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Archive for dicembre 2010

Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
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Nome: Federico Fernández
Data di nascita: 21 febbraio 1989
Luogo di nascita: Tres Algarrobos (Argentina)
Nazionalità: argentina e italiana
Altezza: 189 centimetri
Peso: 84 chilogrammi
Ruolo: difensore centrale
Club: Napoli (da giugno 2011)
Scadenza contratto: 30 giugno 2016
Valutazione: 2.800.000 euro

CARRIERA

Nato il 21 febbraio di ventuno anni fa in quel di Tres Algarrobos, paesino di tremila anime sito nella provincia di Buenos Aires, Federico Fernández crebbe nel settore giovanile dell’Estudiantes di La Plata, quello stesso club che lo lanciò come professionista il 14 settembre 2008 nel corso di una partita valevole per l’Apertura di quell’anno che Los Pincharratas disputarono e persero contro il Velez Sarsfield.

Sempre quell’anno, per altro, il ragazzo, solo diciannovenne, disputò altresì due match di Copa Sudamericana, contribuendo quindi, anche se in maniera tutto sommato relativa, alla medaglia d’argento conquistata dal suo club in quella competizione.

La prima rete ufficiale col Pincha arriverà otto mesi dopo l’esordio assoluto e sarà realizzata contro il Lanus grazie all’assistenza del sempre grandissimo Juan Sebastian Veron, capitano, trascinatore e giocatore più rappresentativo della squadra.

Proprio quell’anno, poi, vincerà la Coppa Libertadores, anche se, ancora una volta, contribuendo relativamente al successo della sua squadra: solo due, anche in questo caso, le presenze del ventenne centrale di Tres Algarrobos, che può comunque arricchire la sua bacheca di un trofeo così importante.

Bacheca che allargherà solo la stagione successiva, questa volta da protagonista: l’Estudiantes vince infatti il torneo Apertura 2010 anche grazie al suo apporto. Fernandez in quel torneo viene infatti promosso stabilmente titolare e contibuisce fattivamente a rendere quella dei Pincharratas la migliore difesa del campionato, con sole otto reti subite in diciannove match (contro le nove subite dal Velez, seconda miglior difesa del campionato).

Dopo cinquantacinque presenze ufficiali condite da cinque reti Federico attira quindi l’interesse di molti club europei, anche in virtù del suo doppio passaporto che lo rende molto più appetibile sul mercato del Vecchio Continente.
E proprio in Europa si trasferirà a giugno: il Napoli trova infatti l’accordo per il trasferimento del giocatore sulla base di poco meno di tre milioni di euro. Dalla prossima estate, insomma, Federico sarà la nuova colonna difensiva della squadra che fu di Maradona.

Cosa riserverà il futuro a questo ragazzo, che nel 2009 disputò il Sudamericano under 20 con la selezione giovanile Albiceleste, è difficile dirlo.
Quasi sicuramente, comunque, per lui il futuro continuerà ad essere tinto di Albiceleste: se si riconfermasse anche in Europa, infatti, il gioco sarebbe fatto.

CARATTERISTICHE

Samuel e Piquè.

No, non sono i nomi dei suoi futuri compagni di reparto, quanto quelli dei giocatori cui viene accostato.
Due difensori tra i più forti al mondo, non a caso. Ma che in comune non hanno poi moltissimo.

Marcatore rude, instancabile ed insuperabile il primo, regista difensivo dall’ottima tecnica il secondo.

E Federico Fernandez è, secondo molti, proprio la sintesi di queste due cose. Perché se da una parte sa essere difensore centrale in grado di difendere la propria porta con grande precisione dall’altra, essendo dotato di tecnica discreta, sa anche impostare l’azione, nel caso.

Uno dei suoi punti di forza è il colpo di testa: abilissimo nel gioco aereo, infatti, Federico sfrutta questa sua peculiarità in entrambe le aree di rigore. Perché se nella propria area svetta con continuità e maestria per spazzare il pallone lontano, evitando che gli avversari possano farlo proprio, nell’area avversaria sfrutta questa importante capacità per colpire a rete.

Il fisico in tutto ciò lo aiuta, evidentemente. Alto e robusto, infatti, Fernandez è un cliente duro per chiunque da questo punto di vista. Ma l’altezza in sè non basta a giustificarne l’ottima capacità nello stacco aereo.
A fare la differenza risulta quindi essere anche il timing con cui lo stesso sa svettare in cielo.

Da Samuel ha preso l’efficacia in marcatura e la grande capacità nel gioco aereo. Di Samuel potrebbe prendere il soprannome (anche lui, come l’interista, dà in effetti un po’ l’impressione di essere un muro) e, soprattutto, il posto in nazionale.

IMPRESSIONI E PROSPETTIVE

Perché in Argentina ormai ne sono convinti: Fernandez ha un posto assicurato nell’Albiceleste per gli anni a venire.

Difficile dire quando potrà entrare a pieno ritmo nei piani del selezionatore della rappresentativa nazionale ma di dubbi nel paese della Pampa non ce ne sono molti.

Tutto ora sta al ragazzo.
Le aspettative su di lui sono elevatissime, tanto in Argentina quanto in Italia.

Perché se da una parte ci si aspetta, appunto, possa diventare una delle colonne della nazionale dei prossimi dieci anni dall’altra Mazzarri, ma Napoli tutta, si aspetta possa esserlo altrettanto della squadra partenopea, che ha deciso di puntare su di lui per blindare il reparto arretrato con un giocatore che, però, fosse capace anche di impostare le ripartenze.

L’affare in sè è realmente ottimo. In un mercato in cui i prezzi sono spesso pazzi assicurarsi l’acquisto di un giocatore di questa prospettiva per un prezzo quasi irrisorio è infatti un colpo da maestro.

Nel contempo però va anche fatta notare una cosa: Federico ha alle spalle un solo campionato (Apertura per altro, equivalente al solo girone d’andata in Italia) da titolare.
E nonostante proprio di quel campionato venne designato come miglior difensore va detto che pecca ancora, e molto, in esperienza.

E proprio questa cosa potrebbe minarne l’inserimento in un campionato, quello italiano, dove i giovani fanno sempre fatica ad imporsi e dove l’attenzione maniacale ad ogni movimento difensivo è massima, sicuramente inusuale per chi arriva dall’estero.

La decisione di lasciarlo a La Plata sino a giugno può quindi rivelarsi azzeccata. Così facendo, infatti, Federico avrà modo di disputare altre partite da titolare in un campionato indubbiamente più alla portata, incrementando poi il suo bagaglio di esperienze in Copa Libertadores.

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La prima azione realmente interessante del match arriva dopo sette minuti, quando Lampard verticalizza per Drogba che punta l’area arrivando, controllato mollemente da Djorou, al limite dell’area di rigore, dove libera un destro che si spegne però di poco a lato.

Da lì in poi, però, il Chelsea si chiuderà nella propria metà campo, lasciando il pallino del gioco in mano ai padroni di casa tentando poi di colpirli in contropiede, pur senza grande ficcantezza.

Lo stesso dicasi per l’Arsenal che, appunto, fa la partita, ma schiantandosi ripetutamente contro la resistenza della robusta retroguardia Blues.

In chiusura di primo tempo, però, le cannonate Gunners abbattono la resistenza della difesa schierata da Carletto Ancelotti: Alex Song riceve palla in area e scocca un diagonale mancino sul secondo palo, con cui buca Cech chiudendo la prima frazione di gioco.

L’apertura di ripresa chiude poi il match: un rimpallo sulla trequarti Blues mette in movimento Walcott che s’infila alle spalle della difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Cech, servendo quindi il pallone in mezzo in direzione di Fabregas, lesto nel depositare facilmente in porta una palla che va solo spinta in rete.

Questa seconda rete mette quindi in ginocchio il Chelsea, che subisce subito la terza: Walcott ruba palla poco oltre la metà campo mettendo in movimento Fabregas che lancerà proprio l’ala destra inglese nello spazio. Presentatosi a tu per tu con Cech, quindi, questa volta l’ex Southampton firmerà da par suo il goal che chiuderà definitivamente ogni discorso.

Dopo un primo tempo piuttosto noioso la ripresa offre comunque continui colpi di scena.
A partita già chiusa Ivanovic prova, al cinquantasettesimo di gioco, a riaprirla, staccando in mezzo all’area su di una punizione battuta dalla lunga distanza. Un 3 a 1 con cui il Chelsea prova quindi a riportarsi in carreggiata.

E proprio la rete del difensore serbo aiuta la squadra di Ancelotti a rialzare la testa: di lì in poi Drogba e compagni saranno infatti molto più in partita, anche rispetto al primo tempo. Inizieranno quindi a produrre più gioco, provando a rendersi pericolosi anche senza aspettare gli avanti avversari per poi provare a colpire in contropiede.
Il tutto, però, infruttuosamente. L’Arsenal riuscirà infatti a divendere le due reti di vantaggio maturate ad inizio ripresa, portando a casa il bottino grosso dopo cinque sconfitte di fila negli ultimi cinque incontri con i Blues.

Arsenal

Fabianski: 6
Non è impegnatissimo il portiere Gunners, che disputa una partita da sufficienza.

Sagna: 6
Esegue il suo compitino con attenzione il terzino destro francese, che non sfigura al cospetto dei forti attaccanti Blues.

Djorou: 6,5
Buona prestazione del centrale svizzero, che ha bisogno di ritrovare continuità dopo una stagione, la scorsa, piuttosto sfortunata per lui.

Koscielny: 5,5
Si addormenta in occasione del goal della bandiera Blues.

Clichy: 6,5
Il terzino francese si conferma un bel laterale di spinta, capace di supportare la manovra con discreta qualità.

Song: 7
Partita molto generosa per il centrocampista camerunense, che si spende con grande generosità in fase difensiva trovando anche la rete che sblocca il risultato in chiusura di primo tempo, mettendo una bella ipoteca sul match.

Wilshere: 6,5
Diciotto anni e non sentirli. Vista l’età dovrebbe faticare a stare in campo, che tiene invece con grandissima tranquillità e disinvoltura.

Fabregas: 8
E’ uno dei migliori centrocampisti del mondo e lo dimostra: prima appoggia in rete su assist di Walcott, poi restituisce il favore al compagno qualche minuto più tardi con una bella verticalizzazione.
In generale, comunque, amministra sapientemente il pallone, detta i tempi e tiene le redini della squadra con classe e capacità.
(Dall’88’ Rosicky: s.v.)

Walcott: 7,5
Determinante ai fini del risultato. La sua velocità sa essere a tratti devastante. Ala davvero mefistofelica quando ci si mette.
(Dal 74′ Diaby: s.v.)

Nasri: 6,5
In un centrocampo tra i più tecnici al mondo lui contribuisce fattivamente all’ottenimento di questo “record”. Giocatore dai piedi buoni, sfiora anche il goal che sbloccherebbe il risultato con una bella conclusione dal limite che impegna Cech.

