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Nome: Panagiotis Tachtsidis
Data di nascita: 15 febbraio 1991
Luogo di nascita: Nafplion (Grecia)
Nazionalità: greca
Ruolo: mediano
Club: AEK Atene
Scadenza contratto: 30 giugno 2010
Valutazione: 1 milione
CARRIERA
Panagiotis Tachtsidis nacque il 15 febbraio 1991 a Nafplion, cittadina greca sita sull’Argolikós, piccolo golfo del Mar Egeo.
Cresciuto nel Peloponneso, nei dintorni della sua città Natale, a quattordici anni riceve una chiamata importante, cui non si può dire di no: sulle sue tracce c’è infatti il grande AEK Atene, club della capitale ellenica. E se a cercarcarti è una delle squadre principali della tua nazione negarsi è un delitto.
Così il nostro Panagiotis, nonostante sia ancora solo poco più che un bambino, decide di prendere armi e bagagli e di trasferirsi ad Atene, lasciandosi la sua vita precedente a centocinquanta chilometri da sè. Ma del resto queste sono scelte spesso obbligate per chi vuol diventare un calciatore professionista.
Non possiamo certo sapere se, prima o dopo, Tachtsidis si sia mai pentito della scelta presa: la mancanza della propria fidanzatina, degli amici, del tran tran in quel di Nafplion… tutte cose che possono sicuramente essere mancate ad un ragazzino appena adolescente che lascia la propria casa per tentare l’avventura, schiudendo davanti a sè le porte di un mondo nuovo.
Quello che è certo è che il nostro Panagiotis ha saputo resistere ad ogni momento di solitudine e sconforto, non abbandonando mai la barca su cui aveva deciso di salire.
E la scelta, alla lunga, ha pagato.
Un paio d’anni dopo il suo arrivo nell’attica Tachtsidis vede ripagati tutti i suoi sforzi. In un attimo tutto il sudore versato sul campo sembra solo un ricordo lontano, accantonato. Qualcosa che non lo può sfiorare più.
La fatica spesa per allenarsi e per puntare a migliorare di giorno in giorno sparisce in un attimo, lasciando il posto solo alla gioia più profonda: è il 1 novembre del 2007 e Panagiotis, solo sedicenne, pone la firma sul suo primo contratto da professionista. Un contratto da due anni e mezzo che, guarda un po’ il caso, vedrà la sua scadenza proprio il prossimo giugno.
Di lì in poi, comunque, sarà tutto in discesa.
Meno di tre mesi dopo la firma del contratto arriverà l’esordio in prima squadra. Ed è, anche qui, la realizzazione di un sogno: Panagiotis entra a partita in corso in un match di Super Liga greca contro il Thrasivoulos Filis – squadra che attualmente milita nella Beta Ethniki (la Serie B greca) – cogliendo subito due piccioni con una fava. Da una parte, infatti, diventa – con 16 anni e 348 giorni – il più giovane esordiente nella storia dell’AEK, dall’altra dimostra subito di saper essere decisivo realizzando, al novantaduesimo di quel match, il goal decisivo che regala la vittoria ai Kitrinomavri.

Tachtsidis contrasta Cahill nel match di Europa League che l'AEK ha disputato contro l'Everton lo scorso 2 dicembre
E proprio il suo far capolino in prima squadra lo spingerà anche a diventare parte integrante della nazionale delle rappresentative nazionali under 20 e 21. Ed è proprio con quest’ultima che Tachtsidis potrebbe compiere un’impresa non da poco: l’under 21 greca, che può contare anche sul talento di due giocatori già molto in voga in Grecia come Ninis e Mitroglu oltre che sul genoano Papastathopoulos, Panagiotis sta infatti ben comportandosi nel corso delle attuali qualificazioni ai prossimi Europei di categoria. Gli ellenici, infatti, sono attualmente ai vertici della classifica del Gruppo 9, raggruppamento che comprende anche Inghilterra, Portogallo, Lituania e Macedonia. E lui, con quattro presenze da titolare su sette, sta partecipando fattivamente al raggiungimento di questo che sarebbe un traguardo notevole, a maggior ragione se gli ellenici riuscissero a terminare davanti a due potenze come quella inglese e quella lusitana.
