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E’ un Liverpool in crisi profonda quello che ospita lo United in occasione della quinta giornata di campionato.
Reduci dalla rocambolesca vittoria di Berna, infatti, i Reds si trovano in terz’ultima posizione con due soli punti guadagnati in ben quattro match disputati.
Con questi presupposti ci si aspetterebbe di vedere una squadra chiusa all’angolo per novanta minuti, come un pugile suonato. Invece è un Liverpool dominante, che non si risparmia e cerca di non dare respiro agli avversari.
Però il calcio è uno sport veramente strano, che non ha nulla di scontato.
E così come il Liverpool è bravissimo e generosissimo a non accettare un verdetto che parrebbe scontato lo United è altrettanto spietato nell’attendere, attendere, attendere… e colpire nel momento migliore.
La partita, inutile dirlo, prende una piega decisa quando Jonjo Shelvey, protagonista assoluto con la doppietta di Berna in Europa League, si fa espellere per un fallaccio sulla trequarti avversaria (in tutta sincerità non so se ci potesse stare il rosso, almeno un arancione sì).
Siamo alla fine del primo tempo, ed il Liverpool si trova così a dover disputare cinquanta minuti in inferiorità numerica.
La cosa, a dire il vero, non scuote Gerrard e compagni, che continuano a caricare la porta avversaria col cuore grondante di generosità.
Il tutto fino a far capitolare Lindegaard, che a cinquanta secondi dall’inizio della ripresa non può nulla sulla girata di Gerrard, che riceve palla in area, la mette giù di petto e buca l’estremo difensore avversario come il più esperto dei bomber.
Ecco, in situazione di undici contro undici il match sarebbe forse segnato.
Ma il Liverpool è in dieci, e nonostante questo non resta ad aspettare nella propria metà campo gli avversari, piuttosto deludenti a dirla tutta. Continua a provarci.
Così dopo nemmeno cinque minuti è già pareggio. Con Rafael che spinge sulla destra, scarica, si porta in area e ritrova lì il pallone, che riesce a spedire d’interno sinistro a filo del palo lungo, assolutamente inarrivabile per il malcapitato Reina.
E’ un pareggio amaro per il Liverpool, nel complesso immeritato da parte Red Devils.
Il Dio del calcio è però veramente spietato. E a dieci dal termine Valencia si invola in contropiede, entra in area e finisce a terra sull’intervento in recupero di Johnson. Che, saltato a centrocampo, è poi un po’ troppo irruento nel tentare di stoppare l’esterno ecuadoriano. Ma che, altresì, nel complesso non sono nemmeno così sicuro commetta fallo.
Sul dischetto si presenta comunque Robin Van Persie, che si prende la testa della classifica marcatori in solitaria firmando la quinta rete della sua stagione di Premier (per onor di cronaca, Reina arriva sulla palla ma riesce a toccarla e basta, senza deviarla in maniera decisiva).
Punizione oltremodo dura per un Liverpool assolutamente meritevole di ben altro risultato.
Giocassero sempre così, i Reds, non avrebbero e non avranno comunque problemi a salvarsi e anzi, con ogni probabilità tornerebbero a lottare per il traguardo che più gli compete: l’Europa.
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