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CRONACA
La prima occasione rischiosa la costruisce la Juve, con Maggio che quasi non buca il proprio portiere: lancio lungo di Grygera per Toni che spizza in area, con il fluidificante destro Azzurro che effettua una diagonale in chiusura anticipando tutti di testa ma, appunto, mettendo un minimo in difficoltà De Sanctis.
Sull’azione successiva occasione interessante per Toni, che è però fermato a tu per tu con l’estremo difensore napoletano per un fuorigioco in partenza.
Il Napoli si fa quindi vedere dopo un quarto d’ora passato a sonnecchiare bellamente: Lavezzi libera Dossena al cross con un tacco sontuoso, l’ex terzino Reds la mette in mezzo di prima intenzione, trovando però la pronta risposta di Storari a liberare l’area piccola.
Cinque minuti più tardi è ancora Lavezzi ad inventare: il fantasista argentino taglia infatti un filtrante che passando tra Chiellini e Traorè spacca il centrosinistra della difesa bianconera, con il terzino francese impossibilitato ad andare a chiudere l’accorrente Maggio ed il centrale italiano a dover uscire per coprire la falla. Il tutto senza che ci sia la possibilità di arrivare a chiudere il fluidificante napoletano, però, il cui cross è perfetto per la testa di Cavani, che firma facilmente la rete del vantaggio.
Napoli che galvanizzato dal vantaggio costruirà altre due palle goal in un minuto: dapprima Hamsik, il cui tiro è deviato in corner, poi Lavezzi, che esalta i riflessi di Storari.
La Juve però non ci sta ed al ventiduesimo Amauri riesce a liberarsi del diretto marcatore colpendo con buona potenza di sinistro, trovando però la super parata di De Sanctis. Sugli sviluppi del corner seguente arriverà quindi la rete di Toni, che sarà però annullata per una carica dello stesso attaccante di Pavullo del Frignano sull’estremo difensore di scuola Pescara.
La difesa bianconera è però assolutamente instabile ed al ventiseiesimo il Napoli raddoppia, con Cavani che firma la doppietta: Dossena crossa da sinistra sul secondo palo, dove il puntero uruguagio ha buon gioco nell’anticipare la diagonale difensiva di Traorè. 2 a 0.
Il raddoppio partenopeo spegne quindi il tiepido ardore juventino. Nel contempo il Napoli continua a fare la propria partita ordinata, chiudendosi alla perfezione dietro e giochicchiando senza strafare alla ricerca del varco buono davanti.
Al trentasettesimo Dossena, autore dell’assist della seconda rete, ci prova direttamente: il suo mancino, scoccato da posizione improbabile, mette in difficoltà Storari, costretto a parare in due tempi un tiro che nessuno si sarebbe aspettato potesse venir scoccato da lì. Ed è questa l’unica occasione degna di nota di un primo tempo che vede il Napoli avanti di due reti.
La Juve ad inizio ripresa ci riprova subito scodellando palla in area da calcio piazzato: in questo caso, però, Toni non trova lo specchio di porta, con la palla che si spegne a lato del palo alla destra di De Sanctis.
Al quarantottesimo occasionissima per Toni: sugli sviluppi di un calcio piazzato Marchisio si porta in area da destra ed accarezza il pallone scodellando in mezzo dove l’ex Campione del Mondo 2006 svetta per girare bene di testa, trovando però la pronta risposta dell’estremo difensore partenopeo.
Al cinquantatreesimo, però, il Napoli triplica: Lavezzi taglia il pallone alle spalle della difesa per Hamsik che pennella una palla sul secondo palo, dove Cavani s’infila dietro a Grygera e si tuffa di testa, firmando il tre a zero che chiude definitivamente ogni discorso.
La Juve prova quindi a rispondere cinque minuti più tardi quando Pepe viene atterrato da Maggio, ammonito, e Del Piero ci prova direttamente su punizione, mettendo però la palla alta sopra l’incrocio alla sinistra di De Sanctis.
Qualche minuto più tardi Toni ci prova invece tentando l’infilata a palla bassa, ma è subito chiuso dalla retroguardia napoletana.
