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Archive for the ‘Giugno 2010’ Category

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Il viaggio attraverso l’universo svincolati dei cinque principali campionati europei si conclude con la tappa francese. Anche in Ligue 1 come in Bundesliga sono quasi 150 i giocatori che si svincoleranno il prossimo giugno, andiamo a vedere di chi si tratta.

Hartock potrebbe lasciare Lione

Per quanto riguarda i portieri un nome che può destare interesse è quello di Joan Hartock, 22enne portiere nato in Martinica approdato al Lione nel 2004 dall’US Le Robert ed ex punto di forza delle nazionali giovanili francesi. In carriera Hartock è stato capace di portare la squadra riserve del Lione a vincere il campionato CFA nel 2006, ma non è poi mai riuscito ad imporsi in prima squadra. L’arrivo di Lloris la scorsa stagione, quindi, gli ha del tutto chiuso le porte della titolarità in faccia ed è quindi probabile, essendo ancora così giovane, che possa decidere di lasciare Les Gones per trovare più spazio altrove.

Nel Monaco c’è un altro giovane interessante: si tratta di Yohann Ulien Thuram, cugino del più famoso Lilian, ex difensore di Parma e Juventus. Il 21enne nativo di Courcouronnes aveva cominciato a far parlare di sè la scorsa stagione, dopo cinque anni nell’Accademia dei Rouge et Blanc. La partenza estiva di Roma non gli ha però schiuso le porte della titolarità tra i pali della squadra, così Yohann potrebbe decidere di abbandonare il Principato al termine della stagione.

Questi gli altri venti portieri in scadenza: Ramè (Bordeaux), Pionnier (Montpellier), Andrade, Riou (Marsiglia), Cappone (Lorient), Grondin (PSG), Luzi, Petit (Rennes), Gregorini (Nancy), Leca, N’Dy Assembe, Wimbée (Valenciennes), Mouko (Lille), Bague (Boulogne), Atrous (Lens), Letizi, Moreau (Nizza), Roche (Le Mans), Le Crom, Maubleu (Grenoble).

Per quanto riguarda i difensori quello che più di tutti potrebbe interessare, anche in Italia, è Francois Clerc, terzino destro lionese nativo di Bourg-en-Bresse che in passato era stato più volte accostato alla Juventus, tra le altre.

Sempre parlando di terzini francesi un obiettivo interessante per più club è Laurent Bonnart: il trentenne terzino dell’OM vedrà il suo triennale, firmato nel 2007 al momento del suo arrivo dal Le Mans, scadere il prossimo giugno. Acquistabile a parametro zero, quindi, l’ex Tours potrebbe fare gola a molte squadre. Se non come titolare, infatti, Bonnart sarebbe quantomeno un backup più che discreto.

In quel di Bordeaux si può invece andare ad acquistare un po’ di esperienza. Nella squadra agli ordini di Blanc sono infatti due i difensori in scadenza: Franck Jurietti e Diego Placente.
Il primo è ai girondini dall’ormai lontano 2003, anno in cui approdò ai bordolesi proveniente dal Monaco. Il secondo invece firmò per il Bordeaux nel 2008, proveniente dal San Lorenzo. Il suo biennale firmato quell’estate scadrà a giugno, momento nel quale potrà quindi decidere di liberarsi a parametro zero.

Questi gli altri quarantatre difensori in scadenza: Faure, Fontaine, Seguin (Lione), Benhamida, Collin, Colombo, Dzodic, El Kaoutari, Nelson, Spahic (Montpellier), Mangani, Modesto. Muller, Nkoulou, Simic (Monaco), Le Lan, Marchal, Mendy (Lorient), Traoré (PSG), Echiejile, Hansson (Rennes), Macaluso, Marange (Nancy), Martin (Auxerre), Abardonado, Ducourtioux, Dame Traorè (Valenciennes), Benalouane, Dabo, Tavlaridis, Varrault (St. Etienne), Ebondo (Tolosa), Borne, Lecointe (Boulogne), Remy (Lens), Ben Frej, Essome Bayi, Geder (Le Mans), Cianci, Jemmali, Rendulic, Robin, Vitakic (Grenoble).

Sono però in mediana i giocatori più interessanti del lotto.

Kallstrom sarebbe appetito da molti club

In quel di Lione si può trovare in scadenza niente popò di meno che Kim Kallstrom, uno dei centrocampisti più tecnici dell’intero campionato transalpino. Il 27enne talento svedese è una delle colonne della sua nazionale, dopo essere stato uno dei punti di forza delle nazionali giovanili, nonché uno dei giocatori più apprezzati di Francia. Il numero 6 dell’OL ha giocato quasi 150 partite con i pluricampioni di Francia e potrebbe ora voler cambiare aria. Qualora lo decidesse troverebbe sicuramente la fila fuori dalla sua porta.

A Parigi sono invece in scadenza il passato ed il futuro della nazionale francese. Da una parte, infatti, troviamo Claude Makélélé, settantuno volte nazionale francese e già colonna di Real e Chelsea. Dall’altra, invece, andrà in scadenza anche il contratto di Younousse Sankharé, 20enne nativo di Sarcelles punto di forza dell’under 21 transalpina attualmente in prestito allo Stade Reims, in Ligue 2. Sankharé che è, assieme ai vari Sakho, N’Gog, MavingaKebano e Kamghain, uno dei migliori prodotti degli ultimi anni dell’Accademia del PSG.

Sempre parlando di giovani interessanti spostandoci ad Auxerre troviamo Alain Traorè, ala del Burkina Faso (esordì in nazionale a 18 anni) arrivata in Francia nel 2005 dal Planete Champion. A Grenoble, invece, andrà in scadenza Sofiane Feghouli, trequartista di Lavallois-Perret ritenuto in patria – l’ennesimo – nuovo Zidane.

Diversi giovani interessanti, insomma, oltre a giocatori già più che maturi e pronti a qualsiasi sfida.

Questi, comunque, gli altri trentanove centrocampisti in scadenza: Beynié (Lione), Delaye, Lacombe (Montpellier), Dufau, Leko, Mollo, Zola (Monaco), Jouffre, Mansouri, Mvuemba, Sakuwaha, Vahirua (Lorient), Baning(PSG), Bruno Cheyrou, Leroy (Rennes), Faye (Nancy), Capoue, Ndinga (Auxerre), Hautcoeur (St. Etienne), Salibur (Lille), Berson, N’Diaye, Sirieix, Tabanou (Tolosa), Da Rocha, Ducatel, Mame N’Diaye (Boulogne), Kovacevic, Leclerc (Lens), Echouafni (Nizza), Mossevi, Keita, Loriot, Nkwelle, Séne (Le Mans), BatllesJuan, Macquet, Tinhan (Grenoble).

Il vero grande pezzo pregiato del mercato svincolati francese, però, si trova in attacco: a Bordeaux va infatti in scadenza Marouane Chamakh, tra le migliori punte attualmente in circolazione sul territorio francese. Il cinquantadue volte nazionale marocchino è ai girondini dal 2002 e dopo più di 200 presenze (e 50 goal) con la maglia bordolese potrebbe quindi decidere di porre fine alla sua esperienza francese. Di certo c’è che anche lui, così come Kallstrom, non avrebbe problemi a trovare un’altra squadra qualora decidesse di lasciare il Bordeaux.

Marouane Chamakh è uno dei giocatori più interessanti dell'intero panorama svincolati europeo

Altro giocatore di statura internazionale è Mateja Kezman: l’ex punta di PSV e Chelsea gioca attualmente nelle fila del PSG e vedrà il suo contratto scadere a giugno. Che anche lui voglia tentare l’avventura altrove?

Questi, per finire il nostro viaggio nell’universo svincolati, gli attaccanti in scadenza in Ligue 1: Sagbo (Monaco), Diané (Lorient), Arquin, BoliPartouche (PSG), Badiane, Briand, Ekoko, Pagis, Sow, Thomert (Rennes), Camerling, Curbelo (Nancy), Lejeune, Niculae (Auxerre), Faye, Ilan (St. Etienne), Tourè (Lille), Dupuis, Soukouna (Tolosa), Jemaa (Lens), Akrour, Ito, Ravet (Grenoble).

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Il campionato tedesco è quello, tra i cinque principali d’Europa (Serie A, Premier League, Liga, Bundesliga e Ligue 1), con più giocatori in scadenza di contratto. Ben 149, infatti, sono i calciatori militanti in squadre di questo campionato che potranno cambiare squadra a parametro zero alla fine del prossimo giugno.

Trentadue di questi sono portieri.

Quale futuro per Butt?

A Monaco di Baviera sono ben due gli estremi difensori in scadenza: si tratta di Hans-Jorg Butt e Michael Rensing.
Il primo, nato il 28 maggio 1974 ad Oldenburg, crebbe nelle giovanili del TSV Großenkneten squadra da cui passò nel 1991 all’Oldenburg. Dopo sei anni nel VfB lo sbarco ad Amburgo, squadra nella quale si impose al calcio di vertice, arrivando a giocare anche in Champions League. Dopo la redditizia avventura al Leverkusen (dove disputò più di 200 match ufficiali) e la breve parentesi portoghese al Benfica arrivò la chiamata del Bayern, bisognoso, dopo l’addio di Kahn, di affiancare un portiere esperto al giovane Rensing. Oggi, alle porte dei trentasei anni, non è più così scontato che Butt decida di continuare a giocare, anche se essendo un portiere potrebbe tranquillamente disputare altre due o tre stagioni almeno.

Il secondo, invece, nacque il 14 maggio del 1984 a Lingen e dopo aver passato dodici anni nelle giovanili della squadra della sua città arrivò il passaggio al Bayern. Qui giocò un paio d’anni nel settore giovanile per poi entrare nel 2002 nel giro del Bayern Monaco II e nel 2003 in quello della prima squadra. La scorsa stagione, complice il ritiro di Kahn, divenne quindi titolare della squadra bavarese ma avendo messo in mostra non poche titubanze nel ricoprire quel ruolo ha finito col perdere il posto tanto che quest’anno ha giocato tre sole partite di Bundesliga e due di DFB Pokal. Una sua partenza da Monaco, quindi, non è così improbabile.

Altro nome con un certo appeal è quello di Timo Hildebrand, trentenne nativo di Worms cresciuto ed affermatosi nello Stoccarda prima del suo passaggio al Valencia e del ritorno in Germania, dove gioca tutt’ora. Dopo la non proprio fortunata parentesi spagnola, infatti, l’ex portiere dell’under 21 teutonica ha deciso, una volta risolto consensualmente il suo contratto con il Valencia, di accettare la corte dell’Hoffenheim, squadra di cui è oggi il titolare. L’età è quella giusta per un portiere, le sue capacità sono indiscutibili… facile decida di trovarsi una sistemazione in una squadra di livello superiore rispetto a quella in cui milita ora.

Gli altri ventinove portieri in scadenza sono: Bobel (Leverkusen), Hesl, Rost (Amburgo), Amsif (Schalke), Mielitz, Vander (Werder), Haas (Hoffenheim), Kleinheider, Wache, Wetklo (Mainz), Lenz (Wolfsburg), Nikolov, Proll, Zimmermann (Eintracht), Pouplin (Friburgo), Jensen (Hannover), Hottecke (Dortmund), Lehmann (Stoccarda), Heerwagen, Luthe, Renno (Bochum), Heimeroth (Moenchengladbach), Mondragon (Colonia), Klewer, Stephan (Norimberga), Burchert, Drobny, Gang, Ochs (Herta).

