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CRONACA
La partita comincia subito su buoni ritmi: le due squadre si fronteggiano infatti con la leggerezza tipica di un’amichevole e non essendo psicologicamente pressati dalla necessità di fare punti giocano a viso aperto, pur senza riuscire a farsi male da subito.
Buona l’azione costruita all’ottavo minuto dagli Azzurrini, che una volta portatisi in area non riescono però a colpire a rete, venendo chiusi in corner dall’attenta difesa turca.
Un solo minuto e gli ospiti si portano vicini alla rete: tiro da posizione siderale di Alter che trova impreparato Seculin, lento a distendersi alla sua destra, salvato solo dal palo. E’ questo il primo squillo, per quanto un po’ estemporaneo, del match.
Sono proprio i turchi ad essere più pimpanti: all’undicesimo Emre salta facile Caldirola e si lancia verso la nostra area di rigore, liberandosi anche della pressione di Romizi prima di impensierire Seculin con un tiro dal limite.
Al quarto d’ora arriva la prima sostituzione: Riccardo Brosco, centrale scuola Roma attualmente in forza alla Triestina, ha infatti dei problemi alla schiena e lascia il posto al giovanissimo Camporese, diciottenne difensore aggregato alla Primavera Viola con già una presenza in prima squadra.
Al diciottesimo, quindi, si fa vedere l’Italia: D’Alessandro manovra al limite dell’area e pennella un pallone per l’arrembante Fabbrini che si coordina cercando la mezza rovesciata senza però riuscire a colpire bene il pallone. Ne esce quindi un assist involontario per Destro, colto però in posizione di fuorigioco. Il centravanti genoano, comunque, era stato pescato in fuorigioco dalla terna arbitrale.
Tre minuti e Ozcan, portiere turco, rischia di commettere una sciocchezza un po’ come il buon Timur Juraev. Sulla pressione di Destro, infatti, perde palla, riuscendo però poi a chiudere la punta Azzurra in angolo.
Proprio sugli sviluppi dell’angolo il portiere del Genclerbirligi estrarrà dal cilindro la paratona con cui impedirà allo stesso Destro di portare in avanti gli Azzurrini: sul colpo di testa del centravanti ex Inter, infatti, Ozcan risponderà d’istinto a mano aperta, salvando il risultato.
Bellissima azione corale al ventisettesimo: Romizi, Macheda, Destro e Fabbrini costruiscono un’azione da applausi scroscianti. Sul tiro del nostro capitano, però, arriva l’intervento – piuttosto pazzo – di un difensore turco, che lo chiuderà in corner.
Occasionissima, al trentaduesimo, per la Turchia: cross da destra, controcross al volo, Sahin tutto solo al limite dell’area piccola mette alta di testa. Difesa Azzurra un po’ in affanno, nell’occasione.
Al quarantunesimo, però, sono gli Azzurri a passare: Macheda parte da destra e s’accentra per scaricare a Fabbrini tagliando alle spalle della difesa turca, ricevendo il passaggio di ritorno dal proprio capitano battendo quindi Ozcan con un tocco morbido di sinistro. 1 a 0!
L’Italia però non si accontenta e tre minuti più tardi ci riprova: Destro riceve al limite e gira subito palla a D’Alessandro che dopo essersi accentrato scarica di sinistro poco oltre la traversa della porta difesa da Ozcan.
Nel recupero, poi, sarà Romizi a provarci da fuori, trovando però la pronta risposta dell’estremo difensore del Genclerbirligi, che chiuderà di fatto la prima frazione di gioco.
La ripresa inizia con tre novità tra le fila azzurre: Borini in campo al posto di Destro, Perin per Seculin e Giandonato inserito in sostituzione di Soriano.
E’ un’Italia che parte un po’ come aveva chiuso la prima frazione, tenendo il pallino di gioco nelle proprie mani. Pur, però, senza riuscire a colpire la retroguardia turca con continuità.
