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Archive for giugno 2011

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
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Il calcio italiano nel suo complesso sta attraversando uno dei momenti più bui della sua intera storia.

I club stentano in Europa e fatturano molto meno di squadre come Real, Barcellona o Manchester United. Le rappresentative nazionali sembrano ormai incapaci di raccogliere successi di prestigio, col Mondiale 2006 che sembra già essere un lontano ricordo.

In più, come se tutto questo non bastasse, i giovani faticano a trovare posto in prima squadra.

Ci sono però delle dolci eccezioni.

Oltre a Stephan El Shaarawy, che con un solo campionato di B disputato si è guadagnato la chiamata del Milan, c’è un altro classe ’92 che ha dimostrato buone potenzialità.

Si tratta del pescarese Marco Verratti, folletto di centrocampo con colpi notevoli in canna.

Soli 19 anni ed un futuro radioso davanti a sè. Il fisico minuto certo non lo aiuta, ma di talento ne ha in abbondanza.

Verratti che nell’ultima stagione è stato sfruttato bene da Eusebio Di Francesco, neo tecnico del Lecce, tanto da risultare uno dei migliori giovani della serie cadetta.

Verratti che è seguito da anni dai più grandi club del paese, ma che ancora non è riuscito a fare il salto definitivo.

Ecco allora un’idea per il suo futuro: la Roma.

Il perché è molto semplice.
Verratti sembra essere l’erede naturale di Pizarro. E’ giovane e talentuoso. In qualche modo può ricordare un po’ la tipologia del centrocampista scuola Barça che tanto può piacere al neo tecnico romanista Luis Enrique.

Tante motivazioni per portare il talentino in forza agli abruzzesi nella capitale. Anche se non da subito.

Una delle sue fortune è stata sicuramente quella di trovare un allenatore come Di Francesco, che l’ha fatto crescere esaltandone le qualità.

Il prossimo anno, con Di Francesco come detto in Salento, il Pescara passerà quindi in mano a Zeman, allenatore che ama il 4-3-3 (guarda caso come Luis Enrique…), che ha il pelo sullo stomaco di lanciare i giovani e che, soprattutto, è maestro del gioco offensivo.

Ecco quindi che la strategia sembra quasi essere già tracciata da mano divina: Di Benedetto scende in campo per assicurarsi uno dei giovani italiani più talentuosi, Marco Verratti.

Scuce qualche milione per assicurarsene il cartellino ma, nel contempo, si accorda coi dirigenti pescaresi affinché il folletto resti un altro anno in Abruzzo.

E da lì, se Dio vorrà, il gioco sarà fatto: Verratti titolare e protagonista nel prossimo campionato di B, faro di un centrocampo votatissimo all’offensività in cui, si spera, potrà anche affinare le proprie doti finalizzative.

Tra dodici mesi, poi, lo sbarco definitivo nella capitale, dove starà a Luis Enrique decidere come gestirlo: farlo crescere affiancandolo per un anno ad un regista più esperto o tentare subito la sorte lanciando un vent’enne di così belle speranze?

E’ solo un’idea. Anzi, forse più un progetto. Ma sembra avere davvero tutto per affermarsi come una grandissima operazione di mercato.