Sul ribaltamento di fronte dell’angolo che ne nasce Lavezzi brucia un paio d’avversari presentandosi in area con la possibilità di battere direttamente Storari. Troppo altruista, però, il Pocho serve dalla parte opposta Cavani, che arriva con un attimo di ritardo sul pallone favorendo la facile parata dell’ex portiere doriano.
Toni ci riprova quindi al settantesimo, ma sul cross proveniente dalla destra il centravanti modenese commette, almeno secondo l’arbitro, un fallo su Cannavaro.
Negli ultimi venti minuti, quindi, le due squadre si confronteranno con la testa già negli spogliatoi ed i remi ben tirati in barca, e la partita si spegnerà ben prima del triplice fischio arbitrale.
COMMENTO
Interessante la scelta compiuta da Delneri nel prepartita: visto il grave infortunio occorso nel match della Befana a Quagliarella ecco il cambio di strategia là davanti. Non più un attacco misto con una prima punta tendenzialmente pesante ed una seconda leggera e mobile ma una coppia tutta chili e centimetri. Spazio quindi al nuovo arrivato Toni, 194 centimetri per 88 chilogrammi, affiancato dall’oriundo Amauri, 186 centimetri per 83 chilogrammi.
Ed è proprio la Juventus a partire un tantino meglio, tenendo molto bene il campo e provando con più decisione a cercare la via della rete.
Il tutto, però, senza riuscire, se non in maniera estemporanea, a bucare l’attenta difesa napoletana.
Sul fronte opposto capita invece il contrario: il Napoli si porta meno in avanti nella prima mezz’ora, ma lo fa con più cinismo.
Bastano quindi due affondi sulla fascia per trovare un doppio vantaggio che dopo il primo quarto d’ora sarebbe stato difficilmente pronosticabile.
Nella ripresa poi i padroni di casa dilagano con il proprio bomber che firma la tripletta e sotterra una Juventus la cui difesa è risultata assolutamente non all’altezza della situazione.
Sette reti subite in quattro giorni è un passivo pesantissimo ed un campanello d’allarme che sicuramente non farà dormire sonni tranquilli a Delneri stanotte.
Ma i problemi, per la società bianconera, non si esauriscono là dietro. Perché a metàcampo non c’è il giusto filtro nel mezzo, con Sissoko in tribuna acciaccato e Melo squalificato, né la giusta pimpantezza sugli esterni. Così che davanti i due colossi schierati dal primo minuto non ricevono i giusti suggerimenti, risultando tutto sommato piuttosto evanescenti (anche se, in tutto questo, va sottolineata la discreta prestazione di Luca Toni).
Esattamente al contrario il discorso da fare in relazione al Napoli: difesa attentissima e molto aggressiva su ogni pallone, discreto filtro della coppia Gargano-Pazienza, buona brillantezza degli esterni, una coppia di giocatori in grado di fare la differenza sulla trequarti ed una punta ancora una volta infallibile.
Il 3 a 0 è risultato sicuramente troppo largo e troppo penalizzante per una squadra, la Juventus, che pur tra mille problemi era anche partita meglio degli avversari.
La vittoria napoletana, comunque, resta in sè indubbiamente meritata.
MVP
Quando firmi una tripletta non puoi che essere eletto come MVP del match.
Bravo Cavani, che alle belle cose mostrate in quel di Palermo sta sapendo abbinare una puntualità nel trovare la rete che può renderlo come una delle migliori punte del nostro campionato.
TABELLINO
Napoli vs. Juventus 3 – 0
Marcatori: 20′, 26′, 53′ Cavani
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, P.Cannavaro, Campagnaro; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena (23′ st Aronica); Hamsik (33′ st Yebda), Lavezzi; Cavani. A disp.: Iezzo, Vitale, Zuniga, Sosa, Dumitru. All.: Mazzarri
Juventus (4-4-2): Storari; Grygera, Bonucci, Chiellini, Traorè (1′ st Grosso); Krasic, Marchisio, Aquilani, Pepe (21′ st Motta), Amauri (7′ st Del Piero), Toni. A disp.: Manninger, Giandonato, Legrottaglie, Gianneti. All.: Delneri
Arbitro: Morganti
Ammoniti: Traoré, Pepe (J); Dossena, Hamsik (N)
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