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Il nostro viaggio attraverso l’universo dei giocatori in fase di svincolo continua, proprio come lo scorso anno, con i difensori del nostro massimo campionato. Andiamo quindi a vedere, squadra per squadra, chi sono i 27 difensori che si potranno svincolare a fine stagione.
A Genova, sponda Rossoblù, troviamo Giuseppe Biava. Il 32enne nativo di Seriate gioca in Liguria dal 2008 dopo essersi affermato nella sua precedente esperienza palermitana. Oggi risulta essere uno dei centrali più affidabili della nostra Serie A, ottimamente inserito nel contesto di gioco creato da Gasperini.
Sulla sponda Blucerchiata, invece, sono due i giocatori in fase di svincolo: Daniele Gastaldello e Stefano Lucchini.
Il primo, nato 26 anni fa a Camposampiero, crebbe tra Padova e Torino – sponda juventina – e fu uno dei punti fermi delle nazionali giovanili italiane. Tra under 17, 19 e 20, infatti, raccolse ben 35 convocazioni e 32 caps. A 20 anni, quindi, inizia a girare l’Italia (Chievo, Crotone e Siena). Nel 2007, poi, le sue ottime prestazioni in Toscana gli valgono la chiamata della Sampdoria dove, dopo un breve periodo di adattamento, si conquista il posto da titolare. Oggi è uno dei punti fermi della formazione allenata da Del Neri: in questa stagione, infatti, ha disputato 13 delle 15 partite di campionato disputate sino ad ora dalla sua squadra.
Il secondo, invece, nacque a Codogno 29 anni fa, crebbe nella Cremonese, squadra con cui esordì in C1 a 19 anni, e giocò 17 match tra nazionale under 20 e 21. Dopo l’esperienza con i Grigiorossi passa alla Ternana, dove resta due anni, prima di sbarcare ad Empoli ed affermarsi su buoni livelli. Nel 2007, quindi, sbarca a Genova – proprio assieme a Gastaldello – dove non è oggi un titolare: in questa stagione, infatti, ha disputato solo 6 delle 15 partite di campionato giocate dalla squadra di Del Neri (una delle quali subentrando dalla panca).
Se a Genova sono tre, in tutto, i giocatori che si potranno svincolare a fine stagione a Roma il numero sale addirittura a 5, tre su sponda Biancoceleste, due in quella Giallorossa.
Tra le fila della Lazio, infatti, sono Ivan Artipoli, Riccardo Bonetto e Sebastiano Siviglia i giocatori che potrebbero lasciare la squadra senza che si debbano pagare indennizzi.
Il primo, nato a Pescara 23 anni fa, ha giocato nella squadra della sua città prima di passare a Sampdoria, Prato, Lazio e Modena (in prestito). Solo in una stagione a Prato fu però titolare, facile quindi che il suo cartellino non venga rinnovato e che il giocatore finisca a giocare in qualche serie minore.
Bonetto, invece, nacque ad Asolo trent’anni fa. Cresciuto nelle giovanili della Juve fece diverse esperienze in giro per l’Italia, ma non solo: tra il 1998 ed il 2000, infatti, il terzino Biancoceleste giocò in Belgio, più precisamente nel Beveren. La sua esperienza, comunque, non fu fortunatissima: in due stagioni, infatti, totalizzò solo 19 presenze.
E’ alla Lazio dal 2006, anche se in questo lasso di tempo ha passato due stagioni in prestito: una a Bologna, l’altra a Livorno. Oggi è ben fuori dal giro dei titolari, esattamente come Artipoli, ed è quindi probabilissimo che non rinnovi il contratto, accasandosi altrove a fine stagione.
L’unico dei tre che ha qualche possibilità di vedersi rinnovare il contratto, quindi, è Siviglia. Il 36enne di Palizzi Marina ha giocato in molte squadre d’Italia (come Nocerina, Verona, Atalanta e Lecce) per poi approdare alla Lazio, in prestito, nel 2004. Dalla stagione successiva è invece a tutti gli effetti un giocatore della società Biancoceleste. Oggi non è più un titolare al 100%, ma resta un giocatore importante del club di Lotito. C’è quindi da capire quale potrà essere il suo futuro.
In Giallorosso, invece, sono Marco Cassetti e Max Tonetto i giocatori che potrebbero svincolarsi a zero a fine stagione. Entrambi punti fondamentali nella Roma Spallettiana nel corso di diverse stagioni i due potrebbero invece ora lasciare Roma dato che il loro apporto non sembra più così determinante.
Il giocatore più importante tra tutti quelli in fase di svincolo, comunque, è indubbiamente Fabio Cannavaro: il capitano della nostra nazionale, infatti, è appena rientrato in Italia dopo la non certo postiva esperienza madridista ed ha firmato un contratto annuale con la Juventus. Il suo rendimento, comunque, non è più all’altezza della sua fama. Ben lontano, infatti, è il ricordo dei numeri fatti nel corso dell’ultimo Mondiale. Oggi Cannavaro non è più quel giocatore.
Probabile quindi possa lasciare Torino a fine stagione, magari per andare a chiudere la carriera nella sua Napoli.
