la Ligue 1, che continua il suo progetto di espansione; per SportItalia, che avrà nel campionato francese il campionato calcistico più competitivo tra quelli mai proposti sino ad oggi; ed anche per noi spettatori, che potremo goderci comodamente e gratuitamente match come Lione-Bordeaux (che, appunto, quest’anno è stato un quarto di Champions) o PSG-Olympique Marsiglia.

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Il viaggio attraverso l’universo svincolati dei cinque principali campionati europei si conclude con la tappa francese. Anche in Ligue 1 come in Bundesliga sono quasi 150 i giocatori che si svincoleranno il prossimo giugno, andiamo a vedere di chi si tratta.

Hartock potrebbe lasciare Lione

Per quanto riguarda i portieri un nome che può destare interesse è quello di Joan Hartock, 22enne portiere nato in Martinica approdato al Lione nel 2004 dall’US Le Robert ed ex punto di forza delle nazionali giovanili francesi. In carriera Hartock è stato capace di portare la squadra riserve del Lione a vincere il campionato CFA nel 2006, ma non è poi mai riuscito ad imporsi in prima squadra. L’arrivo di Lloris la scorsa stagione, quindi, gli ha del tutto chiuso le porte della titolarità in faccia ed è quindi probabile, essendo ancora così giovane, che possa decidere di lasciare Les Gones per trovare più spazio altrove.

Nel Monaco c’è un altro giovane interessante: si tratta di Yohann Ulien Thuram, cugino del più famoso Lilian, ex difensore di Parma e Juventus. Il 21enne nativo di Courcouronnes aveva cominciato a far parlare di sè la scorsa stagione, dopo cinque anni nell’Accademia dei Rouge et Blanc. La partenza estiva di Roma non gli ha però schiuso le porte della titolarità tra i pali della squadra, così Yohann potrebbe decidere di abbandonare il Principato al termine della stagione.

Questi gli altri venti portieri in scadenza: Ramè (Bordeaux), Pionnier (Montpellier), Andrade, Riou (Marsiglia), Cappone (Lorient), Grondin (PSG), Luzi, Petit (Rennes), Gregorini (Nancy), Leca, N’Dy Assembe, Wimbée (Valenciennes), Mouko (Lille), Bague (Boulogne), Atrous (Lens), Letizi, Moreau (Nizza), Roche (Le Mans), Le Crom, Maubleu (Grenoble).

Per quanto riguarda i difensori quello che più di tutti potrebbe interessare, anche in Italia, è Francois Clerc, terzino destro lionese nativo di Bourg-en-Bresse che in passato era stato più volte accostato alla Juventus, tra le altre.

Sempre parlando di terzini francesi un obiettivo interessante per più club è Laurent Bonnart: il trentenne terzino dell’OM vedrà il suo triennale, firmato nel 2007 al momento del suo arrivo dal Le Mans, scadere il prossimo giugno. Acquistabile a parametro zero, quindi, l’ex Tours potrebbe fare gola a molte squadre. Se non come titolare, infatti, Bonnart sarebbe quantomeno un backup più che discreto.

In quel di Bordeaux si può invece andare ad acquistare un po’ di esperienza. Nella squadra agli ordini di Blanc sono infatti due i difensori in scadenza: Franck Jurietti e Diego Placente.
Il primo è ai girondini dall’ormai lontano 2003, anno in cui approdò ai bordolesi proveniente dal Monaco. Il secondo invece firmò per il Bordeaux nel 2008, proveniente dal San Lorenzo. Il suo biennale firmato quell’estate scadrà a giugno, momento nel quale potrà quindi decidere di liberarsi a parametro zero.

Questi gli altri quarantatre difensori in scadenza: Faure, Fontaine, Seguin (Lione), Benhamida, Collin, Colombo, Dzodic, El Kaoutari, Nelson, Spahic (Montpellier), Mangani, Modesto. Muller, Nkoulou, Simic (Monaco), Le Lan, Marchal, Mendy (Lorient), Traoré (PSG), Echiejile, Hansson (Rennes), Macaluso, Marange (Nancy), Martin (Auxerre), Abardonado, Ducourtioux, Dame Traorè (Valenciennes), Benalouane, Dabo, Tavlaridis, Varrault (St. Etienne), Ebondo (Tolosa), Borne, Lecointe (Boulogne), Remy (Lens), Ben Frej, Essome Bayi, Geder (Le Mans), Cianci, Jemmali, Rendulic, Robin, Vitakic (Grenoble).

