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Nacque il 1° gennaio del 1992 a Stevenage (città natale di un altro giovane calciatore di prospettiva, Ashley Young, oltre che del campione di Formula 1 Lewis Hamilton) questo talentuosissimo centrocampista inglese oggi in forza all’Arsenal, squadra per cui si tesserò il 1° ottobre del 2001, all’età di soli nove anni.
Una carriera fulminante nelle giovanili dei Gunners e l’approdo, a soli 16 anni, in prima squadra. Arsene Wenger, che di giovani se ne intende, ha difatti deciso che un talento del genere, nonostante la tenerissima età, non potesse non essere aggregato alla prima squadra. E come dargli torto…
Centrocampista mancino che ama partire largo a destra per poi accentrarsi per trovare l’ultimo passaggio o la via della rete Wilshere è uno dei prodotti più interessanti della florida Academy dell’Arsenal, nonché di tutta l’Inghilterra. A oggi, infatti, Jack è considerabile come uno dei migliori under 17 a livello planetario. Intelligente, tecnico, talentuoso, rapido tanto nel scegliere la giocata quanto nell’effettuarla Wilshere è il futuro, assieme a Merida, Barazite, ed altri, dell’Arsenal, società sempre molto attenta ai giovanissimi.
A soli 15 anni era già capitano dell’under 16 dei Gunners, ma non solo: collezionò anche già diverse presenze nell’under 18, il tutto a testimoniare la precocità del suo immenso talento.
Precocità di talento che risalta anche pensando alla sua carriera in nazionale: a 15 anni convocato stabilmente nell’under 16, a 16 nell’under 17 e nell’under 19, squadra di cui fa parte tutt’ora. Dal prossimo anno, poi, è già sicura la sua presenza nell’under 21, il tutto a soli 17 anni.
Dopo la buona annata diviso tra under 16 e 18, intanto, convince i tecnici dei Gunners a passare fisso tra i ragazzi più grandicelli e nell’estate 2007 viene allora promosso a tutti gli effetti nella formazione under 18, prima che, pochi mesi più tardi (febbraio 2008) arrivi la promozione nella squadra riserve.
La scorsa estate, poi, la promozione, da parte di Wenger, in prima squadra: a soli 16 anni, quindi quando è ancora solo un ragazzino, Wilshere deve già confrontarsi a tu per tu col professionismo.
La cosa, però, non lo spaventa: oltre ad una grande tecnica di base, infatti, Wilshere sembra anche essere dotato di un carattere forte, tanto che affronta con decisione ogni sfida.
Il tutto viene quindi dimostrato nelle amichevoli estive: il suo debutto, per quanto in una partita non ufficiale, avviene contro il Barnet, quando sostituisce Henry Lansbury, altro “young guns”, e si mette subito in mostra, sfornando un assist per la rete di Jay Simpson. Il suo primo goal arriva pochi giorni più tardi, nell’amichevole giocata contro il Burgenland XI. Due soli giorni dopo Wilshere replica, ma questa volta in un contesto molto più probante: è sua, infatti, la rete del 3 a 1 grazie alla quale l’Arsenal si sbarazza dello Stoccarda, squadra che lotta ai vertici della Bundesliga.
La prima partita all’Emirates Jack la gioca nel corso della Emirates Cup, un torneo estivo amichevole; più precisamente contro la Juventus, prima di replicare il giorno successivo nella partita contro il Real Madrid. La naturalezza con cui Wilshere gioca queste due partite è sbalorditiva, tanto che Wenger nel corso dei due dopo partita si sbilancia, dicendo di aver visto raramente un sedicenne con le sue capacità. A chi lo guarda da casa, intanto, la questione sembra semplice: ci si trova davanti ad un predestinato.
Sempre più convinto della propria scelta, quindi, il tecnico dell’Arsenal conferma Jack in prima squadra; Wilshere decide quindi di indossare la maglia numero 19, precedentemente indossata da Gilberto Silva.
Il 13 settembre dello scorso anno arriva il suo debutto ufficiale: all’84’ del match giocato all’Ewood Park contro il Blackburn Rovers, infatti, Wilshere sostituisce Van Persie, potendo quindi fare la sua prima sgambata in Premier League. All’età di 16 anni e 256 giorni, quindi, Jack risulta essere il più giovane debuttante della storia dell’Arsenal in un match di campionato (il record, precedentemente, apparteneva a Cesc Fabregas).
Dieci soli giorni più tardi Jack Wilshere firmerà il suo primo goal ufficiale con questa maglia, segnando nel 6 a 0 che i suoi rifileranno allo Sheffield United in Carling Cup.
Un paio di mesi più avanti arriverà anche il suo debutto in Champions League, il tutto quando ancora non aveva firmato un contratto da professionista (guadagnava ancora 95 euro la settimana).
Contratto che diverrà realtà subito dopo il compimento del diciassettesimo anno di età, il 5 gennaio scorso. Il tutto con un notevole aumento dell’ingaggio: da 95 euro a settimana, infatti, Jack vedrà i suoi emolumenti salire a quasi ben 20mila euro a settimana.
Ad oggi Wilshere ha totalizzato otto presenze ufficiali, condite da un goal ed un assist.
Praticamente impossibile, oggi come oggi, pensare di strapparlo alla corte di Wenger: pare chiaro come il futuro dell’Arsenal sia lui, ed anche pensando alla politica giovanile intrapresa da diversi anni dai Gunners ecco che il suo scquisto risulta essere impensabile.
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