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Archive for the ‘2011/2012’ Category

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
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Bulimia di mercato.

E’ questa la patologia che sembra attanagliare tutte quelle squadre che, di punto in bianco, si trovano ad essere in mano ad un ricco sceicco orientale.

Che, forte dei soldi derivanti dal petrolio, inizia a spendere e spandere per assicurarsi i migliori colpi disponibili sul mercato e, di conseguenza, qualche trofeo.

Bando ai romanticismi: il calcio di oggi, ormai, è sempre più questo.

Riprova ne è quanto sta accadendo oggi in quel di Parigi, dove la Qatar Investment Authority ha acquistato il PSG per poi dilapidare una vera e propria fortuna sul mercato.

Citare i nomi sbarcati nella capitale francese la scorsa estate sarebbe inutile. Da Pastore a Sirigu, li conoscete tutti.

Qatar Investment Authority che però non vuole fermarsi certo lì. E così dopo aver ingaggiato Carlo Ancelotti per guidare la squadra dalla panca i capitolini hanno rinnovato anche le loro ambizioni sul mercato.

Tanti i nomi altisonanti che si fanno Oltralpe in relazione al PSG.

Secondo il quotidiano Le Parisien, ad esempio, la proprietà si aspetta di acquistare almeno tre grandissimi giocatori proprio nel corso del mercato di gennaio.

Tanti i nomi altisonanti, dicevamo. Su tutti sicuramente quello di Alexandre Pato, che solo settimana scorsa pareva essere letteralmente ad un passo da Parigi.

Trattativa saltata, a quanto sembra. Ma chissà che da qui a fine mese le cose non mutino di nuovo, e che la Francia non si troverà ad accogliere uno dei talenti più cristallini – ed incostanti – dell’attuale panorama calcistico mondiale.

Pato che non è comunque l’unico brasiliano su cui Jean-Claud Blanc e Leonardo hanno messo gli occhi. Anzi.

Altro verdeoro che potrebbe presto sbarcare al Parco dei Principi è Kakà, che ritroverebbe così quel Carlo Ancelotti capace di farlo rendere come mai in carriera.

Kakà che lasciato Milano non ha certamente più trovato quella continuità di rendimento che l’aveva reso uno dei migliori giocatori al mondo.

E che, soprattutto, andrebbe a formare una coppia di trequartisti – potenzialmente – tra le migliori al mondo assieme ad Javier Pastore.

Sempre parlando di giocatori brasiliani è di oggi la notizia che il PSG potrebbe voler ricomporre sotto la Torre Eiffel la coppia di terzini delle Inter targate Mancini e Mourinho.

Così Leonardo starebbe seguendo anche Maxwell e Maicon, due giocatori che andrebbero ad arricchire notevolmente il parco giocatori a disposizione di Carletto Ancelotti, colmando nel contempo una delle lacune principali della compagine parigina (che, in particolar modo, ha assoluto bisogno di un terzino sinistro).

Sempre parlando di Brasile voci meno insistite ed insistenti fanno trapelare anche un vago interesse per Hulk e Leandro Damiao. Due giocatori che, dicono in Francia, ad oggi sono considerate solo delle seconde scelte.

Perché oltre a Pato e Kakà, il big che è in ballottaggio per rinforzare il reparto offensivo del PSG è quel Carlitos Tevez che sembra sempre più lontano da Milano.

In questo caso, in realtà, continuerei a seguire la pista Milan, che pur sembrando ormai chiusa del tutto credo continui a lavorare sottotraccia.

L’evidenza dei fatti in questo momento è però incontrovertibile: il trasferimento di Tevez al Milan è saltato in contemporanea proprio a quello di Pato ai parigini, che potrebbero così consolarsi con l’ex Xeneizes.

Perché, ed anche questa è notizia di oggi, anche la trattativa tra il giocatore e l’Inter non sarebbe andata a buon fine, a meno secondo quanto avrebbe rivelato Moratti.

