Tutto come da pronostico. United sul tetto del mondo, dopo che su quello d’Europa.

Rooney, Ronaldo e Carrick, i tre protagonisti dell'azione che ha portato al goal vittoria, festeggiano dopo che Rooney ha bucato Cevallos (fifa.com)
E’ un primo tempo a senso unico: solo Manchester.
I Red Devils in realtà pungono meno di quanto potrebbero, perdendosi un po’ in inutili sofismi esteti che ne limitano l’incisività. Ed infatti nonostante la netta superiorità mostrata in questi primi quarantacinque minuti il Manchester è ancora impantanato sullo 0 a 0, per quanto obiettivamente piuttosto impossibile possa sembrare che la squadra di Ferguson possa lasciarsi sfuggire la vittoria finale.
E sì che dopo tre soli minuti di gioco erano stati gli ecuadoriani ad avere una grandissima occasione: sugli sviluppi di una punizione battuta sulla trequarti sinistra della difesa del Manchester, infatti, Campos viene a trovarsi tutto solo (complice un black-out totale della difesa inglese) davanti a Van der Sar ma mette clamorosamente a lato, sprecando un’occasione incredibile che non si ripeterà poi più lungo tutto il corso del primo tempo.
Al 9′ è invece Rooney (in corsa per il titolo di capocannoniere della competizione) a farsi vedere, sparando una sassata dal limite che è però ben respinta coi pugni da Cevallos. Due minuti più tardi Cristiano Ronaldo mette in mostra la sua classe ed entra in area crossando poi basso: la difesa ecuadoriana libera in qualche modo, spazzando in rimessa laterale.
Al 19′ grande occasione per lo United: il solito Ronaldo giochicchia col pallone, decidendo poi di pennellarla per Tevez; il puntero argentino, nonostante la statura minuta, arriva sul pallone di testa, girandolo bene in avvitamento sul secondo palo. Cevallos è però molto reattivo e salva il risultato, distendendosi completamente e bloccando. Due minuti più tardi gli inglesi si rendono ancora pericolosissimi: Rooney scatta sul filo del fuorigioco, infilandosi tra gli immobili centrali dell’LDU e presentandosi tutto solo a tu per tu con Cevallos che però, in uscita, gli chiude lo specchio della porta; Wayne decide quindi di provare ad infilarlo con un pallonetto, che termina però alto sulla traversa.

Cevallos, tra i maggiori protagonisti della partita, chiude in uscita bassa su Tevez (fifa.com)
Dieci minuti dopo, dopo che il Manchester si è perso nei suoi soliti preziosismi, è Carrick che decide di provarci, ma il suo tiro dal limite si spegne a lato.
Al 35′ Rooney e Tevez mostrano tutta la loro immensa classe e dopo aver dialogato ottimamente liberano al tiro Park, che calcia però sul primo tiro rendendo più semplice la deviazione in corner a Cevallos. Sugli sviluppi dell’angolo Andersson crossa sulla testa di Ferdinand, che mette però a lato.
Al 38′ è invece Manso a cercare la via della rete, ma dopo essersi incuneato bene tra i due centrali del Manchester ne subisce la pressione e finisce col perdere il pallone, vista la loro maggior prestanza fisica.
Due minuti più tardi Evra ruba palla e parte in velocità scaricando poi centralmente a Rooney che mette in movimento Tevez, il cui tiro è però bloccato dal solito Cevallos. Al 41′ Ronaldo sprinta sulla fascia opposta centrando poi basso per Rooney il cui tap-in è però parato in due tempi dal portiere ecuadoregno.
In scadenza altre due occasioni per i Red Devils: prima un lancio non stoppato da Rooney diventa assist involontario per Park che però, forse per la sorpresa di trovarsi lì il pallone, si coordina male e spedisce clamorosamente alto sulla traversa. Subito dopo Rooney cerca il secondo palo dal limite ma la palla non prende il giro giusto e si spegne a lato, chiudendo di fatto il primo tempo.
Primo tempo che, come detto, è assolutamente stato a senso unico. Sia la percentuale di possesso palla che il racconto appena fatto delle occasioni più importanti lo dimostrano.