Sono però in mediana i giocatori più interessanti del lotto.

Kallstrom sarebbe appetito da molti club

In quel di Lione si può trovare in scadenza niente popò di meno che Kim Kallstrom, uno dei centrocampisti più tecnici dell’intero campionato transalpino. Il 27enne talento svedese è una delle colonne della sua nazionale, dopo essere stato uno dei punti di forza delle nazionali giovanili, nonché uno dei giocatori più apprezzati di Francia. Il numero 6 dell’OL ha giocato quasi 150 partite con i pluricampioni di Francia e potrebbe ora voler cambiare aria. Qualora lo decidesse troverebbe sicuramente la fila fuori dalla sua porta.

A Parigi sono invece in scadenza il passato ed il futuro della nazionale francese. Da una parte, infatti, troviamo Claude Makélélé, settantuno volte nazionale francese e già colonna di Real e Chelsea. Dall’altra, invece, andrà in scadenza anche il contratto di Younousse Sankharé, 20enne nativo di Sarcelles punto di forza dell’under 21 transalpina attualmente in prestito allo Stade Reims, in Ligue 2. Sankharé che è, assieme ai vari Sakho, N’Gog, MavingaKebano e Kamghain, uno dei migliori prodotti degli ultimi anni dell’Accademia del PSG.

Sempre parlando di giovani interessanti spostandoci ad Auxerre troviamo Alain Traorè, ala del Burkina Faso (esordì in nazionale a 18 anni) arrivata in Francia nel 2005 dal Planete Champion. A Grenoble, invece, andrà in scadenza Sofiane Feghouli, trequartista di Lavallois-Perret ritenuto in patria – l’ennesimo – nuovo Zidane.

Diversi giovani interessanti, insomma, oltre a giocatori già più che maturi e pronti a qualsiasi sfida.

Questi, comunque, gli altri trentanove centrocampisti in scadenza: Beynié (Lione), Delaye, Lacombe (Montpellier), Dufau, Leko, Mollo, Zola (Monaco), Jouffre, Mansouri, Mvuemba, Sakuwaha, Vahirua (Lorient), Baning(PSG), Bruno Cheyrou, Leroy (Rennes), Faye (Nancy), Capoue, Ndinga (Auxerre), Hautcoeur (St. Etienne), Salibur (Lille), Berson, N’Diaye, Sirieix, Tabanou (Tolosa), Da Rocha, Ducatel, Mame N’Diaye (Boulogne), Kovacevic, Leclerc (Lens), Echouafni (Nizza), Mossevi, Keita, Loriot, Nkwelle, Séne (Le Mans), BatllesJuan, Macquet, Tinhan (Grenoble).

Il vero grande pezzo pregiato del mercato svincolati francese, però, si trova in attacco: a Bordeaux va infatti in scadenza Marouane Chamakh, tra le migliori punte attualmente in circolazione sul territorio francese. Il cinquantadue volte nazionale marocchino è ai girondini dal 2002 e dopo più di 200 presenze (e 50 goal) con la maglia bordolese potrebbe quindi decidere di porre fine alla sua esperienza francese. Di certo c’è che anche lui, così come Kallstrom, non avrebbe problemi a trovare un’altra squadra qualora decidesse di lasciare il Bordeaux.

Marouane Chamakh è uno dei giocatori più interessanti dell'intero panorama svincolati europeo

Altro giocatore di statura internazionale è Mateja Kezman: l’ex punta di PSV e Chelsea gioca attualmente nelle fila del PSG e vedrà il suo contratto scadere a giugno. Che anche lui voglia tentare l’avventura altrove?

Questi, per finire il nostro viaggio nell’universo svincolati, gli attaccanti in scadenza in Ligue 1: Sagbo (Monaco), Diané (Lorient), Arquin, BoliPartouche (PSG), Badiane, Briand, Ekoko, Pagis, Sow, Thomert (Rennes), Camerling, Curbelo (Nancy), Lejeune, Niculae (Auxerre), Faye, Ilan (St. Etienne), Tourè (Lille), Dupuis, Soukouna (Tolosa), Jemaa (Lens), Akrour, Ito, Ravet (Grenoble).

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