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William Kvist Jorgensen dal Copenhaghen allo Stoccarda.
Florient Chaigneau dal Le Poire sur Vie al Lorient.
Camel Meriem dall’Arles al Nizza.
Mathieu Berson dal Tolosa al Vannes.
Pierre Baptiste Baherle dal Lille al Boulogne.
Benoit Pedretti dall’Auxerre al Lille.
Henri Bedimo dal Lens al Montpellier.
Samuel Souprayen dal Rennes al Dijon.
Thomas Gamiette dallo Stade de Reims al Tours.
Tristan Do dallo Strasburgo al Lorient.
Mathieu Saunier dal Bordeaux al Troyes.
Kenny Lala dal Paris FC al Valenciennes.
Nicolas Fauvergue dal Lille al Sedan.
Kevin Gameiro dal Lorient al PSG.
Mehdi Mostefa dal Nimes all’Ajaccio.
James Fanchone dal Lorient al Le Havre.
Julien Feret dal Nancy al Rennes.
Oumar N’Diaye dal Tolosa al Metz.
Oumar Pouye dall’Evian al Metz.
Pierre Bouby dall’Evian al Metz.
Vincent Bessat dal Boulogne al Nantes.
Jeremy Morel dal Lorient all’OM.
Mathieu Coutadeur dal Monaco al Lorient.
Rudy Haddad dallo Chateauroux all’Auxerre.
Romain Ruffier dal Metz all’Amiens.
Vincent Le Baron dal Vannes al Laval.
Jacques Faty dal Sochaux al Sivasspor.
Fabrice Ehret dal Colonia all’Evian.
Sylvio Rodelin dal Nantes al Lille.Marko Basa dal Lokomotiv Mosca al Lille.
Vincent Enyeama dall’Hapoel Tel Aviv al Lille.
Johan Cabaye dal Lille al Newcastle.
John Jairo Culma dal Maccabi Haifa al Brest.
Zakaria Diallo dallo Charleroi al Dijon.
Jeremy Toulalan dal Lione al Malaga.
Damian Suarez dal Defensor Sporting allo Sporting Gijon.
Monreal dall’Osasuna al Malaga.
Miguel Angel Moya dal Valencia al Getafe.
Parejo dal Getafe al Valencia.
Marc Bertran dal Tenerife all’Osasuna.
Chica dall’Espanyol al Betis.
Stijn Schaars dall’AZ allo Sporting.
Ricky van Wolfswinkel dall’Utrecht allo Sporting.
Balázs Dzsudzsák dal PSV all’Anzhi.
Wesley de Ruiter dall’Utrecht all’Excelsior.
Fernando Menegazzo dal Bordeaux all’Al-Shabab.
Joris Mathijsen dall’Amburgo al Malaga.
Tomas Ujfalusi dall’Atletico Madrid al Galatasaray.
Lacen dal Racing Santander al Getafe.
Abdennour Aymen dall’Etoile du Sahel al Tolosa.
Adil Hermach dal Lens all’Al Hilal.
Adil Rami dal Lille al Valencia.
Aykut Akgün dal Karşıyaka al Trabzonspor.
Mehmet Akyüz dal TKİ Tavşanlı Linyitspor al Beşiktaş.
Orhan Şam dal Gençlerbirliği SK al Fenerbahçe.
Kees Kwakman dall’Augsburg al Groningen.
Fabricio Agosto Ramirez dal Recreativo al Betis.
Diego Alves dall’Almeria al Valencia.Juan Rodriguez dal Valencia al Malaga.
Oscar Trejo dal Rayo Vallecano allo Sporting Gijon.
Manu Torres dal Malaga al Cartagena.
Coke dal Siviglia al Rayo Vallecano.
Sylvain Marveaux dal Rennes al Newcastle.
Kevin Nolan dal Newcastle al West Ham.
Abdoulaye Faye dallo Stoke City al West Ham.
Steve Morison dal Millwall Norwich.
Carl Jenkinson dal Charlton all’Arsenal.
Marlon King dal Coventry al Birmingham.
Jordan Henderson dal Sunderland al Liverpool.
Danny Graham dal Watford allo Swansea City.
Dorus De Vries dallo Swansea City ai Wolves.
Ashley Young dall’Aston Villa al Manchester United.
Phil Jones dal Blackburn al Manchester United.
Sebastian Larsson dal Birmingham al Sunderland.
Keiren Westwood dal Coventry al Sunderland.
Billy Jones dal Preston al WBA.
Brad Friedel dall’Aston Villa al Tottenham.
Scott Carson dal WBA al Bursaspor.
Jacopo Sala dal Chelsea all’Amburgo.
Micheal Mancienne dal Chelsea all’Amburgo.
Gokhan Tore dal Chelsea all’Amburgo.
Stanislav Sestak dal Bochum all’Ankaragücü MKE.
Adrian Mierzejevski dal KSP Polonia Varsavia al Trabzonspor.
Sezer Öztürk dall’Eskişehirspor al Fenerbahçe.
Ersan Gülüm dall’Adanaspor al Beşiktaş.
Hector Alfredo Moreno dall’AZ all’Espanyol.
Christian Fuchs dal Mainz allo Schalke 04.
Matthias Zimmermann dal Karlsruhe al Borussia Monchengladbach.Lukas Rupp dal Karlsruhe al Borussia Monchengladbach.
Jens Wissing dal Borussia Monchengladbach al Paderborn.
Rafinha dal Genoa al Bayern Monaco.
Manuel Neuer dallo Schalke 04 al Bayern Monaco.
Lukas Schmitz dallo Schalke 04 al Werder Brema.
Andreas Granqvist dal Groningen al Genoa.
Moestafa El Kabir dal NEC al Cagliari.
Senad Lulic dagli Young Boys alla Lazio.
Marco Donadel dalla Fiorentina al Napoli.
Adrian Mutu dalla Fiorentina al Cesena.
Raffaele Schiavi dal Lecce al Vicenza.
Davide Brivio dal Vicenza al Lecce.
Federico Moretti dall’Ascoli al Catania.
Nicolao Dumitru dall’Empoli al Napoli.
Francesco Lodi dall’Empoli al Catania.
Marco Borriello dal Milan alla Roma.
Fernando Forestieri dall’Udinese al Genoa.
Emiliano Viviano dal Bologna all’Inter.
Rincon dall’Inter al Chievo.
Simone Pesce dal Catania all’Ascoli.
Marco Parolo dal Verona al Cesena.
Massimiliano Marsili dal Varese alla Triestina.
Stefano Del Sante dalla Fiorentina al Varese.
Paolo Grossi dall’Albinoleffe al Varese.
Eros Pisano dal Varese al Palermo.
Gianni Munari dal Lecce al Palermo.
Reginaldo dal Parma al Siena.
Angelo dal Parma al Siena.
Jardim Goncalo Brandao dal Siena al Parma.
Daniele Galloppa dal Siena al Parma.Pedro Kamatà dal Bari al Siena.
Filippo Carobbio dal Bari al Siena.
Abdel Kader Ghezzal dal Siena al Bari.
Francesco Signori dal Modena alla Sampdoria.
Alessandro Romeo dal Ravenna alla Sampdoria.
Massimo Volta dal Parma alla Sampdoria.
Daniele Mannini dalla Sampdoria al Napoli.
Stefano Guberti dalla Sampdoria alla Roma.
Gianluca Curci dalla Sampdoria alla Roma.
Aleandro Rosi dal Siena alla Roma.
Antimo Iunco dal Torino al Chievo.
Albin Ekdal dal Bologna alla Juventus.
Simone Pepe dall’Udinese alla Juventus.
Marco Motta dall’Udinese alla Juventus.
Alessandro Matri dal Cagliari alla Juventus.
Fabio Quagliarella dal Napoli alla Juventus.
Gaetano D’Agostino dalla Fiorentina all’Udinese.
Daniele Cacia dal Piacenza al Lecce.
Paulo Vitor Barreto dal Bari all’Udinese.
German Denis dal Napoli all’Udinese.
Davide Lanzafame dalla Juventus al Palermo.
Michele Paolucci dalla Juventus al Siena.
Sergio Almiron dal Bari alla Juventus.
Marco Andreolli dall’Inter al Chievo .
Dominique Malonga dal Torino al Cesena.
Ivan Fatic dal Genoa al Chievo.
Sokratis Papastathopoulos dal Milan al Genoa.
Gianmarco Zigoni dal Genoa al Milan.
Rodney Strasser dal Genoa al Milan.Nnamdi Oduamadi dal Genoa al Milan.
Marco Amelia dal Genoa al Milan.
Alberto Paloschi dal Genoa al Milan.
Kevin Prince Boateng dal Genoa al Milan.
Davide Astori dal Milan al Cagliari.
Andrea Cocco dall’Albinoleffe al Cagliari.
Blerim Dzemaili dal Parma al Napoli.
Manuele Blasi dal Napoli al Parma.
Fabiano Santacroce dal Napoli al Parma (comproprietà).
Alexander Merkel dal Milan al Genoa (comproprietà).
Stephan El Shaarawy dal Genoa al Milan (comproprietà).
Giulio Ebagua dal Varese al Torino (comproprietà).
Mirko Antenucci dal Catania al Torino (comproprietà).
Andrea Bertolacci dal Lecce alla Roma (comproprietà).
Vasco Regini dal Cesena alla Sampdoria  (comproprietà).
Jonathan Rossini dall’Udinese alla Sampdoria (comproprietà).
Rene Khrin dall’Inter al Bologna (comproprietà).
Enrico Alfonso dall’Inter al Chievo (comproprietà).
Marco Silvestri dal Modena al Chievo (comproprietà).
Francesco Bolzoni dal Genoa al Siena (comproprietà).
Marco Rossi dal Parma al Cesena (comproprietà).
Leonardo Terigi dal Genoa al Crotone (comproprietà).
Kevin Vinetot dal Crotone al Genoa (comproprietà).
Giacomo Beretta dal Milan al Genoa (comproprietà).
Sebastian Giovinco dalla Juventus al Parma (comproprietà).
Serdar Kulblige dal Gençlerbirliği SK all’Ankaragücü MKE (parametro zero).
Murat Akça dal Denizlispor al Sivasspor (parametro zero).
Kıvanç Karakaş dal Karşıyaka al Sivasspor (parametro zero).
Ceyhun Gülselam dal Trabzonspor al Galatasaray (parametro zero).
Cumhur Yılmaztürk dal Galatasaray al Caykur Rizespor (parametro zero).Uğur Demirok dal Galatasaray al Giresunspor (parametro zero).
Orhan Kalafat dal Mersin Idman Yurdu al Giresunspor (parametro zero).
Andre Francisco Moritz dal Kayserispor al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Bulut Basmaz dal Manisaspor al Bucaspor (parametro zero).
Özcan Polat dal Gaziantepspor al Kayseri Erciyesspor (parametro zero).
Nicolas Maurice Belay dal Sochaux al Bordeaux (parametro zero).
Ulrich Ramé dal Bordeaux al Sedan (parametro zero).
Maik Franz dall’Eintracht all’Herta (parametro zero).
Doka Madureira dal Litex all’İstanbul Büyükşehir Belediyespor (parametro zero).
Erdem Özgenç dal Boluspor al Kardemir Karabük (parametro zero).
Erkan Taşkıran dal Bucaspor al Kardemir Karabük (parametro zero).
Ulaş Güler dal Gençlerbirliği SK al TKİ Tavşanlı Linyitspor (parametro zero).
Ahmet Cebe dal Denizlispor al Kardemir Karabük (parametro zero).
Fahri Aykol dal Medical Park Antalyaspor al Bucaspor (parametro zero).
Burak Çalık dall’Altay al Samsunspor (parametro zero).
Gokhan Ünal dal Fenerbahçe al Kayserispor (parametro zero).
Bekir Ozan Has dal Bursaspor al Gaziantepspor (parametro zero).
Bülent Bal dal Kardemir Karabük al Göztepe (parametro zero).
Abdulaziz Solmaz dal Samsunspor all’Eskişehirspor (parametro zero).
Orkun Uşak dal Konyaspor al Kardemir Karabük (parametro zero).
Ferdi Elmas dal Kardemir Karabük al Karşıyaka (parametro zero).
Cafercan Aksu dal Konya Şekerspor al Gençlerbirliği SK (parametro zero).
Alparslam Erdem dal Gençlerbirliği SK al Bucaspor (parametro zero).
Kıvanç Dağ dal Mersin Idman Yurdu al Bucaspor (parametro zero).
Aykut Çeviker dal Gençlerbirliği SK al Bucaspor (parametro zero).
Efe Halil Özarslan dal Gençlerbirliği SK al Bucaspor (parametro zero).
Zurita dal Gaziantepspor al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Yannick Kamanan dal Sivasspor al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Erhan Güven dal Beşiktaş al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).Hakan Arıkan dal Beşiktaş al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Eren Boyraz dal Kayserispor al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Mert Nobre dal Beşiktaş al Mesin Idman Yurdu (parametro zero).
Ali Tandoğan dal Bursaspor al Medical Park Antalyaspor (parametro zero).
Doğa Kaya dall’Eskişehirspor al Medical Park Antalyaspor (parametro zero).
Musa Aydin dal Bucaspor al Medical Park Antalyaspor (parametro zero).
Barış Özbek dal Galatasaray al Trabzonspor (parametro zero).
Sercan Kaya dal Bucaspor al Trabzonspor (parametro zero).
Eren Albayrak dal Bursaspor al Trabzonspor (parametro zero).
Sakıb Aytaç dal Çanakkale Dardanelspor al Gençlerbirliği SK (parametro zero).
Özgür İleri dal Çanakkale Dardanelspor al Gençlerbirliği SK (parametro zero).
Ferhat Kaplan dal Çanakkale Dardanelspor al Gençlerbirliği SK (parametro zero).
Abdülkadir Kayalı dal Fenerbahçe all’Eskişehirspor (parametro zero).
Tarik Kamdal dal Monaco 1860 all’Eskişehirspor (parametro zero).
Diomansy Kamara dal Fulham all’Eskişehirspor (parametro zero).
Sinan Kaloğlu dal Vitesse al Kardemir Karabük (parametro zero).
Volkan Dikmen dall’Herta al Kardemir Karabük (parametro zero).
Wissem Ben Yahia dal Club Africain Tunis al Mersin Idman Yurdu (parametro zero).
Tomer Hemed dal Maccabi Haifa al Maiorca (parametro zero).
Daniel Georgiev dal Cherno More Varna all’Orduspor (parametro zero).
Sergio Zijler dall’HNK Rijeka all’Orduspor (parametro zero).
Halil Altintop dall’Eintracht al Trabzonspor (parametro zero).
Zurab Khizanishvili dal Blackburn al Kayserispor (parametro zero).
Ayoze dal Maiorca al Deportivo (parametro zero).
Mamadou Doumbia dall’Istres al Le Mans (parametro zero).
Sebastien Roudet dal Lens al Sochaux (parametro zero).
Yohan Betsch dallo Strasburgo al Metz (parametro zero).
Benoit Costil dal Sedan al Rennes (parametro zero).
Nicolas Douchez dal Rennes al PSG (parametro zero).Frédéric Bulot dal Monaco al Caen (parametro zero).
Bart Biemans dal Willem II al Roda (parametro zero).
Ruud Van Nistelrooy dall’Amburgo al Malaga (parametro zero).
Alberto Lopo dal Deportivo al Getafe (parametro zero).
Francisco Farinos dall’Hercules al Levante (parametro zero).
Ricardo dal Tenerife allo Sporting Gijon (parametro zero).
Cesar dal Villareal al Valencia (parametro zero).
Demba Ba dal West Ham al Newcastle (parametro zero).
Marek Mintal dal Norimberga all’Hansa Rostock (parametro zero).
Christian Dorda dal Borussia Monchengladbach al Greuther Fürth (parametro zero).
Oscar Wendt dal Copenhaghen al Borussia Monchengladbach (parametro zero).
Ralf Fährmann dall’Eintracht allo Schalke 04 (parametro zero).
Eden Ben Basat dall’Hapoel Tel Aviv al Brest (parametro zero).
Yohan Betsch dallo Strasburgo al Metz (parametro zero).
Morgan Amalfitano dal Lorient all’OM (parametro zero).
Taye Taiwo dall’OM al Milan (parametro zero).
Miroslav Klose dal Bayern Monaco alla Lazio (parametro zero).
Mauro Cetto dal Tolosa al Palermo (parametro zero).
Michele Pazienza dal Napoli alla Juventus (parametro zero).
Andrea Pirlo dal Milan alla Juventus (parametro zero).
Philippe Mexes dalla Roma al Milan (parametro zero).
Florent Sinama-Pongolle dal Real Saragozza al St. Etienne (prestito).
Jonathan Biabiany dalla Sampdoria al Parma (prestito).
Andrea Esposito dal Genoa al Lecce (prestito).
Vincenzo Rennella dal Genoa al Cesena (prestito).
Paolo Castellini dal Parma alla Sampdoria (prestito).
Logan Bailly dal Gladbach allo Xamax (prestito).
Kai-Fabian Schulz dall’FSV Francoforte all’Amburgo (prestito).Ritchie de Laet dal Manchester United al Norwich (prestito).
Nicolas Pallois dal Valenciennes al Laval (prestito).
Lhadji Badiane dal Rennes al Laval (prestito).
Jerry Vandam dal Lille allo Chateauroux (prestito).
Bebe dal Manchester United al Beşiktaş (prestito).
Marcano dal Villareal all’Olympiakos (prestito).
Sidnei dal Benfica al Beşiktaş (prestito).
Yannis Tafer dal Tolosa al Lione (fine prestito).
Pape Diakhaté dal Lione alla Dinamo Kiev (fine prestito).
Nicola Belmonte dal Bari al Siena (fine prestito).
Simone Missiroli dal Cagliari alla Reggina (fine prestito).
Simon Laner dal Cagliari all’Albinoleffe (fine prestito).
Robert Acquafresca dal Cagliari al Genoa (fine prestito).