Van Persie: 7
Terminale offensivo un po’ inconcludente ma che aiuta molto la manovra dei suoi. Giocatore prezioso per i meccanismi di questa squadra, soprattutto quando la stessa decide di giocare in velocità.
(Chamakh: s.v.)

Chelsea

Cech: 6,5
Colpe relative per il portierone ceko, che in un paio di occasioni sfodera anche due begl’interventi per evitare un passivo più pesante.

Ferreira: 5
Partita assolutamente sottotono per il terzino lusitano, che in pochi, infatti, si aspettavano di vedere titolare oggi.
(Dal 61′ Bosingwa: 6
Entrare nel momento migliore del Chelsea lo aiuta ad avere un impatto più positivo del connazionale.)

Ivanovic: 6,5
Nel primo tempo lui e Terry costruiscono una linea che regge bene. Nella ripresa qualcosa cede, ma lui è comunque bravo a rifarsi segnando quantomeno il goal della bandiera.

Terry: 6
Bella prestazione nel primo tempo, quando l’Arsenal fa girare palla con insistenza senza però riuscire a colpire. Nella ripresa qualcosa cambia, ma è comunque un Terry che si sta ritrovando.

Cole: 5
Patisce abbastanza la freschezza di Walcott.

Essien: 6
E’ uno dei pochi quantomeno sufficienti tra i suoi. Giocatore straordinario, perso però un po’ tra la pochezza odierna dei suoi compagni e l’ottimo stato di forma degli avversari. Certo, l’errore sul terzo goal pesa, pur non risultando decisivo ai fini del risultato finale.

Obi Mikel: 5
Ci capisce pochino.
(Dal 46′ Ramires: 5,5
Il centrocampista verdeoro ci prova, ma non con grandissima fortuna. Certo qualcosa più del compagno nigeriano la fa, ed è comunque un passo avanti.)

Lampard: 5
Bella verticalizzazione in apertura, poi si perde nell’anonimato.

Malouda: 5
L’ala francese non ha un impatto positivo sul match, non per nulla viene rilevato da un giovane connazionale nella ripresa.
(Dal 55′ Kakuta: 5
Oltre a non costruire più di quanto fatto da Malouda rischia anche di consegnare a Nasri la palla della quarta rete, che solo un bell’intervento di Cech evita.)

Kalou: 5,5
Ci prova. Trovando anche la rete nel finale. Peccato solo fosse in posizione irregolare.

Drogba: 6
Esattamente come Essien è tra i pochissimi a salvarsi. Peccato solo, per lui, non porti a quattordici reti in quattordici match il suo score contro l’Arsenal.

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Mercoledì 15 dicembre 2010, Veria Stadium di Veria.
E’ qui che si affrontano, in un match valevole per l’attuale campionato della Football League greca (la nostra Serie B) i padroni di casa del Veria ed il Levadiakos, squadra in piena lotta per non retrocedere in Football League 2.

Le due squadre sono ancora sullo 0 a 0 quando Nikolaos Georgiadis, Serginho e Dimitrios Machairas imbastiscono un’azione che li renderà – tristemente – noti in tutto il mondo.
Con questa sola azione, infatti, riusciranno a compiere un’impresa che ha dell’incredibile: sbagliare per cinque volte nel giro di una manciata di secondi un goal praticamente fatto, riuscendo anche a colpire due traverse ed un palo.

Ma andiamo con ordine.

La difesa del Levadiakos mette in mostra tutti i propri limiti non riuscendo ad intervenire su di un cross basso della sinistra, con il pallone che sfila quindi in direzione del buon Georgiadis, terzino destro della formazione, il quale scoccherà un tiro di prima intenzione provando a bucare l’estremo difensore avversario. Senza riuscirci, però. Perché sulla sua strada si frapporrà il palo, che gli respingerà la conclusione.

A quel punto interverrà quindi Serginho, che proverà a ribadire in rete di testa la conclusione del compagno. Senza riuscirci, però. Perché stringerà troppo l’angolo di tiro, mettendo palla a lato del palo.
Pallone che, però, non sfilerà sul fondo, venendo intercettato da Machairas che calcerà di prima intenzione di mancino. Sulla traversa.

Altra respinta di un legno, quindi, e sarà ancora una volta Serginho a dover ribadire a rete. Questa volta ci proverà col mancino, anziché con la testa, ma il risultato non sarà molto migliore: palo.

A quel punto la palla torna in direzione del centro dell’area piccola, sotto forma di cioccolatino.
Sembra poter essere un gioco da ragazzi, infatti, per lo stesso Georgiadis bucare finalmente la rete degli ospiti.

La sua conclusione di prima intenzione, però, terminerà alta sopra la traversa.

Goal fallito in maniera davvero incredibile. Se non l’avessi visto non ci crederei.

Per la cronaca: il Veria riuscirà comunque a vincere 1 a o, con buona pace dei tre eroi capaci di fallire un goal praticamente già fatto in maniera così rocambolesca.

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L’apertura del mercato di riparazione è sempre più vicina e così come in Italia anche i nostri cugini transalpini stanno iniziando ad approntare  un piano per provare a rinforzare le rose delle proprie squadre.
Vediamo quindi quali sono i rumors più in voga secondo radiomercato.

Arles

Sembra ormai al capolinea l’avventura di El-Amin Erbate con la maglia dei Lions. Il ventinovenne centrale marocchino sbarcato ad Arles solo nel corso di quest’estate è infatti stato messo alla porta da Faruk Hadzibegic, allenatore del club.
Erbate ha fatto quindi la fine di Charisteas e Basinas, il cui contratto era stato rescisso qualche settimana addietro.

Auxerre

Secondo L’Yonne Republicain Jean Fernandez avrebbe approntato una vera e propria lista da sottoporre ai suoi dirigenti.
I nomi che vi figurerebbero sono quelli di David Bellion, ventottenne punta parigina di origini senegalesi passato anche dai Red Devils, Jung Jo-Gook, ventiseienne punta ex FC Seul, e Kalilou Traorè, ventitreenne centrocampista maliano in forza all’Odense.

Bordeaux

Ufficialmente il Bordeaux non effettuerà mercato in entrata. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Triaud, infatti, la società attualmente allenata da Jean Tigana non si muoverà per rinforzare la propria rosa.
Secondo quanto riportato da Sud Ouest, però, le cose non stanno davvero così: i Girondini avrebbero già infatti raggiunto l’accordo con Kevin Gameiro, star dell’attacco del Lorient in rotta di collisione con il proprio ambiente. L’unico problema, ora, sarà trovare i dieci milioni che Les Merlus richiedono per il suo cartellino. Buona parte dei ventidue milioni incassati in estate dalla cessione di Gourcuff, infatti, sono stati utilizzati per ripianare i debiti, ed ora le casse languono.
Sul fronte delle partenze, invece, si segnala il possibile prestito di Henri Saivet al Le Mans e l’interesse del Genoa nei confronti di Jaroslav Plasil.

Brest

Lo Stade Brestois dopo aver terminato al secondo posto la scorsa Ligue 2 è proprio al campionato cadetto che guarda ancora oggi, questa volta in ottica di mercato.
La squadra, presieduta da Michel Guyot, starebbe infatti seguendo il nazionale algerino Walid Mesloub, centrocampista offensivo giunto giusto il gennaio scorso al Le Havre.
Brest che potrebbe far spesa anche in Italia. Secondo France Football, infatti, il club della Bretagna vorrebbe ingaggiare in prestito sino al termine della stagione il diciottenne Matej Vydra.
C’è stata poi una battuta effettuata da Alex Dupont, allenatore dei bretoni, che ha fatto parlare alcuni giornali in Francia. L’allenatore del Brest avrebbe infatti avvicinato Gabriel Heinze. Che essendo il giocatore più pagato del campionato, però, non ha la minima possibilità di sbarcare in Bretagna.

Caen

Fresco di rinnovo contrattuale – sino al 2013 – l’ottimo Youssef El Arabi si è messo a segnare con grande puntualità in questa stagione, diventando uno dei migliori marcatori della Ligue 1. Proprio la sua grande puntualità nell’andare a rete gli ha permesso di attirare su di sè grandissime attenzioni.
Ed il mercato del Caen ruota proprio tutto attorno al suo nome: perché il Caen, che già così è diciottesimo in piena zona retrocessione, ha assoluta necessità di poter continuare a contare sui suoi goal. I dirigenti della Bassa Normandia dovranno quindi cercare di fare di tutto per trattenere il ventitrenne marocchino, vera e propria stella della squadra.

Lens

Quando hai diciotto anni e delle qualità del genere non passi certo inosservato.
Questo è quanto successo anche all’ivoriano Serge Aurier, terzino destro titolare dei Sang et Or che sembra aver stregato gli emissari del Manchester City, pronti a fare di tutto per convincere gli sceicchi a scucire i soldi che serviranno per assicurarsene i servigi.
Potrebbe lasciare Lens anche Issam Jomâa, che viene invece seguito da vicino dal Bursaspor.
Ormai ai marigini della squadra anche Marco Ramos e Geoffrey Doumeng, che verranno invitati a cercarsi una nuova sistemazione.

Lille

Il LOSC sembra essere, parimenti a Marsiglia e Lione, sulle tracce di un giovane ivoriano in forza agli Young Boys, Thierry Doumbai. Il ragazzo, nativo di Adjame, arriverebbe quindi nel Nord-Pas-de-Calais per rimpiazzare Cabaye, che dopo aver recentemente esordito in nazionale maggiore sembra essere al centro dell’interesse di molte squadre.
Altro giocatore attualmente in forza al Lille che potrebbe lasciare già a gennaio è Gervinho: sull’ivoriano spinge infatti forte il Valencia, con il Malaga che potrebbe però imporsi nella rincorsa al giocatore all’ultimo momento.

Lione

Lo scorso anno in quel di Lione coniarono un adagio: “Se Lisandro gira, gira tutto l’OL”. Frase, questa, che è attuale tutt’oggi e che fa ben capire l’importanza di Lisandro Lopez all’interno di questa squadra. Nel contempo, però, negli ultimi mesi sono arrivate delle avances da parte di diverse squadre europee, tra cui l’ultima, in ordine di tempo, è stata l’Inter. Qualora dovessero concretizzarsi offerte irrinunciabili, comunque, il trasferimento potrebbe concretizzarsi. Ed è proprio attorno a questa eventualità che graviterà tutto il mercato invernale dei Gons.