Quaranta sono invece i difensori. Erano, anzi. Perché il nome più interessante del lotto, quello di Serdar Taşçı, va depennato dalla lista. Il 22enne centrale di Esslingen, infatti, è uno dei giovani centrali difensivi tra i più interessanti d’Europa ed ha riscosso così tante attenzioni negli ultimi mesi che i dirigenti dello Stoccarda non potevano che rinnovargli il contratto, ora in scedenza nel 2014.

Osorio prolungherà la sua avventura europea?

Sempre nei Die Schwaben troviamo anche il messicano Ricardo Osorio: nato il 30 marzo del 1980 a Huajupan de Leon si è affermato nel Cruz Azul, finendo anche per diventare una colonna della sua nazionale, prima di passare, nel 2006, allo Stoccarda. A giugno potrà però quindi essere l’assoluto padrone del suo destino, decidendo se continuare la sua avventura tedesca, se tentare la fortuna in un altro campionato europeo o se, magari, tornare in patria per chiudere la carriera.

Sempre nello Stoccarda c’era, prima di tornare in patria firmando per lo Zurigo, anche Ludovic Magnin, nazionale elvetico che ha però posto fine al suo rapporto con la squadra prima della scadenza naturale del contratto.

In quel di Monaco di Baviera è invece in scadenza Daniel Van Buyten, roccioso centrale belga che dopo aver giocato in Charleroi, Standard Liegi, Olympique Marsiglia, Manchester City ed Amburgo ha firmato nel 2006 per i bavaresi riuscendo a portarsi a casa una Bundesliga, una Coppa di Germania ed una Coppa di Lega. Le sue imponenti qualità fisiche unite ad una robusta esperienza ne fanno un obiettivo interessante per molte squadre.

Gli altri difensori in fase di svincolo sono: Manuel Friedrich, Sarpei, Tourè (Leverkusen), Benjamin, Reinhardt (Amburgo), Pachan (Schalke), Harnik (Werder), Conrad, Ibertsberger, Nilsson (Hoffenheim), Bungert, Hoogland, Noveski, Rose, Svensson, Van der Heyden (Mainz), Spycher (Eintracht), Barth, Krmas (Friburgo), Balogun, Cherundolo, Hofmann, Ismael, Rausch, Schmiedebach, Vinicius, Balitsch (Hannover), Vrzogic (Dortmund), Niedermeier (Stoccarda), Bonig (Bochum), Brouwers, Kleine (Moenchengladbach), Cullmann, Wome (Colonia), Kammermeyer, Pinola (Norimberga), Von Bergen (Herta).

Nessun dubbio riguardo a quello che è il giocatore più appetibile a centrocampo: la capolista, infatti, ha in scadenza di contratto niente popò di meno che Tranquillo Barnetta, forte centrocampista elvetico in Germania dall’ormai lontano 2004. Barnetta che per quanto non è certo considerabile un top player né un giocatore capace di risolvere le partite resta comunque un più che onesto mestierante del pallone. Tenendo conto del fatto che ha solo 24 anni, poi, ecco che il suo appeal sul mercato cresce notevolmente. Per lui, quindi, potrebbe presto scatenarsi una vera e propria asta tra le squadre di diversi paesi europei.

Barnetta non è comunque il solo giocatore che desta interesse. In quel di Monaco, infatti, troviamo in scadenza il trio Hamit Haltintop, Andreas Gorlitz, Mark Van Bommel, tutti giocatori (in special modo l’ultimo) di buona statura internazionale.

A Dortmund, invece, va in scadenza il brasiliano Tinga, ex stella dell’Internacional di Pato, mentre ad Hannover troviamo svincolabile il giovane italoamericano Sal Zizzo, ala dalle discrete capacità tecnico-atletiche.

Le strade di Tinga e del Borussia Dortmund potrebbero dividersi a fine stagione

Gli altri quarantaquattro centrocampisti in scadenza sono: De Wit, Zdebel (Leverkusen), Kobiaschwili, Mineiro, Schmitz, Stevanovic, Yalin (Schalke), Artmann (Werder),  Gross, Weis (Hoffenheim), Gunkel, Heller, Karhan, Pekovic (Mainz), Baier, Hasebe (Wolfsburg), Mahdavikia, Meier, Preuss (Eintracht), Abdessadki, Banovic, Sirigu (Friburgo), Bruggink, Kryznowek, Pinto, (Hannover), Basturk, Hilbert, Hitzlsperger, Simak (Stoccarda), Epallé, Imhof, Ono (Bochum), Niedrig, Petit, Sanou (Colonia), Gygax, Judt, Kluge, Kotzke, Mnari (Norimberga), Cesar, Cicero, Dardai, Piszczek (Herta).

Ben ventotto (più del doppio di quelli di Serie A e della Liga), infine, gli attaccanti in scadenza.

Tra questi uno dei nomi più interessanti è quello del tedesco nativo di Rio de Janeiro Kevin Kuranyi, da quasi cinque anni puntero dello Schalke 04. Cresciuto in Brasile tra Serrano FC, Las Promesas e Sporting 89 San Miguelito approdò nel 1997 al settore giovanile dello Stoccarda, squadra che lo lanciò quattro anni più tardi nel calcio che conta. Rispetto a quanto faceva sperare proprio in quegli anni, comunque, Kuranyi ha un po’ deluso. Nonostante questo resta però un giocatore molto interessante ed a parametro zero potrebbe far gola a molte squadre.

Altro giocatore che desterà sicuramente interesse è Aaron Hunt, ventitreenne punta cresciuta tra Oker, Goslar e Werder Brema, squadra in cui milita a tutt’oggi. Punto di forza delle rappresentative giovanili under 16, 17 e 21 del suo paese Aaron, madre inglese e padre tedesco, ha deciso di accettare, lo scorso novembre, la convocazione della nazionale maggiore tedesca, cosa che gli precluderà in futuro la possibilità di giocare per la nazionale britannica.

Molto interessante, soprattutto per le squadre tedesche, è anche il nome di Cacau, 28enne nativo di Santo Andrè in forza allo Stoccarda. Dopo essere cresciuto nelle giovanili della Sociedade Esportiva Palmeiras e del Nacional Atletico Clube arrivò lo sbarco in Germania tra le fila del Türk Gücü München. Dopo due anni e trentuno presenze, quindi, il passaggio al Norimberga, squadra in cui si impose all’attenzione dei maggiori club tedeschi. Nel 2003, quindi, la chiamata dello Stoccarda, squadra in cui ha militato sino ad Oggi. Dopo sette anni di onorato servizio nei Die Schwaben deciderà quindi di cambiare aria?

Cacau potrebbe abbandonare i Die Schwaben

Gli altri venticinque attaccanti in scadenza sono: Guerrero (Amburgo), Halil Altintop, Loheider (Schalke), Amri, Baljak, Bogavac (Mainz), Dejagah (Wolfsburg), Alvarez, Heller, Liberopoulos, Tosun, Tsoumou (Eintracht), Bechmann, Idrissou, Jager (Friburgo), Lindner (Hannover), Sadrjaj (Dortmund), Aydin, Hashemian, Klimowicz (Bochum), Colautti, Lamidi, Neuville (Moenchengladbach), Zielinsky (Colonia), Boakye (Norimberga).

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Quale destino per Dudek?

Sono due, tra i sedici in lista, i portieri della Liga che più degli altri possono destare interesse. Si tratta di Jerzy Dudek del Real Madrid e Cesar Sanchez del Valencia.
Il primo ha ormai quasi trentasette anni ed è in chiusura di carriera. Arrivato a Madrid nel 2007 per ricoprire il ruolo di vice-Casillas c’è da capire se deciderà di continuare a svernare su di una panchina del Santiago Bernabeu o se preferirà chiudere la carriera contribuendo con la sua esperienza al raggiungimento degli obiettivi di qualche squadra più modesta del Real Madrid.

Il secondo, invece, è l’attuale titolare del Valencia dopo esserlo stato per anni di Valladolid e Saragozza ed aver compiuto due parentesi con Real (cinque stagioni) e Tottenham (la scorsa stagione). Ormai 38enne, quindi, potrebbe decidere di appendere le scarpe al chiodo. In caso contrario è molto probabile che i dirigenti valenciani decidano di rinnovargli la fiducia, continunandolo a mantenere a guardia dei pali del Mestalla.

Gli altri quattordici portieri in scadenza, quindi, sono: Pinto (Barcellona), Javi Varas (Siviglia), Nauzet Perez (Maiorca), Armando (Atlethic Bilbao), Javi Ruiz (Espanyol), Lopez Vallejo (Saragozza), Andrei Fernandez, Ricardo (Osasuna), Alvaro, Esteban (Almeria), Mario (Racing), Arnau, Munua (Malaga), Chema (Xerez).

Quarantadue sono invece i difensori in fase di svincolo.

Il nome più interessante del lotto ad inizio stagione era indubbiamente quello di Carles Puyol, bandiera catalana, colonna della nazionale iberica e leggenda del Camp Nou (con più di 450 presenze ufficiali in Blaugrana, infatti, Puyol è il terzo giocatore ad aver vestito più volte la maglia del Barça nella storia del club). Il 30 ottobre scorso, però, il capitano della squadra guidata da Guardiola ha rinnovato il proprio contratto sino a giugno 2013 inserendo comunque nel contratto una clausola rescissoria molta bassa. Chi volesse ingaggiarlo, infatti, non lo potrà acquistare gratuitamente ma dovrà fare un piccolo esborso: 10 milioni di euro.

Con Puyol depennato dalla lista, quindi, la prima posizione virtuale nell’interesse dei club europei la concquista Christoph Metzelder, centrale difensivo nativo di Haltern in forza ai Galacticos. Dopo aver tirato i primi calci nel TuS Haltern giocò un anno nel settore giovanile dello Schalke e due in quello del Preußen Münster, squadra con cui esordì nel 1999. L’estate successiva arrivò quindi lo sbarco a Dortmund: nel Borussia Christoph si impose come uno dei più solidi centrali difensivi d’Europa arrivando anche a guadagnarsi diversi caps con la propria nazionale. Nel 2007 la chiamata della Casa Blanca e lo sbarco in Spagna dove però, per diversi motivi, la sua esperienza non è certo stata particolarmente positiva. Una sua partenza dalla capitale iberica sembra quindi essere quasi scontata.

Metzelder dovrebbe lasciare la Casa Blanca

Sempre a Madrid, ma sulla sponda Colchoneros, destano interesse altri due giocatori: Mariano Pernia e Pablo Ibanez.
Il primo è un terzino nativo di Buenos Aires che arrivato in Spagna nel 2003 si impose come uno dei migliori laterali del campionato tanto da guadagnarsi la chiamata ai mondiali del 2006. Chiamata che però non arrivò dal suo paese natale: Pernia, infatti, venne convocato nelle Furie Rosse giusto pochi giorni dopo aver acquisito la cittadinanza spagnola. Oggi Mariano è ben lungi dall’essere titolare della sua squadra (nessuna presenza per lui quest’anno) ed il possibile arrivo di Molinaro gli chiuderebbe ulteriormente lo spazio. Qualità discreta ed esperienza da vendere comunque non gli mancano. Una squadra di qualche prima divisione che voglia puntare su di lui la troverà quasi sicuramente.