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  FIFA – Coppa del Mondo femminile 2011 Germania – gruppo A  
15:00 # Nigeria –  Francia -:-   
18:00 # Germania –  Canada -:-    

  FIFA – U17 Coppa del Mondo 2011 Messico – gruppo D  
01:00 # USA –  Nuova Zelanda 0:0  
01:00 # Repubblica Ceca –  Uzbekistan 1:2  
  FIFA – U17 Coppa del Mondo 2011 Messico – gruppo E  
22:00 # Burkina Faso –  Ecuador -:-   
22:00 # Panama –  Germania -:-    

  Argentina – Playoff Relegation 2011 – finale  
23:00 # River Plate –  Belgrano Córdoba -:-  
  Armenia – Premier League 2011  
16:00 # FC Ararat –  Shirak FC -:-  
16:00 # Mika FC –  Pyunik FC -:-   

  Brasile – Série A 2011  
21:00 # Corinthians SP –  São Paulo FC -:-   
21:00 # Botafogo RJ –  Grêmio Porto Alegre -:-   
21:00 # Avaí FC –  Fluminense RJ -:-   
21:00 # Ceará SC –  SE Palmeiras -:-   
23:30 # Internacional RS –  Figueirense -:-   
23:30 # Atlético GO –  Vasco da Gama -:-    

  Cina – Super League 2011  
13:00 # Dalian Shide –  Shanghai Shenhua -:-   
13:30 # Hangzhou Greentown –  Chengdu Blades -:-   
13:30 # Nanchang Bayi –  Shaanxi Zhongjian -:-   
13:30 # Beijing Guoan FC –  Tianjin Teda -:-   
13:30 # Liaoning Whowin –  Shandong Luneng -:-   
14:00 # Guangzhou Evergrande –  Jiangsu Sainty -:-    

  Isole Faer Oer – Vodafonedeildin 2011  
16:00 # HB Tórshavn –  B36 Tórshavn -:-  
16:00 # 07 Vestur –  ÍF Fuglafjørður -:-  
 

Islanda – Pepsi-Deildin 2011  
19:00 # Fylkir Reykjavík –  Þór Akureyri -:-   
21:15 # Valur Reykjavík –  Víkingur Reykjavík -:-   
21:15 # UMF Grindavík –  KR Reykjavík -:-   
 

Giappone – J.League 2011  
11:00 # Gamba Osaka –  Sanfrecce Hiroshima -:-   
11:30 # Shimizu S-Pulse –  Vegalta Sendai -:-   
12:00 # Montedio Yamagata –  Yokohama F. Marinos -:-   
12:00 # Omiya Ardija –  Vissel Kobe -:-   
 

Giappone – J.League 2 2011  
11:00 # Kyoto Sanga FC –  Yokohama FC -:-   
11:00 # Giravanz Kitakyushu –  Thespa Kusatsu -:-   
11:00 # Oita Trinita –  Gainare Tottori -:-   
12:00 # JEF United Chiba –  Tochigi SC -:-   
 

Canada – Soccer League 2011  
19:00 # Capital City –  York Region Shooters -:-  
22:00 # Impact de Montreal Academy –  Toronto FC Academy -:-  
22:30 # North York Astros –  Brampton United -:-  
 

Lettonia – Virsliga 2011  
17:30 # Skonto FC –  FC Daugava -:-   
18:00 # FK Ventspils –  FK Liepajas Metalurgs -:-   
 

Lituania – A Lyga 2011  
16:00 # FBK Kaunas –  FK Atlantas -:-  
16:00 # FK Mažeikiai –  FK Dainava Alytus -:-  
17:10 # FK Kruoja Pakruojis –  FK Suduva -:-  
 

Malesia – Super League 2011  
14:45 # Pahang FA –  Harimau Muda A -:-  
 

Nigeria – Premier League 2010/2011   
 Shooting Stars FC –  Gombe United -:-  
 Bukola Babes –  Niger Tornadoes -:-  
 Ocean Boys –  Kwara United -:-  
 Lobi Stars –  Heartland FC -:-  
 Zamfara United –  Warri Wolves -:-  
 Sunshine Stars –  Kaduna United -:-  
 Enyimba Aba –  Sharks FC -:-  
 

Norvegia – Tippeligaen 2011  
14:00 # Sogndal IL –  Fredrikstad FK -:-   
18:00 # Strømsgodset Drammen –  FK Haugesund -:-   
18:00 # Tromsø IL –  Stabæk IF -:-   
18:00 # IK Start –  Vålerenga IF -:-   
18:00 # Odd Grenland –  Molde FK -:-   
20:00 # Viking FK –  Rosenborg BK -:-   
 

Norvegia – Adeccoligaen 2011  
15:30 # Ranheim IL –  Sandefjord Fotball -:-   
18:00 # Asker SK –  Randaberg IL -:-   
18:00 # FK Bodø/Glimt –  Mjøndalen IF -:-   
18:00 # Bryne FK –  Kongsvinger IL -:-   
18:00 # Hamarkameratene –  IL Hødd -:-   
18:00 # Hønefoss BK –  Alta IF -:-   
18:00 # Løv-Ham Fotball –  Sandnes Ulf -:-   
18:00 # Strømmen IF –  Nybergsund IL-Trysil -:-   
 

