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Nuovo appuntamento con le nostre pagelle di mercato. Andiamo a dare i voti ad altri trasferimenti chiusi negli ultimi giorni.
Gianluca Zambrotta – Chiasso
In attesa di lanciarsi definitivamente nel mondo del “coaching” l’ex Campione del Mondo 2006 vuole sparare le sue ultime cartucce da giocatore.
Per farlo ha scelto il Chiasso di mister Ramella, squadra a due passi da casa sua che gioca in Challenge League, la seconda divisione svizzera.
Un buon innesto per i Rossoblu, che con l’inserimento di Zambrotta come terzino sinistro – sempre che il mister non decida di passare a tre dietro per puntellare una difesa che ha messo in mostra molti limiti nel corso delle prime due uscite di campionato – potranno spostare Quaresima sulla trequarti, andando così a comporre con Mihajlović e Berisha una linea di tutto rispetto.
Un acquisto che verrà quindi utile sia dal punto di vista dell’immagine che sotto il profilo tecnico. Da valutare solamente le capacità atletiche residue del ragazzo, che una volta proprio dell’infaticabilità su quella fascia faceva uno dei propri punti di forza.
Nel complesso, sempre in attesa di sistemare l’attacco, un acquisto da 7 per il club ticinese.
Gaetano Monachello – Monaco
L’ex stella delle giovanili dell’Inter ha deciso di diventare una sorta di giramondo per provare a realizzare il proprio sogno: quello di diventare un calciatore di alto livello.
Così dopo aver lasciato i Nerazzurri nel gennaio 2012 passa al Parma, dove chiude la stagione con addosso la maglia della Primavera.
In estate un nuovo trasferimento, questa volta al Metalurg Donetsk, in Ucraina. Sei mesi bastano per capire che è ancora ora di cambiare aria, ed arriva il trasferimento in quel di Cipro, all’Olympiakos di Nicosia.
Dall’anno prossimo, quindi, vestirà la maglia del nuovo Monaco di Rybolovlev, che si dimostra attento non solo a top player del calibro di Falcao ma anche a giovani dal futuro interessante come il ragazzo nativo di Agrigento.
Che in quel di Monaco avrà una grande opportunità: allenarsi con dei campioni veri da cui apprendere molto, giocarsi le sue chance in una squadra che competerà per la vittoria del campionato, mettersi in mostra in un campionato di buon livello come la Ligue 1.
E per i monegaschi? Sicuramente un acquisto interessante, che potrebbe pagare dividendi interessanti nel medio-lungo termine. Da capire solo quanto spazio potranno riservare ad un giovanissimo, con tutte le pressioni che la faraonica campagna acquisti condotta fin qui dal patron comporteranno.
Un colpo, vista la sua futuribilità, sicuramente da 7.
Lucas Digne – PSG
Questa volta la Ligue 1 non sarà così scontata come appariva lo scorso anno. Perché nonostante l’arrivo di Cavani il PSG potrebbe trovarsi a doversi guardare dal Monaco, che sta spendendo anche più del club della capitale per provare ad imporsi in campionato.
Uno dei tre acquisti dei parigini, il meno conosciuto al pubblico italiano, è sicuramente quello di Lucas Digne, terzino sinistro classe ’93 ex Lille appena laureatosi Campione del Mondo under 20 con la maglia della nazionale giovanile di categoria d’Oltralpe.
Terzino sinistro di ottima spinta, Digne è uno dei giovani francesi più interessanti in assoluto. Già capace di imporsi anche in Ligue 1, è un investimento interessantissimo che avrei consigliato anche a diverse squadre italiane (Roma in primis, dove sarebbe stato allenato da Garcia, suo coach in quel di Lille).
Ancora una volta, quindi, i club francesi dimostrano sì di pensare ai grandi nomi ed alla possibilità di vincere subito, ma di buttare anche un occhio al futuro.
Ora, ovviamente, Lucas andrà messo nelle condizioni migliori per poter rendere al massimo. Ma personalmente sono convinto che potrà far bene anche in quel di Parigi. Così mi allargo, e do voto 8 a questo acquisto!
Bojan Krkic – Ajax
Nelle giovanili del Barcellona segnò valanghe di goal, si impose all’attenzione del grande pubblico sin da giovanissimo e promise di diventare uno dei migliori calciatori al mondo.
Poi sappiamo com’è andata: il ragazzino spagnolo d’origine serba non ha saputo mantenere le promesse fatte. Ha faticato nel contesto in cui avrebbe dovuto fare faville, quello in cui si era formato come calciatore. E’ stato portato in Italia da un allenatore che lo conosceva bene e ne conosceva bene pregi e difetti, oltre a sapere a menadito come sviluppare il calcio che lo aveva formato. Ma a Roma bucò.
Poi il passaggio al Milan. Altro flop.
Ora Bojan prova a rilanciare la sua carriera in Olanda, al cospetto di un calcio che può sicuramente esaltarne le caratteristiche.
La sensazione è quella però di trovarsi di fronte ad uno dei tanti ragazzini maturati troppo presto, o che forse non sono stati capaci di reggere, a livello psicologico, la pressione dovuta ad una così precoce esposizione mediatica.
Riusciranno i Lanceri a fare il miracolo e far sì che l’ex stellina Blaugrana si ritrovi e si rilanci?
Vedremo. Ad oggi è un colpo da 6 stiracchiato. Che però, come scommessa, potrebbe pagare dividendi altissimi, soprattutto in un campionato come l’Eredivisie.
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