Lorient

Kevin Gameiro è ormai sul piede di partenza. Anzi, se diamo fiducia ai rumors di mercato provenienti dalla Francia possiamo dare per scontato il suo trasferimento altrove.
Non solo cessioni, però. Perché per un Gameiro che potrebbe andare c’è uno Ziani che potrebbe arrivare. Messo sul mercato dal Wolfsburg, infatti, l’ex centrocampista marsigliese sembra in procinto di tornare in Francia: oltre ai Merlus anche il Monaco sarebbe sulle sue tracce.
Lorient che è dato anche all’inseguimento di Sofiane Feghouli, che dopo essere stato battezzato come novello Zidane si è un po’ perso in quel di Valencia, dove trova poco spazio. Per lui un ritorno in Ligue 1 per un prestito di sei mesi è tutt’altro che da escludere, e proprio Lorient potrebbe essere la destinazione migliore.
Ufficiale, intanto, la partenza di Jonas Sakuwaha per il Sudan: da gennaio giocherà nell’Al-Merreikh.

Marsiglia

Per un Jordan Ayew che se ne va, un Gaël Kakuta che arriva.
Perché se da una parte il giovane ghanese dovrebbe lasciare Marsiglia per andare a misurarsi con un campionato più soffice come la Ligue 2 (dove se lo contendono Le Havre e Reims) dall’altra la giovane stellina del Chelsea potrebbe sbarcare all’OM per dare una mano a Deschamps ed i suoi.
Chi tornerà di certo è invece Cédric D’Ulivo, stufo di essere poco utilizzato in quel di Ajaccio.

Monaco

La scorsa estate il club del Principato ingaggiò Dieumerci Mbokani dallo Standard Liegi. Dopo mezza stagione, però, l’attaccante congolese sembra già sul piede di partenza: secondo i media transalpini, infatti, l’ex puntero del Mazembe interesserebbe alcuni club d’Oltremanica.
Intendiamoci: Lacombe vorrebbe trattenerlo quantomeno sino al termine della stagione. Ma la cosa è tutt’altro che scontata. Qualora dovesse lasciare Monaco, quindi, Etienne Franzi ed il suo gruppo dirigenziale dovrebbero trovare un valido sostituto.
Anche Les Rouges et Blanc si sono quindi iscritti al gruppone di inseguitori a Kevin Gameiro, ma non solo. Oltre alla stella del Lorient si seguono infatti anche Brandão, che il campionato francese ormai lo conosce bene, e Moussa Maazou, che dal Principato ci era passato la scorsa stagione – e conosce quindi bene l’ambiente – e che trova attualmente poco spazio in quel di Bordeaux, dov’è giunto in estate in prestito dal CSKA Mosca.
Non il solo Mbokani potrebbe lasciare il Principato, comunque. Oltre a lui potrebbero infatti partire Jean-Jacques Gosso e Lukman Haruna, entrambi seguiti dai greci dell’Olympiakos.

Montpellier

Secondo Le Buteur Saâd Tedjar potrebbe lasciare presto il JS Kabylie per trasferirsi in quel di Montpellier. La stessa destinazione potrebbe essere stampata anche sul biglietto aereo che potrebbe portare Guy Rolland Ndy Assembé da Nantes a qui.
E proprio questa sarebbe anche la destinazione, anche se futura, di Samuel Eto’o: l’attuale attaccante dell’Inter ha infatti affermato che gli piacerebbe disputare almeno una stagione nell’Herault, laddove giocò per tre anni il suo idolo Roger Milla.

Nancy

C’è un nome che sta animando queste ultime settimane dell’anno, in casa Nancy. E’ quello di Julien Féret, che dopo aver disputato una bella prima parte di stagione sembra essere oggi seguito da più squadre. In particolar modo vanno fatte notare le insistenze con cui il ragazzo è cercato da Bordeaux e Saint Etienne. Potrebbe essere proprio gennaio il momento in cui cambiare aria, per lui.

Nizza

E’ praticamente fatta per il trasferimento in prestito di Mickaël Poté al Le Mans. Inseguito anche da Nantes e Le Havre, infatti, il ventiseienne ex Clermont Foot ha scelto la squadra che fu di Didier Drogba per rilanciarsi.
Potrebbe lasciare la Costa Azzurra, questa volta a titolo definitivo, anche Emerse Faé, per il quale, secondo il quotidiano sportivo turco Sabah, sarebbe pronta un’offerta da quattro milioni di euro da parte del Fenerbaçhe.

Paris St. Germain

Qualcosa verrà quasi sicuramente fatto, là davanti. E tante sono le piste seguite dai dirigenti parigini in questo senso. Questo perché dopo la partenza di Kezman pare possa a breve esserci anche quella di Sessegnon, ormai in rotta di collisione con l’ambiente tutto.
Per rinfoltire il reparto offensivo si vagliano quindi diverse piste. In primis viene quindi seguito il ventiquattrenne nativo di Pontes Gestal noto ai più come Thiago Ribeiro. Il ragazzo, attualmente in forza la Cruzeiro, è una seconda punta ben fisicata che ha messo in mostra grandissime doti realizzative diventando capocannoniere dell’ultima Libertadores (dove ha realizzato otto reti, una più del peruviano José Carlos Fernandez dell’Alianza Lima e di Kléber, suo compagno di squadra).
Altro brasiliano molto appetito dal PSG è quell’André che oggi si disimpegna nella Dinamo Kiev.
Gioca invece nell’Hapoel Tel Aviv Itay Shechter, attaccante ventitrenne nativo di Ramat Yishai con già una decina di presenze nella nazionale israeliana alle spalle.
Più difficile, ma comunque fattibile, anche la via che porterebbe a Frederic Kanoutè, che potrebbe lasciare l’Andalusia dopo quasi sei anni.
Non solo uomini goal, però. Altro giocatore che il club della capitale starebbe seguendo e potrebbe portare a Parigi già a gennaio è quel Marvin Martin che, disimpegnandosi tra le fila del Sochaux, è oggi il miglior assistman del campionato.
Dietro, invece, è dato in partenza Tripy Makonda: lo spazio per lui è poco ed il Nantes spinge per un trasferimento, foss’anche solo in prestito. Ecco che a gennaio potrebbe realizzarsi il tutto.

Rennes

Les Rouges et Noirs potrebbero ingaggiare il ghanese Prince Tagoe, che dopo il buon mondiale sudafricano sperava di trovare più spazio nel proprio club ma che una volta tornato in Germania si è trovato ancora chiuso in quel di Hoffenheim. E Rennes potrebbe essere la scelta giusta per rilanciarsi.
Rennes che si da comunque da fare anche sul mercato internazionale. Oltre a Tagoe, infatti, si starebbero seguendo anche il togolese Razak Boukari, ala destra formatasi nello Chateauroux ed attualmente in forza al Lens, e Yoann Gouffran del Bordeaux.

Saint Etienne

Christophe Galtier pare abbia deciso: dev’essere Pierre-Alain Frau il prossimo rinforzo per l’ASSE.
L’ex PSG ed OL, infatti, sa già che lascerà Lille tra sei mesi, una volta scaduto il suo contratto. A questo punto l’intenzione del tecnico del St. Etienne sarebbe quella di anticipare i tempi, portando il ragazzo nella Loire già da gennaio.
Altro rinforzo di gennaio potrebbe essere Souheil Ben Rhadia, per cui l’ASSE sarebbe disposta a versare un milione di euro al Widzew Lodz.

Sochaux

Les Lionceaux pensano al futuro e nel farlo puntano ad un giovane senegalese: Joseph Lopy.
Diciottenne centrocampista difensivo, Lopy milita attualmente nel Diambars, accademia calcistica con sede a Saly che è curata da due grandi giocatori franco-senegalesi: Patrick Vieira e Bernard Lama.
Potrebbe invece lasciare Montbéliard Václav Svěrkoš, che sembrerebbe intenzionato a tornare in patria (dove danno il Viktoria Plzen su di lui).

Tolosa

Il principale obiettivo del TFC sarebbe quel Toifilou Maoulida che sarebbe quindi pronto a lasciare Lens giusto dopo tre anni dal suo arrivo ai Sang et Or.
Altro giocatore che interessa i dirigenti del Tolosa è Dalibor Veselinovic, attualmente in forza all’FC Bruxells.
In uscita, invece, da segnalare l’interesse della Fiorentina per Moussa Sissoko, che comunque difficilmente partirà prima di giugno, e dell’AEK per Fodé Mansaré, che potrebbe invece lasciare i TFC già a gennaio andando in scadenza il prossimo giugno.

Valenciennes

Sono due i giocatori seguiti con insistenza, tra le fila dei Les Atheniens: da una parte Gregory Puyol, che interessa il Rennes, dall’altra Nicolas Penneteau, che potrebbe sbarcare in Grecia, più precisamente all’Olympiakos.

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L’apertura del mercato di riparazione è sempre più vicina e così come in Italia anche Oltremanica i club della massima divisione inglese stanno iniziando ad approntare  un piano per provare a rinforzare le rose delle proprie squadre.
Vediamo quindi quali sono i rumors più in voga secondo radiomercato.

Arsenal

I Gunners si trascinano da tempo un problema cui non sono ancora riusciti a porre una pezza definitiva, quello del portiere. Proprio per provare a colmare questa falla Wenger ed i dirigenti londinesi pare stiano monitorando Diego Lopez, estremo difensore attualmente in forza al Villareal. Difficile che il trasferimento possa chiudersi già a gennaio, anche perché Wenger ha detto chiaramente che tornerebbe sul mercato solo in caso di infortuni importanti.
C’è un’idea, però, che stuzzica il manager di Strasburgo: riportare in Inghilterra David Beckham. A frenare il tutto, in questo caso, è l’abbondanza di cui godono i Gunners: con Walcott, Nasri, Rosicky, Arshavin ed Ebouè, ha infatti affermato lo stesso Wenger, l’acquisto di Beckham risulterebbe assolutamente superfluo.
Infine i londinesi sono interessati anche ad un giovane diciottenne croato, Šime Vrsaljko. Per il ragazzo di Zadar Wenger e compagnia sarebbero disposti a sborsare ben sei milioni e mezzo di euro.

Aston Villa

Curtis Davies, attualmente in prestito al Leicester, ha affermato di voler tornare al Villa Park il prossimo quattro gennaio, rifiutandosi di firmare per la società in cui milita attualmente.
Nel contempo, però, potrebbe partire Ashley Young. Qualora si presentasse un’offerta particolarmente vantaggiosa, infatti, i Villans sarebbero disposti a rilasciare la forte ala offensiva inglese.

Birmingham City

Alex McLeish è ormai deciso: dovrà essere Robbie Keane il rinforzo principale del mercato invernale Blues. L’alternativa sarebbe invece Kenny Miller, attualmente in forza ai Rangers di Glasgow.
In ultimo, quindi, McLeish potrebbe virare, qualora Keane e Miller risultassero inarrivabili, su Pablo Mouche, ventitreenne in forza al Boca Juniors che, come abbiamo visto, è seguito anche dal Parma.