 Russia – Premier Liga 2011  
12:15 # FK Tom Tomsk –  Volga Nizhniy Novgorod -:-   
14:30 # FK Amkar Perm –  CSKA Moskva -:-   
16:45 # Zenit St. Petersburg –  Terek Grozniy -:-   
16:45 # Krylia Sovetov –  Spartak Nalchik -:-   
16:45 # Rubin Kazan –  Kuban Krasnodar -:-   
19:00 # Dinamo Moskva –  Lokomotiv Moskva -:-   
19:00 # Spartak Moskva –  FK Rostov -:-   
19:00 # FK Krasnodar –  Anzhi Makhachkala -:-   
 

 Svezia – Allsvenskan 2011  
16:30 # GAIS Göteborg –  Malmö FF -:-   
16:30 # Mjällby AIF –  Örebro SK -:-   
19:00 # Gefle IF –  IFK Göteborg -:-   
19:00 # Djurgårdens IF –  BK Häcken -:-   
19:00 # Trelleborgs FF –  AIK Solna -:-   
 

Svezia – Superettan 2011  
18:00 # Assyriska –  Qviding FIF -:-   
 

Svezia – Division 1 Norra 2011  
16:00 # IK Frej –  Umeå FC -:-  
18:00 # Syrianska IF Kerburan –  BK Forward -:-  
18:00 # Karlstad BK –  Vasalunds IF -:-  

  Svezia – Division 1 Södra 2011  
16:00 # Motala AIF –  Varbergs BoIS -:-  
17:00 # FC Trollhättan –  Kristianstads FF -:-  
18:00 # Skövde AIK –  Lunds BK -:-  
18:00 # IK Sleipner –  Örgryte IS -:-  
 

 Spagna – Segunda B Playoff 2010/2011 Aufstieg > finale  
19:00 # CD Mirandés –  CD Guadalajara -:-  
19:00 # CD Lugo –  CD Alcoyano -:-  
 

Corea del Sud – K-League 2011  
12:00 # Chunnam Dragons –  Gangwon FC -:-   
 

Tailandia – Premier League 2011/2012  
13:00 # Muangthong United –  Sisaket FC -:-  
 

Tunisia – Ligue 1 2010/2011  
17:30 # Olympique Beja –  CA Bizertin -:-  
17:30 # Espérance Tunis –  Club Africain -:-  
17:30 # Club Sportif Sfaxien –  AS Marsa -:-  
 

USA – Major League Soccer 2011  
20:00 # Chicago Fire –  New York RB -:-   
22:00 # Seattle Sounders –  New England Revolution -:-

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  FIFA – Under16 – Amichevoli 
15:00 # Italia –  Polonia
15:00 # Ucraina –  Repubblica Ceca
15:00 # Russia –  Turchia
15:00 # Bielorussia –  Serbia 

 

  UEFA – Under21 – EURO 2011 – Gruppo B  
18:00 # Repubblica Ceca –  Spagna    
20:45 # Ucraina –  Inghilterra 

 
  CONCACAF – Gold Cup 2011 – Gruppo C  
01:00 # Canada –  Panama
03:00 # Guadalupa –  USA   

 

  Egitto – Premiership 2010/2011  
18:00 # Petrojet –  Ittihad El-Shorta
18:00 # Ittihad El-Iskandary –  Wadi Degla FC 

 
  Argentina – Primera Division 2010/2011 – Clausura  
20:00 # Newell’s Old Boys –  San Lorenzo 

 

  Bielorussia – Kubok 2011/2012 
11:00 # Zvezda Minsk –  FK Rudensk
14:00 # Vigvam Smalyavichy –  FK Baranovichi
16:00 # Tsementnik Krasnoselsky –  Klechesk Kletsk
17:00 # FK Osipovichi –  FK Lida
17:00 # Energetik Novolukoml –  FK Smorgon
17:00 # FK Zhlobin –  Khimik Svetlogorsk
17:00 # Kommunalnik Slomin –  FK Gorodeya
17:00 # FK Orsha –  Granit Mikashevichi
17:00 # Nika Minsk –  FK Polotsk
17:00 # FK Bereza –  Belkard Grodno
17:30 # FK Gomelzheldortrans –  Livadiya Dzerzhinsk
18:00 # Zabudova-2007 –  DSK Gomel
18:00 # Neman Mosty –  Slutsksakhar Slutsk
18:00 # FK Kobrin –  Volna Pinsk 

 
  Brasile – Série B 2011  
00:30 # Portuguesa SP –  Guarani FC
00:30 # Salgueiro AC –  Clube Náutico
00:30 # Goiás EC –  Paraná Clube
00:30 # Ituiutaba –  Icasa
00:30 # Ponte Preta –  Grêmio Prudente
02:50 # EC Vitória BA –  ABC FC
02:50 # Americana –  São Caetano
02:50 # Bragantino –  Vila Nova FC GO
02:50 # Sport Club Recife –  Duque de Caxias
02:50 # Criciúma EC –  ASA 

 

  Finlandia – Veikkausliiga 2011  
17:30 # HJK Helsinki –  Rovaniemi PS
17:30 # Haka Valkeakoski –  Kuopion PS 

 
  Indonesia – Super Liga 2010/2011  
10:25 # Arema FC –  Persisam Putra Samarinda 

 

  Giappone – J.League 2011  
07:00 # Vegalta Sendai –  Gamba Osaka
12:00 # Kashima Antlers –  Ventforet Kofu
12:00 # Omiya Ardija –  Kawasaki Frontale
12:00 # Kashiwa Reysol –  Jubilo Iwata 
12:00 # Shimizu S-Pulse –  Montedio Yamagata
12:00 # Nagoya Grampus –  Albirex Niigata 
12:00 # Cerezo Osaka –  Yokohama F. Marinos
12:00 # Vissel Kobe –  Avispa Fukuoka
12:00 # Sanfrecce Hiroshima –  Urawa Red Diamonds 

 
  Lettonia – Virsliga 2011  
17:30 # Skonto FC –  FK Jelgava
18:00 # FK Ventspils –  FC Jūrmala
18:00 # FC Daugava –  FK Liepajas Metalurgs
18:00 # FK Jūrmala-VV –  FB Gulbene 2005 

 

  Lituania – A Lyga 2011  
18:00 # FK Šiauliai –  FK Banga Gargzdai 

 
  Svezia – Svenska Cupen 2011 – Quarti di finale  
19:00 # Kalmar FF –  Malmö FF  
19:00 # Åtvidabergs FF –  Örebro SK 

 

  Singapore – Coppa 2011 – Ottavi di finale  
13:30 # Étoile FC –  Tanjong Pagar United 

 
  Spagna – Segunda División 2010/2011 Aufstieg – finale  
21:00 # Granada CF –  Elche CF 

 

  Uzbekistan – PFL 2011  
15:00 # Pakhtakor Tashkent –  PFK Dinamo Samarqand
15:00 # So’g’diyona Jizzax –  Bunyodkor PFK
15:00 # Buxoro FK –  Metallurg Bekobod
15:30 # Neftchi Farg’ona –  Qizilqum Zarafshon
17:00 # Nasaf Qarshi –  Sho’rtan G’uzor

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CRONACA

Le squadre si studiano, consapevoli del fatto che le forze in campo siano tali da partorire una partita sulla carta piuttosto equilibrata.
Al decimo occasione molto interessante per i varesini con Pompilio che spacca la difesa avversaria con un ottimo filtrante a pescare De Luca, colto però in posizione di fuorigioco.

Poco più tardi sono invece i Biancorossi a tremare, con Ciciretti che riceve sul secondo palo sugli sviluppi di un corner provando ad effettuare un controcross che è però facile preda di Micai.
Roma in palla: al quattordicesimo sfiora la rete. Vagner perde palla con un appoggio sbagliato, Dieme ne approfitta per impossessarsi del pallone lasciandolo subito a Florenzi, il cui diagonale si spegne però contro il palo.

Varese comunque vivo. A suonare la carica ci pensa il solito De Luca, che effettua un’azione personale con cui coglie anch’esso il palo (con Pigliacelli però attento e vigile).
Biancorossi che si confermano bestia difficile da domare. Cross dalla destra, Lazaar anticipa il diretto marcatore e colpisce in maniera perfetta il pallone, bucando imparabilmente il portiere avversario per la terza rete personale in questo playoff.