A Firenze va in svincolo, invece, Per Kroldrup. Il centrale danese è a Firenze dal 2006 ed ha disputato quasi 100 partite in maglia Viola. C’è quindi da capire cos’abbiano intenzione di fare i Della Valle: continuare a tenerlo per inserirlo in una rotazione di turn over o lasciarlo libero di cercarsi un’altra sistemazione per puntare, magari, su qualche giovane?
Sempre in Toscana, ma a Siena, troviamo Cristiano Del Grosso: nato a Giulianova 26 anni fa il terzino senese sbarcò nella sua attuale squadra nel 2008, ma a fine stagione potrebbe svincolarsi per accasarsi altrove.
Due i giocatori in fase di svincolo ad Udine, tre a Parma.
Tra i Bianconeri troviamo Damiano Ferronetti e Giovanni Pasquale. Il primo nacque ad Albano Laziale 25 anni fa e crebbe nelle giovanili della Roma. Dopo un anno passato in prestito alla Triestina si trasferisce a Parma dove totalizza 38 match di campionato in tre stagioni. Nel 2007, poi, lo sbarco ad Udine, dove lo spazio è però ancora più ridotto rispetto che in Emilia. Difficile quindi, oggi, che Ferronetti possa decidere di restare in Friuli posto anche che Basta sta disputando un campionato di livello e difficilmente potrà perdere il posto in suo favore.
Pasquale nacque invece a Venaria Reale quasi 28 anni fa. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter esordisce in prima squadra il 6 ottobre del 2002 in un Piacenza-Inter vinto 4 a 1 dai suoi. Inizialmente lascia intendere che abbia grandi potenzialità, che però non riesce ad esprimere. Dopo quattro stagioni nel giro della prima squadra, quindi, prova le esperienze di Siena e Parma (entrambe le volte in prestito) prima di passare a Livorno. Dal 2008, quindi, è un giocatore dell’Udinese. In Friuli, comunque, è tutt’altro che titolare ed è quindi probabile, anche per lui, che possa voler partire al termine della stagione.
A Parma sono invece Paolo Castellini, Christian Panucci e Massimo Paci ad avere il contratto in scadenza.
Il primo nacque a Brescia 30 anni fa. Cresciuto nella Cremonese debutta in Serie B nel 1996, a soli 17 anni. In quattro stagioni, quindi, raccoglie 64 presenze in campionato che gli valgono la chiamata del Torino. Dal 2000 al 2004, quindi, gioca 94 match di campionato in maglia granata, prima passare sei mesi in prestito al Brescia, dove giocherà 16 partite. Nell’estate del 2004, quindi, accetta una ricca offerta del Betis e si trasferisce in Spagna, dove gioca però solo 13 partite in due stagioni. Nel 2006, quindi, torna in Italia, facendosi ingaggiare dal Parma, che gli fa firmare un contratto di 4 anni. Contratto che, appunto, scadrà quest’estate.
Panucci, invece, è arrivato a Parma nel corso dell’ultimo mercato estivo. Il giocatore dice di trovarsi bene in Emilia, ma chissà cosa deciderà di fare da qui a giugno.
Paci, infine, è a Parma dal 2006 dopo le buone esperienze di Viterbo, Terni ed Ascoli. In quattro stagioni in Emilia ha disputato più di 80 partite, anche se in questa stagione ha giocato solo sette match da titolare.
A Milano troviamo invece Giuseppe Favalli. L’ex colonna laziale (più di 300 caps tra il 1992 ed il 2004) fu, l’anno scorso, uno dei pochi giocatori della retroguardia Rossonera a salvarsi. Con il ritorno di Nesta e lo sbarco di Thiago Silva, però, il difensore di Orzinuovi è stato messo ai margini della squadra titolare, tanto che in questa stagione ha finora giocato in due sole occasioni. A gennaio compirà 38 anni, età ragguardevole. Probabile quindi che a giugno appena le scarpe al chiodo o, quantomeno, che lasci Milano per chiudere la carriera altrove.
Trasferendoci a Verona, sponda Chievo, troviamo Davide Mandelli e Mario Yepes.
Il primo nacque a Monza 32 anni fa e sbarcò a Chievo nell’ormai lontano 2004. Sei anni più tardi, quindi, potrebbe decidere di lasciare Verona, essendo ormai finito ai margini della squadra titolare.
Il secondo, invece, nacque a Cali 33 anni fa e sbarcò a Verona l’anno scorso. In due stagioni è stato la colonna della retroguardia clivense, ed è probabile che i dirigenti possano voler continuare il rapporto con lui. Che, però, ha ormai una certa età, e potrebbe anche voler riavvicinarsi a casa…
In scadenza di contratto troviamo anche Souleymane Diamoutene (Bari), Gianluca Grava (Napoli), Salvatore Lanna e Cristiano Zenoni (Bologna), Fabio Galante (Livorno), Diego Lopez (Cagliari), Maxi Pellegrino (Atalanta) e Giovanni Marchese (Catania).
[…] a Parma, tra l’altro, troviamo in fase di svincolo anche Damiano Zenoni. Anche lui, come il fratello Cristian, vedrà infatti il suo contratto scadere a […]