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CRONACA
Brøndby E Lyngby si affronta mantenendo da subito un ritmo piuttosto compassato. Di fronte ad un Brøndby Stadion pieno quasi in ogni ordine di posto, infatti, le due squadre si affrontano senza strafare, tenendo i giri del motore bassi e pensando più a temporeggiare e studiarsi piuttosto che ad assaltarsi col coltello tra i denti.
Il tutto nonostante i padroni di casa siano chiamati a vincere quasi per forza: in piena corsa per l’Europa, infatti, i Drengene fra Vestegnen hanno assoluta necessità di raccogliere il bottino pieno.
Bello, al tredicesimo di gioco, lo spunto di Daniel Wass sulla destra: il ventunenne terzino destro danese nativo di Gladsaxe spunta bene, infatti, sulla propria fascia, portando un cross interessante che non è però intercettato da nessun compagno.
Sul ribaltamento di fronte situazione dubbia nell’area dei padroni di casa con l’arbitro che però, vicinissimo all’azione, decide di far correre.
Interessante, al diciassettesimo, anche la penetrazione centrale portata da Mike Jensen: arrivato a pochi metri dall’area di rigore il centrocampista ventitreenne nativo di Herlev libera infatti un ottimo destro, respinto però dal corpo di un difensore avversario.
Un minuto ed è invece l’estremo difensore ospite, Rune Pedersen, a doversi superare su di un destro scoccato dal limite, alzato bene in angolo dalla sua manona.
Al ventisettesimo situazione pericolosissima in area Brøndby: sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva infatti un ponte sul secondo palo a rimettere in mezzo il pallone, che poi ballerà pericolosamente sulla linea di porta. Al momento del tocco di testa, però, la palla, già in precedenza deviata da un difensore, aveva varcato la linea di porta, secondo la terna arbitrale. Tutto inutile, quindi.
Alla mezz’ora torna quindi a farsi vedere il Brøndby: Krohn-Dehli riceve palla al limite e calcia senza pensarci due volte, trovando però la respinta di un difensore. Sulla palla piomba quindi Nicolaj Agger – per la cronaca cugino di quel Daniel oggi centrale difensivo del Liverpool – che ci prova di prima intenzione, non riuscendo però a centrare lo specchio di porta.
In chiusura di tempo lo stesso Agger parte da prima della trequarti rubando palla ad un compagno – Jallow – per poi bucare in velocità la retroguardia dei Vikingerne penetrando in area da sinistra per poi calciare però contro al portiere, sprecando un’occasione costruitasi benissimo.
Nemmeno un minuto e la bella sovrapposizione di Wass porta il terzino destro dei padroni di casa a crossare sul secondo palo dove piomba capitan Krohn-Dehli che effettua un ponte aereo di prima intenzione appoggiando palla in mezzo, là dove è però lesta la difesa ospite a chiudere anticipando le punte avversarie.
Dopo una decina di minuti dall’inizio della ripresa bella ripartenza della squadra di casa che va a trovarsi al limite dell’area in superiorità numerica, con Daniel Wass che però temporeggia troppo favorendo il ritorno di un difensore su di lui, che verrà quindi chiuso facendo sfumare un’occasione davvero d’oro per sbloccare il risultato.
Se nel primo tempo la gara si era sviluppata con una parvenza di equilibrio nel secondo tempo saranno i Drengene fra Vestegnen a prendere saldamente in mano il pallino del gioco, mettendo sotto, da questo punto di vista, gli avversari. Il tutto, però, senza d’altro canto riuscire ad incidere a dovere. Senza riuscire, insomma, ad essere realmente pericolosi al cospetto dell’estremo difensore avversario.
Al sessantunesimo, ad esempio, Jallow andrà ad incornare all’altezza del dischetto del rigore un cross proveniente da sinistra, senza però riuscire ad impensierire un sempre sicuro Rune Pedersen.
