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Fabio Cannavaro ha lasciato il posto a Nicola Legrottaglie in questa partita (lastkick.com)
La Juve arriva in Israele a caccia di tre punti fondamentali per il proprio futuro in Champions. Ferrara decide quindi di variare un poco la sua formazione rispetto al match contro il Napoli: in difesa Grygera e Cannavaro lasciano il posto a Caceres e Legrottaglie mentre l’infortunato Giovinco è rilevato da Tiago.
Il primo quarto d’ora è giocato su ritmi piuttosto alti, in special modo dalla Juventus. Dopo sei soli minuti Diego riceve al limite da Poulsen e calcia in maniera potente, ma Davidovitch chiude in angolo. Subito dopo Amauri è pescato in area da un lancio millimetrico di Melo, ma ancora una volta il portiere della squadra di casa chiude in angolo, questa volta in uscita. Al nono, quindi, Diego subisce fallo e va a battere una bella punizione da 29 metri, con il solito Davidovitch ottimo nel distendersi e mettere in angolo.
Tre soli minuti più tardi è invece un evanescente Tiago, che sbaglierà molti dei palloni toccati, a ricevere sulla trequarti per andare poi a calciare mollemente tra le braccia di Davidovitch.
In tutto questo la squadra di casa è poco più che spettatore non pagante: i giocatori del Maccabi, infatti, fanno molto poco, subendo la manovra juventina e faticando a costruire. In special modo, poi, i giocatori isreaeliani dimostrano grossi limiti nella rifinitura delle azioni.
Da lì alla mezz’ora, comunque, si vedrà poco altro. Dopo una sorta di iniziale sfuriata Bianconera, infatti, i ritmi si abbasseranno notevolmente e la partita si farà meno piacevole.
Al 27′ un break di Melo ci ridesterà dal sonno profondo in cui stavamo piombando: il centrocampista brasiliano sale bene e libera Camoranesi al cross con un tacco molto elegante. Sul pallone centrato dall’italoargentino, però, non arriva, per pochi centimetri, Amauri, che quindi grazia Davidovitch.
A questo punto il Maccabi ha uno scatto d’orgoglio e inizia ad alzare la testa, facendosi vedere dalle parti di Buffon.
L’occasione più ghiotta dell’intera partita, quindi, il Maccabi la costruirà poco prima della mezz’ora quando sugli sviluppi di un corner la difesa italiana si dimenticherà il frizzante Dvalishvili che sarà però chiuso in due tempi da un grande Buffon, autore di una vera prodezza in questa situazione.
Dvalishvili che ci prova un solo minuto più tardi, ma il suo colpo di testa finirà a lato.
Diego, stasera sempre al centro della manovra Bianconera, verrà quindi ben imbeccato sulla trequarti da Camoranesi e dopo aver saltato secco un avversario scaricherà una frustata verso la porta di Davidovitch, col pallone che si spegnerà però a lato.
Dvalishvili ci riproverà quindi subito dopo dal limite, ma anch’egli risulterà troppo impreciso. Al 32′ sarà il invece il solito Diego a creare ed imbeccare Amauri, che verrà però chiuso in angolo dal sempre ottimo Davidovitch.
Dopo la mezz’ora, quindi, la partita sembra risvegliarsi ed intorno al quarantesimo la squadra di casa ci proverà in un paio d’occasioni: prima Dvalishvili concluderà dal limite ma guadagnerà solo un angolo dovuto ad una tempestiva chiusura di Caceres, poi Arbeitman sarà involontariamente liberato da Diego ma verrà prontamente anticipato da Buffon in fallo laterale.

Serata tranquilla per Buffon, che resta comunque concentrato per tutto il match facendosi sempre trovare pronto (puntosport.net)
Qui, a ridosso della fine del primo tempo, sembra che le squadre siano già virtualmente negli spogliatoi. Il gioco ristagna infatti a centrocampo finché Diego non accende la luce: vede Caceres tutto solo sulla destra e lo pesca con un lancio millimetrico, il terzino uruguagio è bravo a stoppare di petto portandosi in avanti il pallone e crossandolo basso sul dischetto del rigore dove arriva puntualmente a rimorchio Camoranesi che calciando di prima intenzione trova una deviazione decisiva di Keinan: è il goal del vantaggio, che chiude anche il primo tempo.
L’inizio della ripresa pone sotto i riflettori un Maccabi che pare essere sceso in campo con ben altro approccio rispetto al primo tempo, ma è solo un fuoco di paglia. Dopo i primissimi minuti di leggero forcing, infatti, la partita torna sui ritmi avuti per gran parte del primo tempo.
Al 53′ la Juve raddoppierebbe anche, ma il goal è giustamente annullato dall’arbitro: Diego batte una punizione dalla trequarti sinistra del nostro fronte offensivo ed Amauri, partito in posizione irregolare, batte Davidovitch, anticipandolo. La terna è però attenta ed invalida la sua realizzazione.
Quattro minuti più tardi una ripartenza del solito Diego agevola con una sua rifinitura Amauri che scattato in posizione regolare, questa volta, non trova però la porta.
Al 65′ è ancora Diego a rendersi protagonista: dopo aver ricevuto da Caceres salta un uomo di netto e si libera di un secondo per andare al tiro di sinistro, senza però trovare la porta.
A quel punto il Maccabi ha un ritorno di fiamma e prova ad accelerare per trovare il pareggio.
Al 67′ Ghadir è fermato per fuorigioco. Ed è una fortuna, il giovane israeliano, infatti, aveva bruciato Grosso andando a trovarsi a tu per tu con Buffon. Una decina di minuti più tardi Rafaelov lancia un pallone insidiosissimo in area ma né Arbreitman né Ghadir stesso ci arrivano, sprecando una ghiottissima occasione. Altri due minuti e Rafaelov prova a fare tutto da solo, convergendo da sinistra per sparare di destro, senza però trovare la porta. All’82, infine, l’ultimo vero tentativo dei padroni di casa: Ghadir, velocissimo, è lanciato nello spazio, ma il sempre attento Buffon esce e lo anticipa in rimessa laterale.
Da lì alla fine la Juve non avrà più alcun problema a controllare il match. Non solo, saranno proprio i Bianconeri a creare l’ultima occasione: a tempo già scaduto Caceres, imbeccato da – ma guarda un po’ – Diego crossa pericolosamente da destra, ma il pallone è messo in angolo da Teixeira.
Juventus che vince quindi meritatamente il match.
Sicuramente non è stata una partita esaltante (anche per i limiti tecnici dei padroni di casa), ma si può dire che i Bianconeri non abbiano rubato niente, anzi. Come si può leggere anche dalla cronaca della partita non hanno corso grandissimi pericoli, a parte quel black out alla mezz’ora su cui ha posto una pezza Buffon. Per il resto niente di che.

Gourcouff affonda il Bayern Monaco (top-news.fr)
Di contro, invece, Davidovitch ha dovuto sì penare per disinnescare alcune ottime conclusione dei giocatori juventini.
Risultato comunque importantissimo sia perché consegna tre punti alla società di Corso Galileo Ferraris sia perché la vittoria bavarese del Bordeaux porta la Juve a più quattro sul Bayern. Una vittoria nelle ultime due partite, quindi, e gli ottavi sarebbero realtà.