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Archive for the ‘Ranking UEFA’ Category

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.


 

Il nuovo aggiornamento del ranking UEFA vede una situazione generale sostanzialmente immutata, con però l’interessante lotta per il sesto posto tra Francia e Russia. Rispetto allo scorso turno, infatti, si registra il controsorpasso francese, con un misero 0,034 punti di margine. Una situazione destinata quindi ad evolversi ulteriormente di settimana in settimana, a seconda di quello che sarà il rendimento delle rispettive compagini in ambito europeo.

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Certo è che l’assegnazione finale del sesto posto non è roba da poco: il sesto posto vale la qualificazione di due squadre alla Champions League, più una al turno preliminare e tre all’Europa League.
Il settimo vale invece una squadra in meno in Europa: una direttamente in Champions, una ai preliminari e le stesse tre in Europa League.

Capite che la lotta tra Francia e Russia, su questo punto, non può che essere serrata. C’è in ballo un accesso diretto alla Champions, con la vagonata di milioni e di visibilità che si porta appresso.

Non solo: nella battaglia che riguarda il sesto posto può finirci coinvolto anche il Portogallo, che oggi ha circa mezzo punto di vantaggio sugli inseguitori. La lotta così potrebbe riguardare ben tre nazioni, con i lusitani che, in caso di crollo fragoroso, potrebbero trovarsi in un amen dall’aver minacciato il quarto posto dell’Italia a finire addirittura settimi, perdendo così, come detto, una partecipante alla Champions League.

Restando alla sola stagione in corso, ecco che si può registrare un duplice salto italiano, che dal sesto posto provvisorio con 6.5 punti passa al quarto, con 2 punti netti di incremento (che valgono quindi un totale di 8.5).

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Il divario italiano con Germania, Russia e soprattutto Spagna resta, ma se con i tedeschi resta pressoché invariato va a diminuire nei confronti dei russi e ad ampliarsi rispetto agli spagnoli.

Interessante, in questo contesto, anche notare come Francia ed Inghilterra abbiano totalizzato ad oggi gli stessi punti, 8.25. Un quarto di punto meno dell’Italia ed un quarto più rispetto al Portogallo.

Ottava nazione in stagione, grazie in particolare alle prestazioni di Molde e Rosenborg, la Norvegia, che pure in classifica generale risulta oggi addirittura ventitreesima.

Buttando lo sguardo avanti, oltre giugno, ecco che è possibile vedere come il sorpasso virtuale sull’Inghilterra sta andando a concretizzarsi sempre di più. Ad oggi partiremmo infatti con 1,048 punti più dei Figli d’Albione; un margine che dovremmo però poi comunque difendere ed incrementare nel corso della stagione, posto che è il ranking di fine e non d’inizio stagione a determinare il numero di squadre qualificate alle competizioni europee.

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Nulla vieta comunque all’Italia di consumare l’eventuale sorpasso già prima di giugno, se è vero che – come potete vedere dalla prima immagine di questo articolo – il divario attuale è di meno di tre punti. Se pensate che l’anno scorso l’Italia ne ha guadagnati – pur disputando la propria miglior stagione di sempre, a livello di ranking – ben sei sugli inglesi, ecco che il sorpasso resta un’ipotesi da considerare, per quanto credo ancora di difficile realizzazione.

Venendo alle altre posizioni devo anche qui ricollegarmi al discorso precedente. Se la stagione finisse oggi il Portogallo manterrebbe sì la propria quinta posizione, ma inizierebbe la nuova annata come settimo virtuale, sopravanzato da Francia e Russia. Una situazione che, come già spiegato, avrebbe un grosso impatto sul movimento calcistico lusitano, dato che se confermata dal ranking di fine stagione porterebbe all’esclusione di una qualificata dai gironi di Champions League.

Da registrare anche il crollo olandese: dopo aver chiuso al nono posto l’ultimo ranking, in questo momento è scesa al decimo (e occhio alla Turchia). Ma soprattutto, iniziasse oggi la nuova stagione si troverebbe a partire da una misera sedicesima posizione…

Infine, vi lascio il ranking per club.