Blackburn Rovers

I Rovers potrebbero sfruttare gli attuali problemi finanziari dell’Espanyol per assicurarsi l’ingaggio di Pablo Daniel Osvaldo, ex punta della Fiorentina.
Potrebbe poi trasferirsi a Blackburn anche il giovane Serigne Kara Mbodj, giovane senegalese già definito il nuovo Patrick Vieira.

Blackpool FC

I Tangerines sono pronti a strappare il ventunenne Jack Cork alla concorrenza del Burnley, squadra in cui il giovane scuola Chelsea milita attualmente in prestito. Holloway ed i suoi sono infatti convinti che offrendo al ragazzo la possibilità di misurarsi in Premier possano convincere lo stesso a trasferirsi nel Lancashire, stavolta sponda Blackpool appunto.

Bolton Wanderers

Secondo Marc Iles del Bolton News i Trotters sarebbero pronti a portare al Reebok Stadium due volti nuovi: da una parte il robusto centrale difensivo Matthew Kilgallon, attualmente in prestito al Sunderland dal Middlesbrough, dall’altra vorrebbero poi ottenere il prestito del giovane Thiago Alcantara, stellina della sempre florida cantera blaugrana.

Chelsea

Il lungo inseguimento è terminato. Male, però. Perché secondo quanto riportano i media inglesi i Blues si erano lanciati già da tempo alla caccia del giovanissimo Brian Olivan, terzino sinistro in forza alla Juvenil B del Barcellona di cui vi parlai un mese fa. Ora, però, dovranno alzare bandiera bianca: il ragazzo avrebbe infatti deciso di rimanere sulle Rambla, deludendo molto i dirigenti londinesi che vedevano in lui un ottimo prospetto da integrare nella propria Academy (in cui potrebbe essere inserito anche il colombiano Nazarith, punta dell’Independiente Santa Fe già soprannominato come nuovo Eto’o nel suo paese).
Chelsea attivo in Spagna anche per rinforzare la prima squadra: i Blues sono infatti dati all’inseguimento di Pepe, centrale ventisettenne che non sembra essere amatissimo in quel di Madrid. Sul giocatore si starebbero muovendo anche le due squadre di Manchester.
In uscita, invece, c’è da segnalare l’interesse per il giovane Jack Cork, attualmente in forza al Burnley: da una parte, infatti, la società in cui milita ora vorrebbe renderne definitivo il trasferimento a gennaio, dall’altra si registra però un interessamento del Blackpool, che vorrebbe dare una chance in Premier al ragazzo.

Everton

Il ventiseienne terzino Toffees Leighton Baines è dato ormai vicinissimo ad un trasferimento in Baviera. Su di lui sarebbe infatti piombato il Bayern Monaco, che vorrebbe puntare su di lui per rinforzare la propria retroguardia. Dal canto suo, però, Baines avrebbe già affermato di non voler lasciare Liverpool.
Everton che nel frattempo si è lanciato all’inseguimento del ventitreenne centrale del Middlesbrough David Wheater, su cui è per altro segnalato pure l’Aston Villa.

Fulham

I Toffees vorrebbero rinforzare il proprio reparto offensivo, acquistando una prima punta prolifica in grado di aiutare la squadra londinese sotto porta.
Proprio in questo senso starebbero seguendo il venticinquenne senegalese Papiss Demba Cissé, reduce da una prima metà di stagione realmente straordinaria: il ragazzo, nativo di Dakar, sta infatti trascinando il suo Friburgo con ben 15 reti in 18 match, un bottino di assoluto rispetto che ha permesso ai Breisgau-Brasilianer di volare al sesto posto in classifica al termine del girone d’andata.
Fulham che è segnalato anche all’inseguimento del diciassettenne Alex Oxlade-Chamberlain, giovane rivelazione del Southampton ed attualmente facente parte della rappresentativa nazionale under 18.

Liverpool

Roy Hodgson sarebbe pensando di rilasciare Daniel Agger, difensore danese in forza ai Reds dal 2006. Sulle sue tracce, infatti, si sarebbe messo il Wolfsburg, che avrebbe già convinto il manager elvetico a liberare il ragazzo già a gennaio.
Agger che a quel punto, secondo quanto riporta il Daily Mirror, sarebbe rimpiazzato da Robert Huth, per cui i Reds sarebbero disposti a versare cinque milioni di sterline.

Manchester City

Gli sceicchi non si fermano mai. Così dopo i tanti acquisti – ed i tanti soldi spesi – estivi ecco che la dirigenza Citizens sarebbe pronta a versare 10 milioni di sterline nelle casse del Bayer Leverkusen per assicurarsi le prestazioni di Renato Augusto, ventiduenne centrocampista offensivo nativo di Rio de Janeiro su cui starebbero però lavorando anche Bayern Monaco ed Inter.
Il Daily Mail, intanto, vede proprio nel City la futura squadra di Edin Dzeko, per cui sarebbe pronta una stratosferica offerta di 38 milioni di sterline.
Citizens che pensano comunque anche al mercato in uscita: proprio in questo senso vanno le voci che voglio Jo vicino all’Amburgo.

Manchester United

I Red Devils hanno già chiuso, lo scorso novembre, il primo trasferimento del loro mercato invernale. Dai norvegesi dell’Aalesunds, infatti, è già sbarcato in Inghilterra il 26enne portiere danese Anders Lindegaard, che sarà però utilizzabile solo a partire da gennaio.
Red Devils che sono dati sulle tracce anche di un altro portiere, Gianluigi Buffon. Secondo molte fonti d’Oltremanica, infatti, la prima squadra di Manchester vorrebbe acquistare il portierone azzurro già a gennaio, dietro il pagamento di una ventina di milioni di euro.

Newcastle United

Il primo obiettivo del mercato invernale dei Magpies sarebbe il riscatto di Hatem Ben Arfa. Il trequartista franco-algerino arrivò infatti in estate in prestito da Marsiglia per entrare da subito nelle grazie dei tifosi. Ecco spiegato perché i dirigenti dello United vorrebbero riscattarne il cartellino il prima possibile.
Dovrebbe poi restare anche Joey Barton, che molti media inglesi davano in partenza dal St. James Park. Il ragazzo, infatti, ha affermato di non voler lasciare Newcastle upon Tyne, volendo chiudere qui la sua carriera da calciatore.

Stoke City

Robert Huth potrebbe lasciare Stoke-on-Trent: su di lui ci sarebbe infatti l’interesse di Roy Hodgson, pronto a versare cinque milioni di sterline per acquisire il cartellino del centrale ex Chelsea.

Sunderland AFC

Il Real Saragozza è piombato su Paulo da Silva, difensore ex Venezia, Perugia e Cosenza che si trova ai margini dei Black Cats.

Tottenham Hottspur

Redknapp non ha dubbi: Woodgate deve lasciare la squadra. Sarebbe meglio per lui, infatti, andare a ritrovare continuità altrove, trasferendosi in prestito in una squadra che possa garantirgli più spazio, piuttosto che rimanere agli Spurs per non ritrovare quella continuità che sarebbe fondamentale per lui in un momento come questo.
Potrebbe partire anche, questa volta a titolo definitivo, Giovani Dos Santos, che sarebbe in procinto di tornare in Spagna dove è cercato con grande insistenza dal solito Real Saragozza.
In entrata, invece, il Tottenham starebbe seguendo Kevin Gameiro, 23enne stellina dell’attacco dei Merlus che dopo aver esordito in nazionale maggiore ha attirato su di sè le attenzioni di mezza Europa.

West Bromwich Albion

I WBA sarebbero sulle tracce di Michael Silberbauer, 29enne centrocampista in forza all’Utrecht. Sul giocatore, però, sarebbero piombate diverse squadre, in particolar modo i Celtic Glasgow, che sarebbero attualmente i favoriti ad assicurarsi i servigi dal ragazzo nativo di Støvring.

West Ham United

Si diceva che gli Hammers fossero sulle tracce di Sergio Canales, giovanissima star spagnola passata in estate dal Racing al Real. Il padre del ragazzo, però, pur nell’ammettere la leggera delusione del figlio, che sperava di essere utilizzato più spesso da Mourinho, ha seccamente smentito che suo figlio lascerà Madrid a gennaio, pur in prestito. La situazione, però, è assolutamente da monitorare perché al ragazzo farebbe sicuramente meglio vedere il campo con più frequenza.
Non è stato fortunato nemmeno l’approccio ad Emmanuel Adebayor: il puntero togolese in forza ai Citizens ha infatti fatto sapere che non sarebbe interessato nemmeno a trasferirsi in prestito agli Hammers.
In uscita dovrebbe invece essere fatto partire Valon Behrami, che in Inghilterra dicono sia destinato ad accasarsi a Roma.

Wigan Athletic

Il Wigan starebbe battagliando con l’Espanyol per l’acquisto di Jordi Lopez, ventinovenne centrocampista scuola Barça che è attualmente poco impegnato nel suo Swansea. Inoltre gennaio potrebbe portare in dono anche Tomasz Kuszczak, che a Manchester sarà rimpiazzato come secondo di Van der Sar da Lindegaard. Sull’estremo difensore polacco si sarebbe muovendo anche l’Aston Villa.

Wolverhampton Wanderers

E’ praticamente saltato, nonostante fosse già stato chiuso l’accordo, il passaggio dell’ex Blues Steve Sidwell ai Wolves. Il centrocampista Villans pare abbia infatti fatto un’inversione a U all’ultimo momento, decidendo di accasarsi al West Ham.

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Il mercato di riparazione si avvicina e i dirigenti di tutte e venti le compagini di A stanno prodigandosi per trovare le occasioni migliori con le quali rimpolpare e migliorare la rosa dei propri club.
Andiamo quindi a dare un rapido sguardo alla situazione, per capire verso cosa, secondo radiomercato, si stanno orientando le varie squadre di Serie A.

Bari

Per provare a risollevarsi i pugliesi opereranno sicuramente qualche movimento di mercato. In particolare le intenzioni sarebbero quelle di puntellare difesa e attacco.
Per la retroguardia pare ormai quasi scontato l’arrivo del polacco Glik, difensore centrale prelevato in estate dal Palermo e che ha trovato poco spazio in Sicilia. In avanti gli occhi sono invece puntati su due ex under 21 Azzurri: Maccarone ed Okaka. Il primo, che il Palermo pare sarebbe disposto a girare a Bari, sta però tentennando; il secondo, invece, ha già dato la sua disponibilità al trasferimento. A complicare la situazione, in questo caso, è quindi il veto posto da Ranieri, che in questo momento non è disposto a privarsi del ragazzo.
Nelle ultime ore si sta poi profilando una terza ipotesi, che vorrebbe il Bari tornare alla caccia di Paolucci. Attualmente di proprietà del Siena l’ex bianconero ha avuto la possibilità, in Toscana, di lavorare in un 4-4-2 speculare a quello utilizzato in Puglia da Ventura. Il ragazzo, dopo un periodo problematico, sarebbe poi felicissimo di accasarsi a Bari.