Anderson, tra i migliori in campo quest'oggi (fifa.com)
Il secondo tempo sarà invece un po’ più equilibrato del primo soprattutto perché si apre con un’espulsione: al 49′, infatti, Vidic viene espulso per una gomitata rifilata a Bieler, così che il Manchester si trova a giocare praticamente tutta la seconda frazione con un uomo in meno.
Al 51′ poi Ronaldo dimostra ancora una volta di essere poco pratico vanificando una buona occasione per i suoi per il brutto vizio che attanaglia un po’ tutta la squadra, abituata a specchiarsi troppo. Quattro minuti più tardi Ronaldo decide allora di provare ad essere più completo, calciando dal limite: Cevallos però è ancora una volta bravo a farsi trovare pronto. Al 58′ il solito Ronaldo cerca la via della rete con una punizione battuta da una trentina di metri, ma colpisce il pallone molto male spedendolo quindi den lontano dalla porta difesa da Cevallos.
Due minuti più tardi Anderson lancia bene e pesca Rooney in area che spizza di testa, ma il portiere della Liga Deportiva Universitaria para ancora una volta. Al 62′ Park entra in area e finisce a terra sulla pressione di Araujo, ma Irmatov decide di lasciar proseguire il gioco.
Al 63′ Manso prova a dare la carica ai suoi calciando da fuori, ma Van der Sar vola e mette in angolo. Carica che pare arrivare: quattro minuti più tardi Bolanos beve Evans in velocità ma si allunga il pallone, favorendo l’uscita di Edwin.
Al 70′ ci prova invece Araujo da fuori, ma ancora una volta il portiere olandese si fa trovare pronto. Due minuti dopo Manso sfrutta un errore in fascia di impostazione del Manchester e punta la porta avversaria ma Anderson rinviene bene e lo blocca, forse fallosamente, al momento del tiro.

Rooney scocca il tiro che vale un titolo del Mondo (fifa.com)
Al 73esimo, nel momento migliore dell’LDU, il Manchester colpisce, implacabile: Carrick pesca Ronaldo al limite dell’area, che scarica su Rooney; la punta inglese stavolta da il giro giusto al pallone e firma il suo terzo goal in questo torneo, diventandone così il capocannoniere.
Tre minuti più tardi ci prova allora Calderon che crossando in mezzo pesca bene Reasco: la posizione è favorevole ma il terzino destro non la stoppa e spreca l’occasione. All’83’ invece Bolanos lancia Bieler, che viene però anticipato in uscita bassa da Van der Sar.
All’89’ poi Manso si fa ancora vedere con un’ottima conclusione d’esterno che costringe il portiere olandese ad un volo impegnativo grazie al quale riesce, con la mano di richiamo, a rifugiarsi in angolo.
Sugli sviluppi dell’angolo stesso Ronaldo avrebbe la possibilità di chiudere definitivamente i giochi in contropiede, ma il suo controllo di coscia non è perfetto e finisce quindi con l’allungarsi troppo il pallone, favorendo l’uscita di Cevallos che spiazza.
Manchester che diventa quindi Campione del Mondo.

Rooney, MVP, festeggia il goal partita (fifa.com)
MVP della partita voto il giocatore che è stato anche quello decisivo, Rooney. Non solo per il goal: la punta inglese, impiegato prevalentemente largo a sinistra, si spende come al solito in un grandissimo lavoro: pressa, corre, si inserisce, conclude, rifinisce, taglia, cuce, ecc. Davvero un grandissimo giocatore. E davvero una grandissima partita, per lui.
Citazione doverosa anche per altri due giocatori: Anderson e Manso. Il primo ha solo 20 anni, ma sembra un veterano. Si spende in un grandissimo lavoro anche in fase di recupero palla, lì in mezzo al campo. Ma non solo: in fase di impostazione dimostra tutta la sua qualità. Manso è invece il migliore dell’LDU Quito, il giocatore capace di dare la sveglia ai suoi e di risultare il più pericoloso per la difesa inglese. Davvero un buon elemento.
Finisce quindi qui questo Mondiale, che ho cercato di raccontare nel modo più completo possibile, con tutti i limiti del caso. Spero di essere riusciuto nel mio intento.