La rete varesina colpisce al cuore la Roma, che subisce a livello psicologico lo svantaggio. I Giallorossi non si disuniscono, è vero, ma sembrano in stato confusionale quando si trovano il pallone tra i piedi. Il tutto anche grazie al grandissimo affiatamento che dimostra la difesa Biancorossa, assolutamente impenetrabile.
Varese che prova allora a colpire di nuovo: Pompilio lancia De Luca che stoppa ottimamente al volo di sinistro, facendosi poi però chiudere da Antei.

Al trentaduesimo Serrano fa un errore su di un disimpegno e finisce poi per atterare Dieme. Ammonito il terzino spagnolo, Roma che però non riesce a sfruttare la situazione di calcio piazzato.
Nemmeno un minuto e Ciciretti si trova a controllare palla al limite con Viviani che si fionda sulla sfera calciando di prima intenzione. A lato.

I Giallorossi crescono alla distanza. Al trentasettesimo Caprari centra da destra e Florenzi buca la retroguardia varesina, sbucciando però il pallone ad un passo dalla porta.
Un minuto e Dieme mette in difficoltà la retroguardia Biancorossa infilandosi tra Serrano e Miceli, che lo ostacolano. L’arbitro non ha dubbi: ammonizione anche per il centrale classe ’91. La punizione che ne segue si risolve però in un nulla di fatto.

Al quarantaduesimo Pompilio e De Luca show: tre uno-due di fila della coppia offensiva varesina, con il fantasista che non riesce però a dare potenza al suo tiro.
Poco più tardi il numero 10 varesino prova a replicare il bel goal segnato contro la Juve, non trovando però lo specchio di porta.

In chiusura di tempo la Roma arriva a un passo dal pareggio: Sabelli centra dalla destra, Montini svetta sopra a tutti, Micai immobile e palla di poco sul fondo.

Inizio di ripresa choc per il Varese: sponda aerea dal limite e tiro di prima intenzione di Montini, che buca un certo non perfetto Micai. 1 a 1.

Roma galvanizzata dalla rete: Florenzi ruba palla a centrocampo e parte in penetrazione centrale per andare poi a concludere a rete dopo lo scambio con un compagno, senza però trovare la via della rete.
Il Varese prova a reagire al cinquantunesimo: Serrano scambia con Lazaar per poi cercare il secondo palo con un interno destro morbido, che sfiora però solo il palo alla sinistra di Pigliacelli.

Al cinquantanovesimo ci prova De Luca: la punta varesina calcia in maniera interessante dal limite, trovando però la schiena di un compagno. Nulla da fare.
Sul ribaltamento di fronte Toninelli troppo molle nel controllare un pallone con Caprari che gli porta via palla, cercando il palo alla destra di Micai. Che però si riscatta dopo il goal di Montini, mettendo in angolo.
Sugli sviluppi del corner Montini trova la doppietta personale. Pescato in posizione di fuorigioco, però, la rete del numero 9 Giallorosso viene immediatamente annullata dall’arbitro.

Roma che continua a crederci e prende leggermente il sopravvento. Al sessantanovesimo calcio da fuori di Florenzi sugli sviluppi di un angolo, con Micai che si salva respingendo coi piedi.
Poco dopo Sabelli salta facilissimo Barberis e crossa in area, dove Montini impatta però male il pallone.

Al settantaquattresimo Frascatore centra per Montini che stoppa e calcia cercando il secondo palo, trovando però la pronta risposta di Micai. Tutto inutile, comunque: fuorigioco di partenza per il numero 9 romanista.
Nemmeno un minuto e Miceli sbaglia il disimpegno, con Montini che ne approfitta calciando però mollemente verso la porta avversaria.

Al settantasettesimo prova a farsi vedere il Varese: taglio dentro d’esterno destro di Jadilson che mette in movimento De Luca, chiuso però bene da Antei.
La rete è però stranamente nell’aria. Nonostante sia la Roma a gestire la partita proprio i Giallorossi commettono una leggerezza difensiva in fase di alleggerimento che permette a Pompilio di saltare comodamente Pigliacelli per depositare in rete il pallone prima del ritorno di Frascatore. 2 a 1.

All’ottantaseiesimo Verre centra un corner dalla destra con Florenzi che svetta in area, mettendo però di poco a lato (a Micai battuto).
Roma che ci crede e si avvicina al pareggio: un minuto dopo il bel colpo di testa di Florenzi è Piscitella che punta e salta Toninelli, trovando però la respinta di piedi di Micai, sempre più in versione Garella.

Nel recupero è assedio.
E Micai cappella ancora. Il recupero è ormai scaduto quando la Politano batte un angolo da sinistra pescando Montini sul secondo palo, subito dopo il buco del portiere varesino. Ed è il 2 a 2 facile facile per lui.

Nei supplementari è palesemente la Roma ad essere superiore, soprattutto a livello fisico.
Al centesimo minuto Piscitella ci prova dalla distanza, con Micai che alza sopra la traversa un po’ affannato.

Il Varese però vuole continuare a restare aggrappato al sogno Scudetto. Barberis al centotreesimo minuto prova quindi a battere Pigliacelli dalla distanza, senza trovare però la porta.

La Roma ne ha comunque di più. E trova il goal della vittoria: Dieme se ne va sulla sinistra e centra un pallone che Montini gira in rete.

La ripresa è una formalità. Roma Campione d’Italia Primavera.

 COMMENTO

 Finisce la favola varesina.

Dopo che la prima squadra era stata bloccata in semifinale di playoff dal Padova di El Shaarawy anche la Primavera deve chinare la testa.

Gli uomini di Mangia meritano comunque applausi a scena aperta. Lottano allo stremo delle forze e meriterebbero, nell’arco dei novanta minuti, di portare a casa la partita.

Perché la Roma produce di più, è vero, ma contro una squadra davvero a terra fisicamente. Troppo pesante il match disputato contro la Fiorentina, vinto solo ai rigori dopo che i supplementari si erano chiusi con otto soli uomini in campo per il Varese.

Biancorossi che risentono quindi, atleticamente, di quanto fatto contro i Viola. E capitolano proprio all’ultimo.

Anche questo farà sicuramente rabbia a Bianchetti e compagni: fino al novantaquattresimo sono loro i Campioni d’Italia. Poi l’arbitro assegna alla Roma un corner probabilmente errato, Micai effettua un’uscita a vuoto e Montini pareggia.

Come si chiuderanno i supplementari è scontato. E infatti la Roma vince.

La delusione in me è sicuramente tanta, perché questa del Varese è davvero una favola forse senza precedenti. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di loro ad inizio stagione, e fino a pochi secondi dal termine del match erano Campioni d’Italia.

Vanno comunque fatti i complimenti ai vincitori. Roma che pur avendo un’età media piuttosto verde dimostra grandissima intelligenza tattica, compattezza ed un insieme di tecnica individuale notevole.

La base per costruire giocatori di buon livello c’è davvero tutta e presi singolarmente i Giallorossi sembrano sicuramente superiori agli avversari.

Che se fosse stati più freschi, però, forse sarebbero riusciti a sfangarla.

MVP

Mattia Montini mette la firma su tre reti e cuce lo Scudetto al petto della sua Roma.

Giocatore da tenere davvero sott’occhio, questo. Fisicamente prestante, assolutamente vivo sotto porta, doti aeree di livello.

Il tutto sperando non si bruci crescendo.

TABELLINO

Roma vs. Varese 3 – 2
Marcatori: 19′ Lazaar, 47′, 90+4′, 105+1′ Montini, 80′ Pompilio.

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Fiorentina

Seculin: 6,5
Non è molto impegnato a dire il vero. Ma il suo lo fa. Prende un goal a freddo, su cui forse avrebbe potuto provare a fare qualcosina in più (ma la colpa principale resta dei compagni, che si fanno bucare con grande facilità), vero. Poi però si riscatta sulla punizione battuta da Scialpi e, soprattutto, parando il rigore a Jadilson, che mette l’inerzia dei rigori nettamente a favore dei Viola. Se solo Iemmello e Seferovic non calciassero alle stelle…

Piccini: 5
Ha la qualità per fare molto meglio.
Spinge poco e si fa battere dall’imbucata di Lazaar in occasione dell’1 a 0, risultando poi approssimativo anche in altre occasione, nel corso del match.

Fatticcioni: 5
Fisicamente ben messo, sembra sempre lasciare a desiderare in quanto a concentrazione. E’ lui a guidare una difesa che si fa bucare dopo un solo quarto d’ora… una difesa che si trova contro un attacco spuntato, ma che nei supplementari sembra andare in crisi addirittura sulle rarissime avanzate solitarie dei vari Jadilson e Serrano.

Biondi: 5
Senza Camporese e Masi tocca a lui. Che però non risponde al meglio. Finché il Varese è in grado di attaccare soffre. Poi, esattamente come i compagni, ha poco da fare… ma nonostante questo riesce, con tutto il reparto, a soffrire qualcosina anche con le rare avanzate di cui sopra.