Il secondo è un centrale nativo di Madrigueiras cresciuto nell’Albacete, squadra in cui esordì nel 2002 e da cui l’Atletico lo prelevò due anni più tardi. Titolarissimo all’inizio della sua esperienza nella capitale spagnola venne accostato a diversi top club europei (prima fra tutti la Juventus del pre-calciopoli). Le strade della vita, però, lo portarono a non cambiare aria e la cosa si rivelò poco felice per lui: da un paio di stagioni a questa parte, infatti, la sua importanza all’interno della squadra è andata via via diminuendo ed oggi Pablo non è nulla più di una semplice riserva. Che sia quindi questo per lui il momento giusto di partire?

Gli altri difensori che si potrebbero liberare a fine stagione sono: Lolo (Siviglia), Angulo, Piscu (Deportivo), Etxeita, Koikili, San Josè, Xabi Etxebarria (Atlethic Bilbao), Belenguer, Contra, Cortes, Licht (Getafe), Botia, Gerard, Sastre (Sporting Gijon), Pillud, Savall, Victor Ruiz (Espanyol), Ayala, Pulido (Saragozza), Josetxo, Sergio (Osasuna), Acasiete (Almeria), Culebras, Hector (Tenerife), Luis Prieto, Marcos, Nivaldo (Valladolid), Christian, Moraton, Pinillos, Oriol (Racing), Cuadrado (Malaga), Fuentes, Javi Venta (Villareal), Francis, Josè Casado, Redondo, Victor Sanchez, Abel (Xerez).

A centrocampo sono invece diversi i nomi interessanti.

Jeffren è un giocatore che può fare gola - e comodo - a molti

A Barcellona troviamo Jeffren: la giovanissima ala cresciuta nella cantera Blaugrana vedrà infatti il proprio contratto scadere al termine della stagione e qualora non dovesse trovare l’accordo per il rinnovo sarà acquistabile a parametro zero. Rispetto a tanti prodotti del suo stesso settore giovanile (da Puyol a Xavi passando per Iniesta e Pedrito) Jeffren non gode di tantissima stima internazionale e, probabilmente, nemmeno delle stesse capacità tecniche. La sua qualità, comunque, è indiscutibile ed è un giocatore che farebbe comodo a tantissime squadre, anche in Italia. In special modo a quelle che amano impostare il proprio gioco sfruttando molto le fasce. Certo è, comunque, che giocando nella squadra più forte del mondo non sarà semplice convincerlo a lasciare le rambla.

Nella capitale, sponda Colchoneros, troviamo invece Jurado e Maxi Rodriguez.
Il primo è un centrocampista offensivo che dopo essere cresciuto nelle giovanili delle Merengues ha compiuto il salto della palizzata andando a giocare sull’altra sponda di Madrid. Giocatore giovane (23 anni) e di qualità avrà sicuramente buon mercato qualora non gli verrà fatto firmare il rinnovo.

Il secondo è invece un’ala argentina sulle cui tracce si muovono da anni molti club ma che poi, alla fine, nessuno ha mai deciso di comprare. Oggi, arrivato alle soglie dei trent’anni, vede quindi il suo contratto scadere. Che sia la volta buona per una sua partenza?

Ad Almeria è invece in scadenza di contratto Modeste M’Bami: il centrale camerunense lasciò Marsiglia la scorsa estate per firmare un contratto annuale con il club che disputa i propri match interni all’Estadio de los Juegos Mediterraneos. Contratto che, appunto, scadrà a giugno. Unendo discretà qualità a buona quantità è un giocatore che può fare la sua figura sia in una squadra di mezza classifica che, come riserva ovviamente, in qualche club di vertice bisognoso di allungare la propria panchina. Vedremo quindi a breve dove sarà il suo futuro.

In quel di Villareal, infine, ci sono due ultratrentenni tecnicamente divini che andranno in scadenza a giugno, si tratta di Ariel Ibagaza e Robert Pires. Se per il primo il futuro è ancora oscuro per il secondo pare già delinearsi quale sarà la sua prossima tappa: dopo aver dato spettacolo sui campi di Premier e Liga, infatti, l’ex Campione del Mondo del 1998 pare destinato a tornare in patria. Su di lui, infatti, si starebbe muovendo niente popò di meno che il Lione.

Gli altri trentanove centrocampisti in scadenza sono: Valeron (Deportivo), Ruben Baraja (Valencia), Julio Alvarez, Martì (Maiorca), Iturraspe, Orbaiz, Toquero, Yeste (Atlethic Bilbao), Celestini, Nacho Perez (Getafe), Andrei, Camacho, Kike Mateo, Lora, Marcos Landeira, Pedro, Rivera (Sporting Gijon), Javi Lopez, Marques Martin (Espanyol), Antonio Hidalgo, Luccin (Saragozza), Delporte, Ruper (Osasuna), CoronaOrtiz, Soriano (Almeria), Camacho (Atletico Madrid), Ayoze, Juanlu, Manolo Martinez, Omar (Tenerife), Asier, Borja (Valladolid), Zé Antonio (Racing), Josè Luque (Malaga), David Fuster(Villareal), Carlos Calvo, Momo, Moreno (Xerez).

Van Nistelrooy è pronto a portare esperienza e goal a grappoli anche lontano da Madrid

L’attacco, infine, propone tredici nomi. Il più interessante e di fama tra questi è senz’altro quello del madridista Ruud Van Nistelrooy che nonostante l’età più che avanzata farebbe ancora comodo a molti club europei. La sua infallibilità sotto porta, infatti, è merce rara.

Altro ultratrentenne terribile, ma che non lascerà il club in cui gioca ora se non per appendere le scarpette al chiodo, è Joseba Etxeberria, vera e propria leggenda vivente dell’Atletic Bilbao. Così tanto leggendario da decidere lo scorso anno di rinnovare annualmente il proprio contratto continuando a giocare per zero euro. Il prossimo giugno, comunque, dovrebbe, come detto, dare l’addio al calcio.

Sempre in tema di vecchietti sarà curioso vedere dove finirà Walter Pandiani: l’ex puntero del Deportivo la Coruna, infatti, vedrà il suo contratto con l’Osasuna scadere a giugno, momento in cui potrà quindi accasarsi altrove a parametro zero.

Gli altri dieci attaccanti in fase di svincolo sono: Taborda (Deportivo), Bilic (Sporting Gijon), Tamudo (Espanyol), Ewerthon (Saragozza), Uche (Almeria), Angel, Gaizka Saizar, Richi (Tenerife), AntonitoMichel (Xerez).

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Dopo aver parlato dei giocatori che si svincoleranno nel nostro campionato il prossimo giugno è la volta di fare una più rapida panoramica su quelli che, appartenenti ad una squadra di Premier, vedranno il proprio contratto scadere a fine stagione.

Van der Sar darà l'addio definitivo al calcio per seguire la moglie Anne-Marie?

Partiamo quindi dai portieri dove il nome più di fama è quello del Red Devils Edwin Van der Sar, già estremo difensore di Ajax e Juventus ha vestito in 130 occasioni la maglia della nazionale Orange. La sua esperienza in Italia non fu certo positiva (a lui può infatti essere attribuita buona parte della colpa dei due campionati solo sfiorati in quel biennio), ma in Inghilterra il portiere di Voorhout, cittadina dell’Olanda Meridionale, ha saputo rilanciarsi.
Poco prima di Natale, quindi, la tragica fatalità che ha visto sua moglie Anne-Marie essere vittima di un’emorragia cerebrale con il suo conseguente allontanamento dal calcio giocato. Pur essendo ancora un portiere più che degno, quindi, è probabile che arrivato ormai alle soglie dei 40 anni (età che compirà il prossimo ottobre) e visto lo stato di salute della moglie Edwin possa decidere di dare l’addio definitivo al calcio giocato.
In caso contrario, comunque, sarebbe un portiere di sicuro affidamento che potrebbe far comodo a molte squadre. Il tutto, ovviamente, ammesso e non concesso che Ferguson acconsenta ad una sua partenza.

Altro giocatore che potrebbe avere mercato, soprattutto in Italia, è Carlo Cudicini: figlio d’arte, cresciuto nelle giovanili del Milan ha passato 10 anni al Chelsea prima di trasferirsi in estate al Tottenham. Ora, però, potrebbe decidere di chiudere la sua – lunga – parentesi inglese per tornare in Italia e chiudere la carriera nel suo paese natale. Magari, chissà, proprio in quel Milan che lo crebbe e che tesserandolo anche solo come secondo portiere rimpinguerebbe la quota giocatori cresciuti nella società fondamentale nella compilazione delle liste Champions.

Cudicini che non è, comunque, l’unico portiere in scadenza in quel di Londra. Sulla sponda Gunners della capitale, infatti, troviamo in scadenza Manuel Almunia, 32enne di Pamplona all’Arsenal dal 2004. Il prodotto della cantera dell’Osasuna è al suo secondo anno da titolare agli ordini di Arsene Wenger ed essendo nel pieno della carriera è facile pensare che potrebbe essergli offerto un rinnovo. Ben sapendo qual’è la vocazione del tecnico francese, però, non è certo impossibile che decida di lasciarlo partire per promuovere definitivamente titolare uno tra Fabianski e Mannone, dando quindi anche la difesa dei pali nelle mani di un giovane.

Gulacsi è uno dei nomi più interessanti dell'intero mercato svincolati inglese

Il nome più interessante dell’intero lotto è però, per quanto mi riguarda, quello di Peter Gulacsi, 19enne portiere nativo di Budapest. Cresciuto nelle giovanili dell’MTK Hungaria sbarcò in Inghilterra nel 2007 e si aggregò al Liverpool, di cui oggi è il terzo portiere. Punto di forza delle varie under magiare (dall’under 17 all’under 21) ha già collezionato una convocazione in nazionale maggiore (senza però scendere in campo). Nel corso dello scorso autunno è stato uno dei protagonisti dell’ottimo mondiale disputato dalla rappresentativa under 20 di cui faceva parte: in Egitto, infatti, Peter si è messo in mostra come uno dei migliori interpreti mondiali della categoria, attirando le attenzioni di molti club.
Difficile quindi i Reds possano privarsi di lui, molto più probabile gli propongano un rinnovo importante. Nel calcio, però, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e chissà che Gulacsi spinto dalla voglia di imporsi in prima squadra non decida di lasciare il Mersey.

Gli altri 18 portieri in scadenza di contratto sono: Taylor (Manchester City), Marshall (Aston Villa), Carson (Sunderland), Simonsen, St Louis-Hamilton (Stoke), Stockdale, Zuberbuhler (Fulham), Pollitt (Wigan), Jensen (Barnsley), Fielding (Blackburn), Taylor (Birmingham), Hahnemann, Murray (Wolverhampton), Warner (Hull), Nash (Everton), Ashdown, James, Niemi (Portsmouth).

Detto degli estremi difensori è quindi la volta di passare a chi i portieri ha il compito di salvaguardarli, ovvero sia i difensori.