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Come potete vedere, se lo raffrontate a quello dello scorso turno, si registra il sorpasso della Juventus ai danni del Borussia Dortmund, con i bianconeri che salgono quindi in settima posizione assoluta.
Prossimo obiettivo: resistere all’assalto del Paris Saint Germain e nel contempo andare alla caccia del Benfica. La top five, chiusa dal Chelsea, resta ad ora lontana.

Tra le italiane stabili Inter e Napoli, cresce la Lazio, perdono una posizione Fiorentina e Milan.


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Torno a parlare di ranking UEFA, che tanto da vicino avevo seguito lo scorso anno.

Andiamo subito a vedere la classifica generale aggiornata alla data di oggi, con l’Italia stabile al quarto posto alle spalle di Spagna, Germania ed Inghilterra in quest’ordine.

Interessante notare, restando alla top ten, come ci siano ben due cambiamenti rispetto alla classifica che aveva chiuso la scorsa stagione: la Russia con la partenza fenomenale di quest’anno (seconda solo alla Spagna, ha già quasi raggiunto i punteggi registrati negli ultimi quattro anni) sorpassa la Francia al sesto posto ed arriva ad un nulla dal Portogallo, il Belgio marcia invece ad un ritmo molto più lento ma comunque sufficiente a mettersi di un’incollatura davanti all’Olanda.

In particolar modo risulterebbe importante il sorpasso della Russia, che se confermato nel ranking di fine stagione porterebbe la Francia a perdere una squadra in Champions League.

Oggi, infatti, i Transalpini qualificano due compagini ai gironi più una al preliminare. Sotto il sesto posto, però, le squadre diventano due in tutto: una ai gironi, l’altra al preliminare.

Un cambiamento a suo modo storico, che vedrebbe la Francia, a prescindere dai risultati raccolti dal Monaco e soprattutto il PSG negli ultimi anni, perdere peso a livello europeo.

Guardando la classifica stagionale, intanto, vediamo come le cose per l’Italia stiano andando abbastanza peggio di quanto non fu l’anno scorso, quando ottenemmo un risultato storico (19 punti, come mai prima d’allora).

Su questo trend negativo incide ovviamente molto la precoce eliminazione della Sampdoria di Zenga, che penalizza le prestazioni del resto della truppa italica.

Analizzando il ranking stagionale, quindi, troviamo la solita Spagna al primo posto con la sorprendente Russia che, trascinata dall’ottimo inizio di stagione dello Zenit, sta sorprendendo un po’ tutti.

Il podio è quindi chiuso dalla Germania, avvantaggiata anche dal fatto di avere tutte e sette le proprie compagini ancora in corsa.

Il quarto posto è quindi inglese, con a seguire Francia ed Italia praticamente appaiate (ma con la Sampdoria ancora in corsa noi saremmo sicuramente davanti ai Galletti e quantomeno ce la giocheremmo coi Figli d’Albione).

Buttando lo sguardo al ranking parziale con cui ad oggi si inizierebbe la prossima stagione, ecco una buona notizia per i nostri colori: virtualmente partiremmo davanti agli inglesi.

Attenzione, come già detto all’inizio dello scorso anno, quando molti dicevano che il Portogallo ci aveva superato, il sorpasso sui club d’Oltremanica sarebbe appunto solo virtuale, perché a fare fede ed a determinare le squadre che si qualificano alle competizioni europee non sono i ranking d’inizio anno, ma quelli di fine stagione.

La notizia è comunque da accogliere positivamente perché se si configurasse una situazione del genere a quel punto dovremmo “solo” tenere un passo perlomeno paritetico a quello inglese per poter rendere effettivo il sorpasso, e tornare a qualificare quattro squadre in Champions League (tre ai gironi più una ai preliminari).

Come è possibile notare, poi, quello italiano non è l’unico cambiamento virtuale importante che si verificherebbe.