Di fronte ad evidenze di questo genere, ed al fatto che Tevez se vuole giocare non può che lasciare Manchester, ecco che Parigi, meta probabilmente un po’ snobbata dall’ego di Carlitos, potrebbe finire col risultare praticamente l’unica opzione reale e realistica per l’ex capitano Citizens.

I fiumi d’inchiostro che si stanno spendendo Oltralpe per fantasticare sui possibili colpi di mercato parigini riportano poi anche i nomi di Mario Götze del Borussia Dortmund, Florent Malouda e Salomon Kalou del Chelsea, il tormentone palermitano riguardante Federico Balzaretti nonché quello della stella  Keisuke Honda, oggi in forza ai moscoviti del CSKA.

Come dicevo… bulimia di mercato!

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CRONACA

Al settimo la prima azione interessante sul binario Bodmer-Menez-Cearà con quest’ultimo che crossa in mezzo trovando lo stacco sul primo palo di Gameiro, il cui colpo di testa termina comunque a lato.
L’ex Lorient ci riprova un paio di minuti dopo quando Menez serve Bodmer al limite il cui tocco di prima libera Gameiro al tiro, ancora una volta poco fortunato.

Gli ospiti prova a farsi vedere al dodicesimo quando Dossevi parte con un bel break centrale con cui fa tremare la non irreprensibile retroguardia parigina fino a servire con un bel filtrante un proprio compagno in area, il cui controllo non sarà però all’altezza.
Al quarto d’ora è invece Menez, palla al piede, a creare una buona occasione di gioco. Entrato in area, però, l’ex Roma non riuscirà a far fruttare il bello spunto in velocità calciando un tiro-cross assolutamente inadeguato all’occasione.

Pericolo per i padroni di casa un paio di minuti più tardi: Dossevi, sicuramente il giocatore più interessante tra le fila degli Athéniens, parte in progressione portandosi in area, venendo fermato da un intervento ai limiti del regolamento da Tiené, che entrerà in scivolata da dietro. Arbitro che lascerà correre, replay che mostrerà che il rigore poteva ampiamente starci.
La partita quindi si addormenta un po’ sino alla mezz’ora, quando Bong è liberato in area alle spalle di Cearà. Maiuscolo, però, Sirigu a mettergli pressione in uscita, neutralizzando poi la sua conclusione.
Valenciennes che ci riprova poco più tardi con Gomis, che però non si coordina al meglio e spara a lato.

Nel momento migliore degli ospiti è però il PSG a passare: Camara ruba palla a Dossevi di fianco alla propria area e serve Menez sulla trequarti. L’ex romanista parte dritto per dritto fino alla trequarti avversaria da dove servirà Gameiro che messo in movimento penetrerà in area per battere Penneteau di sinistro.

Il Valenciennes però non ci sta, e pareggia quasi immediatamente. Cross perfetto da destra di Ducourtioux con Remi Gomis che taglia sul primo palo per incrociare imparabilmente sul secondo, bucando Sirigu.

In apertura di ripresa Nené va via a sinistra e crossa per Gameiro che però, al limite dell’area piccola, non riesce a stoppare il pallone, che rotola così, mesta, tra le braccia di Penneteau.
Cinque minuti e Danic prende palla a sinistra, salta due avversari e dopo essersi accentrato scarica di sinistro poco oltre la trequarti, non trovando però lo specchio di porta.

Sul fronte opposto è invece Matuidi a provarci, un po’ allo stesso modo. Il suo tiro è però scoccato di destro, così che il mediano colored acquistato in estate dal PSG non riesce ad imprimere forza alla sfera.
Al cinquantottesimo si consuma un evento storico per il calcio francese: entra Javier Pastore, giocatore più pagato della storia della Ligue 1.

All’ora di gioco Bodmer riceve una respinta difensiva poco oltre la trequarti, mette giù di petto e libera un sinistro un po’ strozzato, che non crea apprensione ai tifosi ospiti accorsi oggi al Parco dei Principi.
Arbitro ancora una volta protagonista negativo al sessantaduesimo: Nené crossa da sinistra, Ducourtioux colpisce di braccio, calcio di rigore. Peccato solo che la dinamica dell’azione porti a dire che quello non può essere mai nella vita penalty.