Qui il nome più interessante è senza dubbio quello di Alex Rodrigo Dias da Costa, meglio conosciuto come Alex.
Nato il 17 giugno del 1982 a Niteroi, unica città dell’intero Brasile ad essere stata fondata da un indio, il colosso carioca crebbe nelle giovanili del Santos, squadra con la quale debuttò a circa vent’anni. Nel 2004, quindi, lo sbarco al Chelsea, che decidette di girarlo però in prestito per ben tre stagioni al PSV. In Olanda si impose come uno dei migliori centrali dell’intera Eredivisie guadagnandosi quindi nel 2007 (nell’estate in cui vinse la Copa America col suo Brasile) il rientro alla casa-madre con un bel bottino: in terra Orange, infatti, Alex vinse tutti e tre i campionati da lui disputati oltre ad una Coppa d’Olanda.
Pur avendo messo in mostra nel corso degli anni tutti i suoi limiti (in gioventù si pensava sarebbe potuto diventare dominante, cosa che non è invece accaduta) Alex resta uno dei centrali più interessanti d’Europa e qualora il suo contratto non dovesse essere rinnovato (e le sole quattro presenze fatte registrare fino ad oggi in campionato portano a pensare che questo possa davvero accadere) le pretendenti sarebbe sicuramente numerose ed agguerrite. Il suo ingaggio a parametro zero, infatti, sarebbe indubbiamente un affare.

Sempre restando in quel di Londra molto interesse suscitano anche i nomi che troviamo sulla sponda Gunners del Tamigi: all’Arsenal, infatti, vedranno il loro contratto scadere a fine giugno Philippe Senderos, Armand Traorè e Mikael Silvestre.

Senderos lascerà Londra?

Il primo ha già avuto in passato un’esperienza – a dire il vero molto poco esaltante – nel nostro campionato ma anche vista la giovane età potrebbe comunque destare interesse. Di certo, comunque, la sua combinazione di caratteristiche fisiche e tecniche lo rende un giocatore appetibile più da squadre inglesi che italiane o spagnole. Ben ai limiti della squadra, comunque, Senderos non ha mantenuto le promesse fatte qualche anno fa ed una sua partenza sembra più che probabile.
Il secondo, invece, è ancora giovanissimo e difficilmente Wenger deciderà di privarsi di lui. L’ex stellina delle giovanili del Monaco fa comunque gola a molte squadre e su di lui potrebbe davvero scatenarsi un’asta a livello europeo.
Il terzo, infine, ha ormai imboccato il viale del tramonto ma la sua grande dose di esperienza unità alla discreta duttilità che lo caratterizza ne fa comunque un giocatore appetibile ed appetito.

Sempre restando ai top club inglesi, ma spostandoci a Manchester, destano interesse anche i giocatori che si svincoleranno tra i Red Devils: qui, infatti, troviamo il giovane Johnny Evans e l’esperto Gary Neville. Il primo è un discreto rincalzo per la coppia titolare ma qualora decidesse di essere stanco di rimanere sempre ai margini potrebbe lasciare la squadra per cercare una sistemazione nella quale avere più spazio. Il secondo, invece, ha legato a doppio filo il proprio nome a quello della gloriosa società inglese e difficilmente sarà disposto a lasciarla prima di appendere le scarpette al chiodo.

Sempre parlando di giocatori in là con gli anni che giocano in quel di Manchester ma trasferendoci sulla sponda Citizens della città è giusto citare anche Sylvio Mendes Campos Junior, terzino sinistro carioca meglio conosciuto ai più col soprannome di Sylvinho. Nato a San Paolo 35 anni fa debuttò con la maglia del Corinthians per poi, quattro anni più tardi, sbarcare in Premier all’Arsenal. Dopo tre stagioni giocate su livelli discreti la partenza per la Spagna, direzione Vigo, e l’approdo in un calcio più adatto alle sue qualità. La buona impressione destata tra le fila del Celta gli valgono quindi la chiamata del Barcellona che lo acquista nel 2004 e che gli fa vincere tre Campionati, tre Supercoppe di Spagna, una Coppa del Re e due Champions League. Nel corso dell’ultima estate, quindi, la decisione di cedere al richiamo dei petroldollari dello sceicco Al Maktoum ed il conseguente ritorno in terra inglese, questa volta, appunto, al City. La sua carriera, comunque, è ormai agli sgoccioli ma qualcosa da spremere c’è ancora. Più che altro c’è da capire quale possa essere la sua voglia di giocare in squadre con obiettivi meno importanti ma in cui poter scendere in campo con grande continuità.

In quel di Liverpool, invece, troviamo un terzino dalla tecnica prelibata. Fino ad un mesetto fa, in realtà, i giocatori in fase di svincolo erano due. Poi però la dirigenza Reds ha deciso di rinnovare il contratto di Daniel Sanchez Ayala, 19enne centrale spagnolo cresciuto nelle giovanili del Siviglia, ed in scadenza è rimasto il solo Fabio Aurelio. L’ex valenciano ha da poco compiuto trent’anni ed ha ormai raggiunto una certa maturità. Le sue qualità tecniche sono indiscutubili per quanto a livello tattico e di integrità fisica qualche dubbio è pur sempre sempre legittimo.

Quale sarà la sorte dell'ex terzino valenciano?

Questi, quindi, i nomi degli altri 38 difensori in scadenza a giugno: Dervite (Tottenham), Bouma (Aston Villa), Anderson, Nosworthy (Sunderland), Dickinson, Shotton (Stoke), Hughes, Kallio, Milsom (Fulham), Edman, Melchiot (Wigan), Alexander, Caldwell, Carlisle, Duff, Jordan, Kalvenes (Barnsley), Davenport, N’Gala (West Ham), Queudrue, Ridgewell, Vignal (Birmingham), Collins, Craddock. Elokobi, Little (Wolverhampton), Gardner (Hull), O’Brien, Paul Robinson (Bolton), Finnan, Hreidarsson, Primus, Joel Ward (Portsmouth).

Passando ai centrocampisti troviamo tre nomi di livello assoluto che se non fossero ampiamente oltre i 30 scatenerebbero aste inenarrabili. Stiamo parlando di Michael Ballack, Ryan Giggs e Paul Scholes.

Il primo è stato la colonna portante del Bayer Leverkusen capace di laurearsi vicecampione d’Europa, del Bayern Monaco tre volte campione di Germania e della nazionale tedesca vicecampione mondiale nel 2002. Oggi è invece, dal 2006, uno dei centrocampisti al soldi di Abrahmovic e del suo Chelsea. Arrivato alle soglie dei trentaquattro anni l’interesse per lui non può che essere molto minore di quanto non fosse qualche stagione fa, quando era indubbiamente uno dei migliori interpreti del suo ruolo a livello europeo (se non mondiale). Sarebbe comunque un acquisto interessante e se dosato con parsimonia potrebbe ancora fare la sua ottima figura sia a livello nazionale che internazionale.

Giggs e Scholes, invece, hanno legato il proprio nome a quello dello United e di Alex Ferguson: sono infatti entrambi due leggende all’Old Trafford e due fedelissimi del tecnico scozzese. Nonostante l’età avanzata è quindi improbabile, esattamente come per Gary Neville, che possano lasciare lo United prima di appendere le scarpette al chiodo. A meno che, ovviamente, non decidano di andare a svernare altrove, magari in un campionato emergente (come la MLS) o stile cimitero degli elefanti (come quelli arabi).

Sulla sponda citizens della città desta invece interesse il nome di Martin Petrov: l’ala bulgara ex Atletico Madrid sa infatti essere devastante quando palla al piede parte in velocità sulla corsia di sua competenza per cercare di creare superiorità numerica sfondando sull’out mancino. Giocatori con queste caratteristiche e con le sue capacità ce ne sono ben pochi in circolazione, a maggior ragione a parametro zero. Tra gli Sky Blues non è comunque un giocatore troppo ai margini della squadra essendo sceso in campo in 11 differenti occasioni nel corso di questa Premier ed una sua partenza è quindi qualcosa che non sarà certo così automatica. Di certo c’è il fatto che chi vorrà investire su di lui lo farà solo per avere benefici nel breve/medio periodo: il giocatore è infatti ormai alle soglie dei trentun’anni e non potrà mantenersi su certi livelli per molte stagioni ancora.

Petrov ha ancora mercato nonostante abbia passato i trenta

Ecco qui di seguito i nomi degli altri 32 centrocampisti in scadenza: Plessis (Liverpool), Bannan (Aston Villa), Edwards (Sunderland), Diao, Faye, Wedderburn (Stoke), Simon Davies, Greening (Fulham), Cywka, Holt, Kupisz, Routledge (Wigan), Gudjonsson, McCann (Barnsley), Boa Morte, Quashie (West Ham), Doran, Dunn, Pedersen (Blackburn), Carsley, Damien Johnson, Parnaby (Birmingham), Daniel Jones (Wolverhampton), Ashbee, Atkinson, Barmby, Boateng, Doyle, Geovanni (Hull), Gavin McCann (Bolton), Peterlin (Everton), Basinas (Portsmouth).

Alcuni pezzi pregiati del mercato svincolati inglese li si possono trovare anche in attacco.

Tra i Blues, ad esempio, troviamo il nome di Salomon Kalou: l’ala ivoriana si impose all’attenzione degli osservatori dei grandi club giocando nel Feyenoord e venne ingaggiato dal Chelsea nel 2006. A Londra ha disputato più di 100 partite ma il suo apporto sembra tutt’altro che imprescindibile per la squadra di Carletto Ancelotti. Essendo un giocatore di buona caratura, comunque, potrebbe far gola a molti club e vista anche la verde età (compirà 25 anni l’agosto prossimo) non è improbabile che sulle sue tracce ci sia più di un club pronto a rinforzarsi con il suo acquisto a parametro zero.

Un giocatore su cui si sarebbe potuta davvero scatenare un’asta importante è invece Federico Macheda: il 18enne nativo di Roma, infatti, si è imposto all’attenzione di tutti nel corso della scorsa stagione quando entrò a partita in corso contro l’Aston Villa siglando la rete che valse la vittoria. Acquistato giovanissimo dagli Allievi Nazionali della Lazio Federico ha completato la sua formazione nel settore giovanile dello United per arrivare, appunto, in prima squadra e ricevere i complimenti di moltissimi addetti ai lavori. Il suo contratto scadeva proprio il prossimo giugno ma i dirigenti dei Red Devils non sono certo degli sprovveduti e lo scorso 2 dicembre gli hanno fatto firmare un rinnovo che estende per altri quattro anni il suo impegno con lo United. Niente partenza a parametro zero, quindi, per Kiko.

Un discorso simile si può fare per un altro coscritto illustre di Macheda, Nathan Delfouneso: la stellina dell’under 19 inglese e dell’Aston Villa, infatti, ha firmato lo scorso 6 novembre un rinnovo che prolunga il suo contratto sino al 2012. Anche in questo caso, quindi, le tante squadre che seguivano con interesse la questione resteranno a bocca asciutta.

Delfouneso resterà ai Villans

Se le due stelline 18enni sono state blindate dalle proprie squadre di appartenenza lo stesso non si può dire per questi giocatori: Benjani (Manchester City), Harewood (Aston Villa), Fuller, Cresswell (Stoke), Seol, Nevland, Elm, Teymourian (Fulham), Bouaouzan (Wigan), Blake, Rodriguez, Thompson (Barnsley), Hines (West Ham), Hoilett (Blackburn), Phillips (Birmingham), O’Connor, McSheffrey (Birmingham), Featherstone, Garcia, Kendall (Hull), Vaz Te (Bolton), Saha (Everton), Kanu (Portsmouth).

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Il nostro viaggio attraverso l’universo dei giocatori in fase di svincolo continua, proprio come lo scorso anno, con i centrocampisti del nostro massimo campionato. Andiamo quindi a vedere, squadra per squadra, chi sono i 13 attaccanti che si potranno svincolare a fine stagione.