In primis la Russia, oggi, partirebbe addirittura in quinta posizione. Quindi nel giro di due anni il Portogallo si troverebbe dall’essere virtualmente quarto all’essere addirittura virtualmente settimo, sopravanzato anche dalla Francia.

Altro duplice passo avanti importante sarebbe quello turco, con la scalata dall’undicesima alla nona posizione.

Crollo totale, invece, per l’Olanda, che a fine stagione perderà i 13.6 punti dell’annata 2011/2012 e che ad oggi si troverebbe addirittura a cadere dalla nona posizione con cui ha iniziato questa stagione alla sedicesima della prossima. E per intenderci, essere fuori dalle prime dodici posizioni del ranking significa non qualificare nessuna squadra direttamente alla Champions League, con due compagini ai preliminari più tre a giocare l’Europa League. Quindi non una diminuzione del numero totale di squadre coinvolte in Europa, ma niente più posto garantito nell’Europa che conta.

In ultimo, la situazione dei club.

In questo senso troviamo la Juventus che facendo seguito alle buone prestazioni degli ultimi anni sta rendendo effettivo il proprio ingresso nella top ten, trovandosi attualmente all’ottavo posto (aveva chiuso quattordicesima la scorsa stagione).

Juventus che dovrà quindi consolidare il proprio cammino europeo anche quest’anno, pur con le difficoltà riscontrate in questo inizio di stagione, per provare anche, perché no, ad insidiare la settima posizione, oggi appannaggio del Borussia Dortmund.

Per quanto concerne le altre italiane da sottolineare la situazione del Napoli, che pur restando sedicesimo ha la possibilità – dispuntando una grande Europa League – di continuare i propri progressi, avvicinandosi alla top ten europea.


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Con qualche giorno di ritardo eccoci all’ultimo recap stagionale per quanto concerne il ranking UEFA, che quest’anno ha sorriso ai nostri colori.

Con 19 punti guadagnati, infatti, l’Italia segna un nuovo record personale in tema di ranking: mai prima d’ora le nostre compagini erano state capaci di guadagnare così tanti punti in una sola stagione.

Un record che comunque, come mostra l’immagine che segue, non basta all’Italia per vincere la classifica di quest’anno: meglio di noi i soliti spagnoli, che ci sopravanzano di 1.214 punti.

Ben distanziate le due concorrenti principali al terzo posto generale, Germania ed Inghilterra.

In classifica generale, quindi, l’Italia resta al quarto posto, distanziata rispettivamente di 9 e 10 punti dall’Inghilterra.

Un distacco importante, che però si ridurrà di molto già ad agosto, con l’inizio della nuova stagione. Scartando il risultato ottenuto nella stagione 2010/2011, infatti, l’Italia si porterà a tre sole lunghezze dagli inglesi e a poco più di quattro dai tedeschi. Il che significa che qualora le cose dovessero andare in maniera simile a quest’anno – ovvero molto bene per le italiane, molto male per le inglesi – tra dodici mesi potremmo trovarci a festeggiare il sorpasso nei confronti dei Figli d’Albione, con relativo ritorno in top 3. Che significherebbe quattro squadre qualificate in Champions League, di cui tre direttamente.

La prossima, quindi, sarà una stagione vitale per i nostri club, che dovranno profondere il massimo sforzo per tornare a riagguantare il quarto posto in Champions League, che significherebbe anche tornare ad avere sette squadre in Europa ogni anno (anziché sei, come avviene oggi).

Venendo al ranking per club la grande stagione disputata dalla Juventus, capace di arrivare sino in finale di Champions League, porta i Bianconeri al terzo miglior risultato stagionale dietro alle due big spagnole e di poco davanti al Siviglia (giusto per far capire quanto sia forte il calcio iberico a livello europeo).

In classifica generale, quindi, il Real continua a comandare la classifica davanti a Barcellona e Bayern Monaco. Segue quindi il Chelsea, quarto.