Tre minuti e, finalmente, una chiara occasione da goal: Jallow si allarga sulla destra per ricevere palla e trovare il fondo, crossando in mezzo. Qui, a meno di un metro dalla linea che delimita l’inizio dell’area di competenza del portiere, si fa trovare puntuale all’appuntamento col pallone Mike Jensen, che schiaccia di testa spedendo però la sfera proprio là dove era posizionato l’estremo difensore avversario, che riuscirà quindi a smanacciare in corner.
E’ però il Lyngby a passare clamorosamente – quanto rocambolescamente ed immeritatamente – in vantaggio: è il sessantottesimo quando gli ospiti hanno modo di battere una punizione dal limite che è ribattuta dalla barriera. Sul tap-in che ne segue il pallone finisce con lo schiantarsi contro ad un giocatore proprio dei Vikingerne che così facendo, involontariamente, serve ad Anders Christiansen un pallone d’oro, che il centrocampista danese calcia con potenza spedendolo in rete per l’1 a 0.
In occasione dell’esultanza per il goal, però, l’arbitro decide di espellere lo sloveno Morec, che lascia così quindi in dieci uomini il suo Lyngby.
Subita la rete dello svantaggio il Brøndby prova quindi a riportarsi subito in pari: al settantacinquesimo Fredriksen effettua una bella serpentina centrale, venendo fermato fallosamente all’altezza della trequarti. Sul punto di battuta del calcio piazzato si presenta quindi Krohn-Dehli, il cui tiro non certo irresistibile sul secondo palo è facile preda di Pedersen.
Nemmeno un minuto e Nicolaj Agger da ancora un saggio della sua tecnica portandosi in area palla al piede per saltare poi due uomini con un sol dribbling andando a scoccare un tiro da posizione pericolosissima, spedendo però la sfera alta sopra la traversa.
Agger che si mangerà anche un’occasione giunta subito dopo: un controllo non perfetto in area gli farà infatti perdere il momento migliore per scoccare un tiro da posizione favorevolissima. Una volta domata la sfera, quindi, il ragazzo sarà chiuso da tre uomini ma riuscirà comunque a calciare verso la porta avversaria, trovando però ancora una volta la pronta risposta di Pedersen.
A cinque dal termine, finalmente, il cugino di Daniel Agger riuscirà a trovare la via della rete. La terna arbitrale, però, annullerà erroneamente, ravvisando una sua posizione di fuorigioco in realtà inesistente. Come possibile notare dal fermo immagine proposto dalla regia danese, difatti, uno dei difensori ospiti teneva in gioco il numero 18 dei Drengene fra Vestegnen.
Un paio di minuti e sarà pescato in dubbia posizione di fuorigioco anche Remco van der Schaaf, notato oltre la linea corrispondente all’ultimo difensore da uno dei due guardalinee. Sul suo tocco sotto misura, comunque, bravo ancora una volta il portiere che nel lontano 2003 passò anche da Modena.
Al novantaduesimo arriverà quindi, potremmo dire finalmente, il pareggio: lo stesso Van der Schaaf guadagnerà, dopo un bel numero, una punizione sul vertice sinistro – rispetto al fronte offensivo dei padroni di casa – dell’area di rigore del Lyngby. Sul punto di battuta si presenterà capitan Krohn-Dehli, che scodellerà sul secondo palo il pallone, proprio in direzione dell’olandese giunto in prestito dal Burnley. Il colpo di testa di Van der Schaaf metterà quindi in crisi l’intera retroguardia ospite, piazzata male nell’occasione, che non riuscirà ad intervenire sulla sfera così che sarà un gioco da ragazzi per Daniel Wass firmare, sotto misura, la rete dell’1 a 1.
A recupero ormai scaduto occasionissima per i padroni di casa con Pedersen che si esibirà però in un doppio intervento (prima uscita alta, poi colpo di reni su ribattuta proprio susseguente a quell’uscita) con cui riuscirà a salvaguardare il risultato.