Bittante: 6
Effettua il suo compitino senza strafare. Sembra soffrire meno dei compagni di reparto, nonostante dalla sua parte giochi Ferreira, reduce dalla doppietta alla Juve.
(Dal 70′ Bagnai: 5,5
E’ tra i più freschi in campo, dove scende quando il Varese ha già un uomo in meno. Ha poi la fortuna di giocare una buona ventina di minuti  con il triplo vantaggio numerico, ma non sfrutta la sua freschezza sulla fascia, non creando grossi problemi a Toninelli.)

Agyey: 6
Medianaccio classico. Il suo apporto in fase di costruzione e finalizzazione è assolutamente nullo, ma resta pedina tattica importante per la sua squadra. Svolge poco più del compitino, ma nel complesso è tra i pochi a salvarsi nei suoi.

Taddei: 5,5
Non fa certo male in cabina di regia, ed è tra i meno colpevoli dato che quando esce il Varese è ancora in 10 uomini, se non altro. Certo, la provocazione a Scialpi – assolutamente da censurare la sua reazione – non sembra un atto di scaltrezza, come scritto da qualcuno, ma altrettanto censurabile.
(Dal 76′ Grifoni: 5
Non arricchisce la manovra Viola e non dà verve dopo le espulsioni di Marchi e Ferreira.)

Acosty: 5
Corre tantissimo. E soprattutto mette in mostra una velocità di base notevole. Però corre a vuoto. Chissà, magari fosse stato in campo una volta raggiunta la tripla superiorità numerica avrebbe potuto incidere di più.
(Dal 54′ Seferovic: 4
E’ tra i più freschi quando il Varese resta prima in 9 e poi in 8 uomini. Eppure non sembrerebbe. Molto macchinoso, finisce anche per sbagliare il rigore decisivo, che consegna agli avversari l’accesso in finale.)

Carraro: 7
In mezzo allo scempio compiuto dai Viola, capaci di buttare via in maniera incredibile una partita del genere, menzione d’onore a Carraro, che manda la partita ai supplementari con una punizione d’autore. Sembra però predicare un po’ nel deserto…

Matos: 5
Cala alla distanza, dopo un inizio molto buono. Quando il Varese resta in 8 ci si aspetterebbero goal a frotte ma lui, come tutto il suo reparto, tende un po’ a sparire.

Iemmello: 4
Gioca 120 minuti, è vero. E non lo fa nemmeno malissimo, nel complesso. Però è la punta da cui ci si aspettano i goal… e non è possibile che non centri mai la porta nonostante le tre espulsioni complessive a carico degli avversari…

Varese

Micai: 7
Gioca alla grandissima. Poi sui rigori delude. Non ne prende nemmeno uno, venendo anzi spiazzato con puntualità dai tiratori avversari. Nel complesso resta comunque una buona prova, per un giovanissimo portiere che, chissà, potrebbe ritagliarsi un po’ di spazio il prossimo anno.

Toninelli: 8
Maiuscolo. Dalla sua parte la Fiorentina non sfonda quasi mai e nei supplementari sembra non sentire minimamente la fatica, diventando in assoluto uno tra i più strenui difensori della propria porta. Liberando la propria area, in un’occasione, addirittura con una splendida rovesciata. Serata di grazia, probabilmente avrebbe resistito su quel ritmo tutta la notte…

Miceli: 7
La difesa disputa nel complesso una grandissima partita, com’è logico. E pure Miceli non sfigura affatto, facendosi battere sul tempo da Iemmello in una sola occasione (con palla però a lato).

Bianchetti: 8
E’ il capitano di questa squadra, condottiero di una compagine – e in particolar modo di una difesa – che non abbassa mai la testa. Accusa crampi già nel tempo regolamentare ma, di riffa o di raffa, riesce a resistere sino al termine dei supplementari, trasformando pure il rigore. Eroico.

Marchi: 6
Disputa un buon match. Peccato solo per l’espulsione finale, comunque la più discutibile tra le tre.

Ferreira: 5
Molto più spento rispetto al quarto di finale, meriterebbe qualcosa in più se nei supplementari non commettesse una sciocchezza assolutamente evitabile, facendosi espellere.

Vagner: 8
Cresce alla distanza. Più il Varese perde pezzi e più lui giganteggia in mezzo al campo.

Scialpi: 5,5
Difficile da giudicare. E così ecco un 5,5 che è la media tra il 7 che si guadagna nei 37 minuti giocati, ed il 4 che si guadagna per la sciocca reazione che gli costa il rosso.

Lazaar: 7
Disputa un buon match. Trovando pure la rete, seconda in due partite. Personalmente non avrei tolto lui per fare spazio a Jadilson…
(Dal 70′ Jadilson: 5
Seconda volta che lo vedo, seconda volta che mi pare non all’altezza del contesto. Giochicchia. E sbaglia il rigore che sarebbe potuto risultare decisivo. Per sua fortuna Iemmello e Seferovic la pensano diversamente.)

Pompilio: 6,5
Sembrava essere piuttosto sottotono. Nonostante l’assist servito a Lazaar. Costretto a lasciare il campo dopo l’espulsione di Scialpi, dovrà essere l’arma in più del Varese in finale…
(Dal 38′ Barberis: 7,5
Maiuscolo. Aiuta Vagner a dominare il centrocampo, mettendo anche in mostra discreta tecnica.)

De Luca: 5
La vera nota stonata della serata Biancorossa.
Reduce da un goal ai playoff contro il Padova sembra a tratti quasi svogliato, di certo mai incisivo. Eppure dovrebbe essere l’arma in più di questa squadra…
(Dall’83’ Serrano: 7
Entra appena prima che arrivi la seconda espulsione. Poi la terza. Parte esterno alto a destra per chiudere terzino a sinistra. Aiutando a blindare una difesa che resiste nonostante la tripla inferiorità numerica. Non si sa bene nemmeno come.)

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Da quando ventisei anni fa emisi il primo vagito di partite ne ho viste davvero tantissime.
E credo di non aver mai assistito ad una cosa del genere.

Sulle migliaia di match che mi sono trovato a guardare qualcuno fu sicuramente tendente all’incredibile.

Un esempio?

Olanda – Italia, semifinale Europeo 2000.

Non sto nemmeno a raccontarvelo, perché ve lo ricorderete tutti (età permettendo).

Bene.
Stasera mi sono trovato con alcuni amici per vedere il nostro Varese (come detto è proprio nel suo hinterland che sono nato e cresciuto). Speranzoso, ovviamente. Ma convinto che sarebbe stata dura.

Mai e poi mai avrei però immaginato di trovarmi di fronte ad uno spettacolo di questo genere.
Chi si è perso la partita – che di spettacolare in senso stretto in realtà ha avuto poco – dovrebbe mangiarsi le mani.

Una squadra che rimasta in soli otto uomini riesce a trascinarsi, stancamente, fino ai rigori… per poi vincere… è qualcosa che davvero può accadere solo una volta ogni chissà quanto.

Eppure è proprio quanto successo stasera a Pistoia.

La partita, per i Biancorossi, si mette subito piuttosto bene.
Pompilio, a dire il vero non brillante come in altre occasioni, buca la difesa Viola con un filtrante che mette in movimento Lazaar, il cui diagonale trova il bersaglio grosso.

Sbloccata la partita il Varese continua in controllo. I suoi avanti (De Luca, tornato in gruppo vista l’eliminazione dai playoff della prima squadra, a far coppia con Pompilio) sono sottotono, ma la squadra nel complesso sembra giocare ad armi pari contro i più talentuosi avversari.

Il tutto fino all’attimo di follia che attraversa per un attimo la mente di uno dei migliori della partita. Scialpi, talentino classe 92 in comproprietà col Lecce, finisce a terra dopo un contatto con Taddei. E proprio da lì scalcia l’avversario.

L’arbitro non ha dubbi: rosso diretto.

Siamo ancora nel primo tempo, e le cose sembrano mettersi davvero male per gli uomini di Mangia. Resistere un’ora con un uomo in meno contro una squadra che schiera giocatori come Iemmello, Carraro e Matos sembra praticamente impossibile.

Eppure il destino l’ha pensata proprio grossa.

Così, non contento, ecco la seconda espulsione. Questa volta è Marchi a lasciare il campo, quando ferma con un’ancata l’avanzata di un avversario (cui, per dovere di cronaca, era già stata sottratta la palla da Vagner).
Secondo giallo e spogliatoi anzitempo.

Eppure il Varese, rimasto in nove, continua a reggere.

Ma il destino ha deciso di rendere davvero la partita memorabile. Così Ferreira, tra i migliori contro la Juventus, perde per un attimo la lucidità, esattamente come successo a Scialpi in precedenza. Ed effettua un’entrata piuttosto censurabile da dietro, guadagnandosi a sua volta gli spogliatoi.