PSG che sembra quindi iniziare a girare. Così subito dopo il goal Gameiro prova a chiudere il match: lanciato in area da una verticalizzazione calcerà di prima intenzione sul primo palo, sfiorando la traversa.
Peccato solo che la sua difesa sia assolutamente friabile. Così al settantasettesimo Kadir filtra in area per Cohade il cui destro non trova però lo specchio e grazia Koumbaré e i suoi.

Valenciennes che non riuscirà però più a mettere in apprensione il nostro Sirigu, con il match che si chiuderà quindi sul 2 a 1 per i padroni di casa capitolini.

COMMENTO

Questo Paris St. Germain è ancora ben lontano dall’essere una Squadra.

Ha cambiato tanto in estate e ancora ne paga lo scotto.

Oggi è sì arrivata la prima vittoria in campionato, ma va detto che l’arbitro ci ha messo del suo per permettere ai capitolini di imporsi contro un Valenciennes molto ben organizzato, con un Dossevi sugli scudi.

Nulla di particolare da segnalare per ciò che concerne l’esordio di Pastore, che avrà tempo e modo di dimostrare il suo valore più avanti.

Bene, invece, il portiere italiano Sirigu, che può poco sul momentaneo pareggio ospite ma che si comporta benissimo su Bong.

Match nel complesso non certo indimenticabile. Ma questo Paris desta curiosità e va seguito.

MVP

Kevin Gameiro è una punta che avrebbe fatto molto comodo a diverse squadre in Italia.

L’ex Lorient ha tutto per imporsi nel proprio campionato e, chissà, per farsi vedere anche in Europa.

I mezzi ci sono, il futuro è dalla sua. Vedremo dove saprà arrivare.

TABELLINO

PSG vs. Valenciennes 2 – 1
Marcatori: 40′ Gameiro, 45+1′ Gomis, 63′ Nené.

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CRONACA

Al secondo minuto Jouffre spunta sulla destra e viene messo giù da Matuidi al limite dell’area. Sul punto di vattuta della punizione si presenta l’ex Guingamp che però non riesce a dare il giro giusto alla palla.
Non è il Borussia ma anche questo Lorient esprime un buon calcio. Bella, in tal senso, l’azione che i Merlus costruiscono all’ottavo, con il cross di Quercia che è però allontanato dalla difesa avversaria senza che possa nuocere.

Non passa nemmeno un minuto e lo stesso Quercia si rende pericoloso. Una volta creatosi lo spazio per andare al tiro, infatti, esploderà un destro – in posizione centrale – che sarà però deviato dal petto di Sakho.
PSG messo inaspettatamente sotto dagli ospiti. Che all’undicesimo si mangiano un’occasione incredibile: il buco di Sakho lancia Quercia che arriva in area e serve Monnet Paquet che a porta completamente sguarnita colpisce malissimo, non riuscendo ad appoggiare in rete. La palla staziona quindi nell’area parigina e viene rimessa in mezzo dal solito Quercia con Jouffre che la colpirà, stavolta sì verso la porta, trovando però la pronta risposta di Sirigu, bravo a fare suo il pallone.

PSG che si fa quindi vedere solo al quarto d’ora quando l’ex di turno, Gameiro, calcia un discreto diagonale da fuori, con cui non riesce però ad inquadrare il pallone.
C’è comunque solo il Lorient in campo. Che al ventottesimo passa. Punizione battuta da destra da Jouffre, Quercia sbuca sul secondo palo alle spalle di un Tiene assolutamente addormentato e sigla l’inaspettato 1 a 0.

Dopo la rete dell’uno a zero il PSG prova ad uscire, anche se senza troppa convinzione.
Al trentottesimo, comunque, buona azione dei padroni di casa con Gameiro che libera con un bel pallonetto Nené alle spalle dei difensori. Il suo tocco a scavalcare Audard, però, fa terminare la palla sulla parte superiore della rete.

