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Da quando ventisei anni fa emisi il primo vagito di partite ne ho viste davvero tantissime.
E credo di non aver mai assistito ad una cosa del genere.
Sulle migliaia di match che mi sono trovato a guardare qualcuno fu sicuramente tendente all’incredibile.
Un esempio?
Olanda – Italia, semifinale Europeo 2000.
Non sto nemmeno a raccontarvelo, perché ve lo ricorderete tutti (età permettendo).
Bene.
Stasera mi sono trovato con alcuni amici per vedere il nostro Varese (come detto è proprio nel suo hinterland che sono nato e cresciuto). Speranzoso, ovviamente. Ma convinto che sarebbe stata dura.
Mai e poi mai avrei però immaginato di trovarmi di fronte ad uno spettacolo di questo genere.
Chi si è perso la partita – che di spettacolare in senso stretto in realtà ha avuto poco – dovrebbe mangiarsi le mani.
Una squadra che rimasta in soli otto uomini riesce a trascinarsi, stancamente, fino ai rigori… per poi vincere… è qualcosa che davvero può accadere solo una volta ogni chissà quanto.
Eppure è proprio quanto successo stasera a Pistoia.
La partita, per i Biancorossi, si mette subito piuttosto bene.
Pompilio, a dire il vero non brillante come in altre occasioni, buca la difesa Viola con un filtrante che mette in movimento Lazaar, il cui diagonale trova il bersaglio grosso.
Sbloccata la partita il Varese continua in controllo. I suoi avanti (De Luca, tornato in gruppo vista l’eliminazione dai playoff della prima squadra, a far coppia con Pompilio) sono sottotono, ma la squadra nel complesso sembra giocare ad armi pari contro i più talentuosi avversari.
Il tutto fino all’attimo di follia che attraversa per un attimo la mente di uno dei migliori della partita. Scialpi, talentino classe 92 in comproprietà col Lecce, finisce a terra dopo un contatto con Taddei. E proprio da lì scalcia l’avversario.
L’arbitro non ha dubbi: rosso diretto.
Siamo ancora nel primo tempo, e le cose sembrano mettersi davvero male per gli uomini di Mangia. Resistere un’ora con un uomo in meno contro una squadra che schiera giocatori come Iemmello, Carraro e Matos sembra praticamente impossibile.
Eppure il destino l’ha pensata proprio grossa.
Così, non contento, ecco la seconda espulsione. Questa volta è Marchi a lasciare il campo, quando ferma con un’ancata l’avanzata di un avversario (cui, per dovere di cronaca, era già stata sottratta la palla da Vagner).
Secondo giallo e spogliatoi anzitempo.
Eppure il Varese, rimasto in nove, continua a reggere.
Ma il destino ha deciso di rendere davvero la partita memorabile. Così Ferreira, tra i migliori contro la Juventus, perde per un attimo la lucidità, esattamente come successo a Scialpi in precedenza. Ed effettua un’entrata piuttosto censurabile da dietro, guadagnandosi a sua volta gli spogliatoi.
Il tutto, va detto, con la partita già in parità. Perché il tempo regolamentare si chiude sull’1 a 1, dopo la pennellata di Carraro su punizione, che conferma in pieno le grandissime doti tecniche del numero 10 Viola.
Rimasta in 8 la squadra di Mangia tira fuori un carattere unico. I ragazzi danno davvero fondo a tutte le proprie forze, mettendo in piedi una resistenza stoica.
In realtà, va detto, è la Fiorentina a buttare via la partita. Ma non potrebbe essere altrimenti. Con ben tre uomini in più come è possibile non riuscire a chiudere il match?
Eppure le cose vanno così. La difesa Biancorossa è un fortino, Micai insuperabile, i tre centrocampisti rimasti cercano di chiudere ogni buco… e si arriva ai rigori.
Qui il primo errore lo commette Jadilson, come ampiamente preventivato dal sottoscritto. Poi ci pensa Iemmello a sparare in tribuna, riequilibrando le cose.
Si arriva quindi all’oltranza.
Con Seferovic che va sul dischetto dopo la rete di Serrano, per incrociare un sinistro alle stelle. Ed è il putiferio.
Non so quante altre migliaia di partite dovrò vedere per poter assistere ancora ad una cosa del genere.
Ma sono tutt’ora incredulo.
La vittoria del Varese mi fa piacere, ovvio. Ma più di tutto, ora, è un senso di sgomento a pervadermi. Come può aver fatto la squadra di Buso, per altro superiore tecnicamente, a non chiudere una partita in cui si è trovata a giocare tutti i supplementari con tre uomini in più?
Va bene la stanchezza… ma credo che davvero non ci possano essere scusanti.
Solo un grandissimo applauso al cuore di questi ragazzi. Prestazioni come le loro riconciliano col calcio, in barba a tutti gli scandali di questo mondo.
[…] più, è vero, ma contro una squadra davvero a terra fisicamente. Troppo pesante il match disputato contro la Fiorentina, vinto solo ai rigori dopo che i supplementari si erano chiusi con otto soli uomini in campo per il […]