Il tutto, va detto, con la partita già in parità. Perché il tempo regolamentare si chiude sull’1 a 1, dopo la pennellata di Carraro su punizione, che conferma in pieno le grandissime doti tecniche del numero 10 Viola.

Rimasta in 8 la squadra di Mangia tira fuori un carattere unico. I ragazzi danno davvero fondo a tutte le proprie forze, mettendo in piedi una resistenza stoica.

In realtà, va detto, è la Fiorentina a buttare via la partita. Ma non potrebbe essere altrimenti. Con ben tre uomini in più come è possibile non riuscire a chiudere il match?

Eppure le cose vanno così. La difesa Biancorossa è un fortino, Micai insuperabile, i tre centrocampisti rimasti cercano di chiudere ogni buco… e si arriva ai rigori.

Qui il primo errore lo commette Jadilson, come ampiamente preventivato dal sottoscritto. Poi ci pensa Iemmello a sparare in tribuna, riequilibrando le cose.

Si arriva quindi all’oltranza.
Con Seferovic che va sul dischetto dopo la rete di Serrano, per incrociare un sinistro alle stelle. Ed è il putiferio.

Non so quante altre migliaia di partite dovrò vedere per poter assistere ancora ad una cosa del genere.
Ma sono tutt’ora incredulo.

La vittoria del Varese mi fa piacere, ovvio. Ma più di tutto, ora, è un senso di sgomento a pervadermi. Come può aver fatto la squadra di Buso, per altro superiore tecnicamente, a non chiudere una partita in cui si è trovata a giocare tutti i supplementari con tre uomini in più?

Va bene la stanchezza… ma credo che davvero non ci possano essere scusanti.

Solo un grandissimo applauso al cuore di questi ragazzi. Prestazioni come le loro riconciliano col calcio, in barba a tutti gli scandali di questo mondo.

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Finale di ritorno dei playout del girone A di Prima Divisione di Lega Pro.

Si affrontano Ravenna e Sudtirol. Con gli altoatesini cui basterebbe un pareggio per salvarsi.

Al novantaquattresimo il risultato, guarda caso, è proprio di 1 a 1. Alto Adige praticamente salvo.

E poi?

E poi la follia si impossessa di Davide Zomer, portiere degli altoatesini. E succede l’incredibile patatrac.

A partita praticamente finita l’estremo difensore in questione effettua un’uscita bassa con cui anticipa bene la punta avversaria. La quale, però, pare entri in leggero contatto con Zomer. Che perde letteralmente la testa.

Rialzatosi da terra si scaglia con veemenza inusitata contro l’avversario, buttandolo a terra.

Subito fermato dai compagni, l’ha ormai combinata grossa: l’arbitro non ha tentennamenti ed estrae il rosso diretto per lui, assegnando il rigore che, trasformato, regala la vittoria al Ravenna (guarda il video).

Con questo colpo di testa (che ricorda un po’ quello compiuto da Cervone anni fa) a partita praticamente conclusa, quindi, Zomer butta incredibilmente via tutta la stagione. L’Alto Adige non ha infatti più tempo e modo di recuperare il risultato, e se ne sancisce così la retrocessione.

Retrocessione che resterà per sempre sulla coscienza di Davide Zomer…

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Chiariamolo subito, prima di andare incontro a fraintendimenti: il titolo vuole essere provocatorio e va preso con le pinze, osservato dalla giusta visuale.
Certo non si tratta di un parallelo diretto Varese-Barcellona, bestemmia per chiunque capisca un minimo di calcio.

Parliamo del resto di due mondi assolutamente differenti.
Il gioco è lo stesso, ovvio. Ma i punti in comune, se rimaniamo a questioni assolute, si fermano praticamente lì.

Però c’è qualcosa che ha stuzzicato la mia fantasia nel seguire la favola Biancorossa, e che mi ha portato a questa sorta di accostamento: entrambe le realtà stanno costruendo le proprie fortune su di un progetto serio e molto solido alla base.
E che, con le dovute – ed ovvie – differenze, ha un punto in comune che può avere risvolti interessanti nel prossimo futuro.

Prima di approfondire la cosa permettetemi però una digressione per fare i complimenti ai due grandi fautori della favola varesina, Beppe Sannino e Sean Sogliano.

I due, lavorando fianco a fianco, sono infatti stati capaci di costruire una macchina da guerra praticamente inarrestabile.
Notevole il doppio salto C2-B.
E cosa dire della grandissima prestazione di quest’anno, con una stagione iniziata per ottenere la salvezza e chiusa con un’immeritata eliminazione dai playoff che valevano la Serie A?

Un “bravo”, quindi, al tecnico, che ha amalgamato una squadra assolutamente insuperabile tra le mura amiche, ostica per tutti anche in trasferta. Una Squadra con la S maiuscola, che vede nella forza del collettivo il proprio surplus rispetto alle avversarie.

I complimenti maggiori, però, il sottoscritto vuole riservarli al Direttore Sportivo della squadra, probabilmente vero fautore di quella progettualità che è sfociata nei grandissimi risultati di questo incredibile – ed indimenticabile – triennio.
Sean Sogliano ha infatti davvero compiuto una serie di miracoli che, nel loro piccolo, sono dei veri e propri gioielli che vanno ad arricchire la bacheca di un dirigente cui ora manca solo di confermare le proprie grandissime capacità al piano superiore.

Dopo aver saputo costruire squadre capaci di centrare due promozioni in due anni, riportando Varese in Serie B dopo venticinque anni, l’ennesimo colpaccio, con una rosa capace di guadagnarsi il quarto posto finale nella temibilissima cadetteria nostrana.

Ma non solo. E proprio qui verte il discorso cui mi riferivo nel titolo, preso più che altro come scusa per fare i complimenti ad una società che si è comportata in modo esemplare in questi anni.

Sogliano è infatti stato capace di costruire nell’arco di un’estate – e quasi dal nulla – una Primavera in grado di competere ad altissimi livelli.
Parliamo di una squadra capace di vincere il proprio girone davanti a corazzate come Atalanta, Inter e Milan. Di una compagine che pur non avendo una struttura consolidata negli anni come quella di tante altre società italiane è riuscita ad amalgamarsi e farsi valere quanto non ci si sarebbe mai aspettato.

Non a caso è arrivato proprio ieri il roboante 5 a 1 sulla Juventus, che ha estromesso i Bianconeri dalla lotta al titolo.
Non a caso un esperto della materia calcistica come Apolloni ha confidato di vedere proprio negli uomini di Mangia – altro personaggio cui va un plauso particolare – i favoriti alla vittoria finale.

Ma allora, perché piccola Barcellona?
I risultati di per sé non bastano, ovviamente, ad abbozzare un parallelismo di questo tipo.

C’è però una particolarità che lega Primavera e Prima squadra che possiamo ritrovare proprio anche sulle Rambla.
Sannino e Mangia, infatti, adottano due moduli speculari, con atteggiamenti di gioco molto simili.

4-4-2 per entrambi, grande intensità, difesa attenta e libertà di giocata per chi è più dotato tecnicamente.

E la cosa è da non sottovalutare. Perché il Barcellona che vince una Champions con una squadra formata in buona parte da giocatori costruiti in casa non è un caso.
Se ne è parlato più volte: utilizzare lo stesso modulo e metodo di gioco della prima squadra nelle giovanili favorisce l’inserimento dei ragazzi tra i grandi.

Prendiamo ad esempio proprio la Juventus: negli ultimi anni la formazione giovanile di punta del club torinese si è spesso schierata con un 4-2-3-1 che non ha invece attecchito in prima squadra, imperniata lungamente sul classico 4-4-2 (con l’eccezione dell’annata che vide Diego in Bianconero, dove si giocò col 4-3-1-2).
Cosa questa che non ha certo favorito l’inserimento dei giovani di Corso Galileo Ferrarsi in prima squadra. E quindi anche coloro che erano sicuramente dotati di talento – come lo spagnolo Iago, grande protagonista quest’anno in Segunda Division col Villareal B – hanno incontrato notevoli difficoltà.

L’approccio catalano è invece risultato vincente. E chissà che, pur in piccolo, il miracolo di Barcellona non si riesca a ripetere anche ai piedi del Sacro Monte.

Giocatori dal buon talento, del resto, la Primavera di Mangia li annovera tra le proprie fila. E proprio stante il fatto che si disimpegnano in un sistema di gioco poi non molto dissimile rispetto alla prima squadra ecco che il passo, per loro, potrebbe essere più corto di quanto ci si immagina.