Totti è ora di diritto il primo di questa lista, ma verosimilmente rinnoverà a breve

Il giocatore più interessante di tutti, per quanto fondamentalmente inarrivabile, gioca a Roma, sponda Giallorossa, ed indossa il numero più pesante di tutti: quel 10 che spesso contraddistingue i grandi campioni, quelli capaci di risolvere le partite con una giocata. Spesso, come in questo caso. Lui, infatti, è niente popò di meno che Francesco Totti.
Ebbene sì: l’attuale contratto del Pupone scade proprio il giugno prossimo, ed ancora non è stato ufficialmente rinnovato. In realtà, a dire il vero, sembrerebbe che l’accordo sia vicino. Un’offerta sarebbe già stata fatta ed il giocatore l’avrebbe accettata. Per ratificare il tutto, però, si aspetta il via libera del CdA. A breve, quindi, Totti dovrebbe porre ufficialmente la firma su di un contratto con scadenza nel 2014 che gli frutterà 5 milioni di euro netti a stagione.

Anche se la cosa non dovesse concretizzarsi prima di gennaio (momento nel quale i club potranno iniziare a presentare offerte ufficiali ai giocatori che si svincoleranno a fine stagione) è comunque difficile pensare che Totti possa sentire le proposte di altri club. Lui, ormai, ha compiuto la sua scelta di vita. Stare alla Roma, esserne il simbolo. E’ assolutamente inverosimile che oggi, a 33 anni, possa decidere di rinnegare tutto questo. A meno che le cose con la società non dovessero precipitare di punto in bianco… ma anche questo, obiettivamente, è uno scenario inverosimile.

Oggi, quindi, non si può non partire da lui nello stilare la lista degli attaccanti che si potranno svincolare. Già nei prossimi giorni, però, il suo nome potrebbe essere depennato dalla stessa.

Totti non è comunque l’unico grande che si svincolerà a fine stagione: a Milano, infatti, è in scadenza Filippo Inzaghi.
Negli anni passati, in realtà, Superpippo aveva sempre dichiarato di voler chiudere la carriera in Rossonero. Oggi, però, non si sente ancora un giocatore da buttare, nonostante le 36 primavere. E la voglia di giocare e, soprattutto, di fare goal non è assolutamente sopita in lui. Tanto che in questi giorni si inizia a vociferare che possa anticipare la sua partenza già a gennaio.
Quello che sembra essere quasi sicuro, comunque, è che entro giugno lascerà Milano. Ed un giocatore come lui, nonostante età e condizioni di salute non sempre ottimali, potrebbe ancora fare gola a molte squadre nelle varie prime divisioni in giro per l’Europa.

Parlando sempre di “grandi vecchi” è giusto citare anche Julio Ricardo Cruz, 35enne nativo di Santiago del Estero accasatosi alla corte di Lotito l’estate scorsa.
L’ex interista, infatti, firmò un contratto di un solo anno e già a giugno potrebbe decidere di lasciare la squadra.

Sempre a Roma, ma tornando sulla sponda Giallorossa del Tevere, troviamo anche Mauro Esposito, ala napoletana (di Torre del Greco) la cui carriera è strettamente legata al Cagliari, squadra con la quale ha disputato più di 200 match.
Arrivato alla Lupa nel 2007 trovò pochissimo spazio nella Capitale, passando in prestito al Chievo nel corso della stagione precedente. Ad agosto, quindi, è tornato a Roma, ma questa volta lo spazio si è ulteriormente ridotto. Praticamente certo, quindi, possa decidere di partire a fine stagione.

Uno dei giocatori tutto sommato più interessanti del lotto è Giuseppe Sculli. Nato a Locri il 23 marzo del 1981 è un prodotto delle giovanili della Juventus, squadra che lo prelevò giovanissimo dal Brancaleone.
Dal 2000 in poi, quindi, iniziò un lungo peregrinare, sempre in prestito, per la Penisola: Crotone, Modena, Chievo, Brescia e Messina le squadre in cui giocò sino all’estate del 2006, quando fu prelevato dal Genoa, squadra di cui è oggi un punto fermo.
Molti pensano però che il suo ottimo rendimento di queste ultime stagioni non sia dovuto tanto ad una sua maturazione quanto al suo perfetto inserimento nel sistema di gioco creato da Gasperini. Cosa, questa, che non è certo improbabile.
C’è quindi da capire cosa deciderà fare, e se ci saranno squadre disposte davvero ad investire su di lui.

Sculli (a destra) potrebbe lasciare i Grifoni a giugno

Sempre tra i Grifoni, tra l’altro, c’è un altro attaccante che potrà svincolarsi a giugno: si tratta di Luciano Gabriel Figueroa, ex bomber del Rosario Central.

Altro giocatore interessante del mercato svincolati è Paulo Vitor Barreto, punta sbarcata in Italia nel 2003 nel Treviso ed affermatasi proprio a Bari, squadra nella quale milita tutt’ora.

Gli altri giocatori che vedranno scadere il loro contratto a fine anno sono Christian Tiboni (Atalanta), Elvis Abbruscato ed Erjon Bogdani (Chievo), Massimo Marazzina e Martins Bolzan Adailton (Bologna) ed Jorge Martinez (Catania).

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Il nostro viaggio attraverso l’universo dei giocatori in fase di svincolo continua, proprio come lo scorso anno, con i centrocampisti del nostro massimo campionato. Andiamo quindi a vedere, squadra per squadra, chi sono i 29 centrocampisti che si potranno svincolare a fine stagione.

Juric deciderà di tornare in Croazia al termine della stagione?

A Genova ne troviamo due: Ivan Juric sulla sponda Rossoblù, Paolo Sammarco su quella Blucerchiata.
Il primo, 34enne di Spalato, crebbe nell’Hajduk Spalato, squadra nella quale esordi quindi anni fa. Punto fisso delle nazionali giovanili croate ha anche totalizzato cinque presenze nella nazionale maggiore. E’ a Genova dal 2006, dopo cinque anni passati a Crotone. Oggi è una pedina importante della squadra di Gasperini, anche se in questo momento non è più un titolare fisso. Vista anche l’età, quindi, può essere decida di lasciare l’Italia, magari per chiudere la carriera nel suo paese.

Discorso simile per Sammarco: il 26enne comasco è infatti ben lungi dall’essere un punto fondamentale della sua squadra, tanto che nel corso dell’ultimo mercato è stato prestato all’Udinese, dove ha sinora totalizzato 9 presenze (7 delle quali, però, partendo dalla panca). Probabilissimo, quindi, che da giugno il suo cartellino non sarà più di proprietà della società presieduta da Garrone.

Sempre ad Udine troviamo anche Guilherme Siqueira. Il 23enne di Florianopolis è tornato in estate ad Udine dopo il prestito di Ancona, ma ancora una volta, come le due stagioni già passate in Friuli, ma non ha trovato spazio nell’11 di Marino. Anche in questo caso, quindi, quasi sicura una sua futura partenza.

Sono due i giocatori che si svincoleranno anche a Firenze. Si tratta, in questo caso, di Massimo Gobbi e Mario Alberto Santana.
Il primo, ex Cagliari, è a Firenze dal 2006 e pur non essendo certo un titolare fisso è stato più volte un giocatore molto utile alla causa Viola. Ora, a 29 anni, c’è da capire se sia più interessato a continuare a fare il dodicesimo uomo in una squadra da Champions o se abbia voglia di ritrovare il campo con più continuità, trovandosi un posto in una squadra più modesta.

Il secondo, invece, si è consacrato nel Palermo ed è anch’egli a Firenze dal 2006. Potenzialmente giocatore di livello ha però messo in mostra, soprattutto nella sua esperienza in Viola, una fragilità fisica che lo ha molto limitato. Oggi, quindi, il 28enne di Comodoro Rivadavia sta ritrovando il campo con più continuità, ma nonostante questo potrebbe essere lasciato partire dai Della Valle.

Sempre in Toscana ci sono altri tre giocatori col contratto in scadenza: Martin Bergvold, Antonio Filippini e Luigi Vitale.
Il danese, 25enne di Rovodre, è stato un punto fermo di tutte le nazionali giovanili del suo paese: dall’under 16 all’under 21, infatti, ha totalizzato la bellezza di 58 presenze con le rappresentative del proprio paese. Sbarcato in Italia nel 2007 proveniente dal Copenhaghen ha esordito in A il 31 gennaio di quell’anno ed ha totalizzato sinora una cinquantina di presenze in maglia amaranto, otto delle quali in questa stagione.

Filippini lascerà scadere il suo contratto col Livorno?

Filippini, invece, è sceso in campo una volta più del proprio compagno. Arrivato ormai alla veneranda età di 36 anni (tre giorni dopo la scadenza del suo contratto ne farà 37) potrebbe quindi decidere di chiudere la carriera a giugno, svincolandosi così dalla squadra labronica esattamente come fatto dal gemello l’estate scorsa.

Vitale, infine, è in realtà di proprietà del Napoli. Arrivato sotto il Vesuvio dall’Avellino nel 2004 venne inizialmente inserito nel settore giovanile della squadra partenopea. Dopo una stagionei in prestito al Lanciano tornò a Napoli, dove lo scorso anno raggranellò 18 presenze in campionato, dimostrando però di non essere giocatore adatto ad una squadra che punta all’Europa. Facile, quindi, che De Laurentiis decida di non rinnovargli il contratto.

Salendo poco più a nord arriviamo a Roma. Qui i giocatori in fase di svincolo sono ben otto.

Sulla sponda Biancocelete del Tevere troviamo Roberto Baronio, Cristian Brocchi ed Ousmane Dabo.
Il primo venne ingaggiato dalla Lazio già nel lontano 1996 ma fece sempre molta fatica ad imporsi in quel di Roma tanto che nel corso degli anni ha girato l’Italia: Vicenza, Reggio Calabria, Firenze, Perugia, Verona, Udinese e Brescia sono infatti state le città che l’hanno accolto. In questa stagione, con l’arrivo di Ballardini e la contemporanea esclusione dalla rosa di Ledesma, sta invece trovando quella continuità nel trovare il campo che gli era mancata in precedenza. Possibile, quindi, gli venga rinnovato il contratto.

Il secondo, invece, è a Roma solo dal 2008, arrivatovi dopo l’esperienza positiva (almeno per quanto riguarda il palmares) avuta in Rossonero. Giocatore generoso Cristian si mise in mostra nel Verona sul finire degli anni novanta. Oggi, quasi 34enne, continua a giocare con la stessa generosità di sempre (ma anche gli stessi limiti), cosa che potrebbe far decidere a Lotito di prolungargli il contratto di almeno un’altra stagione.

Anche Dabo, così come Baronio, non è alla sua prima esperienza in Biancoceleste: aveva infatti già vestito questa maglia tra il 2003 ed il 2006, prima di tentare l’avventura (finita malamente) a Manchester, sponda City. La scorsa stagione, quindi, è rientrato a Roma. Anche per lui, come per i suoi compagni di reparto, il rinnovo sembra possibile più per il fatto che Lotito è abituato ad agire a costo zero più che per gli effettivi meriti suoi.

Sulla sponda Giallorossa del Tevere, invece, sono ben cinque i giocatori in svincolo: Leandro Greco, Adrian Pit, Simone Perrotta, David Pizarro e Rodrigo Taddei. O meglio, erano. Perrotta e Pizarro, infatti, risultavano avere il contratto in scadenza ad inizio stagione, quando feci una prima ricerca sui giocatori in fase di svincolo. In questi mesi, però, hanno trovato l’accordo con la società ed i loro contratti oggi scadranno rispettivamente nel 2011 e nel 2013.

