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Archive for 21 gennaio 2015

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Ormai è deciso: da giugno (anche se la Juventus starebbe premendo affinché Sebastian lasci Torino già in questa finestra di mercato) Giovinco sarà un giocatore dei Toronto FC, squadra canadese che milita in MLS (il campionato professionistico USA).

Una scelta da un certo punto di vista sicuramente interessante, quella fatta dalla Formica Atomica, ma da un altro abbastanza deludente. Ma entriamo nel dettaglio.

PRO

  • Stipendio: le cifre ufficiali ancora non si sanno e restano un mistero. La Gazzetta, solitamente bene informato al riguardo, parla di un totale di 8,6 milioni netti l’anno, comprensivi di stipendio (6), bonus e diritti d’immagine.
  • Esperienza: solitamente quello americano è un campionato che chi ha la possibilità di giocare ad alto livello in Europa (quindi vincere campionati, giocare in Champions, essere Nazionale, ecc) prende in considerazione solo dopo una certa età. Gli esempi sono molteplici: da Beckham ad Henry, fino ad arrivare a Kakà, Gerrard e Lampard (che prima o poi lascerà il City di Manchester per quello di New York). A prescindere dall’età, però, quella che si appresta fare Giovinco resta una esperienza di vita notevolissima, che arricchirà sicuramente il suo bagaglio in questo senso.
  • Leadership: da un punto di vista carismatico Sebastian Giovinco non sembra essere giocatore in grado di rappresentare il leader di un gruppo, a prescindere dal campionato in cui si trova a giocare. In compenso, però, sarà sicuramente uno dei leader tecnici della squadra. Insomma, sarà finalmente nella condizione di poter avere i compagni che si troveranno a giocare in funzione alla sua presenza. Cosa che finora non gli è praticamente mai successa.

CONTRO

  • Nazionale: se già in Italia c’è il malvezzo di ignorare per lo più i giocatori che si disimpegnano all’estero (salvo qualche raro caso), la cosa si aggrava per campionati ritenuti di livello inferiore ai quattro o cinque principali d’Europa. Come è stata la Cina per Diamanti e come con ogni probabilità sarà l’America per Giovinco. Insomma, con questa scelta Sebastian rischia di essersi giocato la Nazionale.
  • Coppe europee: un grossissimo limite allo sviluppo della MLS (campionato in forte crescita sotto ogni punto di vista) è sicuramente rappresentato dall’ovvia impossibilità di qualificare squadre a Champions ed Europa League. Un aspetto che spesso pesa molto nelle scelte dei giocatori, che tra nobili decadute da far risorgere e squadre dal passato mediocre ma dal presente europeo scelgono per lo più le seconde. Europa che quindi resterà un ricordo, per Giovinco.
  • Ambizione: a quanto già detto aggiungiamo il fatto che Giovinco si è sempre ritenuto giocatore di fascia alta. Sicuramente più di quanto non fosse realmente. Convinto che avrebbe potuto impattare a livello assoluto a Torino, mi è sempre parso che si reputasse giocatore da top club. Sarà che il tempo l’ha fatto maturare, probabilmente è arrivato a capire che un Barcellona – ma anche, per scendere di qualche gradino, un Arsenal – difficilmente si sarebbero mai fatte avanti per lui. Così ha definitivamente rinunciato alla propria ambizione (oltre che all’Europa e, probabilmente, alla Nazionale), decidendo di volare dall’altra parte dell’Oceano…

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