Al decimo grande azione azzurra: Romizi effettua un lancio lungo stupendo per Borini che controlla e salta due uomini con un sombrero, finendo però a terra sull’ostruzione di un avversario. L’arbitro, però, non fischia un rigore per quanto mi riguarda solare.
La rete è però nell’aria e a segnare è ancora Macheda: D’Alessandro e Romizi costruiscono con un bel triangolo la palla buona, bucando poi con un filtrante dell’ala scuola Roma la retroguardia turca, molto alta nel caso, lanciando la punta in forza al Manchester che salterà facilmente Ozcan per depositare poi la palla in rete.
Al cinquantottesimo escono D’Alessandro e Macheda per fare posto a Tattini e Gabbiadini.
Pochi minuti ed è proprio la punta scuola Atalanta che viene lanciata dallo splendido filtrante di Giandonato verso la porta turca, venendo però fermato per un fuorigioco più che dubbio.
Sul ribaltamento di fronte è invece Serdar a portarsi vicino alla rete, concludendo però di poco alto sulla traversa.
Al sesantottesimo, quindi, entrano anche Misuraca e Biraghi al posto di Fabbrini e Crescenzi. Con una linea difensiva, quindi, che va a formarsi con due ragazzi cresciuti nell’Inter (Donati e Caldirola) più uno a tutt’oggi aggregato alla Primavera della società di via Durini. Poco più tardi altro triplo cambio: Rizzo, Tonelli e Faraoni per Romizi, Donati e Caldirola.
I tanti cambi, quindi, spezzano il ritmo di una partita che va quindi spegnendosi.
Poco oltre la mezz’ora della ripresa è quindi Misuraca a provare a riaccenderla: la sua conclusione dal vertice sinistro dell’area turca non trova però lo specchio di porta e si spegne, ben controllata da Ozcan, di fianco al palo alla destra dell’estremo difensore turco.
Un minuto e l’Italia si porta vicino al goal: Borini serve Gabbiadini con un tacco volante con la punta scuola Atalanta che serve sulla sinistra Misuraca il quale alleggerisce su Biraghi. Il cross del terzino sinistro interista è immediato e serve nel centro lo stesso Gabbiadini che si avventerà sulla palla come un condor tuffandosi di testa e cogliendo il palo.
A otto dal termine è invece Borini a rendersi pericoloso: servito da Gabbiadini si presenterà a tu per tu con Ozcan, venendo però disturbato alle sue spalle e non riuscendo a colpire a rete.
Ad un minuto dal termine, quindi, leggerezza di Tonelli che effettua uno sciagurato passaggio centrale in direzione di Camporese, che viene però anticipato da Ismail che dopo essersi impossessato del pallone punterà la porta azzurra per bucare facilmente Perin per la rete che chiuderà il match sul 2 a 1 in favore dei padroni di casa.
COMMENTO
I primi dieci minuti del match sono piuttosto equilibrati, con le due squadre che si fronteggiano a viso aperto senza pero riuscire a pungersi particolarmente.
Una volta sciolti per bene i muscoli, poi, sarà la Turchia ad uscire con maggiore personalità, guidata dalle giocate di un ottimo Emre capace di mettere in costante difficoltà la nostra retroguardia.
Una volta prese le misure alla squadra avversaria, però, gli Azzurrini inizieranno a mettere sotto gli ospiti: imbavagliato Emre, infatti, i turchi inizieranno ad avere notevolissime difficoltà in fase di costruzione e non riusciranno più a pungere un granché dalle parti di Seculin. Di contro saranno quindi i nostri ragazzi che sfruttando in particolar modo lo stato di forma di Romizi e le capacità tecniche del poker d’assi D’Alessandro-Macheda-Destro-Fabbrini creeranno non pochi grattacapi alla retroguardia avversaria, trovando la rete in chiusura di primo tempo proprio sull’asse Macheda-Fabbrini, due giocatori già inseriti da Casiraghi nel precedente ciclo di under 21, pur con alterne fortune (il primo venne infatti convocato più volte, vedendo però pochissimo il campo ed essendo spesso anche confinato in tribuna; il secondo trovò il suo posto in squadra solo nelle ultime partite di convocazione, quando avrebbe indubbiamente dovuto giocare con continuità già da tempo posto quanto mostrato con la maglia del suo Empoli).