Taddei potrebbe lasciare Roma a giugno

Degli altri tre, invece, possiamo dire che i primi due non vedono mai il campo. E, in tutta onestà, è lecito chiedersi cosa ci facciano in una società come quella Giallorossa. Probabile, quindi, vengano lasciati liberi di trovarsi un’altra destinazione. Il terzo è stato invece una delle pedine fondamentali della Roma spallettiana ma pare oggi, arrivato solo a 29 anni, che il suo meglio sia già passato. Possibile, comunque, che alla fine arrivi anche per lui il rinnovo, soprattutto viste le difficoltà economiche della società.

Se nella capitale italiana tanti sono i centrocampisti che vedranno il loro contratto scadere a fine anno la stessa cosa non si può dire nella capitale della moda e della finanza: a Milano, infatti, risulta in scedenza il solo Patrick Vieira. Beh, che dire di lui? Giocatore fortissimo ed iper conosciuto, ogni parola sarebbe sprecata. Anche per lui, come – se non più che – per Taddei, il meglio sembra comunque passato.

Due dei giocatori più interessanti del lotto, comunque, li troviamo a Palermo. Tra i Rosanero, infatti, hanno il contratto in scadenza l’australiano Mark Bresciano ed il brasiliano Fabio Simplicio.
Il primo, 52 volte nazionale Socceroos, sbarcò in Italia, più precisamente ad Empoli, nel 1999 proveniente dal Carlton Soccer Club. Dopo tre anni ricchi di soddisfazione in Toscana arriva la chiamata del Parma, dove passerà quattro stagioni in cui totalizzerà più di 100 presenze. Dal 2006, quindi, Bresciano è un giocatore Rosanero, squadra con cui, anche qui, ha disputato più di 100 partite. Giocatore di discreto valore il 29enne australiano è sicuramente un pezzo appetibile per molti club delle prime divisioni europee.

Stessa cosa dicasi anche per Fabio Simplicio, vera arma in più del Palermo di Ballardini che tanto bene fece lo scorso anno. Anche lui, tra l’altro, giocò a Parma, esattamente come Bresciano. Ed anche lui arrivò a Palermo nel 2006, firmando un quadriennale da 700mila euro a stagione. Contratto che, appunto, scadrà il giugno prossimo.

Altra pedina molto interessante del mercato svincolati della nostra Serie A è quel Blerim Dzemaili, macedone di passaporto svizzero, che gioca oggi in prestito a Parma. Arrivato in Italia nel 2008 dal Bolton (che lo prestò al Torino) venne riscattato dai Granata prima del termine di quella stagione. Il Toro, però, retrocede e lui spinge per trasferirsi altrove, trovando così un posto in prestito a Parma. A giugno, però, il suo contratto scadrà e l’ex Zurigo molto probabilmente lascerà definitivamente i Granata per trasferirsi a titolo definitivo altrove.

Sempre a Parma, tra l’altro, troviamo in fase di svincolo anche Damiano Zenoni. Anche lui, come il fratello Cristian, vedrà infatti il suo contratto scadere a giugno.

Sempre in Emilia troviamo altri tre ragazzi il cui contratto andrà in scadenza tra sei mesi: Davide Bombardini, Luigi Lavecchia e Nicola Mingazzini, tutti in forza al Bologna.

A Catania, invece, c’è un altro pezzo interessante del prossimo mercato svincolati: Marco Biagianti. Per lui, 25enne di Firenze cresciuto nelle giovanili Viola per affermarsi poi sotto l’Etna, arrivò, il 28 maggio scorso, anche la convocazione in nazionale in vista dell’amichevole di una settimana dopo contro l’Irlanda del Nord, partita nella quale, comunque, non scese in campo.

Chi si butterà su Marco Biagianti?

Sempre alle pendici dell’Etna troviamo in fase di svincolo anche Mariano Julio Izco, altro giocatore che potrebbe trovarsi una sistemazione in qualche piccolo club di A o, in alternativa, in qualche club di vertice di B.

A Bergamo si potranno svincolare Costinha e Cristiano Doni.
Il primo è sceso in campo una sola volta in tre anni di contratto, a causa di un brutto infortunio. Difficile, quindi, gli venga rinnovato il contratto. Il secondo, invece, è proprio a Bergamo che ha sempre dato il meglio di sè anche se oggi, arrivato ormai alla soglia dei 37 anni, sembra aver imboccato il viale del tramonto.

In scadenza di contratto, infine, anche Luca Rigoni (Chievo), Matteo Paro (Bari ma di proprietà genoana) ed Andrea Parola (Cagliari).

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Il nostro viaggio attraverso l’universo dei giocatori in fase di svincolo continua, proprio come lo scorso anno, con i difensori del nostro massimo campionato. Andiamo quindi a vedere, squadra per squadra, chi sono i 27 difensori che si potranno svincolare a fine stagione.

Il contratto di Biava scadrà il prossimo giugno

A Genova, sponda Rossoblù, troviamo Giuseppe Biava. Il 32enne nativo di Seriate gioca in Liguria dal 2008 dopo essersi affermato nella sua precedente esperienza palermitana. Oggi risulta essere uno dei centrali più affidabili della nostra Serie A, ottimamente inserito nel contesto di gioco creato da Gasperini.

Sulla sponda Blucerchiata, invece, sono due i giocatori in fase di svincolo: Daniele Gastaldello e Stefano Lucchini.
Il primo, nato 26 anni fa a Camposampiero, crebbe tra Padova e Torino – sponda juventina – e fu uno dei punti fermi delle nazionali giovanili italiane. Tra under 17, 19 e 20, infatti, raccolse ben 35 convocazioni e 32 caps. A 20 anni, quindi, inizia a girare l’Italia (Chievo, Crotone e Siena). Nel 2007, poi, le sue ottime prestazioni in Toscana gli valgono la chiamata della Sampdoria dove, dopo un breve periodo di adattamento, si conquista il posto da titolare. Oggi è uno dei punti fermi della formazione allenata da Del Neri: in questa stagione, infatti, ha disputato 13 delle 15 partite di campionato disputate sino ad ora dalla sua squadra.

Il secondo, invece, nacque a Codogno 29 anni fa, crebbe nella Cremonese, squadra con cui esordì in C1 a 19 anni, e giocò 17 match tra nazionale under 20 e 21. Dopo l’esperienza con i Grigiorossi passa alla Ternana, dove resta due anni, prima di sbarcare ad Empoli ed affermarsi su buoni livelli. Nel 2007, quindi, sbarca a Genova – proprio assieme a Gastaldello – dove non è oggi un titolare: in questa stagione, infatti, ha disputato solo 6 delle 15 partite di campionato giocate dalla squadra di Del Neri (una delle quali subentrando dalla panca).

Se a Genova sono tre, in tutto, i giocatori che si potranno svincolare a fine stagione a Roma il numero sale addirittura a 5, tre su sponda Biancoceleste, due in quella Giallorossa.

Tra le fila della Lazio, infatti, sono Ivan Artipoli, Riccardo Bonetto e Sebastiano Siviglia i giocatori che potrebbero lasciare la squadra senza che si debbano pagare indennizzi.
Il primo, nato a Pescara 23 anni fa, ha giocato nella squadra della sua città prima di passare a Sampdoria, Prato, Lazio e Modena (in prestito). Solo in una stagione a Prato fu però titolare, facile quindi che il suo cartellino non venga rinnovato e che il giocatore finisca a giocare in qualche serie minore.

Bonetto, invece, nacque ad Asolo trent’anni fa. Cresciuto nelle giovanili della Juve fece diverse esperienze in giro per l’Italia, ma non solo: tra il 1998 ed il 2000, infatti, il terzino Biancoceleste giocò in Belgio, più precisamente nel Beveren. La sua esperienza, comunque, non fu fortunatissima: in due stagioni, infatti, totalizzò solo 19 presenze.
E’ alla Lazio dal 2006, anche se in questo lasso di tempo ha passato due stagioni in prestito: una a Bologna, l’altra a Livorno. Oggi è ben fuori dal giro dei titolari, esattamente come Artipoli, ed è quindi probabilissimo che non rinnovi il contratto, accasandosi altrove a fine stagione.

Quale futuro per Siviglia?

L’unico dei tre che ha qualche possibilità di vedersi rinnovare il contratto, quindi, è Siviglia. Il 36enne di Palizzi Marina ha giocato in molte squadre d’Italia (come Nocerina, Verona, Atalanta e Lecce) per poi approdare alla Lazio, in prestito, nel 2004. Dalla stagione successiva è invece a tutti gli effetti un giocatore della società Biancoceleste. Oggi non è più un titolare al 100%, ma resta un giocatore importante del club di Lotito. C’è quindi da capire quale potrà essere il suo futuro.

In Giallorosso, invece, sono Marco Cassetti e Max Tonetto i giocatori che potrebbero svincolarsi a zero a fine stagione. Entrambi punti fondamentali nella Roma Spallettiana nel corso di diverse stagioni i due potrebbero invece ora lasciare Roma dato che il loro apporto non sembra più così determinante.

Il giocatore più importante tra tutti quelli in fase di svincolo, comunque, è indubbiamente Fabio Cannavaro: il capitano della nostra nazionale, infatti, è appena rientrato in Italia dopo la non certo postiva esperienza madridista ed ha firmato un contratto annuale con la Juventus. Il suo rendimento, comunque, non è più all’altezza della sua fama. Ben lontano, infatti, è il ricordo dei numeri fatti nel corso dell’ultimo Mondiale. Oggi Cannavaro non è più quel giocatore.
Probabile quindi possa lasciare Torino a fine stagione, magari per andare a chiudere la carriera nella sua Napoli.

A Firenze va in svincolo, invece, Per Kroldrup. Il centrale danese è a Firenze dal 2006 ed ha disputato quasi 100 partite in maglia Viola. C’è quindi da capire cos’abbiano intenzione di fare i Della Valle: continuare a tenerlo per inserirlo in una rotazione di turn over o lasciarlo libero di cercarsi un’altra sistemazione per puntare, magari, su qualche giovane?

Sempre in Toscana, ma a Siena, troviamo Cristiano Del Grosso: nato a Giulianova 26 anni fa il terzino senese sbarcò nella sua attuale squadra nel 2008, ma a fine stagione potrebbe svincolarsi per accasarsi altrove.

Due i giocatori in fase di svincolo ad Udine, tre a Parma.
Tra i Bianconeri troviamo Damiano Ferronetti e Giovanni Pasquale. Il primo nacque ad Albano Laziale 25 anni fa e crebbe nelle giovanili della Roma. Dopo un anno passato in prestito alla Triestina si trasferisce a Parma dove totalizza 38 match di campionato in tre stagioni. Nel 2007, poi, lo sbarco ad Udine, dove lo spazio è però ancora più ridotto rispetto che in Emilia. Difficile quindi, oggi, che Ferronetti possa decidere di restare in Friuli posto anche che Basta sta disputando un campionato di livello e difficilmente potrà perdere il posto in suo favore.