Con oltre venti punti di distacco arriva quindi l’Atletico Madrid.

Venendo alle italiane la migliore è ovviamente la Juventus, in ripresa. Bianconeri che cresceranno probabilmente molto nel prossimo paio d’anni, quando verranno stralciati i risultati delle stagioni 2010/2011 e 2011/2012, particolarmente negative (10 punti totali) per questi colori.

Continuasse sulla stessa falsariga delle ultime tre stagioni, quindi, la Juventus potrebbe addirittura installarsi nella top five europea. Un risultato non da poco per una squadra che meno di dieci anni fa giocava in Serie B, in seguito allo scandalo Calciopoli.

Per quanto concerne le italiane la seconda migliore è il Napoli, ventesimo. Poi il Milan, ventiduesimo ma in caduta. Ventiquattresima l’Inter, che andrà a peggiorare la propria posizione nel corso della prossima stagione, quando come i cugini rossoneri non parteciperà alle coppe europee.

A partire da agosto, quindi, la Juventus farà il suo ingresso nella top ten, da consolidare attraverso i risultati della stagione. Salirà invece al quattordicesimo posto il Napoli, altra squadra che giocando una buona Europa League potrebbe arrivare a vedere nei prossimi anni i dieci primi posti in Europa.

Insomma, nel complesso possiamo dire che i timidi segnali di ripresa intravisti nelle due stagioni passate pare si stiano confermando e consolidando.

Ora per il bene del calcio italiano sarebbe necessario che le due milanesi tornassero presto al livello che gli compete, di squadre di livello che possano dire la loro anche in Europa.

Il tutto nella speranza che la Juventus continui il proprio cammino per tornare nell’elite europea, che il Napoli non si ridimensioni (cosa che però sembra stia avvenendo) e che le romane continuino a crescere.

Qualche timido segnale di risveglio c’è. La prossima stagione ci dirà se il calcio italiano è pronto a tornare a competere con Spagna, Germania ed Inghilterra o se quest’anno è stato solo un “bluff”.


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Record storico.

Senza che nemmeno ce ne accorgessimo la pattuglia italiana che ha disputato – ed in parte continuerà a disputare – le coppe europee quest’anno ha segnato un’impresa non da poco.

Mai fino ad ora, infatti, il movimento italiano aveva sfondato il tetto dei 16 punti stagionali.

Il massimo si era registrato nel 2003, quando sulla spinta delle tre “strisciate”, tutte qualificatesi alle semifinali di Champions League, l’Italia aveva registrato 15.928 punti. Ovvero qualcosa meno dei 16.166 attuali.

Risultato che, come mostra la grafica, ci permette una volta di più di consolidare la nostra quarta posizione.

Ma è un altro il dato interessante che possiamo estrapolare da questa tabella, ovvero il fatto che con l’eliminazione dell’Everton l’Inghilterra resta senza rappresentanti nelle coppe, facendo così registrare un 13.571 che risulta essere il risultato peggiore fatto registrare dal 2004 in poi.

Inghilterra che è anche la nazione su cui, almeno virtualmente, l’Italia deve provare a fare la corsa per provare a recuperare il quarto posto in Champions League.

Nei prossimi due anni, infatti, perderà i 18.3 punti del 2011 ed i 15.2 dell’anno successivo. Emorragia di punti che sarà invece molto più limitata per noi. E se il risultato di questa stagione fosse l’inizio di un trend – ovvero se dimostrassimo di poter raccogliere più punti con continuità rispetto a loro – ecco che il sorpasso potrà consumarsi tra ventiquattro mesi.

Una prospettiva che ad ora ritengo solo virtualmente probabile, ma che è giusto considerare.

L’ultima questione che vorrei far notare a proposito della prima grafica è la situazione della Spagna, sempre più dominatrice.

Già oggi ha il miglior ranking stagionale. In più è anche la nazione che porta ai quarti il maggior numero di squadre. Davvero dominanti.