Bologna

Più difficile orientarsi rispetto al mercato dei felsinei, visti i problemi societari. Inutile quindi fare possibili nomi in entrata oggi, molto più senso ha invece parlare di chi potrebbe partire. In questo caso il giocatore più indicato a trasferirsi altrove è Britos, seguito da vicino dal Napoli.

Brescia

Un po’ immobile il mercato in entrata, piuttosto effervescente quello in uscita. I due pezzi pregiati della società lombarda, Diamanti e Caracciolo, sono infatti sul taccuino di numerosi direttori sportivi. Ma se il primo sembra essere assolutamente incedibile, almeno a metà stagione, il secondo potrebbe invece lasciare le Rondinelle in caso di offerta importante.
L’acquisto di punta di questo mercato di riparazione, invece, potrebbe essere Kharja, pupillo del neo tecnico Beretta.

Cagliari

Due partenti più o meno sicuri: Pinardi, destinazione Sassuolo, e Marchetti, conteso da Roma e Genoa. Difficile parta invece Matri, mentre qualche possibilità in più di lasciare la Sardegna l’ha Lazzari. In entrata, smentita l’ipotesi Cassano, si parla del possibile arrivo di un centrocampista, rispetto al cui nome viene però mantenuto il più assoluto riserbo.

Catania

Probabilissima la cessione di Barrientos, che ha chiesto più spazio pena un suo ritorno in argentina, che potrebbe essere rimpiazzato da Foggia, inserito nella lista dei partenti da Lotito. Possibile avvicendamento anche in attacco: qualora dovesse partire Maxi Lopez, infatti, Lo Monaco sarebbe costretto a cercare un suo sostituto. Il nome più gettonato, in tal senso, è quello di Mariano Pavone.
La società etnea è poi sempre molto attiva sul mercato sudamericano, in particolare argentino. Ad interessare i dirigenti siculi sarebbero, stavolta, Perez, centrocampista in forza all’Estudiantes, Galeano, difensore dell’Independiente e Stracqualursi, attaccante del Tigre capace di realizzare nove reti nel corso del Torneo di Apertura.

Cesena

Il Presidente Campedelli sta adoperandosi molto per rinforzare notevolmente la squadra già a gennaio. Tanti, quindi, i nomi attualmente accostati alla società romagnola. Da Torino potrebbero ad esempio arrivare Lanzafame e Legrottaglie, solo rincalzi nello scacchiere costruito da Delneri. Dal sud, più precisamente da Catania e Napoli, potrebbero invece arrivare Terlizzi e Blasi. Anche i cesenati, infine, si sono iscritti alla lista di squadre all’inseguimento di Foggia, che in una realtà di provincia come questa potrebbe indubbiamente rivelarsi un upgrade importante.
In uscita, invece, è dato come molto probabile la cessione di Cavalieri al Fluminense mentre Parolo è seguito da Palermo e Chievo (che potrebbe inserire nella trattativa Mandelli).

Chievo

Detto del possibile scambio ParoloMandelli va segnalato il fortissimo interessamento del Milan per Constant. Difficile però che i clivensi possano privarsi di lui già a gennaio.

Fiorentina

Corvino, si sa, è uno dei più esperti talent scout della penisola. I suoi sapienti occhi questa volta si sono posati su due giovanissimi del Maribor: Krajnc e Lazar, rispettivamente sedici e quindici anni. Per rinforzare la prima squadra potrebbero invece arrivare il napoletano Santacroce, possibile contropartita dell’affare Mutu, ed uno tra Amauri Sissoko, possibili contropartite nell’affare Gilardino. Qualora dovesse partire la punta Azzurra, quindi, oltre allo stesso Amauri la Fiorentina sarebbe interessata ad uno tra Rocchi, Moura ed Acquafresca.
Per il centrocampo, infine, caldo anche il nome di Lazzari, dato in partenza da Cagliari.

Genoa

I due pezzi pregiati del mercato in uscita sono Criscito e Ranocchia.Per il primo si parla di un possibile interessamento di Bayern, Milan e Napoli, sul secondo si sta invece muovendo l’Inter. Difficile comunque partano entrambi, possibile quindi sia Ranocchia, fortemente voluto dalla società di via Durini, a fare i bagagli, anche se Preziosi vorrebbe trattenerlo sino a giugno.
Tante, al solito, le idee in entrata: qualora partisse Criscito il suo posto sarebbe preso da Antonelli, terzino sinistro di un Parma che potrebbe trasferire a Genova anche Paloschi. Da Napoli potrebbe invece arrivare Blasi, magari scambiato con Kharja, mentre da Cagliari potrebbe giungere in Liguria Marchetti, che rileverebbe un certo non convincentissimo Eduardo. Ventilata anche un’ipotesi di scambio con la Roma tra Sculli e Baptista.

Inter

Prima di pianificare una vera e propria strategia di mercato si deve risolvere la questione Benitez, il cui futuro, nonostante la vittoria Mondiale, par essere ancora attaccato ad un filo. Una volta deciso il nome dell’allenatore la società potrà quindi muoversi con più convinzione in sede di mercato.
Ciò che sembra scontato e vivo aprioristicamente è l’interessamento per Ranocchia, che Moratti vuole assolutamente a Milano già a gennaio. La prima alternativa all’ex capitano dell’under 21 sarebbe invece il serbo Subotic, attualmente in forza al Borussia Dortmund.
Per l’attacco sono tre invece i nomi che circolano per l’immediato, uno per il futuro: Alexis Sanchez come esterno offensivo, Santa Cruz o Luis Fabiano come prima punta, Castaignos come acquisto di prospettiva.

Juventus

La Juve è un cantiere aperto e di conseguenza le voci si inseguono, spesso anche senza un vero e proprio fondamento.
Stando a radiomercato, infatti, il club di corso Galileo Ferraris starebbe muovendosi per rinforzare praticamente tutti i reparti: in porta potrebbe arrivare, anche se da aggregare inizialmente alle giovanili, il sedicenne Barnescu. Per la difesa sarebbero invece seguiti Santacroce e Manfredini come rincalzi centrali, stante il fatto che Legrottaglie potrebbe lasciare Torino, e se si troverà un’offerta particolarmente vantaggiosa qualcosa potrebbe essere fatto pure sull’esterno, laddove si deve cercare però un titolare.A centrocampo potrebbe invece essere ceduto Sissoko, molto appetito in Germania, la cui cessione porterebbe soldi freschi per rinforzare l’attacco. Qualora partisse, quindi, il posto del centrocampista maliano potrebbe essere preso, anche se più probabilmente a giugno, da Poli, che Marotta e Delneri conoscono bene.
Davanti, infine, si cercherà di piazzare un Amauri che ha assoluto bisogno di cambiare aria per ritrovarsi. I nomi che si fanno per la sua sostituzione sono tanti: da Maxi Lopez a Gilardino passando per Matri, Pazzini e Benzema (con questi ultimi due che però, per motivi diversi, è difficile arrivino). In ottica futura si segue invece Piazon.

Lazio

Torna in auge l’idea del puntero di peso. Così come l’agosto scorso, quindi, Lotito potrebbe puntare Santa Cruz. In alternativa percorribili anche le strade che portano ad Almeida e Samaras. Da non disdegnare anche l’opzione Klose, che ha recentemente lanciato segnali in questo senso dicendo anche che sicuramente lascerà la Baviera entro giugno.
Per la difesa, invece, si cerca un terzino; in questo caso gli obiettivi sarebbero Santon, che non pare incontrare la fiducia di Benitez, e Ziegler, in scadenza di contratto a Genova.

Lecce

Qualcosa verrà fatto sicuramente in difesa, dove si cerca un centrale. Terlizzi è un papabile, Santacroce una valida – quanto richiesta da più parti – alternativa.

Milan

Cassano è praticamente ufficiale. Colpo non da poco per la società di via Turati, che nel corso della stessa stagione ingaggia quindi Ibrahimovic, Robinho e il Pibe de Bari.
Interessa, sempre sulla sponda blucerchiata di Genova, anche Ziegler, come detto in scadenza di contratto. Così come un occhio lo si darà a Constant.
Possibili partenti, invece, Onyewu e Ronaldinho.

Napoli

Acquistato Fernandez, che arriverà a giugno, ci si muoverà comunque già da gennaio per un difensore. Oltre al già citato Britos sono quindi seguiti anche il granata Ogbonna ed il milanista Papastathopoulos.
Un interesse sta sorgendo in queste ore anche per Obradovic, giovane esterno serbo in forza al Saragozza.

Palermo

Dal Maribor, squadra da cui in estate vennero pescati Ilicic e Bacinovic, arriverà anche Andjelkovic, che sarà seguito dal ventunenne mediano del Nova Gorica Kurtic.
Dovrebbe quindi chiudersi qui il mercato del Palermo, che pare comunque continui a monitorare la situazione di Behrami.

Parma

La Slovenia è terra di caccia per le italiane. Oltre al Palermo, infatti, molto attivo su quel fronte anche il Parma, che dovrebbe prelevare il diciassettenne Perger dal Drava.
Per l’attacco, invece, le idee principali sono Mouche del Boca, Maccarone del Palermo e Floro Flores dell’Udinese.

Roma

Il Malaga pare voglia far la spesa nella capitale, in particolar modo sulla sponda giallorossa della città. Più precisamente sarebbero tre brasiliani ad interessare la società spagnola: Doni, Cicinho e Baptista.
In entrata, invece, interessano Ebouè e Behrami per la fascia destra, Sculli per l’esterno offensivo.

Sampdoria

Con Cassano ormai lontano da Genova chiaro che Garrone e i suoi debbano cercare un sostituto, per quanto l’idea di lanciare definitivamente Marilungo non dispiaccia. Qualora ci si muova sul mercato in questo senso, però, ecco pronte le idee Diamanti e Rosina.
Sembra invece destinato a lasciare Genova Ziegler: come detto in scadenza il terzino elvetico potrebbe essere ceduto già a gennaio per non essere perso a parametro zero il giugno prossimo.

Udinese

Sanchez piace all’Inter, anche se difficilmente sarà liberato prima di giugno. Potrebbero invece partire, destinazione Granada, i giovani Abdi e Medina.
Per il mercato in entra gli occhi sono invece sempre puntati sul varesino Ebagua, già lungamente seguito in estate, e sul laterale destro De Silvestri, in cerca di un posto fisso per mantenere un proprio spazio all’interno del giro della nazionale.

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CRONACA

Le due squadre partono tranquille, tenendo un ritmo partita molto ben controllato pensando più a studiarsi che ad aggredirsi. Nel contempo, però, fronteggiandosi con continui ribaltamenti di fronte, piuttosto sterili ma che comunque contribuiscono a rendere l’inizio del match comunque gradevole.