Pasquale nacque invece a Venaria Reale quasi 28 anni fa. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter esordisce in prima squadra il 6 ottobre del 2002 in un Piacenza-Inter vinto 4 a 1 dai suoi. Inizialmente lascia intendere che abbia grandi potenzialità, che però non riesce ad esprimere. Dopo quattro stagioni nel giro della prima squadra, quindi, prova le esperienze di Siena e Parma (entrambe le volte in prestito) prima di passare a Livorno. Dal 2008, quindi, è un giocatore dell’Udinese. In Friuli, comunque, è tutt’altro che titolare ed è quindi probabile, anche per lui, che possa voler partire al termine della stagione.

Castellini rinnoverà?

A Parma sono invece Paolo Castellini, Christian Panucci e Massimo Paci ad avere il contratto in scadenza.
Il primo nacque a Brescia 30 anni fa. Cresciuto nella Cremonese debutta in Serie B nel 1996, a soli 17 anni. In quattro stagioni, quindi, raccoglie 64 presenze in campionato che gli valgono la chiamata del Torino. Dal 2000 al 2004, quindi, gioca 94 match di campionato in maglia granata, prima passare sei mesi in prestito al Brescia, dove giocherà 16 partite. Nell’estate del 2004, quindi, accetta una ricca offerta del Betis e si trasferisce in Spagna, dove gioca però solo 13 partite in due stagioni. Nel 2006, quindi, torna in Italia, facendosi ingaggiare dal Parma, che gli fa firmare un contratto di 4 anni. Contratto che, appunto, scadrà quest’estate.

Panucci, invece, è arrivato a Parma nel corso dell’ultimo mercato estivo. Il giocatore dice di trovarsi bene in Emilia, ma chissà cosa deciderà di fare da qui a giugno.

Paci, infine, è a Parma dal 2006 dopo le buone esperienze di Viterbo, Terni ed Ascoli. In quattro stagioni in Emilia ha disputato più di 80 partite, anche se in questa stagione ha giocato solo sette match da titolare.

A Milano troviamo invece Giuseppe Favalli. L’ex colonna laziale (più di 300 caps tra il 1992 ed il 2004) fu, l’anno scorso, uno dei pochi giocatori della retroguardia Rossonera a salvarsi. Con il ritorno di Nesta e lo sbarco di Thiago Silva, però, il difensore di Orzinuovi è stato messo ai margini della squadra titolare, tanto che in questa stagione ha finora giocato in due sole occasioni. A gennaio compirà 38 anni, età ragguardevole. Probabile quindi che a giugno appena le scarpe al chiodo o, quantomeno, che lasci Milano per chiudere la carriera altrove.

Trasferendoci a Verona, sponda Chievo, troviamo Davide Mandelli e Mario Yepes.
Il primo nacque a Monza 32 anni fa e sbarcò a Chievo nell’ormai lontano 2004. Sei anni più tardi, quindi, potrebbe decidere di lasciare Verona, essendo ormai finito ai margini della squadra titolare.
Il secondo, invece, nacque a Cali 33 anni fa e sbarcò a Verona l’anno scorso. In due stagioni è stato la colonna della retroguardia clivense, ed è probabile che i dirigenti possano voler continuare il rapporto con lui. Che, però, ha ormai una certa età, e potrebbe anche voler riavvicinarsi a casa…

In scadenza di contratto troviamo anche Souleymane Diamoutene (Bari), Gianluca Grava (Napoli), Salvatore Lanna e Cristiano Zenoni (Bologna), Fabio Galante (Livorno), Diego Lopez (Cagliari), Maxi Pellegrino (Atalanta) e Giovanni Marchese (Catania).

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Esattamente come successo l’anno scorso andiamo ad esplorare un po’ il mondo dei giocatori che si svincoleranno il prossimo giugno.
Nel farlo partiamo quindi dai portieri della nostra massima serie, il tutto ricordando sempre che questo lavoro è frutto di una ricerca lunga, attenta e minuziosa ma che il risultato di questo lavoro potrebbe comunque contenere degli errori. Insomma, potrebbe succedere che abbia inserito giocatori che non hanno più il contratto in scadenza avendolo rinnovato dopo l’inizio della stagione o che ne abbia tralasciati altri il cui contratto è invece davvero in scadenza.
Ma del resto, purtroppo, i mezzi a mia disposizione sono anche limitati, e mi sono dovuto sobbarcare tutto il lavoro da solo. Spero quindi apprezzerete comunque lo sforzo.

Andiamo quindi subito a vedere quali sono i due nomi più interessanti del lotto tra i nostri estremi difensori.

Tra i 19 portieri che vedranno il proprio contratto scadere al termine della stagione due sono quelli che più tra tutti sembrano avere numeri davvero interessanti e, soprattutto, futuribilità non indifferente.

Vincenzo Fiorillo è l'erede designato di Gigi Buffon

A Genova, sponda Blucerchiata, pare infatti sia in scadenza di contratto Vincenzo Fiorillo, colui che viene da molti considerato l’erede di Buffon.
Il Falco di Oregina ha solo 19 anni (compirà i 20 il 13 gennaio prossimo) ma ha già attirato su di sè elogi sperticati ed interessi vividi oltre che paragoni pesanti. Secondo gli esperti del settore, infatti, è lui il giocatore deputato a raccogliere l’eredità che lascerà Buffon una volta che questo deciderà di appendere le scarpe al chiodo.

Certo, i primi approcci con il calcio professionistico non sono stati dei migliori ma a livello giovanile ha fatto le onde. E’ lui infatti uno dei più grandi protagonisti delle recenti vittorie della Primavera doriana: il 10 aprile 2008, ad esempio, si erse ad eroe nella finale di Coppa Italia vinta dai Blucerchiati parando due dei quattro rigori battuti dai ragazzi atalantini. La stagione successiva, invece, trascina con le sue parate il Doria a vincere il Campionato Primavera e a giocarsi la finale, poi persa, del Torneo di Viareggio, manifestazione di cui viene eletto come miglior portiere.

Ma non solo. Vincenzo è infatti nel giro delle nazionali Azzurre dal 2006, cioè da quando, ancora sedicenne, iniziò a vestire la maglia dell’under 17. Da lì, poi, non ha più mancato all’appuntamento con la nazionale, vestendo anche le maglie delle under 19 e 20, prima del recente sbarco in under 21, rappresentativa di cui è attualmente il titolare.

Anche qui, comunque, Fiorillo non si limita solo a fare presenza. Le sue prestazioni scintillanti, infatti, gli valgono la palma di miglior portiere dell’Europeo under 19 del 2008, chiuso al secondo posto dietro la Germania. E un argento, grazie alle sue parate, arriva anche ai Giochi del Mediterraneo dell’anno successivo.
Meno fortunata, invece, l’esperienza ai Mondiali under 20, chiusa solo ai quarti in un match epico contro l’Ungheria dell’ex compagno Koman. Anche qui, comunque, mette in mostra il suo talento. Soprattutto ai quarti, quando para un rigore ad Aaron, permettendo ai nostri ragazzi di superare l’ostacolo spagnolo.

Fiorillo, tra l’altro, è già stato seguito da moltissime squadre del Vecchio Continente, prima fra tutti quella Juventus che molti dicono abbia individuato proprio in lui il giocatore con cui sostituire Buffon.

Attualmente alla Samp fa la riserva di Castellazzi, ed a gennaio pare possa partire in prestito. Difficile comunque che Marotta e Garrone possano decidere di rischiare di perdere un talento così cristallino a parametro zero, per quanto molti entusiasmi su di un suo possibile futuro da star paiono essersi raffreddati ultimamente.

Qualora non sia già arrivato, insomma, è probabile che arrivi a breve. E parlo del rinnovo del contratto, atto dovuto quando si coltiva per anni un talento del genere sino a portarlo al professionismo.

Andrea Consigli è uno dei giovani portieri più interessanti del calcio italiano

L’altro portiere sotto la lente di ingrandimento gioca invece a Bergamo nella Dea. In Nerazzurro, infatti, pare essere in prossimità di scadenza Andrea Consigli, 22enne portiere milanese.
Cresciuto nella Polisportiva Giovanile Cormano arriva giovanissimo all’Atalanta, squadra che punta molto sulle sue capacità. Cosa che fanno anche i nostri tecnici federali: Consigli infatti, entra nel giro della nazionale giovanissimo, cominciando la sua carriera in Azzurro nell’under 15-16, per poi farsi tutta la trafila: under 17, 18, 19, 20, 21 e nazionale Olimpica.

Il tutto mentre a Bergamo diventa un giocatore sempre più importante della Primavera, squadra con cui disputa tre campionati. Le sue prestazioni gli valgono quindi la chiamata della Sambenedettese: a soli 19 anni, quindi, diventa titolare di una squadra di C1. Nelle Marche, tra l’altro, segna anche un record importante: è suo, infatti, il primato di imbattibilità, 444 minuti consecutivi senza subire reti.

L’anno successivo, quindi, passa a giocare in Serie B. La chiamata arriva infatti dal Rimini, che decide di affidargli la difesa della propria porta nel campionato Cadetto da disputare di lì a breve.
Ancora una volta, quindi, Andrea dimostrerà di che pasta è fatto facendo segnare un record di imbattibilità ancora migliore del precedente, 639 minuti.

La stagione seguente (la scorsa rispetto a quella attuale) torna quindi a Bergamo, dove inizia col fare la riserva di Coppola. Dopo un po’ qualche mese passato a guardare dalla panchina, quindi, Consigli si guadagna il posto da titolare: l’1 febbraio scorso, infatti, esordisce, a soli 22 anni, contro il Catania, diventando il primo portiere della Dea, ruolo che gli appartiene tutt’ora.

Esattamente come per Fiorillo è difficile pensare che la sua dirigenza possa decidere di lasciarlo partire a zero, sarebbe indubbiamente un errore madornale.

Probabile, quindi, che il ragazzo rinnovi nelle prossime settimane, prolungando ulteriormente il matrimonio con la squadra che l’ha svezzato e lanciato nel grande calcio.

Ha invece recentemente rinnovato il proprio contratto Salvatore Sirigu: il portiere Rosanero, infatti, risultava avere il proprio contratto in scadenza ad inizio stagione, quando procedetti a fare una prima ricerca.
Oggi, invece, il suo contratto risulta scadere nel giugno del 2014. Un rinnovo importante per un giocatore che avrebbe sicuramente potuto interessare molte squadre qualora si fosse potuto liberare a zero.

Questi tre, fondamentalmente, erano i giocatori più interessanti del lotto. Ma passiamo a vedere gli altri.

Castellazzi è uno dei portieri più affidabili dell'attuale Serie A

A Genova, sempre sulla sponda Blucerchiata, vedranno i loro contratti scadere il prossimo giugno anche Luca Castellazzi e Matteo Guardalben, rispettivamente primo e terzo portiere del Doria.

Castellazzi, giunto a Genova nel 2005, è uno dei portieri attualmente più affidabili dell’intera Serie A.
Nato a Gorgonzola, cresciuto nel Monza, fa la sua prima esperienza nel calcio professionistico nel Varese dove disputa 18 partite nella stagione 94/95, disputata in prestito nei Biancorossi.
Tornato a casa, quindi, gioca una stagione da titolare nel Monza prima di passare due anni e mezzo a Padova, oltre ad una mezza stagione poco fortunata a Pescara.
Nel 1999 viene quindi ingaggiato dal Brescia, dove inizia col fare la riserva a Bodart per poi guadagnarsi un posto da titolare in una squadra guidata da un certo Roberto Baggio.
Nel 2002 gioca sei mesi in prestito alla Reggina ed i successivi sei a Catania, mentre tra il 2003 ed il 2005 torna a giocare nelle Rondinelle. Prima, appunto, dell’approdo in Blucerchiato, dove per un anno fa da secondo ad Antonioli.