Nel suo club, intanto, le cose vanno discretamente bene: nonostante venga ritenuto uno dei migliori giovani del suo paese (tanto che è arrivato al secondo posto nella classifica dei PSAP Awards come miglior giovane del 2009 dietro a Vasilis Koutsianikoulis dell’Ergotelis) non è ancora riuscito a convincere mister Bajevic del fatto che andrebbe usato con più frequenza.
Proprio per questo motivo, quindi, non è ancora un titolare indiscusso nel suo club. E potrebbe anche non diventarlo mai se, come pare, lascerà davvero Atene a fine anno a parametro zero per accasarsi a Genova, con il Presidente Preziosi che avrebbe individuato in lui l’ennesimo colpo della sua politica giovanile (dopo l’ingaggio di Aleksic, quindi, un altro ’91 straniero potrebbe a breve vestirsi di Rossoblù).
Niente titolarità indiscussa, quindi, ma qualche altra soddisfazione il buon Panagiotis se l’è potuta togliere: oltre al titolo di runner-up come miglior giovane dello scorso anno, infatti, Tachtsidis ha avuto anche il merito – e la fortuna – di vedere il suo secondo – e per ora ultimo – goal ufficiale con la maglia dei Kitrinomavri venir votato come miglior goal della ventiduesima giornata della scorsa stagione. Correva il trentacinquesimo minuto della prima frazione di gioco ed il suo AEK era ancora fermo sullo 0 a 0 nel match di Super Liga che lo vedeva opposto al Levadiakos. E’ proprio in quel momento, però, che il giovane centrocampista ellenico riceve palla al limite dell’area e dopo aver stoppato di destro fa una mezza rotazione su se stesso per colpire di mancino, disegnando una traiettoria praticamente perfetta che porta il pallone a spegnersi sotto l’incrocio dei pali, assolutamente imprendibile per il malcapitato portiere avversario.
CARATTERISTICHE
Il fisico non gli manca certo. Anzi, possiamo tranquillamente dire sia uno dei suoi punti di forza: con più di 190 centimetri a sua disposizione, infatti, Tachtsidis è un giocatore che sa farsi valere su ogni contrasto quanto nel gioco aereo.
Mancino naturale Panagiotis è un centrocampista che ama giocare in mediana, dove sa far valere tanto la sua forza fisica quanto le sue discrete qualità tecniche. Nonostante che le sue caratteristiche fisiche possano far pensare ad un medianaccio tutto contrasti e tackle, infatti, il giovane under 21 greco ha ricevuto in dono anche una buona capacità di amministrazione del pallone, cosa questa che lo rende capace anche di impostare l’azione.
All’occorrenza, poi, può anche essere schierato dietro le punte, dato che avendo ricevuto in dotazione anche una certa visione di gioco sa anche rifinire il gioco per gli attaccanti. Il suo meglio, oggi come oggi, lo da comunque diversi metri più indietro, dove può appunto sfruttare al meglio il suo mix di qualità fisiche e tecniche. Quel mix che inglesi e portoghesi hanno già potuto amminare nel corso delle qualificazioni all’europeo under 21 dove lui, come detto, si sta mettendo in mostra come uno dei trascinatori della stupefacente squadra greca, determinata più che mai a ben figurare, a pochi anni di distanza dall’impresa compiuta all’europeo portoghese (corsi e ricorsi storici…) dalla nazionale maggiore.
IMPRESSIONI E PROSPETTIVE
Può essere che non sarà mai un giocatore dominante in una grande competizione, ma il suo posto al sole può sicuramente trovarlo questo ragazzino di Nafplion.
Nonostante non sia ancora maggiorenne (traguardo, questo, che compirà a breve) sta già infatti facendosi apprezzare da più parti tanto che, come detto, su di lui avrebbe già allungato le grinfie il Genoa, sempre più desideroso di portarsi a casa giovani talenti cui terminare le svezzamento per poterli lanciare poi nel grande calcio.
Ed un centrocampo come quello dei Grifoni potrebbe certamente beneficiare della sua presenza: gioventù, freschezza e centimetri. Tutte qualità che nell’attuale mediana di mister Gasperini non sembrano abbondare.

I giocatori della nazionale greca festeggiano la qualificazione a Sudafrica 2010. Nel giro di qualche anno anche Panagiotis potrebbe entrare nel gruppo