Del resto De Luca ha già effettuato – con successo – il salto, Pompilio a tratti sembra l’erede naturale di Neto, Scialpi dovrebbe solo mettersi a dirigere l’orchestra di Sannino (anzi, del suo successore…) nello stesso modo con cui lo fa agli ordini di Mangia, Lazaar ha solamente da replicare i movimenti e l’intesità di gioco che gli è richiesta dal mister della Primavera tra i grandi.
E così via.

Insomma, ben altro discorso rispetto a chi, come un Boniperti, si trova a giocare in un ruolo in cui non potrebbe disimpegnarsi anche in prima squadra, laddove un’ala di un 4-2-3-1 ha in linea di massima compiti un tantino differenti rispetto ad un semplice esterno da 4-4-2.

Varese piccola Barcellona, che il suo Scudetto, tutto sommato, l’ha già vinto.
Ora, per consolidare un’ennesima vittoria, dovrà solo provare a far affermare tra i grandi anche qualcuno dei suoi virgulti. Come capitan Bianchetti, magari: difensore classe ’93, già oggi tra i giovani centrali più apprezzati d’Italia (il cui cartellino è però di proprietà dell’Inter, e che quindi potrebbe non restare tra i sette laghi varesini).

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CRONACA

La partita inizia subito su buoni ritmi. Le due squadre si fronteggiano a viso aperto, senza che nessuna delle due riesca a mettere sotto l’altra.
E’ comunque la Juventus a fare qualcosa di più. Ben organizzata la difesa di Mangia, abile a controllare gli avanti Bianconeri.

Sono però i Biancorossi a farsi pericolosi per primi: all’ottavo Ferreira è liberato alle spalle dei difensori centrali da Pompilio. Entrato in area proverà a battere Costantino con un rasoterra sul secondo palo, con l’ex portiere palermitano bravo e fortunato a deviare il pallone contro l’incrocio dei pali.
All’undicesimo ci prova Buchel: la punizione calciata dal limite è ribattuta dalla barriera, il tiro che ne segue è invece messo in angolo da un difensore.

Sette minuti ed è Scialpi a provarci su calcio piazzato. Il suo tiro a giro è però controllato bene dal portiere avversario, che lo para in due tempi.
Altri due minuti e il Varese sfiora nuovamente la rete: calcio d’angolo da sinistra con la difesa juventina che non riesce a liberare e Lazaar che cerca il secondo palo, trovando però proprio solo il montante. Secondo legno per i Biancorossi.

Il goal è comunque nell’aria ed arriva al ventunesimo quando Miceli si fa trovare liberissimo sul secondo palo sugli sviluppi di un angolo andando a bucare Costantino di piatto mancino.

Biancorossi scatenati. L’1 a 0 non basta agli uomini di mister Mangia, che al venticinquesimo raddoppiano: Pompilio manovra col pallone al limite per esplodere poi un mancino sul primo palo che fredda un immobile Costantino. 2 a 0.

La Juve prova a reagire solo alla mezz’ora. Boniperti dimostra tutta la sua qualità mandando in affanno la retroguardia avversaria, sbagliando però il cross basso, liberato dal portiere varesino.
Sei minuti ed è Giannetti a provarci: Spinazzola crossa da destra, l’ex senese impatta il pallone al volo calciandolo di prima intenzione, senza trovare però lo specchio di porta.

Anche questa volta la rete è nell’aria. Al trentottesimo verticalizzazione per Belcastro che difende bene il pallone facendolo poi filtrare per Giannetti che resiste al ritorno di Bianchetti per bucare poi un certo non perfetto Micai, sicuramente colpevole nell’occasione.

Juventus cresciuta alla distanza che si rende ancora pericolosa al novantratreesimo: Costantino calcia via il pallone che giunge giusto sul petto di Giannetti. Stop e palla dentro immediata per il taglio di Spinazzola, il cui pallonetto è però sballato e si spegne a lato.
Giannetti scatenato: Palla dentro del solito Belcastro che mette in movimento l’ex numero 10 senese il cui colpo di tacco a liberare Spinazzola vale da solo il prezzo del biglietto. La conclusione dell’esterno Bianconero è però deviata da Micai, con la palla che si schianta sulla traversa prima di finire sul fondo.

La ripresa si apre su ritmi più blandi della prima frazione di gioco.
Dopo tre minuti bella l’intuizione di Pompilio a lanciare dietro i due centrali Ferreira con un bel tocco di prima. Bravo e attento però Costantino, che esce bene anticipando l’avversario.

Ferreira però non ci sta e dopo altri due minuti trova la rete del 3 a 1: presa palla sulla destra converge verso il centro, resiste alla carica di Liviero e la piazza di interno mancino sul secondo palo, bucando imparabilmente l’estremo difensore avversario.

Incredibile al cinquantasettesimo: Spinazzola buca sulla destra e libera Romano il cui cross potrebbe essere facilmente liberato da Miceli, che però liscia il pallone. Mettendo comunque fuori tempo tutti gli avversari, che a loro volta non riescono a trovare la deviazione vincente.

Juventus sbilanciata che è così bucata ancora: Pompilio effettua un filtrante per Ferreira che scattato sul filo del fuorigioco brucia gli avversari per battere facilmente Costantino.

Varese che comunque non demorde. E arriva al quinto. Al sessantacinquesimo Pompilio calcia da fuori mettendo in difficoltà Costantino, che chiude in angolo. Sugli sviluppi del corner buco clamoroso della difesa che dimentica Lazaar in area piccola. Facilissimo per l’esterno marocchino colpire il pallone di testa bucando per la quinta volta la rete Bianconera.

Boniperti non ci sta e ci prova: prende il tempo a Toninelli e riesce a sfondare sulla sinistra, subendo però l’uscita di Micai che lo chiude in scivolata.
A dodici dal termine è invece Libertazzi a bucare la difesa varesina, trovando però un ottimo Micai sulla propria strada, ancora bravo a negare la seconda rete agli avversari.

Varese che torna a farsi vedere all’ottantunesimo: Pompilio magheggia in mezzo al campo per servire poi Jadilson che dopo essersi liberato di Sorensen prova a bucare Costantino, senza però riuscire a dare forza sufficiente al pallone.
All’ottantaseiesimo Romano trova il fondo sulla destra, ma il suo cross non è impattato da nessun compagno.

Micai chiude la partita con una grandissima parata su Spinazzola, giusto per mettere la ciliegina sulla propria prestazione.

COMMENTO

Difficile commentare una partita del genere. Perché il Varese è davvero devastante, ma la Juventus, per quantomeno metà del primo tempo, non demerita affatto. Anzi. Riesce pure a mettere sotto i ragazzi di Mangia.

Solo che Spinazzola calcia contro a Micai e la palla si stampa sulla traversa. E lì si spengono, potremmo dire, le speranze dei ragazzi di Bucaro.

Parte meglio il Varese. Dopo una manciata di minuti equilibrati sono infatti i Biancorossi a salire in cattedra. E in cinque minuti puniscono per due volte gli avversari.

A quel punto buona la reazione di carattere portata dai Bianconeri. Ma, come detto, Spinazzola vede il pallone infrangersi sulla traversa. E il Varese torna in campo nel secondo tempo per dominare la gara.

In realtà lo fa solo per una parte della ripresa. Perché poi basta andare in controllo del match. Per bucare gli avversari in ripartenza.

Assolutamente devastante davvero questo Varese. Certo non così tanto più forte della Juve da giustificare un 5 a 1. Ma comunque assolutamente meritata la vittoria dei ragazzi di coach Mangia, che continueranno la propria cavalcata fiabesca.

MVP

Se è difficile commentare una partita del genere cosa dire del come poter gestire il premio di MVP del match?

C’è Micai che fa un super partitone. Certo non irreprensibile sulla rete juventina, ma assolutamente fenomenale in molte altre occasioni.

C’è una difesa che tiene altissimo il proprio livello di attenzione, non sbagliando quasi nulla.

Uno Scialpi che non strafà, ma riesce comunque a mettere in mostra tutta la sua qualità in mezzo al campo.

Un Lazaar che ci mette più nerbo del solito, e griffa la propria prestazione col 5 a 1.

E poi loro due: la coppia d’oro dell’attacco varesino.
Partito De Luca – per la prima squadra – Ferreira e Pompilio non fanno assolutamente rimpiangere la Zanzara. Numeri d’alta scuola quelli del numero 10 nazionale Azzurro, goal importanti e pesanti quelli del compagno brasiliano.

Una citazione assolutamente doverosa, infine, a Mangia.
Ha saputo dare un ottimo gioco a questa squadra, assemblata dal nulla in estate. E ha saputo infondergli anche un carattere notevole.

TABELLINO

Juventus vs. Varese 1 – 5
Marcatori: 21′ Miceli, 25′ Pompilio, 38′ Giannetti, 50′, 58′ Ferreira, 65′ Lazaar.

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