In chiusura il PSG prova quindi a farsi vedere sugli sviluppi di un calcio di punizione: Nené mette in mezzo, Sakho stacca con buon tempismo ma la difesa ospite respinge con efficacia.

In apertura di ripresa il PSG parte subito forte ma Hoarau controllando male si mangia un goal già fatto per poi appoggiare a Matuidi che metterà a lato. Anche uno dei due avesse segnato la rete non sarebbe valsa, essendo Hoarau in fuorigioco millimetrico. L’errore tecnico è comunque notevole.
Al quarantanovesimo un’insistita azione parigina si risolve con il pallonetto da fuori di Nenè, che metterà però la palla sulla parte alta della rete.

PSG che parte con un altro passo in questo secondo tempo.
Al cinquantaduesimo, però, il buco di Bisevac potrebbe costare caro: Monnet Paquet fugge sulla sinistra e mette in mezzo un pallone basso su cui non può arrivare Quercia. La sfera è quindi raccolta da Jouffre sulla destra, che proverà un contro-cross basso su cui la difesa parigina metterà in angolo.

Giusto un minuto e lo stesso Jouffre proverà a rendersi pericoloso con un’azione personale: presa palla sulla destra convergerà al centro per scaricare di sinistro, senza riuscire però ad inquadrare la porta.
Al cinquantaseiesimo, quindi, cambio di modulo: Hoarau lascia il posto a Bodmer. Il PSG, così, passa dal 4-4-2 tenuto da inizio match al 4-2-3-1 che dovrebbe utilizzare con tutti gli effettivi a disposizione.

Lorient che comunque non ci sta e pur non riuscendo a dominare il campo come nel primo tempo arriverà vicino al raddoppio al cinquantottesimo quando Mvuemba esploderà un destro terrificante da fuori area sugli sviluppi di un calcio piazzato, con Sirigu che si opporrà però alla grande coi pugni, respingendo bene il pallone.
Ospiti che ci riprovano, sugli sviluppi di un corner, anche al sessantesimo quando Romao stacca di testa trovando però la chiusura, sempre in angolo, di Chantome.

I padroni di casa tornano a farsi vedere un paio di minuti più tardi. Nené però, come al solito, dimostra un certo venezianismo fastidioso, vizio assolutamente da rimuovere al più presto. Nell’occasione fa tutto bene, ma anziché provare a liberare un compagno dal limite eccolo provare a calciare senza essere in grado di dare forza al pallone, con Audard che non avrà problemi a bloccare.
Per non saper né leggere né scrivere Mvuemba ci riprova, questa volta direttamente su calcio di punizione. Tiro a giro a superare la barriera, incrocio dei pali pieno. Con Sirigu che si bene o male era sulla traiettoria, ma se la palla si fosse infilata perfetta lui non si sarebbe mai arrivato (beh, ma chi avrebbe potuto?).

Sul fronte opposto Jallet la mette dentro dalla destra, Bodmer non ci può arrivare, Bourillon lascia quindi sfilare, Audard se la fa addosso… e la palla sfila attraversando tutta l’area di rigore, senza che nessuno la faccia sua.
Al settantaseiesimo Gameiro libera di tacco Tiene che la mette in mezzo in direzione di Bahebeck, che è però ben anticipato in angolo da Manga.

Sugli sviluppi del corner Bisevac calcia di potenza da fuori, ma è bravo Audard a respingere distendendosi alla sua destra.
Audard che all’ottantacinquesimo deve mettere una pezza con un intervento prodigioso sul bel tiro a giro di Nené, che rientra dalla destra per poi scoccare una conclusione più che meritevole.

Gli ultimi minuti scorrono quindi senza che il PSG riesca più a creare vere e proprie occasioni da goal. Ed è già prima sconfitta stagionale per la squadra di Al Thani.