Oggi, 34enne, sta offrendo il meglio di sè: parate mozzafiato e, soprattutto, tanta costanza di rendimento.
Proprio in questi giorni si sta discutendo il suo rinnovo di contratto, la cosa certa è che, nonostante l’età non più verde, qualora non dovesse trovare l’accordo col proprio club potrebbe fare gola a molti, il prossimo giugno.

Guardalben, invece, crebbe nel Verona ed ebbe la sua prima esperienza di rilievo nella Massese, nella stagione 94/95. Tornato a Verona, quindi, giocò un paio di stagioni a buon livello, raggiungendo la Serie A e meritandosi la chiamata del più quotato Parma, dove finirà però per fare il secondo del più giovane Buffon. Dopo quattro stagioni (e tre soli match di campionato disputati) con gli scaligeri, quindi, decide di averne abbastanza della panchina e si trasferisce a Piacenza, dove disputerà due stagioni di A ed una di B, prima di passare al Palermo.
Nel 2006, quindi, torna a Parma per cercare di imporsi come titolare, ma finisce col fare il secondo di Bucci. A fine stagione decide così di passare al Vicenza, dove inizia bene la sua avventura. Dopo poche giornate, però, un grave infortunio lo ferma ai box, pregiudicandone addirittura la continuazione di una carriera disputata ben al di sotto delle proprie potenzialità.

Dopo una stagione da titolare al Treviso, la scorsa, si svincola dalla società veneta e firma con un contratto annuale con la Samp, dove va a fare il terzo dietro a Castellazzi e Fiorillo.

Cosa possa decidere di fare il giugno prossimo è ancora un mistero. Per allora, infatti, avrà compiuto i 36 anni e potrebbe decidere anche di appendere le scarpe al chiodo.

Quale sarà il futuro di Scarpi?

Sull’altra sponda di Genova, invece, è in scadenza Alessio Scarpi, quasi 37enne portiere nativo di Jesolo.
Dopo una carriera divisa tra Reggina, Cagliari, Ancona e Genoa, Scarpi è ora ad un bivio: difficile, infatti, che possa trovare una sistemazione da titolare in Serie A (anche nei Grifoni, infatti, fa il secondo di Amelia). Dovrà quindi decidere se continuare a svernare come riserva di qualche più giovane collega, se scendere di categoria cercando una squadra che possa dargli spazio o se, ancora, appendere le scarpe al chiodo e iniziare a costruirsi una carriera post-calcistica.

A Torino, sponda Bianconera ovviamente, troviamo un altro portiere che potrebbe decidere di abbandonare il calcio giocato. Tra le fila juventine, infatti, vedrà scadere a giugno il proprio contratto quell’Antonio Chimenti che compirà 40 anni proprio il giorno della scadenza dello stesso.
Per lui, barese con esperienze variegate tra Sambenedettese, Tempio, Monza, Salernitana, Roma, Lecce, Cagliari, Udinese e Juventus, è probabilmente venuto il momento di appendere le scarpette al chiodo. Ormai, infatti, si è ridotto a fare il terzo portiere. E vista l’età è anche difficile pensare che qualche squadra di livello (anche in Serie B, probabilmente) possa volergli affidare la propria porta.

Sempre tra i vecchietti è in scadenza anche quel Paolo Orlandoni che è ormai da cinque anni riserva all’Inter.
Il portiere bolzanino, infatti, fa comodo alla società Nerazzurra per via della quota giovani cresciuti nel proprio vivaio da inserire nella lista Champions. Perché è proprio nel settore giovanile interista che crebbe questo ragazzo che ha poi girato mezza Italia: Mantova, Leffe, Casarano, Pro Sesto, Ancona, Foggia, Acireale, Reggina, Bologna, Lazio e Piacenza sono infatti le squadre, oltre all’Inter ovviamente, in cui ha giocato. Davvero un viaggio dello stivale da nord a sud per un portiere, ormai 37enne, che potrebbe decidere di smettere col calcio giocato a fine anno.
Se le esigenze dell’Inter (che intanto sta provvedendo con un ottimo lavoro sul proprio vivaio ad inserire qualche giovane dalla propria Primavera) lo permetteranno, ovviamente.

Tra gli ultratrentenni un altro giocatore che potrebbe decidere di porre fine alla propria carriera da calciatore è Nicola Pavarini, attualmente secondo di Mirante a Parma.
Il portiere bresciano, infatti, compirà 36 anni il giugno prossimo e non è assolutamente detto decida di continuare la propria carriera oltre il giugno prossimo.

A Bologna troviamo invece Roberto Colombo, 34enne monzese cresciuto nelle giovanili del Milan per poi giocare in Valdagno, Fiorenzuola, Solbiatese, Monza, Padova e San Marino prima dello sbarco sotto le Due Torri nel 2006.
In quattro stagioni Colombo ha racimolato solo quattro partite, c’è quindi da capire quale possa essere ancora la sua voglia di continuare a guardare le partite da panca o tribuna.

Lupatelli cambierà aria per trovarsi un posto da titolare?

Non finirà sicuramente quest’estate, invece, la carriera di Cristiano Lupatelli, estremo difensore oggi in forza al Cagliari, dove fa il secondo dell’ottimo Marchetti.
Perugino di nascita, cresciuto nella Fidelis Andria (con cui esordì in B nel 1998), fece il secondo di Antonioli a Roma per due stagioni, prima di diventare il titolare del Chievo dei Miracoli.

Il 9 aprile del 2003, però, la sua carriera subisce un brusco stop: nel corso di un allenamento, infatti, Cristiano s’infortuna al ginocchio destro: lesione del legamento crociato. L’infortunio, già grave di per sè, peggiora per via di una ricaduta sul menisco, così da costringerlo a stare fermo per ben nove mesi.

Nell’estate 2004, quindi, si trova svincolato e decide di trasferirsi a Firenze, dove giocherà 30 partite da titolare.
Dopo le esperienze di Parma e Palermo, quindi, torna a Firenze, dove farà il terzo portiere dietro a Frey e Lobont. Lo scorso anno, quindi, sbarca a Cagliari sperando di rilanciarsi, ma l’esplosione di un altro nuovo arrivato, Federico Marchetti, spegne le sue speranze, relegandolo ancora una volta ad un ruolo di comprimario.

E’ quindi possibile che Lupatelli decida di non rinnovare il proprio contratto, per andare ancora una volta in scadenza e poter decidere del proprio futuro con calma.
Vedremo quindi nei prossimi mesi quale sarà il suo futuro.

Altro giocatore dal futuro incerto è Alfonso De Lucia, nato a Nola il 12 novembre del 1983.
Cresciuto tra le giovanili di Napoli e Parma De Lucia vanta anche una breve esperienza alla Salernitana. Nelle tante stagioni emiliane, comunque, non trova mai il posto da titolare, finendo col decidere, nell’estate del 2007, di passare al Livorno, dove diventa nel corso della stagione scorsa in cui anche grazie alle sue parate il Livorno si aggiudica la promozione in A.

Oggi il 26enne ex under 20 è il titolare della squadra guidata da Cosmi, ma c’è da capire cosa deciderà di fare del proprio futuro.

Come lui anche il finlandese Anssi Jaakkola deve decidere del proprio futuro.
Il 22enne portiere di Kemi, infatti, non ha mai trovato, dal giorno del suo arrivo in Toscana, molto spazio. Oggi, quindi, fa il terzo portiere nella formazione guidata da Malesani ma sembra difficile possa decidere di continuare a stare così ai margini di una formazione, tra l’altro, molto modesta.

Probabile quindi che possa partire, a meno che la sempre più probabile retrocessione senese non possa aprirgli spazi nella formazione titolare che ora non si intravvedono nemmeno.

Scendendo più a sud, fino a Napoli, troviamo invece due portieri il cui contratto scadrà al termine della stagione: tra i partenopei, infatti, stanno per vedere il proprio contratto scadere Matteo Gianello e Gennaro Iezzo.

Quale futuro per Gianello?

Il primo, 34 anni il prossimo maggio, girò per un po’ l’Italia (Chievo, Samp, Siena, Verona e Lodigiani) prima di stabilirsi, nel settembre del 2004, a Napoli. Qui la sua avventura inizia molto bene: ruba il posto da titolare a Belardi e gioca una prima stagione da favola. L’anno successivo, però, è proprio il neo arrivato Iezzo a rubargli il posto in prima squadra, facendolo finire ai margini della stessa.

Oggi, invece, i due si trovano entrambi panchinati dal più talentuoso De Sanctis, non trovando spazio nell’11 titolare. Cosa questa che potrebbe quindi spingere entrambi a fare le valigie una volta che il loro contratto vedrà la propria fine il giugno prossimo.

E se a Napoli sono in due i portieri in scadenza a Milano (sponda Rossonera) e a Roma (sponda Giallorossa) le cose sono anche peggio: Milan e Roma, infatti, hanno ben tre giocatori in scadenza.

Il Diavolo, in realtà, ne aveva tre: Dida, Marco Storari e Flavio Roma.

Poi, però, Storari si è gudagnato a suo di grandi parate ad inizio stagione il rinnovo sino al 2012, il tutto prima di infortunarsi e doversi fermare ai box, chiudendo così mestamente il suo grande momento.

Dida e Roma, invece, continuano ad avere il contratto in scadenza.

Il primo, ormai 36enne, ha avuto in passato un ottimo momento, durato però circa 12 mesi. In quell’anno, comunque, le sue grandissime prestazioni (che portarono qualcuno a definirlo addirittura più forte di un mostro sacro come Buffon) gli valsero un serbatoio di fiducia non indifferente, che portò quindi poi i dirigenti Rossoneri ad offrirgli un rinnovo poi definito folle, facendogli firmare un super contratto che vedrà la scadenza proprio nel 2010.

Oggi, complici gli infortuni di alcuni compagni di squadra, il portiere brasiliano è momentaneamente tornato titolare, ma difficilmente verrà confermato oltre giugno. La fiducia, soprattutto dei tifosi, nei suoi confronti è venuta meno da tempo ed è quindi molto probabile possa decidere di tornare a chiudere la carriera in Brasile.

Il secondo, invece, è rientrato in Italia ad inizio stagione dopo la lunga esperienza (8 anni) in Ligue 1, nel Principato di Monaco.
Lui, comunque, potrebbe facilmente rimanere in Rossonero, magari a fare il terzo portiere. Al momento della firma sul contratto, infatti, venne inserita nello stesso un’opzione per il rinnovo sino al 2011, rinnovo che potrebbe quindi arrivare nelle prossime settimane.

In Giallorosso, invece, sono proprio tre i portieri in scadenza: Artur, Julio Sergio e Bogdan Lobont.

Chi tra questi potrebbe vedere il proprio contratto rinnovato prima della fine della stagione non si sa. Probabilmente solo il secondo, che ad oggi sta fornendo tutto sommato prestazioni quantomeno discrete, e che almeno come secondo potrebbe fare la sua parca figura.
Più difficile, invece, possano rimanere Artur e Lobont.

Difficilmente Lobont resterà a Roma dopo il giugno prossimo

Ma in quel guazzabuglio che è oggi la Roma mai dire mai, come si dice…

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