La prima conclusione arriva quindi al nono minuto quando Kaluyituka fa secco Lucio e crossa un pallone in mezzo che Singuluma non riesce però a girare direttamente in porta, dovendolo quindi servire all’indietro. Dopo un po’ di traccheggiamento arriva infine la conclusione di Nkulukuta, incapace però di avvicinarsi anche solo allo specchio di porta.
La prima rete, però, è interista. E’ il dodicesimo minuto quando Eto’o riceve palla sulla sinistra e libera con un grandissimo tocco Pandev, bravo ad infilarsi nelle larghe maglie di una non certo attenta difesa congolese per battere poi Kidiaba con estrema facilità accarezzando la palla con l’esterno sinistro.

Ma non è abbastanza. Al diciassettesimo Eto’o raddoppia da sè: palla in mezzo dalla destra con Pandev che non riesce a controllare e che termina quindi al camerunense. Diagonale di prima intenzione, goal. 2 a 0.

Sei minuti e Milito sfiora il tre a zero: Milito parte da centrocampo sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu con Kidiaba. Che, questa volta, è bravo, riuscendo a deviare la conclusione della punta interista con un piede, impedendo al Principe di triplicare.

E’ quindi un’Inter che pur senza essere rinunciataria non effettua grandi accelerazioni e che fa valere la propria superiorità tecnica pur senza incidere sul ritmo di un match che i giocatori del Mazembe cercano, nella loro pochezza tecnico-tattica, di raddrizzare come possano, ma senza grande fortuna.

Non contento di essersi mangiato una rete subito dopo il 2 a 0 Milito se ne mangia un’altra a tre dalla chiusura del primo tempo quando, ancora una volta arrivato a tu per tu con il portiere avversario, lascerà che il piede destro di Kidiaba gli impedisca di trovare la via del goal.

Nella ripresa i congolesi partono subito forte, cercando una rete che riapra la partita. Il tutto, però, senza creare grandissimi pericoli alla porta sempre sapientemente difesa da Julio Cesar.
A costruire la prima occasione degna di nota è quindi Maicon che all’ora di gioco penetra in area ed effettua un lob morbido cercando un compagno centralmente, con Kidiaba che va però a deviare il pallone sul palo e, quindi, in angolo.

Sugli sviluppi del corner arriva poi il colpo di testa di Milito, che prova ad incrociare sul secondo palo chiudendo però troppo l’angolo della conclusione e mettendo palla sul fondo.
Mazembe che si fa invece vedere al sessantaquattresimo, quando Julio Cesar esce in maniera non impeccabile su di un cross da destra e ne nasce un po’ di maretta in area, che si chiude con un corner da cui non nascera nulla di realmente pericoloso per la porta interista.

Nerazzurri che si fanno pericolosi anche al settantaduesimo quando Maicon effettua un ennesimo cross dalla destra che Pandev riesce solo a sfiorare, con Nkulukuta che, arrivando alle sue spalle, metterà poi sul fondo.
Sul fronte opposto Kaluyituka ha invece una buona occasioone un paio di minuti più tardi quando un’intervento scomposto di Cordoba su Kabangu genera un rimpallo su cui piomba proprio la punta congolese, che si fa però chiudere da Julio Cesar senza riuscire a battere a rete.

Inter che torna in avanti al settantottesimo quando Eto’o cerca la tripletta personale con un destro violento da fuori, respinto in bagher da un sempre tecnicamente non impeccabile Kidiaba.
A dieci dal termine ancora pericoloso Kaluyituka: Kabangu crossa in mezzo, la punta del Mazembe arriva in anticipo su Lucio ma trova la pronta risposta del sempre ottimo portiere interista.

All’ottantacinquesimo, quindi, Biabiany chiude ogni possibile discorso: Stankovic offre una grandissima palla in verticale su cui Kimwaka prova ad intervenire con un’acrobazia con cui non trova però l’impatto col pallone che una volta fatto proprio dall’ala destra di origine guadalupense viene depositato alle spalle di Kidiaba per la terza volta nel match.

COMMENTO

Il Mazembe sperava nel miracolo, che non si è però verificato.
A nulla sono infatti servite le preghiere eseguite, come al solito, sulla linea di porta dagli undici giocatori del Tout Puissant.

Più forte di tutto e tutti questa Inter, che è stata in grado di regolare gli avversari con grande facilità.

Partita indubbiamente migliore, questa giocata dai ragazzi di Rafa Benitez, rispetto a quella della semifinale.

Risultato mai in discussione quello maturato ad Abu Dhabi.

Vittoria facile, meritata, che chiude un ciclo vincentissimo.

MVP

Eto’o.
Serve dire altro?

TABELLINO

Inter vs. Mazembe 3 – 0
Marcatori: 12′ Pandev, 17′ Eto’o, 85′ Biabiany
Inter: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Lucio, Chivu (54′ Stankovic); Zanetti, Motta (87′ Mariga), Cambiasso; Eto’o, Pandev, Milito (70′ Biabiany). A disposizione: Castellazzi, Orlandoni, Sneijder, Muntari, Materazzi, Alibec, Benedetti, Santon, Nwankwo. Allenatore: Rafa Benitez.
Mazembe: Kidiaba; Kimwaki, Kasusula, Nkulukuta, Mihayo; Kabangu, Bedi, Ekanga, Kasongo (46′ Kanda), Singuluma; Kaluyituka (89′ Ndonga). A disposizione: Bakula, Ngome, Tshani, Kanda, Mwepu, Mabele, Sunzu, Mvete, Tshizeu, Kayembe. Allenatore: Lamine N’Diaye.
Arbitro: Yuichi Nishimura (JPN). Guardalinee: Toru Sagara (JPN), Toshiyuki Nagi (JPN). Quarto uomo: Victor Carrillo (PER).
Ammoniti: 12′ Kaluyituka, 33′ Ekanga, 42′ Bedi

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CRONACA

La partita inizia su ritmi piuttosto blandi, con le due squadre che si studiano senza aggredirsi con grandissima veemenza, non costruendo quindi palle goal particolari.
E’ comunque il Seongnam a partire meglio, dimostrando forse di tenere ad un terzo posto Mondiale più di quanto non ci tengano i brasiliani, delusi per non aver ottenuto la qualificazione alla finalissima e quindi forse scesi in campo un po’ svogliati proprio per questo motivo.

Al quarto d’ora, però, arriva l’inaspettato goal brasiliano: Alecsandro si libera sulla destra e crossa in mezzo dove Tinga s’inserisce colpendo di testa ed infilando il pallone tra le gambe di Sung-Ryong, firmando la rete del vantaggio.

Tre minuti e i Chunma si fanno vedere: Molina riceve la sponda di Ho Young ed esplode un mancino a giro che Renan devia sopra la traversa. Arbitro e guardalinee, però, non si rendono conto del tocco del portiere brasiliano, decidendo quindi di non assegnare un angolo sacrosanto alla squadra coreana.

Il goal rinfranca comunque i carioca, che undici minuti dopo il vantaggio raddoppiano: D’Alessandro riceve palla al limite e la gira centralmente ad Alecsandro, il cui tiro d’interno destro di prima intenzione piazza la palla a fil di palo, dove il malcapitato portiere asiatico non riesce ad arrivare.

Ed è proprio Alecsandro la versa spina nel fianco della difesa coreana: alla mezz’ora, infatti, la punta brasiliana, già autrice di una rete ed un assist, va vicina alla doppietta personale con un bel destro a giro ad incrociare sul secondo palo, con il pallone che va però a spegnersi di poco a lato.
Come se non bastasse al trentaquattresimo viene anche espulso, per doppia ammonizione, Suk Won, che lascia quindi i suoi in dieci.

Internacional quindi sempre più padrona del campo. A provarci, al trentaseiesimo, è Sobis che imbeccato da D’Alessandro viene però anticipato in angolo dalla scivolata di un difensore avversario.
Poco più tardi si fa però vedere il Seongnam che arriva al tiro con Radoncic, chiuso in corner da Renan. Radoncic che, entrato da pochi minuti, nell’occasione finisce anche per farsi male, dovendo quindi subito abbandonare il campo.

In apertura di ripresa l’Inter triplica: D’Alessandro, già autore dell’assist per Alecsandro, riceve palla ad una ventina di metri dalla porta, apre il compasso e infila Sung Ryong con un bell’interno mancino. 3 a 0.

La partita è comunque ormai completamente in discesa per per i brasiliani, che all’ora di gioco sfiorano la quarta rete con Alecsandro, il cui tocco a tu per tu con l’estremo difensore avversario viene però neutralizzato dallo stesso Sung Ryong.
Un paio di minuti più tardi Indio rischia invece di siglare un autogoal con intervenendo in maniera approssimativa su di una palla tagliata nel mezzo, che lui prova a liberare in maniera perfettibile.

Al sessantacinquesimo ancora pericolosa l’Inter: schema su punizione con D’Alessandro che mette in movimento Kleber sulla sinistra, cross basso in mezzo e batti e ribatti al limite dell’area piccola, con la palla che terminerà però sul fondo.
Due minuti ed il neo entrato Giuliano centra un pallone su cui Alecsando non arriva e che Tinga non riesce a contro-crossare in mezzo.

Al settantesimo bell’iniziativa personale di Tinga che entra in area saltando due uomini ma venendo chiuso da Sung-Ryong.
Il goal è comunque nell’aria ed arriva pochi secondi dopo: Guinazu crossa in mezzo, lo stesso Tinga liscia ma Alecsandro si fa trovare puntuale all’appuntamento col goal sul secondo palo, firmando il 4 a 0. Un goal, però, viziato da una doppia posizione di fuorigioco, e che non sarebbe dovuto essere convalidato.

Altri tre minuti e D’Alessandro mette ancora in mostra le sue capacità balistiche colpendo di sinistro dal limite, spedendo la palla sul palo.
A sei dal termine c’è comunque spazio anche per la prima rete dei coreani: Molina fa un uno-due con un compagno per battere poi Abbondanzieri, subentrato a Renan qualche minuto prima, con un bel pallonetto morbido.

La seconda arriva invece in chiusura quando Molina riceve palla sul secondo palo e raddoppia facilmente, firmando la sua personale doppietta.

COMMENTO

Partita che non ha moltissimo da raccontare, dall’esito quasi scontato. Perché dopo la sconfitta in apertura non poteva, una squadra come quella brasiliana, farsi sconfiggere oggi.

Ne esce quindi un match che a parte i primissimi minuti è quasi a senso unico, anche grazie all’espulsione di Suk Won, che spiana la strada alla vittoria dei portalegrensi.

In chiusura, poi, arriva la doppietta di Molina, MVP del match assieme ad Alecsandro, a nobilitare la prestazione di una squadra che proverà a rifarsi il prossimo anno, iniziando innanzitutto con la Champions asiatica.

