Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.
________________________________________________________________
Dopo lo storico Scudetto Primavera ottenuto lo scorso anno il Palermo – che ha però perso i sette undicesimi di quella formazione – prova ad imporsi anche in questa prestigiosa manifestazione. Per farlo deve provare ad iniziare subito bene il Torneo. Ecco quindi che i Rosanero scendono in campo a Pistoia reduci da una sconfitta in campionato con grande voglia di riscatto. Per provare ad imporsi, quindi, Pergolizzi schiera un 3-5-2 con Mbakogou e Giovio di punta ed i vari Davì, Corsino ed Adamo a completare una squadra molto interessante.
Lo Spartak, dal canto suo, si schiera invece con un 4-3-3 con Kocholava prima punta.
CRONACA
Dopo quattro soli minuti di gioco lo Spartak ha già messo in evidenza la propria potenza fisica. La prima occasione arriva quindi da calcio piazzato, con la palla che finisce non molto oltre la traversa.
Al quarto d’ora il Palermo costruisce una gran bella azione: dopo aver recuperato palla, infatti, i giocatori Rosanero manovrano bene al limite con Mbakogou che scarica un paio di passi indietro all’accorrente Davì, che calci bene di prima intenzione. Il tiro è potente ma piuttosto centrale, ed il portiere moscovita para senza grandissimo affanno.
Sul ribaltamento di fronte è invece Kocholava a rendersi pericoloso andando a concludere dopo un’azione molto ostinata che lo porta a calciare verso la porta avversaria chiudendo però troppo l’angolo di tiro, non trovando quindi lo specchio.
Subito dopo è ancora il Palermo a rendersi pericoloso: Pergolizzi scodella una punizione in area dalla grande distanza che Mbakogou va ad intercettare di testa giocando di sponda per Giovio. La punta lariana prova quindi a battere il portiere sotto misura ma la sua conclusione, che buca sì l’estremo difensore russo, è fatta propria da un difensore, bravo ad evitare una rete a quel punto quasi scontata.
Nemmeno il tempo di uno sbatter di ciglia e la coppia d’attaccanti si ripete: questa volta Mbakogou è lanciato nello spazio da un compagno ed invece di provare a concludere col mancino cerca Giovio, che a porta vuota, con il portiere fatto fuori dall’assist del compagno, segna la rete che varrebbe l’1 a 0. La terna arbitrale, però, annulla il tutto per un presunto fuorigioco.
Al venticinquesimo Laribi ha un’ottima intuizione: il suo passaggio di prima coglie in controtempo i difensori, che vengono aperti dal suo assist, ma non è raggiunto da Mbakogou, che nonostante provi ad arrivare sul pallone viene anticipato dall’uscita bassa del portiere.
Poco dopo è invece lo Spartak a provarci in contropiede: dopo aver rubato palla a Laribi a centrocampo, infatti, i moscoviti partono velocemente verso la porta di Di Gregorio arrivando a lanciare Grigoriev nello spazio che, però, è chiuso proprio dal portiere palermitano.
Al quarantesimo il Palermo costruisce un’occasionissima, che però non sa sfruttare: Laribi effettua un lancio dalla propria trequarti per Mbakogou che partendo da poco oltre la linea di metà campo semina i centrali avversari entrando in area completamente solo. Col portiere in uscita bassa, però, affretta il tiro, spedendo il pallone fuori.
Sul ribaltamento di fronte, invece, Grigoriev da l’impressione di aver bucato Di Gregorio direttamente su calcio di punizione. E’ solo un’impressione però, appunto. La palla, infatti, sfiora solo il palo alla sinistra del portiere Rosanero, spegnendosi sul fondo.
La ripresa si apre quindi sulla stessa falsariga della prima frazione di gioco. Continua quindi il dominio fisico-atletico di Mbakogou, che però resta impreciso sia da un punto di vista della rifinitura che nei momenti in cui deve concludere a rete.
Dopo quasi dieci minuti è quindi Laribi a provarci: il talento italo-tunisino opera largo a sinistra e dopo aver portato a spasso un difensore riesce a guadagnarsi lo spazio per una conclusione che risulta però centrale ed è quindi facilmente parata dal portiere avversario. Al quarto d’ora è invece Giammarco Corsino a provarci sugli sviluppi di un’azione manovrata: il fluidificante destro è infatti liberato al tiro da Giovio, ma la sua conclusione non è all’altezza della situazione e si spegne a lato.
Al ventesimo Mbakogou mette ancora in mostra tutta la sua rapidità quando dopo essersi allungato troppo il pallone riesce a bruciare un difesore moscovita che si era trovato in posizione vantaggiosa per fare proprio il pallone. La conclusione che ne segue, però, si spegne sopra alla traversa. Sette minuti più tardi Laribi verticalizza per Giovio che dopo essere entrato in area riesce a liberarsi di un difensore ma non può far altro che calciare contro al portiere, arrivatogli addosso in uscita.