COMMENTO

Nel complesso è una buona partita quella che si offre ai – penso pochi – calciofili che come me si sono sintonizzati su SportItalia1 per vedere l’esordio del nuovo Paris Saint Germain di Leonardo.

Che incredibilmente perde la sua prima uscita in campionato.

Va detto: la squadra è praticamente in netta rifondazione dopo l’approdo della nuova società e bisognerà aspettare un po’ di tempo prima di vedere il vero Paris. Se poi si pensa che alcuni dei nuovi – come Pastore e Sissoko – non sono schierabili ecco che si capisce come il PSG di stasera non era certo al top.

Questo, però, non può giustificare tutto.

E se è quindi accettabile la sconfitta contro il Lorient – stante quanto premesso, ovviamente – è altrettanto vero che non si può accettare il modo in cui si è perso.

Perché il Paris disputa un primo tempo realmente orribile, più o meno sui livelli di quello disputato dall’Amburgo ieri.
Con la differenza che in quel caso si trattava di giocare contro i Campioni di Germania in carica, qui contro – con tutto il rispetto – il Lorient.

Ingiustificabile che una squadra di questo livello, pur stante le assenze, giochi in quel modo. Ingiustificabile il fatto che si riprenda un minimo solo dopo una strigliata negli spogliatoi. Ingiustificabile il fatto che per buona parte della prima frazione Sakho e Matuidi vadano in difficoltà su quasi ogni pallone, e che Tiené subisca Jouffre ad ogni azione. Ingiustificabile anche il fatto che Hoarau, che certo non è un fenomeno, giochi così male.

Su Hoarau voglio aprire una piccola parentesi.

Con i recenti acquisti fatti dalla società è chiaro che rischia di perdere il posto. Quasi sicuramente si passerà al 4-2-3-1 ed è probabile che Gameiro, se non altro in quanto nuovo – e dispendioso – acquisto parta titolare come unica punta.

E se Hoarau fosse sempre quello di stasera niente da dire.

I due, però, hanno caratteristiche piuttosto diverse. Ed il lavoro sporco fatto da Guillaume è qualcosa di sicuramente prezioso.

Le sue sponde aeree e la sua capacità di sgomitare anche da solo in mezzo alla difesa avversaria sono infatti peculiarità nelle quali Gameiro non è propriamente forte.

Quindi insomma, se non dovessero arrivare altre punte (si parla di Berbatov…) Hoarau potrà sicuramente tornare utile a questa squadra.

L’importante è che non giochi come stasera.

Venendo al Lorient… davvero una bella prova quella dei Merlus. Nella prima mezz’ora c’è infatti in campo una squadra sola. Nel complesso la vittoria è sicuramente meritata. Il tutto posto che l’equipe è molto affiatata e ben messa in campo e che se oltre al goal di Quercia si aggiungono quello incredibilmente sbagliato da Monnet Paquet e lo splendido incrocio colto su punizione da Mvuemba ecco che la vittoria è assolutamente meritata.

Bello, in particolare, vedere come, soprattutto nel primo tempo, i Merluzzi dimostrino di saper sfruttare al meglio tutta l’ampiezza del campo.

Il Borussia, certo, è ben altra cosa. Ma nel suo piccolo anche questo Lorient fa vedere un calcio tutt’altro che disprezzabile.

MVP

Quercia e Mvuemba.

Il primo disputa un primo tempo su altissimi livelli, in particolare la prima mezz’ora. E’ proprio lui il giocatore più vivace nonché quello che, assieme a Jouffre, fa soffrire di più la retroguardia parigina.
In più è lui a siglare la rete dell’inaspettata vittoria ospite.

Il secondo gioca invece una partita nel complesso ottima. Presenza fondamentale nel centrocampo dei Merlus, si rende anche pericoloso da fuori in un paio di situazioni. Come quando colpisce l’incrocio con una splendida punizione, che urla ancora vendetta.

TABELLINO

PSG vs. Lorient 0 – 1
Marcatori: 28′ Quercia.

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