TABELLINO

Internacional vs. Seongnam Ilhwa Chunma 4 – 2
Marcatori: 15′ Tinga, 27′, 70′ Alecsandro, 52′ D’Alessandro, 84′, 93′ Molina

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Diamo il via al viaggio attraverso l’universo dei giocatori che potranno svincolarsi il prossimo giugno partendo dal nostro campionato e da un paio di presupposti: il primo, classico, è che questo è un lavoro di ricerca con dei limiti e che potrebbe contenere degli errori… quindi così come è possibile che qualcuno dei giocatori citati non abbia – o non abbia più – il contratto in scadenza è anche possibile che qualcuno che l’ha non venga citato in questa lista.

Il secondo riguarda invece il fatto che sia l’anno scorso che quello prima la rete si popolò magicamente di pezzi sugli svincolati proprio dopo la pubblicazione delle mie liste su questo blog. E sarebbe bello, qualora ovviamente fossero proprio queste liste l’ispirazione e la fonte di dati per tutti quegli articoli, ricevere una citazione, di tanto in tanto…

Ma veniamo a noi.
Partendo dai portieri, tra cui troviamo quindici giocatori che si potranno liberare a giugno.

Tra questi va sicuramente citato l’austriaco Alexander Manninger, probabilmente il più interessante dell’intero lotto.
Nato e cresciuto calcisticamente in quel di Salisburgo il buon Manninger, 32 presenze all’attivo in nazionale, ebbe la sua prima esperienza ad alto livello a soli vent’anni, quando lasciò il Grazer AK per l’Arsenal, dove rimase quattro stagioni mettendo assieme 40 presenze in Premier League. A quel punto il passaggio, in prestito, alla Fiorentina, con il suo primo sbarco in Italia. Ed è proprio al Belpaese che è legata a doppiofilo la carriera dell’estremo difensore austriaco, che ha già vestito anche le maglie di Torino, Bologna, Brescia e Siena oltre a quella, che indossa attualmente, della Juventus.
Che lasci a giugno Corso Galileo Ferraris è comunque sicuramente possibile. Con Buffon e Storari davanti a lui spazio non ce n’è. Quindi o partirà Gigi, cosa non impossibile secondo le voci di radiomercato, oppure probabilmente sarà lui a fare le valigie. Perché, obiettivamente, una maglia da terzo portiere gli va troppo stretta.

Maglia che invece pare non andare strettissima a Flavio Roma, che ormai trentaseienne pare potersi accontentare di un ruolo del genere, che ad oggi ricopre alle spalle di Abbiati ed Amelia.

E’ comunque un mercato svincolati, quello riguardante i portieri, piuttosto povero. Oltre ai due succitati, infatti, troviamo: Gianello (Napoli), Berni (Lazio), Orlandoni (Inter), Belardi (Udinese), Scarpi (Genoa), Pelizzoli (Cagliari), Squizzi (Chievo), Avramov (Fiorentina), Lupatelli (Bologna), Kosicky (Catania), Antonioli, Cavalieri (Cesena), Boerchio (Bari).
Sicuramente nulla per cui si scateneranno aste furibonde l’estate prossima.

Più interessante, invece, il mercato svincolati relativo ai difensori, con ben 32 elementi il cui contratto scadrà a giugno.

Tra questi i nomi più altisonanti sono sicuramente quelli di Alessandro Nesta e Philippe Mexes.
Il primo, ormai da quasi nove anni in forza al Milan, è uno dei centrali più forti dell’ultimo decennio, come minimo. In carriera ha vinto praticamente tutto, anche se ormai da qualche anno a questa parte i problemi fisici ne minano spesso la continuità agonistica. Oggi, arrivato alla soglia dei 35 anni, potrebbe quindi decidere di lasciare Milano, magari per fare ritorno in quella Lazio che lo vide imporsi nel grande calcio o, ancora, per tentare una qualche avventura esotica (magari negli States, paese molto conosciuto e apprezzato dal difensore romano).

Il secondo, nato a Tolosa 28 anni fa, è invece nel pieno della carriera. Sulla sponda giallorossa di Roma pare però essere diventato la terza scelta di Ranieri e come ha già ampiamente lasciato intendere (“I dirigenti mi hanno già proposto di prolungare per quattro stagioni. Rifletterò bene. È tornato Burdisso e ci sarà una forte concorrenza. Se non gioco abbastanza, prenderò le mie decisioni. Nelle mie scelte di carriera la Nazionale diventerà una priorità”) proprio questa cosa potrebbe spingerlo a non firmare il rinnovo, cercandosi un’altra sistemazione. Di certo un centrale come lui liberabile a parametro zero farà gola a tanti, e non solo in Italia.

Sempre sulla sponda giallorossa di Roma saranno poi svincolabili Simone Loria e Marco Cassetti. E se per il primo è pensabile che potrà non richiamare l’attenzione di molte squadre della massima serie per il secondo si può invece ipotizzare che qualora decidesse di lasciare Roma, cosa comunque tutt’altro che scontata, non sarebbe certo improbabile che possa continuare la sua carriera in Serie A.

Altro giocatore interessante che molto probabilmente sarà svincolabile a giugno è lo svizzero Reto Ziegler, nato a Ginevra 24 anni fa e trasferitosi in Italia dal Tottenham nel 2007. Dopo essersi imposto all’attenzione del pubblico lo scorso anno, quando ebbe un ruolo sicuramente importante nella cavalcata doriana che condusse la squadra del Presidente Garrone al quarto posto finale in campionato, venne dato per partente per tutta l’estate. Alla fine, però, il giovane terzino sinistro elvetico è rimasto in quel di Genova per una stagione ancora. Se ciò che ha dichiarato Gasparin un mesetto fa è vero, comunque, difficilmente il ragazzo accetterà il rinnovo del contratto. Così che a giugno potrà discutere con chiunque essendo lui stesso il proprietario del proprio cartellino.

Altro giocatore che qualora dovesse partire degli interessanti in una massima serie li avrà sicuramente è l’attuale capitano partenopeo Paolo Cannavaro, il cui rinnovo sta andando per le lunghe. Lui, che scese dalla A alla B pur di giocare nella squadra della sua città, probabilmente vorrebbe restare. Ma non a qualsiasi condizione, immagino…

Gli altri difensori con il contratto in scadenza sono: Jankulovski, Montelongo (Milan), Legrottaglie (Juve), Rullo (Napoli), Cacciatore, Zauri (Samp), Ferronetti (Udinese), Pisano, Magliocchetti, Agostini (Cagliari), Frey (Chievo), Comotto (Fiorentina), Moras (Bologna), Potenza, Silvestre, Alvarez, Terlizzi (Catania), Lucarelli (Parma), Giuliatto, Fabiano (Lecce), Lauro, Petras (Cesena), Rinaldi, Parisi, Galasso (Bari).

Diversi nomi interessanti anche a centrocampo, primi fra tutti quelli che arrivano da Milano dove vedranno scadere il proprio contratto i milanisti Clarence Seedorf, Andrea Pirlo e Massimo Ambrosini e l’interista Joel Obi. Con Dejan Stankovic che, invece, dovrebbe aver firmato il rinnovo fino al 2014.

A destare interesse sono, ovviamente, in particolar modo i quattro veterani. Perché Obi è ancora un ragazzo piuttosto giovane e tutto da farsi – che comunque troverà sicuramente qualcuno pronto ad accoglierlo qualora dovesse lasciare Milano -, mentre gli altri sono campioni di lungo corso che molto hanno dato al calcio, e che qualcosa potrebbero dare ancora alle loro prossime squadre.

Uno di questi giocatori, Ambrosini, ha per altro parlato proprio oggi della sua situazione dicendo “Un’altra maglia dopo 15 anni di Milan? In Italia sarebbe difficile per me. Però non ho intenzione di smettere, quindi se non dovessi trovare l’accordo col Milan dovrei andare all’estero. Sul rinnovo sono aperto”. La volontà sembrerebbe insomma quella di rimanere in rossonero ma le porte restano aperte ad un eventuale possibile trasloco.

Allo stesso modo potrebbero lasciare Milano anche Seedorf e Pirlo. Lo spazio del primo sembra ormai andare riducendosi di pari passo con il fatto che le sue prestazioni vanno un po’ decadendo. Quello del secondo non sembra essere invece poi così in dubbio anche se su di lui ci sarebbe la corte di alcuni grandi club europei, in particolare quel Chelsea che ha in Ancelotti il proprio allenatore. Guarda caso quell’allenatore cui Andrea deve molto…

Oltre a Milano, comunque, occhi puntati anche su Firenze dove vedono il loro contratto in scadenza ben tre giocatori: Marco Donadel, Mario Santana e Cristiano Zanetti.
Tutti giocatori che, chi più chi meno, potrebbero trovare facilmente un’altra sistemazione, magari anche all’estero.

Niente male anche quello che si potrebbe raccogliere andando in gita in Sardegna. In quel di Cagliari, infatti, vedono il loro contratto in scadenza Daniele Conti e Davide Biondini, due dei centrocampisti più affidabili dell’intera Serie A che se decidessero di lasciare la regione isolana sicuramente troverebbero la fila delle pretendenti fuori di casa.

Gli altri ventuno centrocampisti in scadenza sono: Salihamidzic (Juve), Pazienza (Napoli), Firmani, Correa, Manfredini, Del Nero (Lazio), Liverani (Palermo), Virga, Perrotta (Roma), Boudianski (Udinese), Modesto (Genoa), Marcolini, Luciano (Chievo), Mutarelli (Bologna), Carboni (Catania), Savi (Parma), Cordova, Baiocco (Brescia), Appiah, Colucci (Cesena), Strambelli (Bari).

Non accende le fantasie dei tifosi, invece, il mercato svincolati che riguarda gli attaccanti.

I nomi più importanti, quelli di Filippo Inzaghi, Alessandro Del Piero, Hernan Crespo e Marco Di Vaio si riferiscono tutti a giocatori già in là con gli anni, che per quanto abbiano ancora qualche cartuccia da sparare di certo non infiammerebbero i tifosi qualora venissero acquistati. Posto poi che in realtà ad oggi per nessuno di questi si ventila una possibile partenza dalla squadra in cui militano, tutt’al più qualcuno, come Inzaghi attualmente infortunato, potrebbe decidere di smettere.

Il poco di interessante che c’è risponde quindi ai nomi di David Suazo ed Andrea Caracciolo.
Il primo sbarcò a Milano nel giugno 2007 firmando un quadriennale ormai prossimo a scadere, il secondo è invece il capitano del Brescia. In nessuno dei due casi si tratta di giocatori in grado di modificare gli equilibri attualmente vigenti in Serie A, ma trattandosi di giocatori comunque discretamente dotati una piazza pronta ad accoglierli potrebbero sicuramente trovarla.

Dovrebbe invece aver rinnovato sino al 2015 Giuseppe Sculli, il cui contratto presentava una scadenza al prossimo giugno sino all’estate scorsa.