Al trentacinquesimo è ancora l’ex Varese a rendersi pericoloso, questa volta su punizione: battendo un calcio piazzato da poco meno di venticinque metri, infatti, la punta comasca calcia bene cercando l’angolino basso ma trovando la pronta risposta del portiere moscovita. Cinque minuti più tardi Giovio veste invece i panni del rifinitore ed offre a Laribi un cross interessante che il talento di origini tunisine incorna di testa, costringendo l’estremo difensore avversario a rifugiarsi in angolo.
COMMENTO
La prima frazione di gioco si chiude con uno 0 a 0 che non rispecchia appieno quanto visto sul campo di gioco.
Nonostante lo Spartak Mosca sia sicuramente un avversario degno – molto più di quanto non lo sia stato il Legia per la Juventus poco prima – è infatti il Palermo di mister Pergolizzi a fare il match: i Rosanero costruiscono infatti molto più degli avversari e riescono, grazie al grande dinamismo dei propri centrocampisti ed alla compattezza di un reparto arretrato guidato dall’ottimo Adamo, anche a limitare al massimo le avanzate moscovite.
L’unica vera grande azione da goal del match, per altro, se la costruisce proprio la squadra sicula che con Mbakogou arriva veramente vicinissima alla rete, cosa che avrebbe concretizzato la superiorità vista sino a quel momento.
Russi che comunque mettono in evidenza sì una certa forza fisica di molti dei loro elementi ma, altrettanto, un punto debole notevole: la difesa, reparto non certo solidissimo già di per sè anche in quanto ad alchimia tra i vari componenti dello stesso, si regge infatti su di una coppia di centrali assolutamente inadeguata a contenere giocatori rapidi come Giovio e, soprattutto, Mbakogou.
La ripresa è ancor più dominata dai Rosanero, che pare quasi giochino da soli nel corso dei secondi quarantacinque minuti. A mancare, però, è sempre la fase conclusiva: le due punte fanno infatti un discreto movimento ma risultano essere entrambe incapaci, oggi, di concretizzare il grande lavoro loro e di tutta la squadra prima di loro.
Personalmente, dopo aver visto il primo tempo, mi sarei aspettato di vedere Mbakogou sfruttato in maniera differente. L’avrei infatti visto molto meglio se fatto partire più lontano rispetto alla porta per essere sfruttato in velocità negli spazi che, di tanto in tanto, venivano a crearsi tra le larghe maglie della difesa moscovita.
Palermo quindi che deve sicuramente gioire sotto il punto di vista di dominio del possesso del pallone, ma che ha da lavorare molto per migliorare negli ultimi venti metri.
MVP
Il migliore in campo risulta essere Karim Laribi, giovane ragazzo italo-tunisino che giocò nell’Inter e nel Fulham prima di sbarcare, il 19 agosto scorso, in Sicilia.
Partita di grande qualità, la sua. Qualità messa a disposizione di due punte che, però, risultano essere un po’ spuntate quest’oggi, non riuscendo a concretizzare in goal le tante palle distribuite da Karim.
Honorable mention, invece, proprio per una delle due punte: Jerry Uche Mbakogou si mangia infatti la più incredibile delle occasioni create e deve quindi sentirsi fortemente responsabile della mancata vittoria di oggi. Detto questo, però, bisogna anche dire che la punta arrivata in estate in prestito dal Padova dimostra, nonostante la giovanissima età, di essere veramente un giocatore molto interessante capace di unire ad una forza fisica che a questi livelli risulta essere devastante una velocità davvero rara. Peccato solo per la poca freddezza sotto porta…
TABELLINO
Palermo vs. Spartack Mosca 0 – 0
Palermo: Di Gregorio, Pellegrini (38’st. Sposito), Pergolizzi (10’st. Pitarresi), Davì, Cappelletti, Siragusa, Corsino, Giovio, Laribi, Mbakogu, Adamo. All. Pergolizzi.
Spartak Mosca: Zabolotry, Kadeey, Kozheynikov, Maleey, Ozobic, Kayumov, Chezhiya, Rvabov, Khocholaya, Grigoriev (30’st. Llin), Malyaka. All. Dmitry.
Arbitro: Raspollini di Livorno.
Ammoniti: Chezhiya (S), Pellegrini (P), Corsino (P), Rvabov (S) e Maleey (S).
[Credits tabellino: www.viareggiocup.it]
[…] Bologna si schiera col 3-4-1-2, modulo simile a quello schierato dal Palermo contro lo Spartak, con Mantovani dietro a Cisterni e La Porta. Il Torino di Asta, di contro, risponde con un […]
[…] già capitato in precedenza, ad esempio contro lo Spartak Mosca, è la precisione sotto porta a mancare, in special modo in quel Jerry Mbakogu che continua a far […]