Ma cosa dice il ranking stagionale?

Semplice, che ad oggi siamo secondi. Una posizione che con i punti raccolti ieri in Europa League da Fiorentina, Torino e Napoli abbiamo ulteriormente consolidato, avvicinandoci ulteriormente alla Spagna (che però con ogni probabilità riuscirà ad allargare la forbice entro la fine della stagione).

La Germania ad ora è invece terza, con ancora Bayern e Wolfsburg in corsa. Ovvero due tra le favorite per vincere le rispettive competizioni.
A seconda di quello che sarà il rendimento di Juve, Napoli e Fiorentina da qui alla fine sapremo se il secondo posto stagionale sarà una realtà consolidata o se rimarrà solo un’illusione marzolina…

E a livello di club?

L’italiana migliore, grazie ai risultati delle ultime tre stagioni (quarti di CL, semifinale di EL, quarti di CL in divenire) è la Juventus, che grazie alla vittoria di mercoledì sul Borussia è salita al diciassettesimo posto.

Juventus che nei prossimi due anni perderà due stagioni negativissime a livello di ranking, e che quindi dando continuità alle sue prestazioni potrebbe scalare moltissime posizioni. Consolidando i risultati registrati nelle ultime tre stagioni e proiettandoli sul ranking odierno, infatti, potrebbe addirittura entrare tra le cinque migliori d’Europa, tra ventiquattro mesi.

Altra italiana che ragionevolmente crescerà sarà il Napoli, che oltre a poter incamerare ancora punti quest’anno a settembre perderà i 9 messi in cascina cinque stagioni or sono e con una buona cavalcata europea potrebbe crescere ulteriormente.

Preoccupano invece Inter e Milan. Che, oltretutto, l’anno prossimo è plasubile non giocheranno in Europa.

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L’ottima serata di ieri, con le cinque italiane brave ad imporsi e qualificarsi agli ottavi di Europa League, è stato indubbiamente un toccasana per il nostro ranking UEFA.

Andiamo quindi ad aggiornare la situazione. Che, se prendiamo in considerazione la sola stagione sportiva in corso, ad oggi è sicuramente positiva.

Come mostrato dalla grafica qui sopra, infatti, il risultato dei club italiani porta ad un secondo posto generale, con la sola Spagna capace di fare meglio di noi.
Un risultato che sarebbe potuto essere migliore se le nostre compagini avessero fatto più terreno in Champions League, andando a passare il girone: così, infatti, avrebbero raccolto 9 punti di bonus (ovviamente poi da suddividere per il numero totale di squadre partecipanti alle competizioni europee) che avrebbero fatto molto comodo al nostro ranking.

Ranking annuale che, come potete vedere, recita 13,833 punti per noi. Un risultato notevole se si pensa che in stagioni come la 2010/2011 e la 2011/2012 ci si era fermati a fino anno ad un misero bottino di 11 punti e un po’.

Pare quindi confermarsi il trend di crescita. Che ci aveva portato a passare dai due 11 di quelle stagioni ai due 14 delle ultime due annate passate. E chissà che magari quest’anno, con altri risultati importanti (già il sol fatto di avere tutte e sei le squadre ancora in corsa lo è), non si possa tornare a sforare anche il tetto dei 15 punti (cosa che non accade più dall’anno del Triplete interista).

Secondo posto stagionale che non cambia comunque un granché, nell’immediato. Serve sì a consolidare ulteriormente il nostro vantaggio sul Portogallo – che ormai non preoccupa più – ma vale ancora poco in ottica terzo posto (che come tutti ricorderete vale le quattro qualificate in Champions League).

Come potete infatti notare dalla grafica qui sopra  la Germania resta lontana ben 12 punti, l’Inghilterra 14.

Semmai ad essere interessante è, ancora una volta, la prospettiva futura.

Con il consolidamento dei nostri risultati europei nel corso delle prossime due-tre stagioni potremmo infatti provare a fare la corsa su Inghilterra e Germania. Ma questo discorso è, ad oggi, assolutamente prematuro.