La ripresa sarà giocata invece su ritmi più blandi e, soprattutto, con qualche indecisione tattica in più, visti i tanti cambi.
Proprio nella ripresa, però, i nostri ragazzi legittimeranno il vantaggio giocando indubbiamente meglio degli avversari, ormai domati, e trovando anche il raddoppio col solito Macheda bravo a sfruttare una bella triangolazione costruita sull’asse D’Alessandro-Romizi, per poi costruire diverse altre azioni degne di nota, come quella con la quale Gabbiadini andrà a cogliere il palo alla sinistra di Ozcan con un tuffo di testa arrivato sugli sviluppi di un’azione manovrata in cui i nostri ragazzi dimostreranno di saper far girare palla sfruttando il campo in tutta la sua ampiezza per poi provare a colpire a rete.
Inizia bene, quindi, l’avventura di Ciro Ferrara sulla panchina della nazionale under 21: inizia con una vittoria convincente su di una squadra onesta e ben messa in campo.
Dire oggi dove possano arrivare questi ragazzi non sarebbe avventato. Di più.
Però è indubbia una cosa: le annate 90/91/91, che costituiscono un po’ il fulcro di questa squadra, sono ricchissime di giocatori interessanti, indubbiamente più di quelle dell’88 e dell’89 (tanto è vero che molti giocatori dell’ultimo biennio erano proprio 90 o 91 sotto età).
Se sapranno lavorare con intelligenza, applicazione e sacrificio, quindi, potranno indubbiamente togliersi e toglierci qualche soddisfazione nel corso del prossimo biennio.
MVP
Una menzione d’onore, quantomeno, se la merita il buon Federico Macheda, mattatore del match con la sua doppietta.
Oggi, però, mi sento di premiare un altro ragazzo che pur non avendo realizzato né goal né assist e quindi non avendo inciso in maniera così diretta sul match, è stato, a mio avviso, il migliore in campo.
Parlo di Marco Augusto Romizi, centrocampista tuttofare attualmente in forza alla Reggiana che si è dannato l’anima, in mezzo al campo, per garantire alla squadra di Ferrara quegli equilibri necessari quando si vuole portare a casa il match.
E proprio il buon Romizi è la dimostrazione di quanto il calcio italiano non punti sui giovani: ormai ventenne, infatti, si trova a giocare non in Serie A né in Serie B, quanto più in Lega Pro. Il tutto nonostante fosse stato eletto come miglior centrocampista della fase finale del Campionato Primavera di due anni fa.
Ma, appunto, in Italia si fa fatica a dare spazio ai giovani così che Marco, per trovare spazio e giocare con regolarità, è dovuto scendere sino in Lega Pro.
Oggi, comunque, ha giocato davvero alla grande. Uomo ovunque della nostra mediana, infatti, ha retto praticamente da solo il nostro centrocampo dando una mano in fase d’impostazione (in effetti, a ben vedere, il suo zampino nel 2 a 0 c’è perché è proprio lui a scambiare con D’Alessandro, che poi lancerà Macheda verso il raddoppio) quanto, soprattutto, in fase di non possesso, tappando tutte le falle, pressando ogni portatore di palla che partisse centrale e andando più volte anche a raddoppiare l’uomo in aiuto ad un difensore.
Prestazione davvero notevole, per lui, che ha avuto modo oggi di mettersi in mostra anche agli occhi del grande pubblico. E chissà che questo non gli faccia, in breve, guadagnare un posto in un campionato più blasonato dell’ex C1.
TABELLINO
Italia vs. Turchia 2 – 1
Marcatori: 41′, 56′ Macheda, 89′ Ismail
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