COMMENTO
Da una parte qualche individualità interessante, dall’altra un collettivo molto solido ed affiatato.
Partiamo proprio da quest’ultimo: interessantissimo guardare questo Lyngby, soprattutto dopo aver ammirato le gesta compiute nel nostro campionato dal giovanissimo Fredrik Sorensen, che proprio dai Vikingerne approdò a Torino la scorsa estate.
Interessante proprio però gli ospiti mettono in mostra un collettivo, come detto, solido ed affiatato. In questa squadra, difatti, ognuno sembra essere ben conscio dei propri mezzi quanto dei propri limiti ma, soprattutto, del lavoro da svolgere. Ed ecco quindi come ad ognuno dei giocatori in campo tutto possa risultare così più facile.
Da questo atteggiamento deriva infatti una grande tranquillità nel giostrarsi in campo, tranquillità che si riflette poi proprio nelle giocate del centrale – adattato a terzino – in forza alla Juventus di Delneri.
Dal Brøndby, invece, mi aspettavo qualcosa di più.
In piena lotta per un posto in Europa, infatti, i Drengene fra Vestegnen avrebbero dovuto fare di tutto per guadagnare i tre punti, e così non è stato.
Certo, qualcosa in più la meritavano senz’altro, ma essendo la squadra più dotata tecnicamente ecco che mi aspettavo potessero mostrare un gioco più brillante, riuscendo quindi a schiantare gli avversari in maniera più agevole.
Qualche individualità interessante, comunque, l’hanno mostrata i padroni di casa.
A partire da capitano Krohn-Dehli, che qualcuno di voi ricorderà forse essere passato per Amsterdam e Rotterdam (sponda Sparta, in prestito dai Lanceri) qualche anno addietro, sino ad arrivare a Nicolaj Agger, come detto in sede di cronaca cugino del difensore Reds Daniel.
Giocatore dotato di fantasia il primo, attaccante ficcante ma ahilui piuttosto impreciso il secondo.
Interessante, poi, anche quel Daniel Wass che con la sua rete ha regalato il pareggio ai padroni di casa.
Al di là della realizzazione, frutto di una mischia in area, il giovane danese ha infatti disputato una partita molto buona. Prestazione solida, la sua, in cui ha gestito bene le proprie forze, risultando utile tanto in fase di non possesso quanto in fase offensiva.
Ora, comunque, il Brøndby dovrà sperare in una sconfitta del Midtjylland – impegnato stasera con il Copenhaghen ancora imbattuto – e dell’Odense – impegnato domani con l’AC Horsens quinto in classifica – per trovarsi comunque in una situazione favorevole rispetto ai propri diretti concorrenti all’Europa.
A margine, un paio di curiosità: il telecronista addetto ad effettuare il commento tecnico del match era quel Morten Bisgaard passato da Udine a cavallo della fine dello scorso e l’inizio dell’attuale secolo. Dal 1998 al 2001, infatti, il centrocampista nativo di Randers vestì la maglia bianconera friulana, senza comunque incidere in maniera particolare.
A parlare del match negli studi di DanishDelight1, invece, quello Stig Tøfting che molti di voi ricorderanno per quell’aria sempre imbronciata, che ricordava un po’ un pitbull.
MVP
Mio personalissimo MVP del match è quel Rune Pedersen capace di salvare la porta degli ospiti in più di un occasione.
Con le sue parate, infatti, il portiere nativo di Copenhaghen (passato da Modena, come detto, e con un paio d’anni al Nottingham Forest all’attivo) ha aiutato enormemente la propria squadra a guadagnare quantomeno un punticino in questa comunque difficilissima trasferta al Brøndby Stadion.
Certo, in occasione del goal di Wass avrebbe forse potuto muoversi diversamente…
TABELLINO
Brøndby vs. Lyngby 1 – 1
Marcatori: 68′ Anders Christiansen, 92′ Daniel Wass