Infine, diamo uno sguardo anche al ranking per club.

Ciò che balza subito all’occhio è che il ranking attuale vede una sola squadra – la Juventus – nella top 20 europea. Però, proprio al ventesimo posto. Insomma, ci sono ben 19 club con un ranking migliore della prima delle italiane. Davvero un disastro.

Juve che proprio grazie alla vittoria di martedì contro il Borussia Dortmund ha incamerato quei punti necessari a sorpassare il Milan, fermo al palo da inizio stagione (logico, non disputando competizioni europee).

Anche qui, presto per dire cosa potrà essere in futuro. Certo è che Napoli e Juventus, tra le quattro qui rappresentate, dovrebbero essere destinate a crescere nei prossimi anni. Con la Juve che nel giro di un paio di stagioni potrebbe anche tranquillamente entrare nelle prime otto d’Europa (almeno a livello di ranking).

Certo, il tutto a meno di clamorosi passi falsi.

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Non cambia di molto – rispetto a due settimane fa – la situazione italiana nel Ranking UEFA al termine della sesta giornata, che chiude la fase a gironi.

Come potete vedere da questa grafica, infatti, restiamo quarti in stagione, con distanze che non sono variate moltissimo rispetto a chi ci precede.

La notizia importante è però il fatto che l’Italia, esattamente come già era ai gironi, si conferma l’unica nazione con tutte le proprie squadre ancora in corsa. Una cosa da non sottovalutare affatto, posto che i punti guadagnati da ogni singola squadra vanno divisi per il numero totale di squadre ammesse alle competizioni UEFA dell’anno.

Quindi mentre noi abbiamo ancora sei squadre su sei che possono portare punti, chi ci precede ne ha sei su sette. Che significa dividere per una squadra in più rispetto a quelle che ancora possono portare punti.

Un aspetto che di per sé, comunque, non garantisce nulla. Servono le vittorie per progredire. Avere sei squadre può essere utile, ma se perdessero andata e ritorno tutte quante di punti non ne incamereremmo comunque più.

Quale la situazione, invece, su base quinquennale?

Beh, ovviamente è praticamente invariata rispetto a chi ci precede. Da sottolineare però come il gap si sia ampliato rispetto al Portogallo, che come sapete aveva – e mantiene, ad ora – chance di sorpassarci entro la fine di questa stagione.

Rispetto ai lusitani, quindi, la differenza passa da 1,3 a 2,1 punti. Un margine interessante, che potrebbe essere sufficiente a mantenere la quarta posizione nel ranking. Posizione che, ricordo, verrebbe poi ulteriormente messa in ghiaccio l’anno prossimo, quando il Portogallo perderà i 18.8 punti della stagione 2010/11.

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Nuovo aggiornamento della situazione ranking (qui la situazione al termine del turno precedente). Che ci vede uscire dal podio stagionale, sopravanzati dall’Inghilterra.

E’ comunque un turno tutto sommato positivo – o quantomeno non negativo – per il nostro paese.

Se da una parte conferma il fatto che il gap con Spagna, Germania ed Inghilterra è ancora lontano dall’essere colmato, dall’altra si amplia il distacco rispetto agli inseguitori portoghesi (al momento settimi in stagione): i punti di differenza diventano infatti 1,3.

Come possibile notare, poi, c’è un aspetto interessante da sottolineare: se la stagione terminasse oggi inglesi e tedeschi inizierebbero l’annata seguente con lo stesso punteggio nel ranking. Non c’è un trend chiaro, l’unica certezza è che – loro sì – i teutonici sono riusciti a colmare la differenza con gli inglesi.

Ancora inarrivabili, invece, gli spagnoli.

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Se la terza giornata di competizioni UEFA era stata tutto sommato non negativa per il nostro ranking (passato dal primo al terzo posto su base annuale, ma con un +0,4 punti sui portoghesi) lo stesso non si può dire per la quarta.

