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La Juventus arriva a Firenze per provare a ritrovare la via della vittoria smarrita dopo la sconfitta con il Palermo di una settimana prima. Il tutto contro una cabala apertamente contraria ai Bianconeri: contro i Viola in Toscana sono infatti solo 18 i successi juventini, contro i 25 dei padroni di casa (ed i 27 pareggi).
Nonostante i numeri siano apertamente pro-Fiorentina va però sottolineato come siano ben dodici anni che gli stessi non si impongano contro la Juventus davanti al proprio pubblico: l’ultima vittoria casalinga in questa sfida sempre carica di attriti tra le due tifoserie risale infatti al lontano dicembre 1998 quando un goal del grande Batistuta regalò i tre punti alla Viola.
Assolutamente in equilibrio, invece, gli scontri tra i due tecnici: Prandelli e Zaccheroni nei sei precedenti si sono infatti spartiti equamente la posta vincendo due incontri a testa e pareggiando i restanti due.
Per provare a rompere l’equilibrio di quest’ultima statistica, quindi, il tecnico di Orzinuovi schiera un 4-2-3-1 con Frey in porta, una linea difensiva composta da Comotto, Natali, Felipe e Gobbi, Montolivo e Zanetti in mediana alle spalle del trio Marchionni – Jovetic – Vargas, con Gilardino unica punta.
Da parte sua l’allenatore subentrato a stagione in corso a Ciro Ferrara opta per un 4-3-2-1 con Manninger a guardia dei pali, Zebina, Legrottaglie, Chiellini e De Ceglie a comporre il poker difensivo, Sissoko, Melo e Marchisio a centrocampo, Diego e Candreva sulla trequarti e Trezeguet tutto solo in attacco.
CRONACA
Passano due soli minuti di gioco e la Juventus passa in vantaggio, choccando l’intero stadio: Candreva fa filtrare un pallone sul quale Diego è lestissimo a piombarsi, partendo sul filo del fuorigioco. Trovatosi a tu per tu con Frey, quindi, il trequartista carioca ha buon gioco nel saltare il portiere francese con un gioco di suola che richiama un po’ alla mente Monsieur Zizou, depositando poi il pallone in rete.
Cinque minuti e la Fiorentina guadagna una punizione da posizione interessantissima quando Legrottaglie interviene di braccio su di un pallone che stava controllando Jovetic. Sugli sviluppi del calcio piazzato stesso, allontanato di testa da Trezeguet, Felipe Melo effettua un assist involontario a Gilardino andando a togliere il pallone al piccolo trequartista serbo. Tutto solo contro Manninger, però, la punta Azzurra si mangerà un’occasione clamorosa, con l’ex portiere del Grazer AK che compie un miracolo per sventare l’occasionissima capitata sui piedi della punta di Biella.
Al quarto d’ora è invece Vargas, stavolta direttamente su calcio di punizione, a provarci. Il mancino carico di potenza ed effetto del laterale peruviano, però, buca sì la barriera ma prendendo un effetto troppo corposo fa terminare il pallone sul fondo, alla sinistra di un sempre attento Manninger.
Cinque minuti ed è Trezeguet ad avere un’occasione d’oro, lanciato ancora una volta tra le larghe maglie della retroguardia Viola. La punta francese, però, subisce il pronto rientro di Comotto, vedendo sfumare il tutto.
Al trentunesimo la Fiorentina trova il pareggio: il lancio lungo di Gobbi pesca Marchionni tutto solo in area dimenticato da un De Ceglie troppo preoccupato ad occuparsi di Gilardino per curarsi di lui. All’errore del terzino ex under 21 si unisce quello del sostituto di Buffon, che tardando nell’uscita agevolerà l’intervento dell’ala ex juve che lo anticiperà di testa, firmando l’1 a 1, risultato che chiuderà la prima frazione di gioco.