Chiudono il novero dei 91 giocatori in scadenza in Serie A Bucchi (Napoli), Corradi (Udinese), Plasmati (Catania), Possanzini, Taddei (Brescia), Di Michele, Chevanton (Lecce), Sinigaglia, Bogdani (Cesena).

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CRONACA

Inizio choc per l’Inter: dopo un minuto Sneijder, entrato in contatto con Sung Hwan, si fa male e lascia il campo. Con la squadra ancora in dieci, però, i nerazzurri colpiscono grazie a Stankovic che s’infila tra le larghe maglie della difesa sudcoreana per battere con un tocco di fino Sung Ryong. Inter subito in vantaggio.

I Chunma però non si scompongono e all’ottavo si portano in avanti, con Radoncic che conclude guadagnando solo un calcio d’angolo. Sul punto di battuta va Molina che pennella un cross sul secondo palo là dove si fa trovare pronto Byung Kuk che per provare a raggiungere il pallone affossa però un avversario, commettendo fallo in attacco e rendendo vana l’azione.
Al sedicesimo è invece Molina a provarci direttamente: la sua conclusione dalla distanza, però, non trova la porta e fa spegnere il pallone sul fondo.

L’atteggiamento dell’Inter è comunque chiaro e sembra ricalcare in tutto e per tutto quello dell’Inter mourinhana: squadra chiusa dietro, attendista e pronta a partire in contropiede non appena ne ha l’occasione.
Ecco quindi che ciò che ne esce è una partita certamente non gradevolissima per gli amanti del bel calcio: perché i Chunma, squadra comunque ben messa in campo e assolutamente non “scarsa” in sè, non ha la capacità ed il talento per poter scardinare con forza e continuità la retroguardia nerazzurra. L’Inter, di contro, approcciandosi alla partita in maniera remissiva, appunto, non crea assolutamente un gioco piacevole a livello estetico.

La maggiore capacità tecnica nerazzurra si fa però sentire e al trentaduesimo l’Inter raddoppia con un bellissimo scambio argentino Zanetti-Milito: il capitano, infatti, scende da destra andando ad accentrarsi per servire in area Milito, che gli renderà il pallone in mezzo alla stessa con un bellissimo colpo di tacco di prima intenzione con cui smancherà proprio il terzino albiceleste. Che, una volta raggiunto il pallone, non avrà difficoltà a bucare Sung Ryong per il due a zero che andrà a chiudere il match.

Anche se ancora una volta i coreani non ci staranno e cinque minuti dopo la rete di Javier Zanetti andranno a loro volta piuttosto vicini alla segnatura: Molina, al solito, scodellerà un’ottima palla in area da calcio piazzato, pescando Radoncic che svetterà girando bene di testa, trovando però la pronta risposta di Julio Cesar che leverà il pallone da sotto alla traversa.
Ed è proprio sugli sviluppi di un ennesimo calcio piazzato che i sudcoreani faranno tremare l’Inter: a tre dal termine Molina pescherà al limite dell’area piccola Byung Kuk che impatterà il pallone di testa appena prima di venire travolto dall’uscita di Julio Cesar, mettendo però palla di poco a lato del palo.

La ripresa si apre con i coreani ancora in attacco. Il diagonale di Dong Geon, però, si spegne a lato, senza che Julio Cesar debba far nulla per impedire la rete al numero 9 dei Chunma.

E’ comunque un Seongnam che, esattamente come nella prima frazione, fa fatica a costruire e bucare la tenace difesa interista. Così, ancor più che nella prima frazione, bel gioco ed occasioni languono.

A costruire una buona occasione è quindi l’Inter che all’ora di gioco lancia Stankovic in area che una volta raggiunto il pallone, e vistosi chiuso dall’uscita del portiere, proverà a girare in mezzo per l’accorrente Eto’o, che sarebbe arrivato tutto solo sul pallone ed avrebbe facilmente segnato il tre a zero. A salvare tutto, però, ci pensa Jae Sung, che va a chiudere sul pallone con una grandissima diagonale difensiva.
Cinque minuti più tardi torna quindi a farsi vedere il Seongnam con Jae Cheol che calcia dal limite, spedendo però palla oltre la traversa.

E’ comunque una ripresa che stenta assolutamente a decollare, rendendo la partita via via più noiosa.

Al settantatreesimo, quindi, è l’Inter, ancora una volta, a colpire: Eto’o converge in area da sinistra raccogliendo un assist di Stankovic e calciando di prima intenzione, trovando però la pronta risposta di Sung Ryong. Sul pallone, a quel punto, si avventa il Principe Milito, che ribadendo il pallone in rete firma la terza rete del match.

Due soli minuti e i Chunma vanno vicinissimi al goal della bandiera: Ognenovski batte una punizione dal limite di estrema potenza, mettendo in difficoltà un Julio Cesar che riuscirà solo a respingere il pallone. Che, un po’ come nell’occasione precedente, finirà tra i piedi della prima punta avversaria. Radoncic, però, non è certo Milito, e finirà col calciare a lato un tap-in tutto sommato piuttosto facile.

Di lì in poi, però, la partita si trascinerà stancamente sino al termine, con l’Inter che riuscirà quindi ad imporsi in maniera tutto sommato piuttosto agevole di fronte ad un avversario cui va comunque riconosciuto l’onore delle armi.

COMMENTO

In una partita che non dà grandissimi spunti estetici su cui discutere è giusto, al di là del risultato, fare i complimenti a Shin Tae Yong, allenatore sud coreano che ha dimostrato oggi una grandissima sapienza tattica.
La sua squadra è infatti assolutamente ben messa in campo e, soprattutto, ordinatissima. Nonostante tutto.

Perché quando si subiscono due reti in mezz’ora può venire facile pensare che non ci sia un’adeguato affiatamento tra giocatori e reparti. Ma il problema è un altro.
I Chunma, infatti, organizzano un ottimo pressing e si chiudono piuttosto bene, quando è il momento.

A differenza di quanto accaduto ieri al Mazembe, però, devono essere loro, proprio per quanto detto in sede di cronaca, a fare la partita. Con tutto ciò che ne consegue.
Se i congolesi avevano infatti lasciato il pallino del gioco agli avversari, limitandosi a chiudersi per poi ripartire e colpire, i coreani si trovano di fronte un’Inter generalmente rinunciataria e non possono fare altrettanto.

Nel provare a costruire gioco, quindi, finiscono per scoprirsi. Facendosi poi colpire.
Come in occasione del secondo goal quando non è tanto l’organizzazione tattica dei Chunma a venir meno, quanto più la maggior tecnicità degli interisti ad avere la meglio. Perché oltre all’incursione di Zanetti, per cui nel corso degli anni sono stati spesi tutti gli aggettivi possibili, arriva un grandissimo colpo di tacco di Milito a rendere vano ogni possibile movimento difensivo. Perché un’invenzione del genere è proprio quella cosa che ti permette di fare la differenza quando gli schemi avversari riescono ad imbrigliarti.

A mancare a questa squadra, almeno in un confronto con l’Inter o uno qualsiasi dei migliori team del Vecchio Continente, è quella qualità tecnica che è ancora lungi dall’essere patrimonio medio del calciatore di varie zone del mondo.
In soldoni: se in Europa e Sud America i giocatori sono tecnicamente dotatissimi (quelli d’un certo livello, s’intende), ecco che non è lo stesso per club africani o asiatici. Che hanno sì un loro perché, ma che ancora scontano questa deficenza.

Ed ecco quindi perché ancora una volta il Seongnam riesce a rendersi pericoloso in particolar modo su calcio piazzato: la qualità per costruire una manovra alla Barcellona, per fare un paragone chiaro, manca. E così ci si deve affidare alla fisicità dei propri interpreti (come Ognenovski e Radoncic) abbinata all’estemporaneità dei calci piazzati battuti piuttosto magistralmente dal giocatore più dotato tecnicamente – guarda caso, e guarda caso è sud americano – in rosa (Molina).

Che dire dell’Inter, invece?
Il ritorno ad un atteggiamento di mourinhana memoria fa sicuramente bene a questa squadra. Che con quell’atteggiamento, del resto, ci ha vinto giusto qualcosina solo pochi mesi fa.

Certo, d’altro canto, è pur vero che vedere questo atteggiamento attendista contro squadre come Barcellona e Bayern Monaco fa un certo effetto, vederlo per buona parte del match contro i tutto sommato modesti – se rapportati ai top club europei – coreani del Seongnam ben altra roba.

Ma del resto mai come oggi per un’Inter in piena crisi di gioco e risultati è importante solo il risultato. Quindi ben venga anche questo.

Più che altro, in relazione alla finalissima, un po’ di curiosità sorge pensando a due squadre che, tutto sommato, hanno utilizzato, con le relative differenze chiaramente, lo stesso atteggiamento nelle proprie semifinali.
Quando si troveranno una contro l’altra in finale come si comporteranno?

Non ci resta che attendere sabato e vedere coi nostri occhi.
Di certo c’è solo che la maggior tecnicità interista resta anche nei confronti del Mazembe e che quindi non possono non essere i nerazzurri i favoriti per la vittoria finale.

MVP

Difficile definire un migliore in campo quest’oggi. Forse  ad essere premiato dev’essere lo spirito dell’Inter tutta, capace di rialzare la testa dopo un inizio di stagione piuttosto travagliato proprio in occasione dell’esordio al Mondiale per Club, a questo punto forse l’obiettivo principale della società di via Durini.

E se sapranno confermarsi anche in finale i ragazzi di Benitez avranno a breve uno splendido regalo di Natale da consegnare al Presidente Moratti…

TABELLINO

Seongnam Ilhwa Chunma vs. Inter 0 – 3
Marcatori: 2′ Stankovic, 31′ Zanetti, 73′ Milito
Seongnam: Sung Ryong; Byung Kuk, Jae Cheol (69′ Kwang Jin), Jae Sung, Ognenovski; Chul, Sung Kuk (69′ Ho Young), Sung Hwan, Dong Geon; Molina; Radoncic. A disposizione: Sung Kwan, Sang Gi, Hyun Jin, Sang Hee, Suk Won, Jin Ryong, Do, Ho Jeong, Young Sun. Allenatore: Shin Tae Yong.
Inter: Julio Cesar; Zanetti, Cordoba, Lucio, Chivu (78′ Santon); Stankovic, Cambiasso; Pandev, Sneijder (4′ Thiago Motta), Eto’o; Milito (76′ Muntari). A disposizione: Castellazzi, Orlandoni, Benedetti, Maicon, Materazzi, Nwankwo, Biabiany, Mariga, Alibec. Allenatore: Rafa Benitez.
Arbitro: Roberto Moreno (Pan). Assistenti: Daniel Williamson (Pan) e Leonel Leal (CRC).
Ammoniti: 31′ Ognenovski

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