Il motivo è semplice: se su base annuale teniamo il terzo posto, perdiamo terreno e vediamo accorciare il gap rispetto alle nostre principali concorrenti.

Ma andiamo con ordine.

In primis, chi ci precede. Con la Germania e la Spagna che allungano nella classifica annuale (e quindi anche su base quinquennale) e l’Inghilterra che colma parte del gap creatosi nelle prime giornate nel ranking annuale.
Dove restiamo sì terzi – come detto e come potete vedere da questa immagine – ma con gli inglesi sempre più vicini a noi (e tedeschi-spagnoli più lontani).

Poi, chi ci segue. Ovvero il Portogallo. Che nell’arco di una giornata passa da 1,5 punti di svantaggio nel ranking quinquennale a soli 0,5.

Che in soldoni significa che già dalla prossima giornata il tanto sbandierato superamento (mai avvenuto davvero) potrebbe diventare realtà.

Certo, parziale, posto che a fare fede sono i ranking di fine anno. Ma comunque tangibile.

A margine: questa volta ho pubblicato solo le immagini del ranking aggiornato per evitare di fare confusione visiva. Per vedere la progressione del ranking in questa stagione basta comunque salire a ritroso di giornata in giornata, posto che ad ora non ho perso un aggiornamento.

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Ci eravamo lasciati due settimane fa con questa situazione: Italia al primo posto del ranking stagionale

e quindi ancor più salda al quarto del ranking quinquennale, quello che a fine stagione fa fede in merito alle squadre da qualificare alle competizioni europee.

Beh, la seconda giornata di questa stagione, del resto, era stata particolarmente positiva. Ovvero, più o meno l’esatto contrario di quanto non sia stata quest’ultima, che ha visto due sole compagini italiani riportare la vittoria (Torino e Fiorentina), una pareggiare (Inter) e ben tre perdere (Napoli, Juventus e Roma).

Così i nostri colori sono rientrati in una situazione più “normale”, rispetto a quanto visto al termine delle prime due giornate. Infatti oggi il ranking stagionale ci vede al terzo posto dietro alle solite Germania e Spagna e davanti alla malcapitata Inghilterra, che però ha ancora molto tempo per riuscire nel sorpasso ai nostri danni.

Come al solito, però, più che alle tre nazioni che ci precedono nel ranking quinquennale è bene dare uno sguardo a chi ci insegue, più precisamente il Portogallo. Che dopo aver ridotto di qualcosina il gap nella due giorni di Champions lo ha visto allargarsi di nuovo ieri.

Così se due settimane fa il nostro vantaggio sui lusitani era di 1,1 punti, oggi lo troviamo aumentato di ulteriori 0,4 punti.

E gli altri?

La Croazia sta vivendo una buonissima stagione, già la migliore degli ultimi cinque anni. Ad oggi è addirittura la quinta miglior nazione d’Europa, nel ranking stagionale. Un salto in avanti notevole, rispetto al ventesimo posto dello scorso anno. Un salto in avanti che si è concretizzato in due posizioni guadagnate su base quinquennale.

Un’altra nazione che sta andando molto bene rispetto al solito è la Bielorussia, ottava nel ranking annuale. Una prestazione notevole per chi ad inizio stagione occupava il ventiduesimo posto in classifica generale, oggi migliorato di una posizione.

Molto male, invece, i nostri avversari diretti per il quarto posto. Il Portogallo ha infatti cominciato stentando questa stagione. Ad oggi è addirittura undicesimo (dietro anche a Russia, Francia, Belgio e Grecia) con 4.250 punti guadagnati.
Ma certo, la stagione è così lunga che le loro sorti potrebbero cambiare di molto!

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E’ presto per cantar vittoria. Ma ad oggi il trend di cui parlai al termine della scorsa stagione, quando scrissi questo pezzo per confutare i titoloni che parlavano di sorpasso portoghese, si sta confermando.