Ad inizio ripresa è ancora la Juventus a far tremare i tifosi avversari con Trezeguet che va, sottomisura, a deviare un tiro operato da Sissoko dal limite dell’area, trovando però la pronta respinta di Frey. L’arbitro comunque annulla tutto per un presunto fuorigioco che sembrerebbe non esserci.
Al cinquantunesimo è invece Diego a provarci, direttamente su di un calcio di punizione. La conclusione del trequartista brasiliano, però, è troppo telefonata e pur girando bene non mette in difficoltà il portiere Viola, che ha tutto il tempo di arrivare in sicurezza sulla traiettoria e fare suo il pallone.
L’occasionissima Viola giunge al sessantaseiesimo, sugli sviluppi di un corner. In quest’occasione, infatti, il pallone parte dalla bandierina e viene spizzato sul margine dell’area piccola da un giocatore della Fiorentina, che ne prolunga la traiettoria. Lo stesso taglia quindi tutta l’area del portiere, non trovando però la deviazione di nessuno e giungendo fin sul secondo palo dove ad aspettarlo, per spazzarlo, troverà Nicola Legrottaglie, che non ci penserà quindi due volte prima di liberare la propria area.
Giusto il tempo di riprendersi dalla tachicardia per l’occasione appena vista ed il risultato torna a sbloccarsi: Diego, Sissoko e Grosso manovrano per diversi secondi con il centrocampista maliano che riuscirà quindi a servire in area di rigore il terzino Azzurro il quale invece di servire in mezzo all’area un Trezeguet che pareva essere in posizione favorevole deciderà di calciare direttamente in porta, trovando lo spiraglio giusto per battere Frey.
Al settantasettesimo la Fiorentina chiede un rigore per un intervento di Chiellini che nel lanciarsi in scivolata tocca prima il pallone con il corpo, poi con il braccio. Damato reputa però che non ci siano gli estremi per il penalty, fischiando poi a favore di un fallo subito dallo stesso centrale Azzurro.
Viola che protesteranno anche un paio di minuti più tardi in occasione di un’uscita assolutamente scomposta di Manninger, con l’arbitro di Barletta che però, ancora una volta, deciderà di lasciar correre.
A sette minuti dalla fine, quindi, sarà Jovetic, appena entro il limite dell’area, a provarci. Il suo tiro di mezza puntina esterna, quasi da calcetto, verrà però abbrancato da Manninger: sprovvisto della giusta potenza, infatti, non si rivelerà un vero e proprio pericolo per l’estremo difensore austriaco, che lo farà suo senza indugi.
Giusto alle porte del recupero è invece Marchisio a costruirsi un’ottima occasione, con la quale avrebbe potuto chiudere il match. La mezz’ala Bianconera trova però l’opposizione del portiere avversario, che distendendosi gli disinnesca la conclusione.
COMMENTO
La Juve inizia subito benissimo, illudendo i propri tifosi. Proprio quando sembrava che potesse portare a casa i tre punti in agilità, infatti, appare subito chiaro come le cose non siano così semplici, con la Fiorentina che reagirà praticamente immediatamente al goal subito ed imprimerà al match il proprio ritmo, andando in quasi totale controllo del gioco e riuscendo quindi, alla mezz’ora, a trovare il pareggio.
La ripresa sarà invece più equilibrata e disputata con un po’ più di vigore dagli ospiti rispetto a quanto fatto per buona parte del primo tempo. Il tutto, comunque, con i Viola che continueranno imperterriti a fare il match, venendo però puniti a venti minuti e spicci dal termine, quando Grosso chiuderà una bella azione manovrata con un diagonale irresistibile su cui Frey non riuscirà ad intervenire in maniera adeguata.
Fiorentina che quindi, per l’ennesima volta in questa stagione, verrà punita oltremodo dal risultato. Come già capitato in diverse altre occasioni, infatti, saranno proprio loro a disputare una partita meritevole di qualcosa più di un pareggio, uscendo però dal campo a mani completamente vuote.
TABELLINO
Fiorentina vs. Juventus
Marcatori: 2′ Diego, 31′ Marchionni, 68′ Grosso
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