La tre giorni di Coppe Europee, infatti, ci lascia in dote ben 4 vittorie – tutte in Europa League -, un pareggio e una sconfitta. Un bottino migliore rispetto a quello dei lusitani, che ci contendono il quarto posto.

Settimana scorsa, come potete vedere dalla classifica qui sopra, il nostro vantaggio era di un solo decimo di punto. Un’inezia.

Del resto, come ho avuto modo di dire su Facebook e Twitter, la nostra performance stagionale ci vedeva al sesto posto generale, a parimerito con la Russia. Davanti al Portogallo, certo, ma proprio di quel poco che ci bastava per conservare la quarta posizione su base quinquennale.

Proprio questa tre giorni di Coppe, però, ci ha regalato le ottime vittorie di Inter, Torino, Fiorentina e Napoli, che pur con qualche chiaro-scuro sono riusciti a portare a casa tre punti importanti tanto per le loro classifiche quanto per il nostro ranking nazionale.

A questo si deve quindi aggiungere il pareggio strappato dalla Roma di Totti in quel di Manchester. Non, purtroppo, la sconfitta rimediata a Madrid dalla Juventus. Che, ovviamente, non porta beneficio al ranking.

Prestazioni, queste, che danno un buon input alla nostra situazione. Aiutandoci a consolidare, come potete vedere nella grafica che segue, il quarto posto.

Bando all’euforia, però.

La stagione è lunga, ed il buon inizio fatto registrare dalle nostre compagini non può e non deve ingannare. Il calcio italiano ha ancora tutti i problemi che lo hanno portato ad uscire dall’elite (quelle prime tre posizioni che garantiscono 7 squadre qualificate alle competizioni UEFA) europea e la strada per completare la risalita è ancora lunghissima.

Ad oggi, infatti, continua ad avere più senso guardarsi alle spalle, che non chi ci precede.

Perché se anche essere quarti o quinti non cambia nulla, a livello di qualificate, c’è in gioco il prestigio, sempre più ridotto, del nostro movimento calcistico. E posto che l’anno prossimo, con l’inizio della nuova stagione, il Portogallo perderà i 18 punti totalizzati quattro anni or sono, fondamentalmente c’è da tenere duro in questa stagione. Respingere l’attacco oggi vorrebbe dire consolidare il quarto posto. E, a quel punto, si potrebbe anche iniziare a pensare ad un piano di attacco al terzo.

Non solo. A partire dal prossimo anno, per quanto è un discorso che affronteremo meglio più avanti, il Portogallo si troverà un po’ nella nostra situazione attuale. A doversi guardare le spalle dal probabile attacco della Francia, più che a sperare nel sorpasso ai nostri danni.

Ma tornando a noi, perché parlavo di possibile euforia?

Non solo e non tanto per l’ulteriore distanziamento del Portogallo in classifica generale. Quanto perché, guardando il ranking relativo solo alla stagione in corso, al primo posto ci troviamo proprio… l’Italia!

La giornata di ieri, infatti, ha portato il nostro movimento a fare un gran balzo in avanti, portandoci quindi da quel sesto posto in coabitazione con la Russia di cui dicevo, su su fino al gradino più alto del podio, davanti alla Croazia (prima sino a ieri) ed alla Spagna.

Un grande risultato parziale che però non deve ingannare.

Giornate buone capitano a tutti (basti pensare alla Croazia, appunto), ma i problemi delle nostre compagini sono evidenti: la Juve non ha ancora trovato una dimensione europea, la Roma battaglia con fierezza ma il girone è complicatissimo, l’Inter non ha un gioco, il Torino fatica a segnare, il Napoli è completamente fuori forma e la Fiorentina è sempre tempestata dagli infortuni.

Insomma, non tutto è oro ciò che luccica. Ma per le prossime due settimane godiamoci il nostro primo posto nel ranking di questo inizio di stagione, sperando di poterlo confermare anche a fine stagione (sarà ben difficile): è dal 2003 che l’Italia non chiude una annata al primo posto del ranking stagionale.

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